Lezione Sedicesima

 

- I Metodi della Gerarchia Bianca - 

In tutta onestà, noi chiediamo al lettore: come ha potuto e come può la massa dell'umanità, attraverso il disordine delle sue tendenze ignoranti, attraverso i suoi istinti primordiali, attraverso le sue incongruenze notorie essere, non soltanto sopravvissuta, ma aver raggiunto un senso di discreta civiltà, che non si distacca, comunque, dall'ampia promessa di conquiste sublimali, in tale direzione? Per non parlare delle leggi di armonia e di bellezza, che esistono, latenti, in tutti gli aspetti della natura che conosciamo?

Tralasciamo di parlare dell'incommensurabile Ordine Angelico che, nei piani della natura, è l'anima di ogni regno involuto e non solo ne dirige le evoluzioni, ma, addirittura, le determina. Occupiamoci del regno umano. Nella sua totalità, e lo abbiamo già spiegato, esso è plasmato dall'intervento diretto dei tre Grandi Signori di Raggio; ma, negli indici di spiccato valore singolo, per quanto riguarda le maggiori scoperte e le determinate rivelazioni che si allacciano al bene della comunità, esso è guidato da una particolar metodologia, chiamata: delle Impressioni Superiori. Il Piano Evolutivo deve avere il suo corso. A ciò provvedono i Signori del Karma, incarnandosi nei rappresentanti della Gerarchia Bianca. Ai Suoi Occhi, la massa dell'umanità appare un tutto omogeneo; qui e là, degli sprazzi di luce rivelano l'esistenza di anime altamente qualificate e superiori, di gran lunga, alla data evoluzione. Sono i geni, i grandi pensatori, i meravigliosi mistici. Non importa a quale linea qualitativa essi attingano. Il matematico, l'artista, il santo, il filantropo sono tutti aspetti di una Luce Divina che brilla, Unica, per ognuno.

Anche in questo caso, la legge dei Raggi, la legge di simiglianza di natura tra Maestro e discepolo prevale. Un Maestro di secondo Raggio, ad esempio, ispirerà, principalmente, un super-sviluppato della specie umana di secondo Raggio; un Maestro di primo, si occuperà di uomini di primo Raggio. E così via. Ed allora, unendo strettamente la Sua natura sublimale, a quel fiore umano che si protende verso i vertici delle alte cime dell'Essere, tramite il palpito unificatore della telepatia, ne farà scivolare sui petali la rugiada di una nuova rivelazione. E il mondo si sarà arricchito di una scoperta, di un successivo avanzamento, che, gradualmente, ne cambieranno le sorti. Guardiamoci un po' attorno: l'attuale stato civile in cui ci troviamo si rapprende e gira, unicamente, sul pernio di poche scoperte, fatte da pochi individui. La radio, la televisione, il sistema motorio automatico, l'applicazione delle leggi dell'atomo. Indiscutibilmente, ogni scopritore è venuto in contatto con la Mente di un Grande Maestro che ha rivelato, in maniera impersonale, l'esistenza di una legge sconosciuta, sino ad allora. Da poco la scienza adopera il metodo del gruppo di studiosi.

A tal punto, lo studente potrà chiedersi: ma, dove esiste il valore della scoperta originale; dove, il genio; dove, la bravura e la capacità dell'uomo? Noi rispondiamo, sottolineando che l'Idea non appartiene a nessuno; Essa affiora, spontaneamente, dall'Increazione. Essa non appartiene, né al Maestro, né al discepolo, che ne costituiscono le due parti combacianti.

Il piano evolutivo si matura. La civiltà procede e si sviluppa, tramite, da una parte, la consapevole "Impressione" di Menti Superiori, maestre nell'arte della telepatia planetaria; dall'altra, tramite l'inconscio adattamento dell'umanità a simili indefettibili e voluti suggerimenti.

