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Studio del sesso, dal punto di vista esoterico -
Iniziamo
a trattare l'argomento, per un'unica ragione. Il neofita, o, anche,
il discepolo, o l'iniziato di grado inferiore, giunti al rispettivo
ciclo nel Sentiero, si trovano costretti a fermarsi, a perdere molto
tempo, addirittura ad arretrare, di fronte ad uno scoglio che, a tal
punto, si erge davanti a loro, con violenza davvero incredibile: il
sesso.
E,
questo fenomeno, è comprensibile. Noi abbiamo imparato ad avere una
visione scientifica delle vibrazioni spirituali, sia che nascano
nell'organismo umano, sia che abbiano campo di manifestazione nella
natura circostante lata. Ci siamo resi conto che non è desiderabile
per il discepolo penetrare, alla cieca, nello Spazio Interiore,
scosso ed eccitato da un determinato genere di emozioni istintive,
dette mistiche, o, emozionali. Abbiamo visto quanto sia necessario
localizzare ed archiviare, in un perfetto ordine mentale, ogni tipo
di energia che forma e costruisce il suo corpo eterico, fonte di
tutti gli effetti nel corrispondente organismo fisico. Conoscenze
che sono estremamente necessarie al discepolo, perché egli possa
evitare i giri viziosi attorno all'entrata principale del Tempio, e
ne imbocchi, quanto prima, l'androne. Purtroppo, nelle istruzioni
esoteriche, simbolo e realtà si accavallano: attardarsi troppo
nella teorica, nel simbolo, paralizza l'afflusso della vita
superiore. Vibrare energicamente, in un realismo, che è ricchezza
di linfe materialistiche, allontana, sempre più, dal giusto
cammino.
Nel
rivolgersi all'umanità presente, i Maestri tengono conto di vari
problemi. V'è il karma della stessa, costituito dalle linee
ambientali, familiari, o, sociali, in cui il singolo si trova
circoscritto; vi sono i problemi di carattere personale, con i quali
l'Anima ha da fare. Sarebbe, per lo meno, ingenuo e infantile che i
Maestri pretendessero dall'uomo che venga loro incontro, saturo e
maturo, quanto saturi e maturi sono Essi. Il fatto contrasterebbe
con le stesse leggi della vita.
È
stato detto da fonte autorevole che, per ciò che riguarda l'umanità
alla Soglia del Sentiero, l'ostacolo più incomprensibile che si
trova a sostenere è il sesso. Sulle prime, ciò non costituisce un
ostacolo, per gli immaturi e gli involuti. Costoro sentono, in sè
medesimi, il silente diritto a percorrere la strada delle
soddisfazioni fisiche, in quella direzione. Nella società, in molti
casi, è sinonimo di trionfo sociale il numero di rapporti erotici
che l'uomo riesce a segnare sul suo impulsivo carnet. O, da parte
della donna, l'intuizione spiccata dei vellichii naturali che trae
dal maschio, procedendo nelle strade, entrando nei salotti,
intavolando discorsi.
L'istinto
che si trova alla radice di tante deformazioni vitali, or ora
menzionate, non ha colpa. Fino a quando è racchiuso in un corredo
fisiologico sano, equilibrato, completo, esso fa sentire la sua voce
alla stessa maniera ed agli stessi intervalli di tempo, facendo le
debite proporzioni, di quel che la facciano sentire la fame, la
sete, il bisogno di respirare. Appena l'uomo inizia a rasentare la
volta delle atmosfere mentali, sia per il fatto che il retrostante
suo metro evolutivo è povero di incisioni numeriche, sia, anche,
perché le stesse atmosfere mentali lo inebriano ed eccitano, egli
si trova a scomporre, in modo confuso ed esclusivistico il diagramma
delle forze erotiche che possiede. Non dimentichiamoci mai che, per
poter inquadrare compiutamente e comprendere il fenomeno del sesso,
occorre studiarlo alla luce delle sue vere origini primordiali. E
cade qui bene a proposito ripetere la frase di un Adepto: "Il
sesso va compreso e risolto nella sfera del piano mentale".
Quindi,
è necessaria la conoscenza esoterica per compiere tale passo. Non
è ragione dire: "Questo fiore è una margherita". Ragione
è dire perché questo fiore è una margherita.
Precedentemente,
abbiamo affermato che ogni sprazzo di movimento e di esistenze che
affiora nel mondo delle forme ha nascita nei piani Mentali Cosmici.
Ecco, il segreto della manifestazione. All'origine dei tempi, una
lingua di Vita Ardente venne proiettata, dalla lontana coscienza del
Mentale Cosmico; si unì alla Stella Sirio e andò a sigillarsi nel
nucleo di vita planetaria terrestre, chiamato Shamballa; da quel
momento, si riflesse, nel pianeta, ogni serie di dualismo: è
dualismo l'asimmetria del corpo umano, ove una delle metà è sempre
più grande dell'altra; dualismo è l'albero, in rapporto alla
frutta che produce; dualismo è vita e morte; notte e giorno;
cosciente e subcosciente; dualismo è uomo e donna; dualismo è il
loro atto sessuale. Compito dell'esoterismo, è, da una parte,
inserire nell'animo del discepolo, innanzitutto, la constatazione
trascendente della realtà dei piani sublimali dell'Essere, da cui
ha nascita tutto il corollario delle rimanenti esistenze;
dall'altra, fondere in un monismo sostanziale ogni dualismo che ne
è nato; dall'altra, ancora, dimostrare la purezza di tale monismo,
quale unico binario su cui poggiavano, incoscientemente, sino ad
allora, i dualismi successivi.
