I
Sette Raggi (parte ultima)
Il
corpo eterico planetario ed umano: leggi fondamentali
Il
prana, o essenza universale universa
I
chakras, o centri energetici umani
Tralasciamo
volutamente, nella presente lezione, di estendere lo studio del
vasto campo d'azione che i Sette Raggi hanno, riguardo al nostro
pianeta. Tratteremo soltanto del loro rapporto con il corpo eterico
umano. In proposito, riteniamo opportuno riportare la frase che un
Adepto scrive, in uno dei suoi scritti: "I Maestri si
stupiscono del fatto che i discepoli e gli aspiranti ed anche gli
iniziati di un grado inferiore prestino la loro attenzione,
lungamente, accentuata, ed i loro studi, sul corpo astrale, e,
financo, sul corpo causale, nei loro rispettivi piani. Ma
dimentichino di studiare il corpo eterico".
E
noi chiariamo il perché : in primo luogo, e lo abbiamo già visto
precedentemente, essi sono, con il regno della vita oggettiva, i
cosiddetti tre mondi ove si svolge l'esperienza ancora infantile
della reincarnazione; e, a tutti gli effetti, sia tecnico-esoterici,
che moralistici, il regno della vera Materia. Mentre, invece, il
corpo eterico dell'uomo, frammento del corpo eterico planetario e
solare, lo collega, direttamente, superando i tre inferiori, ai
quattro campi superiori Eterico-Cosmici, dei sette, sino ad ora, da
noi analizzati. Questi quattro piani collegano l'uomo, a loro volta,
ai primi quattro Divini Piani Cosmici. Si tratta, alla fin fine, di
saltare la pozzanghera, senza inzaccherarsi i calzoni. La
letteratura esoterica passata ha non soltanto trascurato il corpo
eterico, riempiendo volumi sulle esperienze nei tre mondi (cosa
importante, ma non essenziale), ma ha investigato la natura dei
colori occulti e dei punti nevralgici del corpo eterico, con puro
spirito contemplativo, senza penetrarne la praticissima utilità, ai
fini del raggiungere la meta per cui esso fu veramente creato.
I
tre stati della materia che la scienza conosce (solido, liquido,
gassoso), e che compongono l'aggregato di tutte le basi
sperimentali nei laboratori di chimica, di fisica, di medicina,
preludono a qualche cosa di energetico, che sottostà ad essi. La
medesima struttura atomica, al giorno d'oggi, non è provata
praticamente, e ciò perché l'apparecchiatura strumentologica non
è capace di fissare, alla luce del tempo e dello spazio soliti,
l'immensamente piccolo atomo, con i suoi protoni, neutroni ed
elettroni. Sono la deduzione teorica e le tracce atomiche che
permettono allo scienziato di pervenire ai nuclei più rarefatti che
compongono la materia. Comunque, già, agli occhi di qualche
studioso intuitivo sta affiorando la realtà di un campo invisibile,
ma coordinato in regole e in leggi anch'esso, il quale non già
derivi, come nebbia dalla palude, dall'attività spontanea dei tre
stati della materia, ma li condizioni e li generi, in modo
ineluttabile. È profezia dei Maestri che, sin dalla fine del secolo
presente, si comincerà a conoscere il piano eterico, riguardo al
quale non sono stati coniati neppure nuovi vocaboli
d'identificazione. Quindi, preghiamo lo studente di accettare ciò
che diremo come ipotesi attendibile, fino a quando egli medesimo non
perverrà a scoprirlo di persona.
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CORPO ETERICO -
-
Leggi fondamentali -
Ogni
particella dell'aspetto solido, liquido, gassoso, visti come
tutt'uno, è galvanizzata, condotta, sorretta da una corrispondente
massa invisibile di energia sottostante, più elastica e, perciò,
più adatta a costituirne il sottostrato vitale; l'insieme di
queste masse è il corpo eterico planetario. Esso si divide in
quattro gradi di rarefazione progressiva, tanto che, sia il fiore,
che la montagna, che ogni altro postulato tangibile del Pianeta,
possiede il suo corpo eterico, il quale è unico ed indissolubile,
per tutte le componenti del creato.
