L'epoca
dell'Aquario
A
questo punto, risulta chiara l'ampia veduta sulle origini cosmiche
di un Piano che, attraverso catene planetarie, ronde planetarie,
periodi di globo, razze madri, regni differenti tende ad enuclearsi
in quel punto misterioso del nostro futuro, dietro il velo dei Sette
Sentieri, a cui la nostra umanità è diretta, ed i particolari del
quale sono custoditi dalla saggezza del Re del Mondo.
Abbiamo
veduto che il sistema solare, a sua volta, non può essere
considerato una sperduta isola luminosa, nel cosmo celeste. Esso è
potenza di incalcolabile luce divina e, come raggiunge il suolo
spirituale della nostra terra, attraverso la collaborazione attiva
dei Tre Logoi sublimi, dei Sette Pianeti Sacri, dei cinque, detti
non sacri, così, per quanto Lo riguarda, è Deflettore e Strumento
di altre costellazioni, nei loro piani cosmici. Cioè: Sirio, le
Pleiadi, una delle stelle dell'Orsa Maggiore e le dodici
costellazioni dello Zodiaco. Il legame tra il nostro sistema
solare e questi fulcri infiniti ad un futuro, che la normale mente
umana non può immaginare ancora, è tanto stretto che, a partire
dalle catene planetarie e dalle ronde (ognuna delle quali, a seconda
del suo ordine numerico, è sotto la signoria totale del
corrispondente Raggio di uno dei sette Pianeti Sacri), sino ad
arrivare all'avvicendarsi delle ordinate frazioni che compongono,
nell'assieme, la totalità delle epoche di ogni razza madre, tutto
è incastonato al cosmico, attraverso il relativo, in una legge di
rapporti imprescindibili.
Accennammo
al fatto che i dodici Pianeti che compongono la struttura rotatoria
celeste, attorno al Sole, andranno a formare, tra epoche
incomprensibili, con un corollario di altre Entità sorelle, i
dodici segni zodiacali di un periodo a venire; sarà, quello, il
momento in cui, come è detto nel Libro di Giobbe: "Tutte le
stelle mattutine canteranno in coro." Ecco la ragione che
spiega quanto, tra ogni segno zodiacale ed uno dei Pianeti Sacri v'è,
sempre, un rapporto molto unito; cosa risaputa da ogni studioso di
astrologia. La nostra catena terrestre, ad esempio, ha iniziato la
sua nascita evolutiva, entrando dalla porta del Cancro, e raggiungerà
l'iniziazione, uscendo dalla porta del Capricorno; tutto ciò, sotto
la cura sovrastante e generale del quarto Raggio, cioé, Mercurio,
la corrispondenza planetaria esatta (Mercurio è il pianeta del
quarto Raggio), risonante al numero della catena in questione (la
quarta catena). Eppure, anche gli altri sei Raggi si occupano,
contemporaneamente, di tale sviluppo. Per cui, essendo ogni catena
divisa in sette ronde planetarie, ed ogni periodo di globo, per ciò
che riguarda l'uomo, diviso in sette razze madri e, queste ultime,
in sette sottorazze, ne deriverà che - e lo abbiamo, già, sopra,
accennato - ad esempio, la prima ronda della nostra catena sarà
sorvegliata, in particolar modo, dal primo raggio, Vulcano; e la
terza razza del primo periodo di globo, dal terzo Raggio, Saturno e,
sempre per riportare esempi generali, la quinta sottorazza della
razza, ora menzionata, dal quinto Raggio: Venere.
È
in tal modo che lo studente alimenta la propria intuizione e
comprende l'intricato meccanismo evolutivo dell'intero sistema
solare.
La
terra, in tal modo, simile ad un fiore, riscaldato, da ogni parte,
dai raggi solari, viene galvanizzata ed elettrizzata da diverse
correnti universali, le quali - teniamo a sottolinearlo - seguono,
nel loro occulto lavorìo, uno specifico e mai casuale dosaggio di
interventi. Parte vitale a tale irrorazione continua e cosmica è
costituita dai dodici sistemi stellari, usualmente chiamati: segni
astrologici. Essi, raccolti dal palpito centrale e governante
del nostro Sole, riescono a raggiungere, attraverso i pianeti Sacri
e non Sacri, le più intime fibre del sistema; pervenendo, nella
fattispecie, all'organismo umano ed ancorandosi ai punti occulti del
suo corpo eterico, chiamati chakras. Condizionano ogni natura, dalla
più piccola alla più vasta, ed impongono alla vita planetaria il
ritmo delle catene e delle ronde, ed il ritmo ai sette regni
conosciuti; estraggono, dal buio del caos originale, le epoche
storiche e tutto indirizzano verso la méta di un eterno divenire.
