Lezione Quindicesima (parte terza)

 

- Gli strumenti occulti occulti dell'uomo: i chakras -

Possiamo, adesso, riprendere il punto, dagli inizi del presente capitolo. La Monade, dicemmo, da altezze vertiginose, si frantumò in sette tipi di monadi. E l'uomo si trovò immerso nei tre più bassi gradi di materia, dal punto di vista del Logos Solare: poiché, lo ripetiamo, il piano eterico-denso, quello astrale, quello mentale, sono, rispetto al Logos Solare, ciò che, per l'uomo, rappresentano, nell'ordine, lo stato solido, il liquido, il gassoso della materia che forma il suo corpo tangibile e l'ambiente circostante. Mentre, i quattro gradi superiori al piano mentale, cioè il piano Buddico, o dell'intuizione, il piano Atmico, o della volontà monadica, il piano Monadico, lì ove risiede la schiera delle Monadi umane, il piano Adi, o Logoico, sono, per il Logos Solare, i suoi quattro Eteri Cosmici, e rappresentano il quarto, il terzo, il secondo e il primo grado del corpo eterico dell'uomo e dell'ambiente che lo circonda. Difatti, il vero segreto della magia bianca è quello di unificare, con dei processi di vita pura e di grande, indiscutibile volontà, i quattro eteri inferiori, con i Superiori. La fusione totale avviene alla quarta iniziazione, ed ogni iniziazione fonde un etere inferiore con l'Etere Cosmico che gli corrisponde numericamente. L'attuazione del fenomeno è in mano agli Adepti; il discepolo deve ben rendersi conto che gli Adepti non sono delle care persone, sorridenti, placide, quasi dei babbi natale, con le mani cariche di carezze e fragili cosine. Il discepolo deve rendersi conto che gli Adepti hanno l'enorme responsabilità, tra le altre cose, di bruciare letteralmente i suoi organismi inferiori, per mettere in atto tale sublime trasformazione della natura umana. E pochi possono immaginare cosa significhi e cosa comporti venire inseriti nei quattro Eteri Cosmici. Un chirurgo, negli ospedali, può anche sbagliare; correrà, magari, il rischio di venire querelato, di venire radiato dall'albo professionale. Un Maestro non può e non deve sbagliare. Se molti discepoli si rendessero conto di cosa, alla fin fine, chiedono ad un onesto Maestro smetterebbero, certamente, tutte le loro inutili lagnanze emotive, cesserebbero di infastidire, di continuo, con le loro forme-pensiero, queste Grandi, Divine Individualità, e penserebbero di più ad accentuare lo sforzo personale, lungo la strada della giusta psicosintesi individuale.

La telepatia, lo ripetiamo, è il mezzo più efficace a prendere il toro per le corna ed abbatterlo. Però, quella telepatia che tenga conto dell'attuale problematica esoterica (e noi l'abbiamo or ora delineata); delle leggi che, da sempre le medesime, hanno applicato i discepoli, e che continuano ad applicare gli stessi Maestri.