Iniziamo
a studiare, dal punto di vista umano, tale organismo sottilissimo e
vitale.
Ad
occhio del chiaroveggente, l'uomo appare "inguantato" da
una luce fosforescente, che si staglia a circa cinque centimetri
dalla sua pelle; ma, in ogni caso, lo interpreta, integralmente,
sino alle più intime sfumature dell'apparato visibile (luce da non
confondersi con l'"aura" luminosa degli altri
organismi invisibili). In ordine ritmico, sul corpo eterico sono
posti settantasette punti nevralgici di energia fremente,
esattamente là, ove l'energia del più vasto blocco planetario vi
si unisce, per determinare le funzioni vitali alla biologia
organica. La più o meno avanzata evoluzione dell'uomo fa sì che i
suddetti vortici (o chakras, in linguaggio indiano), siano sopiti,
appena risvegliati o, addirittura splendenti; quindi, portatori dei
relativi poteri occulti innati, che da essi derivano. Vi sono 49
chakras inferiori, 21 minori e 7 maggiori. Di questi ultimi, noi ci
occuperemo, poiché gli altri riguardano unicamente chi si voglia
specializzare nel ramo. Sono, difatti, il retaggio evolutivo che noi
conserviamo, frutto dell'esperienza del sistema solare passato.
Cinque di essi sono visibili, a due pollici di distanza, lungo la
spina dorsale di ognuno di noi; tre, si trovano nella testa.
Come
il cervello è diviso in diverse zone di comando, le quali si
occupano di una determinata e differente funzione essenziale, nei
riguardi dell'intero apparato nervoso dell'individuo, tanto che
abbiamo la zona dell'appetito, l'erotogena, l'intellettuale, e così
via, e tanto che, se ne lediamo una, cesserà la fame, la sete, si
perverrà all'idiozia, così i sette punti occulti, alla media
umanità, sono legati ad altrettante funzioni ghiandolari
dell'individuo.
Il
corpo eterico si divide in tre parti: l'involucro propriamente
detto, la sua composizione di milioni e milioni di segmenti
energetici (chiamati "nadis", o condotti vitali, dall'antichissima
letteratura indiana) e l'essenza vitale che scorre attraverso di
esso, aroma sostanziale dell'ampio TUTTO. I cultori riconosceranno
in questa essenza vitale il "prana", che tanta
importanza ha nella scienza della respirazione indiana. Dal punto di
vita biologico, il corpo eterico, propriamente detto, ha la sua
materializzazione nell'organicità inerte dell'uomo; i nadis, si
oggettivano nella meravigliosa complessità del sistema nervoso; il
prana ha la sua corrispondenza materiale nella corrente sanguigna.
Leggendo
la descrizione di tali apparati, maggiormente per quanto si
riferisce ai chakras, molta luce verrà fatta nella mente dello
studente che si interessi dei vari metodi di guarigione esoterica,
quali, ad esempio, l'agopuntura cinese.
Chi
abbia una certa esperienza in medicina sa quanto il sistema
glandolare sia importante allo sviluppo dell'individuo, in seno alla
società . Non solo la salute fisica dipende da un armonioso sistema
endocrino, ma, anche, la psichica e la morale.
Ora,
ognuno dei sette maggiori punti nevralgici occulti si manifesta e si
esprime, materialmente, attraverso una delle ghiandole più
importanti. E, dalla ghiandola, estende la sua nota dominante a
tutto l'insieme degli organi che quella comanda. Il rapporto tra il
chakra e i tre corpi sottili dell'uomo, in più o meno sintonica
fusione con l'anima, influenza i liquidi ormonici (secrezione
glandolare), i quali, attraverso il sangue, raggiungono il sistema
nervoso e l'organico, permettendo all'uomo di manifestarsi nel
mondo, sia come genio, sia come idiota. Elena Petrowna Blavatsky
dice, a proposito, che la differenza tra un uomo dell'età della
pietra e tra un Maestro di Saggezza - se consideriamo, anche, le
causali di profondo ordine metafisico - stanno, tutte, nel loro
diverso sistema endocrino.