La medesima Gerarchia non prevedeva, come dice uno dei Maestri, che l'uomo sarebbe divenuto in breve tempo, nella totalità, un apparecchio così sensibile alle impressioni superiori. L'aiuto psicologico, per non parlare di quello magico, dato alla sua sensitività, lo vediamo, ovunque, nella rete di contatti sociali che egli adopera di costante. Il telefono, lo pone in condizioni istintive tali, mentre parla ad una persona distante migliaia di chilometri, dal divenire un recettivo telepatico; la televisione, gradualmente, ne addomestica la coscienza superiore, facendogli comprendere che lo spazio è un'entità illusoria; il cinema e le incisioni del compact disc gli dimostrano che qualcosa di vivo e di fremente può durare nel tempo e perpetuarsi, identico, non tenendo conto del solo presente. Ed è per tale ragione, e per tali acuite possibilità, che la Gerarchia Bianca si è decisa a rivelare l'arte suprema della telepatia, senza veli e nelle sue giuste leggi. Teniamo a dire, in ogni caso, che la telepatia di cui trattiamo non ha nulla a che vedere, se non per incidenze, con la telepatia, quale la conosce il profano.

Una delle prime leggi che sorge, in questione, è la legge della comunità mentale, o, di gruppo. Dieci persone, riunite assieme e ordinate, secondo una naturale ritmica di valori interiori, di capacità e di frequenze d'onda riescono a portare, in giusta consistenza plastica, l'Idea, da un piano superiore rarefatto, nel piano della materia. Una persona sola ne è, sovente, incapace. Non si tratta di negare la possibilità singola alla telepatia. Ma, solamente, di affermare che molteplici elementi intervengono, quand'anche il singolo ne sia inconsapevole, a rendere manifesta la sua potenza telepatica.

La Gerarchia, quindi, ha dettato le regole a che vengano creati dei gruppi, in ogni parte del globo, capaci, sia di ricevere le impressioni, che di proiettarle.

Ed ora facciamo un passo indietro, e studiamo, in breve, il fenomeno della mistica, quale fu prodotto dalle masse, in passato. In primo luogo, è indiscutibile che l'uomo abbia sempre avuto in lui la percezione imponderabile di qualche cosa di Assoluto, che sfuggiva al dominio dei suoi sensi naturali. Lo chiamò Dio. E a noi non interessa tale vocabolo, quanto le trasformazioni e l'istintiva vibrazione di animo che l'uomo produceva in lui, mentre lo pronunciava. Di solito, i termini: mio Signore, Dio, Cristo, sono pronunciati in senso di assoluta passività, pervasa da una completa sottomissione ad una Entità Invisibile, ma, nella cui Natura, vengono proiettate tutte le capacità qualitative e tutto il dominio sulla vita di cui ci si possa rendere conto. Questa, è la forma più originale e più semplice di recettività telepatica; ove, chi riceve, tenendo conto delle sue strutture evolutive, si pone in uno stato privo di inibizioni o di resistenze, fremente, nella maggior parte dei casi parossistico.

Appunto di simile disposizione naturale al superiore tennero conto tutte le Grandi Guide dell'umanità, quando vennero sulla Terra per collaborare al Piano. E loro scopo fu di unire tali e tante particelle frementi in un unico fascio omogeneo, moltiplicandone la capacità recettiva (grazie alla legge di gruppo), col dare dei determinati cerimoniali, e l'assicurazione del loro intervento futuro, anche se invisibile, negli stessi cerimoniali. Ed assistiamo alla massa che supplica Iddio, fusa in un magico coesistere di richieste, nei templi indù, nelle chiese cristiane, attorno ai minareti arabi, e così via. La Gerarchia risponde agli accorati richiami ed è quanto mai vero che Dio, anche se in minima parte nei riguardi di coloro che non hanno sviluppato il potenziale ricettivo, combacia con le anime dei partecipanti alle numerose liturgie.

La conoscenza delle leggi esoteriche, l'affinamento delle grossolane corteccie emotive, intellettive dell'uomo, la conoscenza dei veri aspetti del Dio sconosciuto alle masse (cioè, della struttura gerarchica della Fratellanza Bianca) hanno contribuito, gradualmente, alla nascita di ordini iniziatici: il rituale segreto dell'antico Egitto, l'esistenza dei gruppi teosofici, l'ordine dei Rosa Croce, ecc.. Qui, avvalendosi dell'uso di mantrams, o parole di potere, della percezione degli Obiettivi a cui rivolgere il proprio filo telepatico, dell'ancoramento interiore con alcuni Maestri, di cui si intuiva l'arcano e suggestivo potere, fu permessa, addirittura, una miracolistica, non concessa alla massa liturgica comune.