Imparare,
quindi, ciò che l'astrologia esoterica insegna, rifacendosi alle
pure fonti della medesima e non alla troppo accentuata
volgarizzazione che, purtroppo, infesta molti ambienti della nostra
cultura specifica, significa avere un chiaro specchio del futuro e
dell'avvenire, basato su leggi matematiche ed astronomiche e non
sull'avventatezza di un qualunquismo mistico-emotivo. Non ci
dilungheremo sulla spiegazione di cosa sia la fascia zodiacale che
"circonda" l'equatorialità terrestre; daremo alcuni cenni
sulle leggi particolari che interessano la nostra lezione; come al
solito, tacitamente, invitando gli studenti a reperire sui trattati
onesti le altre informazioni dettagliate, in proposito.
In
un suo spontaneo movimento, attorno al sole, la Terra, durante
l'anno, si pone, volta per volta, sotto l'influsso potente di tutte
e dodici costellazioni. Non è un mistero, neppure per la scienza,
la possente incidenza delle forze, che, in maniera quotidiana, si
innestano, dal cosmo, sul nostro globo. Millikan, il famoso
scienziato a cui dobbiamo la scoperta dei raggi che portano il suo
nome, afferma che gli stessi ci inondano, senza posa, da ogni parte,
e che occorre un muro di piombo, dallo spessore di mezzo metro, per
poterne attutire gli effetti. Ma, noi parliamo di forze delle quali
gli stessi scienziati non conoscono l'esatta origine. Per quanto
riguarda i segni dello zodiaco, una profonda cultura, in oggetto, è
stata fatta dall'uomo, sin dalle epoche più antiche, conosciute e
sconosciute; si è imparato a saggiarne, statisticamente, la qualità
dei fluidi, a ordinare l'umanità, in determinati settori, a seconda
del mese, in cui ogni individuo è nato. Lo studio dei pianeti,
della posizione dell'Ascendente, della Luna, del Medio Cielo, ecc.,
permette di catalogare la media umanità ed il suo destino, in una
archiviazione unitaria, pressoché infallibile. È lo sviluppo
dell'anima (o, corpo causale) che renderà, in seguito,
barcollante ogni profezia sul suo futuro, essendo, essa, riuscita a
prendere in mano le redini di sé medesima.
Quando,
poi, ci si addentra nell'analisi dell'Oroscopo Mondiale, allora la
faccenda diviene seria; poiché, è, quasi, impossibile erigerlo,
senza la chiaroveggenza eterico-cosmica, senza studi profondi, sulla
nostra Dottrina; quella pertinente ai Raggi, alle Catene, alle Ronde
ed al sistema cosmo-biologico, quale la Gerarchia conosce e serve.
In caso di tale studio positivo, comunque, la successione delle
epoche diventa un fatto chiaro; e, allora, la profezia, pura e
semplice, scade ed interviene il risultato della citata operazione
d'alta geometria e pura matematica universale. La medesima
matematica che Pitagora insegnava, in modo sì misterioso, ai suoi
discepoli prediletti.
Non
occorre, qui, sottolineare l'errore, quasi infantile, a proposito
della precessione degli equinozi, in cui incorre la maggior
parte degli astrologi occidentali attuali (diciamo occidentali,
perché, sia quelli indiani, che orientali tengono, invece conto
della medesima, da epoche storiche). Non occorre, qui, dire che, al
giorno d'oggi, a causa di un movimento, strettamente, terrestre
(appunto, la precessione degli equinozi), ogni segno zodiacale,
corrispondente al mese di nascita di ognuno di noi, non è più
quello che, di solito, viene studiato, ma, il precedente.
E che esistono 14 segni, e non 12. Ma lo vedremo più
avanti..
Vogliamo,
solo, puntare l'attenzione sul fatto che, per un altro moto cosmico,
ben definito, i segni dello zodiaco, oltre che intervallarsi, nel
ritmo mensile, che tutti conoscono, si occupano, da lontano, anche
dello sviluppo della storicità e, per il movimento precessionale,
danno l'impronta specifica ai periodi umani, creandoli della durata
di duemila anni. Cioè, le ere planetarie si avvicendano, di 2.000
in 2.000 anni, circa. Si tratta dei:
Il
Grande Anno è il periodo di 25.868 anni, impiegato dalla terra, per
passare attraverso l'influenza dei dodici segni dello zodiaco ed è
suddiviso in Grandi Mesi, dalla durata di circa 2.000 anni. Ipparco
di Nicea (190-120 a.C.), astronomo greco, fu il primo a scoprire il
principio promotore di questa teoria: quello della precessione
degli equinozi. A causa di una leggera oscillazione della terra,
la costellazione che si trova dietro il sole nell'equinozio di
primavera (Ariete) cambia, gradualmente, nel corso dei secoli, ed
impartisce ai Mesi una caratteristica individuale.