Ma,
non dimentichiamoci dei rapporti strettamente occulti che
l'individuo può ottenere quando egli è padrone di tale magica
conoscenza del campo; non solo frutti, quindi, di carattere
puramente fisiologico. La piena coscienza dell'esistenza del proprio
Maestro di Raggio la si ottiene, ad esempio, risvegliando i centri
superiori al diaframma e "trattando" uno specifico di
essi.
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Il Primo Raggio, fluente da Vulcano, si ancora nel centro alla
sommità del capo, materializzato, pochi centimetri in basso, nella
glandola pineale. La Monade, attraverso il sutratma, o filo di vita,
distribuisce le sue energie da questo punto; e tutto il sistema
nervoso centrale dipende dallo stesso rapporto.
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Giove, col suo influsso di Secondo Raggio, si àncora nell'atomo
ultimo, racchiuso nel centro tra le scapole, o del cuore, il quale
ha la sua corrispondenza fisica nella glandola timo. Tutta la zona
toracica dipende da essa,, ma anche, e principalmente, l'intera
circolazione sanguigna.
-
Saturno, il Terzo Raggio, domina l'uomo attraverso il centro
posto dietro la gola, e penetra nella sua struttura biologica dalla
ghiandola tiroidea, con riflesso sulla trachea e sui bronchi.
-
Questi sono i tre centri maggiori, tra tutti. E vengono risvegliati
(prima il cuore, poi la gola, poi la testa) alle tre prime
iniziazioni date dalla Gerarchia Bianca; ciò, conferisce
all'iniziato un rapporto cosciente con la Gerarchia (centro del
cuore del Logos Planetario); con l'Umanità, in senso lato e
spirituale (centro della gola del Logos Planetario); e con le
individualità Divine di Shamballa e Massime Autorità della stessa
Gerarchia (centro della testa del Logos Planetario).
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Mercurio, Quarto Raggio, il cui potere irrefrenabile perviene
all'uomo direttamente al centro posto alla base della spina dorsale,
lì, dove giace (sonnecchiante e avvolto nelle sue spire) il fuoco
occulto chiamato "kundalini" e che, trasformato
da serpente che striscia nella polvere, in serpente che erge il
capo, verso la luce della conoscenza, fa, del semplice uomo, un
Adepto Bianco, quando egli lo abbia, in progressione ritmica, fatto
salire, simbolicamente, sul capo, e trasformata la sua natura
inferiore in superiore. Questo chakra si materializza nelle sue
glandole surrenali.
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Venere, Quinto Raggio. Il chakra corrispondente è posto tra le
due sopracciglia (ecco, svelato il perché gli indiani di classe
aristocratica, in quell'esatto punto, tracciano un segno a matita).
L'ipofisi è la glandola che ne fa fluire le energie sul piano
fisico.
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Nettuno, Sesto Raggio. Questo chakra, chiamato plesso solare, è
posto lungo la spina dorsale, quasi a mezza strada di essa. È
l'unico che separi le forze sotto il diaframma, da quelle superiori.
E il corpo astrale trova sbocco diretto, nelle sue essenze vitali,
da questo "foro d'uscita". La glandola corrispondente è
il pancreas e gli organi ad essa legati sono lo stomaco, il fegato,
l'apparato intestinale.
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Urano, Settimo Raggio. Il chakra corrispondente è collocato
sulla colonna vertebrale eterica, all'altezza dei lombi e si
riflette nelle glandole genitali, occupandosi della natura sessuale
dell'uomo.