Non solo, ora, i tempi sono maturi a che l'uomo si riunisca in gruppi iniziatici, consapevole di ciò che fa, e senza più ragione di celarsi alla massa; gruppi recettivi e telepatici all'influsso dei grandi Guardiani della Soglia, ma, addirittura, vengono date delle regole affinché egli riesca ad impressionare, a sua volta.

Non dimentichiamoci che la Gerarchia stessa fa quanto l'uomo compie nei suoi riguardi, verso Porti Extracosmici, al di là della normale portata comprensiva dell'essere.

Possiamo dividere il nucleo delle coscienze, divine o meno, del nostro Globo, in tre parti: Shamballa, la Gerarchia Bianca, l'Umanità. Tre strumenti mirabili di recezione e proiezione telepatica. Brevemente, accenniamo alla metodologia in atto, vibrante in seno ad essi.

SHAMBALLA

Le impressioni Le provengono da punti estranei al nostro sistema solare, e dall'interno di esso. La prima fluisce continuamente da Sirio, di cui la nostra Gerarchia è prosecuzione diretta. La seconda, dalle dodici zone magnetiche dello Zodiaco. La terza, da Venere, Sorella Sublime del nostro Globo. La quarta, dal triangolo composto dal nostro stesso Logos Planetario, dal Logos di Venere, dal Logos di Mercurio.

LA GERARCHIA

Essa riceve le impressioni, che poi si traducono nel naturale e spontaneo ritmo di vita organizzata che si rivela attraverso ogni suo atto, da:

a) il più rarefatto gruppo karmico di Shamballa, unificato alla volontà del nostro Re del Mondo;

b)  l'azione diretta di congiungimento divino a Shamballa, di Gotamo Buddha;

c) l'oculato inserimento, nelle sue strutture, da parte di Grandi Esseri chiamati Nirmanakaya, del vibrare sottile di quella energia onnipossente, che, simbolicamente, è chiamata il Piano;

d)  i momenti di fruttifera e silente azione occulta, rappresentati da ogni plenilunio mensile.

L'UMANITÀ

A differenza delle due precedenti zone di coscienza iniziatica, l'umanità non è ancora, in genere, capace di impressionare.

Essa riceve, solamente, le impressioni. Tramite lo studio e l'acquisizione dei poteri occulti necessari, essa potrà farlo. Ma, allora, andrà a partecipare della vita Gerarchica e di Shamballa. Su di essa influiscono i poteri diretti della Gerarchia. Ed abbiamo visto che condizionano ogni frammento evolutivo che germoglia lungo i tempi. Quindi, la Gerarchia, come gruppo omogeneo, impressiona l'umanità; i Maestri sono il secondo nucleo di impressioni; e, anello di congiungimento immediato, tra i discepoli di alto grado iniziatico e il resto del mondo, è il Gruppo di Servitori Mondiali, di cui accennammo in altra parte.

L'uomo, può, dunque, risalire la corrente e, con la massima comprensione del problema, entrare nel Gruppo dei Servitori Mondiali, oggi esistente nel mondo, nelle più disparate zone di attività superiori del medesimo, coscienti o incoscienti dell'esserlo; così, egli può agganciarsi, in modo definitivo ed eterno, alla Gerarchia Bianca. L'unico modo per poterlo fare è quello telepatico. Ci troviamo, dunque, ben distanti dalla convinzione comune che l'uomo aveva in passato e, spesso, ha, tuttora, di entrare in contatto con i sacri Maestri dell'arcano, abbandonando famiglia e tutto il resto, travalicando montagne inaccessibili, indiane, tibetane e cinesi, per poter conoscere, di persona, i Medesimi. Con la telepatia (quella magistrale e non quella sostenuta da un cerebro nervoso, ansimante, disarmonico) l'uomo può unificarsi alla volontà del suo Maestro di Raggio, pur continuando a lavorare nel pubblico impiego che occupa, pur continuando a compiere la sua parte di uomo civile; e continuando a dare a Cesare quel che è di Cesare..