-    GLI STRUMENTI OCCULTI DELL'UOMO -

Quando il mare è in tempesta ed alte onde si abbattono sulla scogliera, a pochi metri di profondità vi sono una pace ed un silenzio integrali. Sino ad ora abbiamo navigato alla superficie di tale mare. Abbiamo parlato del fenomeno-energia. Abbiamo visto che tutto è energia; nulla è statico. Abbiamo appena accennato alle fondamentali forze che la scienza è riuscita a scoprire, a localizzare e a trattare. Abbiamo dato una sfumata descrizione di altre energie occulte, che regnano sovrane, nei tre mondi in cui l'uomo svolge la sua attività. Ma, vi è uno strato di forze, ancora più nel profondo, che è necessario noi si analizzi, per poter proseguire. Il piano delle forze eteriche (che il lettore si rifaccia alla lezione ove trattiamo del piano eterico-denso, in connessione a quello Cosmico). Il piano eterico ci sovrasta. Ogni particella del mondo visibile è sostenuta da una particella invisibile che, a differenza della prima, possiede una natura lineare e dinamica, che l'altra non ha, essendone una sua semplice increspatura. Ogni oggetto fisico è ordinato e disposto in geometrie di atomi e molecole, da sette linee di luminosa calibratura interiore. Attraverso codeste sette linee si può accedere ai Sette Raggi. Il piano eterico è, da una parte, ciò che unifica lo spirito alla materia; dall'altra parte, per delle ragioni occulte che risultano evidenti a iniziati di un certo grado, è ciò che preesiste allo stesso spirito. Ora, come dicemmo nelle primissime lezioni di Cosmogenesi, se afferriamo una manciata di spazio puro, al di là di qualsiasi universo noto ed ignoto, lì, ove nessuna forma di vita appare, nè fisica, nè metafisica, ad un più attento esame di sguardo interiore, vedremo, alla fin fine, tralucere il potere del numero magico sette. Sette tipi di energia ardente ci dimostreranno che esse, da sempre, ora, e per sempre, tengono strettamente allacciata, in un tutt' unico tessuto, quella manciata di nulla: i Sette Raggi. Non possiamo liberarci da essi... E, mentre l'uomo percorre il Sentiero delle incarnazioni, apparentemente succube dei loro influssi celesti, giunge a detestarne e a maledirne l'esistenza; poi, benedirà. Ma sarà troppo tardi. Il trattato dei Sette Raggi, di Alice Bailey, fa, ai nostri tempi, testo. Non ci dilungheremo, ancora, in spiegazioni sottili e panoramiche sulla loro importanza. Diremo solo che non esiste angolo dell'universo, il quale non sia impiantato, in un simile ritmico aggancio espressivo. Quindi, anche la telepatia ha a che fare con essi.

Le linfe vitali che dell'uomo fanno quello che egli è scaturiscono dai suoi sette punti eterici maggiori, o chakras. Man mano che lo studioso si addentra nell'investigazione e nello studio dei chakras, egli rimane attonito nello scoprire quanta parte abbiano nella vita universale, e quindi, nella sua personale. Alla fine capirà che i Sette Raggi sono "tutto in tutto".

Si è fatto un gran parlare di kundalini, o, del fuoco occulto, celato nel chakra alla base della spina dorsale. Da parte di sedicenti istruttori disonesti sono stati dati metodi e spiegazioni per risvegliarlo, con la promessa che, ascendendo esso lungo la spina dorsale, avrebbe provocato fenomeni di natura del tutto miracolistica. E molti disgraziati di poco senno si sono prestati a tali pratiche, risvegliando solo uno dei tre fuochi latenti nel chakra alla base della spina dorsale (fuoco solare, fuoco elettrico, fuoco per frizione; Ida, Pingala e Sushumna): quello per frizione. Tale specie di onanismo ha prodotto una particolare eccitazione del sistema cerebro-spinale e, di lì a poco, ha stroncato tutte le mire di costoro, portandoli alla monomanìa, alle fissazioni cerebrali, alle mitomanìe, e inserendoli profondamente nei tre tipi di illusioni che noi abbiamo appena descritto. Come abbiamo detto, l'uomo, se pure incosciente del fatto, è, per forza di cose, unito, di costante, alla Gerarchia Bianca. Gli indiani, giustamente, asseriscono che, lungo la nostra spina dorsale, esistono tre tipi di forza occulta, in costante movimento e in continua interrelazione tra di esse. Queste forze, dal capo, o, dal chakra brahmarandra, fluiscono alla base della spina dorsale, e ritornano al capo, senza smettere un attimo tale pendolìo. È lavorando su queste tre forze che gli indiani determinano singolari fenomeni di sdoppiamento, anestesia locale, preveggenza, ecc.. L'esoterismo accetta il fatto, ma solo per quanto riguarda l'esistenza di queste tre forze. Esse sono il riflesso, nell'uomo, dei tre Logoi Sacri; del Padre, del Figliolo, dello Spirito Santo; essi sono l'emanazione costante dei tre Grandi Signori del Primo, del Secondo, del Terzo Raggio: il Manu, il Cristo, il Maha Chohan, in ogni individuo e in ogni cosa. Poiché ogni evoluzione singola è strettamente allacciata all'evoluzione planetaria e poiché le iniziazioni fan capo, in modo diretto, ad Essi, e poiché l'iniziazione non è da confondersi con dei ridicoli sbuffi di malcomprese respirazioni indù, con degli sforzi gratuiti e tristi sugli organi sconosciuti del corpo eterico, ma avviene spontaneamente, quale ultimo particolare di una lunga maturazione reincarnativa, data e concessa solo dai tre Signori, è chiaro che kundalini non può venir risvegliato in questo modo diretto e brutale.