V'è
un ulteriore punto occulto, tra gli importanti, che, però,
costituisce il ricettacolo dall'esterno e il diramatore agli altri
di tutta l'energia che galvanizza il corpo eterico. Esso è posto
all'altezza della milza, ed è chiamato centro splenico.
Per
finire, indichiamo il chakra della medulla (quel tratto di midollo
spinale che collega lo spazio tra la prima vertebra superiore ed il
cervello), che viene chiamato la "Bocca dell'Energia" per
il rapporto che ha con le Forze Universali. Si trova all'altezza
della prima vertebra superiore, appena sotto il chakra della gola.
Annotiamo
un particolare che, solitamente, viene trascurato dallo studioso.
Sia nelle meditazioni che abbiano per oggetto la visualizzazione dei
chakras, sia nell'adoperare la Sostanza Cosmica che riverbera in
essi, è utile sapere che ogni sforzo, in tal senso, viene,
inizialmente, fatto su di una parte del corpo eterico che non è il
chakra specifico, ma il suo rivestimento e la sua protezione.
Difatti, il corpo eterico separa l'uomo "denso" dai piani
sottili che esistono, a partire da quello astrale. E si avvale, in
ciò, di un particolare tipo di sostanza, costituita da un fitto
agglomerato di atomi ultimi eterici, misto a gas sottili. Tale
"rete" è chiamata: "atomico-eterica".
Essa non si limita a proteggere l'organismo magnetico-denso
dell'uomo, in senso generale, dai Piani Superiori (che, quando non
sono percepiti e adoperati, in modo lineare, divengono pericolosi),
ma, separa chakra da chakra, con linee costituite in maniera molto
armoniosa, sì che, per impadronirsi compiutamente delle facoltà di
un chakra, bisogna distruggere tale involucro. Spesso gli studiosi
confondono la rete atomico-eterica, e le sensazioni peculiari che
essa dà al contatto elettrico della propria volontà, con i chakras.
Sottile è la distinzione tra il chakra ed il suo rivestimento
protettivo-eterico, ed è necessario che le proprie facoltà
risvegliate sappiano farla. A ciò, si perverrà con la pratica e
con la prudenza.
La
nostra, purtroppo, limitata descrizione non sarebbe completa se non
aggiungessimo due particolari. Cioè, che allo studente non sfugga
la possibilità di intuire quanto immenso sia tale campo di ricerca,
il quale assomma in sè i presenti argomenti: iniziazione,
guarigione esoterica, astrologia esoterica, telepatia, struttura
della Gerarchia Occulta Solare, in rapporto al Pianeta ed
all'innesto che la medesima Gerarchia può avere nell'organicità
viva di ogni anima; rapporto metafisico con il proprio Maestro di
Raggio; liberazione dal giogo reincarnativo. Possiamo
paragonare l'uomo ad una piccola centrale telefonica, in cui sono
allacciati degli spinotti di collegamento. Se egli fa ascendere le
energie vitali, da sotto il suo diaframma, e le "aggancia"
e quelle sopra il diaframma, in fase graduale, perverrà alle
iniziazioni ed alla beatitudine inesprimibile che circonda i
Maestri. Le essenze del chakra lombare (o sessuali) debbono essere
fatte defluire nel chakra della gola. E il sesso, quale è
comunemente conosciuto (problema, a volte, molto acuto per gli
aspiranti discepoli) verrà trasformato in radianza artistica e
fuoco estetico; quelle del plesso solare, che, quando sono le più
vitali, rendono l'individuo polarizzato nella propria instabile
emotività e nel proprio egoismo oscuro, dovranno venir fatte
assurgere al centro del cuore, ed, ivi, stabilizzate. La coscienza
singola si trasformerà, allora, in coscienza di gruppo. L'amore
personale, in amore universale. E le energie alla base della spina
dorsale, da quel centro, al centro della testa; e trasformeranno
l'uomo, puramente materiale, in gigante spirituale; ove, per
spirituale, intendiamo Adepto e Padrone delle forze nei tre mondi.
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