L'antico
Testamento ci riporta dei simboli molto significativi sul fatto. Il
culto di Mitra, o del Toro, è il ricordo del lungo periodo, in cui
l'umanità venne plasmata, con le caratteristiche del corrispondente
segno zodiacale; invece di arrivare, terminato lo stesso, ai
Gemelli, perveniamo al ricordo di un altro periodo. Non quello dei
Gemelli, che segue il Toro, ma, il precedente: l'Ariete, da cui
deriva tutta una didattica sul "capro espiatorio". E, più
recente, da cui siamo appena usciti, il periodo dei Pesci (il segno
precedente l'Ariete, nell'ordine dello zodiaco), tanto bene
simbolizzato nella religione cristiana e nel segnale che i primi
appartenenti ad essa adoperarono (ad esempio, nelle catacombe,
inciso sui muri), al suo nascere.
E,
qui, accentueremo il rapporto che intercorse tra il sesto Raggio, il
Raggio della devozione - quale viene, usualmente, chiamato - e
l'epoca dei Pesci. Non dimentichiamoci, però, che, ad ogni inizio
di tali epoche (un Grande Mese del Grande Anno), uno tra i Figli
degli Uomini, che, più degli altri, incarnava il massimo apice
d'evoluzione raggiunto, sino a quel momento, e, per forza di cose,
riassumeva in sé un futuro evolutivo di gran lunga più avanzato,
venne a spalancare alle masse la porta d'oro della rivelazione
specifica. Nel caso dell'epoca dei Pesci, appena trascorsa,
allacciata all'influsso del sesto Raggio (del Pianeta Nettuno), Gesù
Cristo venne a dare l'impulso determinante a tutto il solco, che è
stato tracciato dal Divino, sino ad ora. Basta aprire un qualunque
trattato di astrologia e studiare le caratteristiche del segno dei
Pesci, assieme alle caratteristiche del pianeta Nettuno e, inoltre,
rifarsi ai duemila e più anni passati, per mettere in rilievo le
qualità psicologiche degli stessi. I martiri cristiani, inondati di
luce, ma, bruciati, anche, da un certo tipo di fanatismo;
l'implacabile tortura e lo spietato morso di un sesto Raggio
devozionale, verso se stesso e verso gli altri, senza alcun amore
per la forma, che ospitava il Divino, delle massime figure,
inebriate dallo stesso; la meravigliosa mistica dei Paesi orientali,
che, anche se risalente ad età più antiche, trovò un suo
inquadramento di massa nella zona temporale, che trattiamo; il Medio
Evo, ancorato all'idea del bello, del grande e del nuovo, eppure,
mancante della strumentazione adatta a manifestarlo, a prescindere
da tutte le opere d'arte da cui fu costellato. Devozione, in
definitiva, all'oggetto portatore dell'Aureo Messaggio, e non al
Principio che esso incarnava. Un chiaro esempio dell'eccessivo
fanatismo, primo difetto del Raggio considerato, furono i delitti
dell'Inquisizione.
Ma,
ecco la Nuova Era, già, apparire all'orizzonte: l'Era dell'Aquario,
con il suo pianeta Urano. La caratteristica di questo binomio può
riassumersi in un concetto: universalizzazione intuitiva ed
amorevole del pensiero e dell'atto, attraverso il gruppo. Non più
singoli individui, vibranti di ardente devozione, ma, fanatica,
attorno ad un principio, sia religioso che politico, che
intellettuale, incarnato da un altro Individuo; ma, il limpido
affermarsi della luce, affiorante attraverso la totalità di
omogenei gruppi, animati dall'unità divina delle loro anime.
L'epoca dell'Aquario, all'unisono con il settimo Raggio - Urano, o
del Cerimoniale - svelerà pienamente ciò che venne fatto nascere,
nel silenzio dei duemila anni passati, a cominciare dalla nascosta
culla, in una stalla, del nostro Redentore, sino alle catacombe dei
primi cristiani, ed ai celati ordini iniziatici, dai nomi che tutti
conosciamo. Iddio, che, in definitiva, non può e non deve essere
nascosto in qualcosa di statico e di relativo, verrà mostrato a
tutti, nella piena semplicità e schietta bellezza della futura
epoca dell'Aquario; brucierà, conosciuto ed amato, nei fuochi
atomici delle fabbriche moderne; insegnerà, onnisciente e
categorico, attraverso la religione universale, che, di ogni fedele,
farà un sacerdote. Non più parlare di un Lui, come rappresentante
dei più alti segreti di potere, tra i banchi di scuola di qualche
ordine esoterico, celato ai più. L'epoca dell'Aquario, già
cominciata, raduna gli uomini volenterosi, in una universale
partecipazione ai Sacri Misteri. Ciò che il sesto Raggio, della
Devozione, ha preparato e, per lungo tempo, sotto l'epoca dei Pesci,
fatto maturare, il settimo Raggio, della definitiva manifestazione
ordinata e rivelata, distribuirà ai cittadini della nuova era,
senza parsimonia. Cristo è il portatore del Nuovo Messaggio. E,
come si manifestò, pubblicamente, attraverso un singolo Individuo,
all'inizio dell'Epoca dei Pesci, per seguire la natura di quel
segno, ora è, già, incarnato, nel gruppo vastissimo dei Nuovi
Servitori Mondiali, per seguire la natura della Nuova Era. Questo,
il ritorno del Cristo.
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