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I Metodi della Gerarchia Bianca -
In
tutta onestà, noi chiediamo al lettore: come ha potuto e come può
la massa dell'umanità, attraverso il disordine delle sue tendenze
ignoranti, attraverso i suoi istinti primordiali, attraverso le sue
incongruenze notorie essere, non soltanto sopravvissuta, ma aver
raggiunto un senso di discreta civiltà, che non si distacca,
comunque, dall'ampia promessa di conquiste sublimali, in tale
direzione? Per non parlare delle leggi di armonia e di bellezza, che
esistono, latenti, in tutti gli aspetti della natura che conosciamo?
Tralasciamo
di parlare dell'incommensurabile Ordine Angelico che, nei piani
della natura, è l'anima di ogni regno involuto e non solo ne dirige
le evoluzioni, ma, addirittura, le determina. Occupiamoci del regno
umano. Nella sua totalità, e lo abbiamo già spiegato, esso è
plasmato dall'intervento diretto dei tre Grandi Signori di Raggio;
ma, negli indici di spiccato valore singolo, per quanto riguarda le
maggiori scoperte e le determinate rivelazioni che si allacciano al
bene della comunità, esso è guidato da una particolar metodologia,
chiamata: delle Impressioni Superiori. Il Piano
Evolutivo deve avere il suo corso. A ciò provvedono i Signori del
Karma, incarnandosi nei rappresentanti della Gerarchia Bianca. Ai
Suoi Occhi, la massa dell'umanità appare un tutto omogeneo; qui e là,
degli sprazzi di luce rivelano l'esistenza di anime altamente
qualificate e superiori, di gran lunga, alla data evoluzione. Sono i
geni, i grandi pensatori, i meravigliosi mistici. Non importa a
quale linea qualitativa essi attingano. Il matematico, l'artista, il
santo, il filantropo sono tutti aspetti di una Luce Divina che
brilla, Unica, per ognuno.
Anche
in questo caso, la legge dei Raggi, la legge di simiglianza di
natura tra Maestro e discepolo prevale. Un Maestro di secondo
Raggio, ad esempio, ispirerà, principalmente, un super-sviluppato
della specie umana di secondo Raggio; un Maestro di primo, si
occuperà di uomini di primo Raggio. E così via. Ed allora, unendo
strettamente la Sua natura sublimale, a quel fiore umano che si
protende verso i vertici delle alte cime dell'Essere, tramite il
palpito unificatore della telepatia, ne farà scivolare sui petali
la rugiada di una nuova rivelazione. E il mondo si sarà arricchito
di una scoperta, di un successivo avanzamento, che, gradualmente, ne
cambieranno le sorti. Guardiamoci un po' attorno: l'attuale stato
civile in cui ci troviamo si rapprende e gira, unicamente, sul
pernio di poche scoperte, fatte da pochi individui. La radio, la
televisione, il sistema motorio automatico, l'applicazione delle
leggi dell'atomo. Indiscutibilmente, ogni scopritore è venuto in
contatto con la Mente di un Grande Maestro che ha rivelato, in
maniera impersonale, l'esistenza di una legge sconosciuta, sino ad
allora. Da poco la scienza adopera il metodo del gruppo di
studiosi.
A
tal punto, lo studente potrà chiedersi: ma, dove esiste il valore
della scoperta originale; dove, il genio; dove, la bravura e la
capacità dell'uomo? Noi rispondiamo, sottolineando che l'Idea non
appartiene a nessuno; Essa affiora, spontaneamente, dall'Increazione.
Essa non appartiene, né al Maestro, né al discepolo, che ne
costituiscono le due parti combacianti.
Il
piano evolutivo si matura. La civiltà procede e si sviluppa,
tramite, da una parte, la consapevole "Impressione"
di Menti Superiori, maestre nell'arte della telepatia planetaria;
dall'altra, tramite l'inconscio adattamento dell'umanità a simili
indefettibili e voluti suggerimenti.