Comunque, per rifarci alla genesi e all'evoluzione della specie umana, vedremo come, in modo ritmico, il fatto sia avvenuto spontaneamente. I tre fuochi, pur pervadendo e costruendo l'intero corpo eterico, all'inizio risiedono nel chakra alla base della spina dorsale; scopo dell'esistere e di ogni esperienza e sensazione reincarnativa è di portarli - lungo la linea armoniosa che, addietro, indicammo - al chakra alla sommità del capo. Esistono creature che, sotto la guida di un Adepto, accelerano tale processo. Questo, è il Sentiero del discepolato. Ed è praticamente impossibile elencare tutte le conquiste di ordine spirituale a cui i medesimi sono destinati, oltre, beninteso, la prima di esse: liberazione dal giogo non scelto del dolore reincarnativo. La massa segue il Sentiero più facile. Durante l'epoca Lemurica, le energie, dal centro alla base della spina dorsale, fluirono e si fissarono in quello sacrale; durante l'Atlantide, dal centro sacrale al plesso solare; durante l'attuale razza, dal plesso solare, esse stanno ancorandosi a quelle del cuore, e su.

È, comunque, necessario aggiungere che l'iniziazione ha per regola che il discepolo vi pervenga tramite una libera scelta ed un suo cosciente sforzo; pur essendo, l'ariano, pervenuto a vivificare, in modo appena lambente, il centro del cuore, se egli vuole accorciare la strada, intraprendendo il Sentiero, dovrà ricapitolare in sè tutte le tappe delle razze passate e determinare tale ascesi mistica, con la propria deliberata scelta e volontà.

La conoscenza dell'ordinato assieme di strumenti occulti che il corpo eterico possiede (i sette chakras) è assolutamente necessaria, per praticare, con pieno successo, la telepatia, sia personale che cosmica. L'uomo, dunque, vive nel mondo, sballottato a destra e a sinistra, da forze estranee, che lo raggiungono da ogni parte dell'universo. Abbiamo cercato di provarlo in precedenza. Ma è, anche lui, un emanatore inconsapevole di sottilissime correnti di energia, le quali, per lo più e nell'attuale fase evolutiva, sono disordinate e disarticolate. Ciò contribuisce a creare dei determinati "campi magnetici", attorno ad ogni singola entità umana; lo stesso, e in minor misura, avviene per gli altri regni della natura. Quante persone sensibili esistono, e forse voi siete una di esse, che, con una percezione particolare, vengono disturbate da determinati campi magnetici, esistenti attorno a determinate persone? Oppure si sentono attratte, inspiegabilmente, da altre persone? Un individuo, di una particolar tempra intimistica, entra in una camera dove si tiene salotto; viene presentato, e si pone in disparte, silenzioso. Dopo un certo tempo, la sua presenza galvanizza le altre, fino a quando diviene il misterioso protagonista della riunione.... Voi pensate, con una certa intensità, durante il giorno, a quell'amico. E, nel pomeriggio, o il giorno dopo, egli giunge a farvi visita.

E quante, quante altre dimostrazioni che esiste un elemento sfuggente, il quale lega, tra di esse, le parti statiche del cosmo. Non è esagerato, da parte nostra, affermare, anzi, che l'impronta delle energie libere, individualizzate in un mare invisibile di pensieri, di emozioni sgorgate da migliaia d'animi, ed ora stagnanti nell'atmosfera del nostro globo, si colleghino, con forza imprevista, al subconscio dell'uomo. E che moltissima parte dei suoi atti, degli stessi suoi pensieri, delle improvvise sue esaltazioni d'animo siano dovuti all'influsso che tanto mare di forze, costantemente, esercita su di lui.

L'uomo, con tutto il rispetto e l'amore che gli portiamo, oggi è un robot. Lo sarà ancora per poco, perché già la conoscenza dei nuovi sistemi esoterici sta delineandosi al senso critico della vivente umanità, con l'apparire della Nuova Era. Importa che egli si adatti alla preparazione che ve lo inserirà dinamicamente.