La
medesima Gerarchia non prevedeva, come dice uno dei Maestri, che
l'uomo sarebbe divenuto in breve tempo, nella totalità, un
apparecchio così sensibile alle impressioni superiori. L'aiuto
psicologico, per non parlare di quello magico, dato alla sua
sensitività, lo vediamo, ovunque, nella rete di contatti sociali
che egli adopera di costante. Il telefono, lo pone in condizioni
istintive tali, mentre parla ad una persona distante migliaia di
chilometri, dal divenire un recettivo telepatico; la televisione,
gradualmente, ne addomestica la coscienza superiore, facendogli
comprendere che lo spazio è un'entità illusoria; il cinema e le
incisioni del compact disc gli dimostrano che qualcosa di vivo e di
fremente può durare nel tempo e perpetuarsi, identico, non tenendo
conto del solo presente. Ed è per tale ragione, e per tali acuite
possibilità, che la Gerarchia Bianca si è decisa a rivelare l'arte
suprema della telepatia, senza veli e nelle sue giuste leggi.
Teniamo a dire, in ogni caso, che la telepatia di cui trattiamo non
ha nulla a che vedere, se non per incidenze, con la telepatia, quale
la conosce il profano.
Una
delle prime leggi che sorge, in questione, è la legge della
comunità mentale, o, di gruppo. Dieci persone, riunite
assieme e ordinate, secondo una naturale ritmica di valori
interiori, di capacità e di frequenze d'onda riescono a portare, in
giusta consistenza plastica, l'Idea, da un piano superiore
rarefatto, nel piano della materia. Una persona sola ne è, sovente,
incapace. Non si tratta di negare la possibilità singola alla
telepatia. Ma, solamente, di affermare che molteplici elementi
intervengono, quand'anche il singolo ne sia inconsapevole, a rendere
manifesta la sua potenza telepatica.
La
Gerarchia, quindi, ha dettato le regole a che vengano creati dei
gruppi, in ogni parte del globo, capaci, sia di ricevere le
impressioni, che di proiettarle.
Ed
ora facciamo un passo indietro, e studiamo, in breve, il fenomeno
della mistica, quale fu prodotto dalle masse, in passato. In primo
luogo, è indiscutibile che l'uomo abbia sempre avuto in lui la
percezione imponderabile di qualche cosa di Assoluto, che sfuggiva
al dominio dei suoi sensi naturali. Lo chiamò Dio. E a noi non
interessa tale vocabolo, quanto le trasformazioni e l'istintiva
vibrazione di animo che l'uomo produceva in lui, mentre lo
pronunciava. Di solito, i termini: mio Signore, Dio, Cristo,
sono pronunciati in senso di assoluta passività, pervasa da una
completa sottomissione ad una Entità Invisibile, ma, nella cui
Natura, vengono proiettate tutte le capacità qualitative e tutto il
dominio sulla vita di cui ci si possa rendere conto. Questa, è la
forma più originale e più semplice di recettività telepatica;
ove, chi riceve, tenendo conto delle sue strutture evolutive, si
pone in uno stato privo di inibizioni o di resistenze, fremente,
nella maggior parte dei casi parossistico.
Appunto
di simile disposizione naturale al superiore tennero conto tutte le
Grandi Guide dell'umanità, quando vennero sulla Terra per
collaborare al Piano. E loro scopo fu di unire tali e tante
particelle frementi in un unico fascio omogeneo, moltiplicandone la
capacità recettiva (grazie alla legge di gruppo), col
dare dei determinati cerimoniali, e l'assicurazione del loro
intervento futuro, anche se invisibile, negli stessi cerimoniali. Ed
assistiamo alla massa che supplica Iddio, fusa in un magico
coesistere di richieste, nei templi indù, nelle chiese cristiane,
attorno ai minareti arabi, e così via. La Gerarchia risponde agli
accorati richiami ed è quanto mai vero che Dio, anche
se in minima parte nei riguardi di coloro che non hanno sviluppato
il potenziale ricettivo, combacia con le anime dei partecipanti alle
numerose liturgie.
La
conoscenza delle leggi esoteriche, l'affinamento delle grossolane
corteccie emotive, intellettive dell'uomo, la conoscenza dei veri
aspetti del Dio sconosciuto alle masse (cioè, della struttura
gerarchica della Fratellanza Bianca) hanno contribuito,
gradualmente, alla nascita di ordini iniziatici: il rituale segreto
dell'antico Egitto, l'esistenza dei gruppi teosofici, l'ordine dei
Rosa Croce, ecc.. Qui, avvalendosi dell'uso di mantrams,
o parole di potere, della percezione degli Obiettivi a cui rivolgere
il proprio filo telepatico, dell'ancoramento interiore con alcuni
Maestri, di cui si intuiva l'arcano e suggestivo potere, fu
permessa, addirittura, una miracolistica, non concessa alla massa
liturgica comune.
Non
solo, ora, i tempi sono maturi a che l'uomo si riunisca in gruppi
iniziatici, consapevole di ciò che fa, e senza più ragione di
celarsi alla massa; gruppi recettivi e telepatici all'influsso dei
grandi Guardiani della Soglia, ma, addirittura, vengono date delle
regole affinché egli riesca ad impressionare, a sua volta.
Non
dimentichiamoci che la Gerarchia stessa fa quanto l'uomo compie nei
suoi riguardi, verso Porti Extracosmici, al di là della normale
portata comprensiva dell'essere.
Possiamo
dividere il nucleo delle coscienze, divine o meno, del nostro Globo,
in tre parti: Shamballa, la Gerarchia Bianca, l'Umanità. Tre
strumenti mirabili di recezione e proiezione telepatica. Brevemente,
accenniamo alla metodologia in atto, vibrante in seno ad essi.
SHAMBALLA
Le
impressioni Le provengono da punti estranei al nostro sistema
solare, e dall'interno di esso. La prima fluisce continuamente da Sirio,
di cui la nostra Gerarchia è prosecuzione diretta. La seconda, dalle
dodici zone magnetiche dello Zodiaco. La terza, da Venere,
Sorella Sublime del nostro Globo. La quarta, dal triangolo composto dal
nostro stesso Logos Planetario, dal Logos di Venere, dal Logos di
Mercurio.
LA
GERARCHIA
Essa
riceve le impressioni, che poi si traducono nel naturale e spontaneo
ritmo di vita organizzata che si rivela attraverso ogni suo atto,
da:
a)
il più rarefatto gruppo karmico di Shamballa, unificato alla
volontà del nostro Re del Mondo;
b)
l'azione diretta di congiungimento divino a Shamballa, di Gotamo
Buddha;
c)
l'oculato inserimento, nelle sue strutture, da parte di Grandi
Esseri chiamati Nirmanakaya, del vibrare sottile di quella
energia onnipossente, che, simbolicamente, è chiamata il Piano;
d)
i momenti di fruttifera e silente azione occulta, rappresentati da
ogni plenilunio mensile.
L'UMANITÀ
A
differenza delle due precedenti zone di coscienza iniziatica,
l'umanità non è ancora, in genere, capace di impressionare.
Essa
riceve, solamente, le impressioni. Tramite lo studio e
l'acquisizione dei poteri occulti necessari, essa potrà farlo. Ma,
allora, andrà a partecipare della vita Gerarchica e di Shamballa.
Su di essa influiscono i poteri diretti della Gerarchia. Ed abbiamo
visto che condizionano ogni frammento evolutivo che germoglia lungo
i tempi. Quindi, la Gerarchia, come gruppo
omogeneo, impressiona l'umanità; i Maestri
sono il secondo nucleo di impressioni; e, anello di congiungimento
immediato, tra i discepoli di alto grado iniziatico e il resto del
mondo, è il Gruppo di Servitori Mondiali, di cui
accennammo in altra parte.
L'uomo,
può, dunque, risalire la corrente e, con la massima comprensione
del problema, entrare nel Gruppo dei Servitori Mondiali, oggi
esistente nel mondo, nelle più disparate zone di attività
superiori del medesimo, coscienti o incoscienti dell'esserlo; così,
egli può agganciarsi, in modo definitivo ed eterno, alla Gerarchia
Bianca. L'unico modo per poterlo fare è quello telepatico. Ci
troviamo, dunque, ben distanti dalla convinzione comune che l'uomo
aveva in passato e, spesso, ha, tuttora, di entrare in contatto con
i sacri Maestri dell'arcano, abbandonando famiglia e tutto il resto,
travalicando montagne inaccessibili, indiane, tibetane e cinesi, per
poter conoscere, di persona, i Medesimi. Con la telepatia (quella
magistrale e non quella sostenuta da un cerebro nervoso, ansimante,
disarmonico) l'uomo può unificarsi alla volontà del suo Maestro di
Raggio, pur continuando a lavorare nel pubblico impiego che occupa,
pur continuando a compiere la sua parte di uomo civile; e
continuando a dare a Cesare quel che è di Cesare..
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