I sette chakras del suo corpo eterico, quando sono sopiti (poiché, comunque, rappresentanti della quarta dimensione), per istinto atavico, assorbono, da spugna, tutte le emanazioni che riescono a localizzare, nel buio dell'invisibile, provenienti dal caos di energie che abbiamo descritto sino ad ora. Quando, invece, con la giusta metodologia data dai Maestri di Saggezza, vengono affinati, addomesticati, dopo essere stati riconosciuti, portano una serie di incredibili trasformazioni, tutte naturali e genuine, alle usuali maniere di vita dell'essere umano. Ma, nulla di nuovo. Infatti, il discepolo, per quanto avanti egli sia progredito nella strada delle acquisizioni magiche, vede che la scienza esoterica ha messo ordine in un bagaglio di possibilità sconosciute, ma non le ha create. L'allineamento dei chakras in un discepolo armonizza gli eteri del suo corpo eterico, e, quindi, lo inserisce nel vasto campo del piano eterico fisico, collegato al piano Eterico Cosmico, dandogli un ritmo naturale di essenze; quelle stesse essenze che rendono placido il fondo del mare in tempesta, di cui parlammo all'origine della lezione. Essenze con delle loro leggi indefettibili, in contrapposizione all'apparente promiscuità caotica che trapela attraverso l'ondata del manifesto. Egli inizia a sentire scorrere attraverso il corpo eterico e attraverso quei determinati chakras che ha cominciato familiarmente a sentire nel suo organismo interiore, delle calde forze che gli rivelano l'esistenza di un mondo superiore. Il mondo della Gerarchia Bianca. Allora, dapprima incredulo, e munito solo di un senso di speranza (forse, agendo più che per fiducia verso la Gerarchia, per sfiducia verso il mondo che lo ha dilaniato di insuccessi e nei suoi più intimi ideali) inizia a consultare "la carta toponomastica" che la Fratellanza gli ha offerto sull'ubicazione e sul ritmo dispositivo delle Grandi Sorgenti di energia planetaria. Studia le qualità, le tendenze, le mète di ogni Raggio; dirige i suoi obiettivi mentali (in ciò, silenziosamente istruito e ispirato dal proprio Maestro) verso i Signori che gli dicono essere i Guardiani dei tre Raggi Maggiori; e, ma ciò avverrà molto più tardi, inizia a percepire la sintetica e unificata atmosfera di Shamballa. Si accorgerà, man mano, di avere adoperato, sempre, il filo istintivo della telepatia mentale. E non attraverso una linea orizzontale, soltanto; ma inserendosi in una quarta dimensione che, da matematica a geometrica, diverrà, lentamente, trascendentale.

Perché, quindi, la Tradizione Esoterica chiede al discepolo, come sempre ha fatto in antichità e sempre farà, di rintracciare il proprio Maestro? Non già perché il Maestro sia qualcosa o qualcuno che pretenda il servizio devoto e l'idolatria del discepolo; quella Creatura si è liberata da ogni legame e permane costrutta solo di puro amore illuminato. Un amore, ove il più grande e il più piccolo sono le due faccette estreme di una medesima realtà totalitaria. L'esoterismo vuole che il discepolo rintracci il suo Maestro solo per seguire la strada che lo stesso Maestro seguì, quando si trovava al suo posto. Quando il discepolo avrà raggiunto il Maestro si renderà conto che lo Stesso è un Essere di tempra infinitamente divina; ma, si renderà, anche, conto che, dall'inizio del suo procedere, sino ad allora, essi furono sempre riuniti in un medesimo amplesso di identità, che non disserrò mai la tenacia, non la disserra e non la disserrerà. L'esoterismo vuole che il discepolo rintracci il proprio Maestro, perché, essendo, Questi, di natura divina, solo divinamente lo si potrà fare. E soltanto sviluppando le proprie facoltà sovrumane, i propri poteri occulti, tutti sintetizzati nei sommi contenuti della telepatia cosmica.

Ecco la ragione per cui, dopo che il neofita avrà localizzato l'atmosfera occulta di energie da cui fu spinto, con prepotenza, sino a quel momento, dovrà scoprire e investigare le leggi del piano eterico, che conducono le medesime energie; ma dovrà, anche, proseguire, lungo la Strada Centrale dei piani eterici, collegandosi con le Pietre Miliari che ne rappresentano la caratura indefettibile e la Cittadinanza Sovrumana: la Gerarchia Bianca.