Se
il discepolo non ha la certezza, quindi, che qualcosa di Cosmico -
ma, immanente ovunque - conduce, in modo inflessibile, tutto ciò
che appare in manifestazione, e, perciò, vi impone il sigillo della
sua primordiale purezza, in tutta sincerità gli consigliamo di
lasciare, sino a quando non sarà più maturo, il presente
argomento. Manzoni scrisse: "Ovunque lo sguardo volga, Dio, io
ti vedo". Abbiamo usato una frase semplice, che, comunque, lega
molto con quanto stiamo dicendo. Un Adepto ha detto: "Se
veramente nulla esiste, ove la luce dell'Assoluto non risplenda
esclusiva ed abbracci tutto in sè, anche il sesso non va
dimenticato da tale circolo".
Molti
discepoli, non appena si tocca tale concetto, ergono gli aculei come
il riccio; e fanno saltare, sulle mani, come una castagna che
scotta, per tutta la durata della discussione, lo stesso. Qui,
notiamo le tracce di vari istinti, ma che si riassommano in due
principali: ignoranza e fanatismo. Il secondo è molto più
pericoloso della prima. Ed infesta i circoli cosiddetti
spiritualisti, o, esoterici, un po' dappertutto. Vediamo gli ordini
monastici, vediamo varie correnti popolane orientali, ecc.. A titolo
di aneddoto, riportiamo il ricordo di un episodio che venne filmato
in uno dei tanti films-documentari sugli usi e costumi dei popoli
attuali. Venne intervistato un vecchio indiano (comunque, esempio
molto chiaro di numerosissimi altri tipi consimili esistenti), il
quale era considerato, dagli ignoranti locali, forse, un santone.
Andava seminudo per le strade, professando la sua strana natura.
Unico indumento era uno speciale arnese di ferro che, da decine di
anni, egli si era imposto, e che, da decine di anni, gli proibiva
ogni funzione sessuale, alle quali attribuiva i mali dell'umanità.
Esempi limite, si capisce! Ma ogni esempio limite racchiude una
casistica allarmante di gradi intermedi.
Consideriamo
la ritenzione, o, inibizione sessuale che l'uomo si impone, come
legge sovrana negli ordini monastici, e, anche, lungo il Sentiero
del discepolato; accettando la dottrina della reincarnazione, per
causale di ogni effetto attuale, noi ci troviamo di fronte a
individui, i quali, per l'abuso e l'eccesso fatto nelle precedenti
vite (e che, se continuato, in questa e in future, li porterebbe
all'ammenda karmica delle malattie sessuali), pongono un freno
radicale, per decisioni intermedie tra vita e vita, o, per
illuminazione superiore, alle loro abitudini.
Prima
di proseguire, ad ogni modo, vogliamo ben sottolineare un importante
aspetto della questione. Leggere le presenti note sul sesso, da noi
scritte ad aiuto morale dello studente, o, di chi voglia mettere un
pò di luce nell'argomento alla propria mente, non significa che si
parli a favore, o, a sfavore di esso. Non siamo fautori del sesso, nè
a suo sfavore. Cerchiamo solo, dal nostro punto di vista e dal punto
di vista che la Gerarchia ha sul problema, di inserirci, al solito,
nella "nobile via di mezzo". Non è, la nostra, una
mancanza di originalità, quando, qui e là, riportiamo delle frasi,
o, dei punti di vista di qualche Adepto, a convalida delle
concezioni che esponiamo. Non ci vergogniamo di dire che, lungo
tutto il difficile e ostico cammino del nostro personale discepolato,
ci siamo avvalsi della guida spirituale dei Maestri, dataci
direttamente, o, indirettamente, attraverso libri e altro.
Riteniamo, quindi, doveroso verso chi ci legge inserire anche lui
nel costante riverbero dell'illuminazione che proviene sempre dalle
alte fonti a cui ci riferiamo. Egli, sì, deve acquistare
un'autonomia di giudizio e di pensiero; ma, sradicarsi completamente
dalla Gerarchia, per accentuare in modo non genuino tale autonomia,
significa perdere di vista l'universalità dell'Uno, nell'apparente
fase frammentaria della manifestazione. Afferma un Maestro:
"L'unica libertà a cui deve pervenire, con tutte le forze, il
discepolo, sia quella dell'influsso di un'altra personalità, o, di
altre personalità, sulla sua mente; sia quella dell'influsso della
stessa sua personalità sulla sua anima. Coloro che si illudono di
pervenire alla libertà assoluta da ogni principio, da ogni rapporto
umano spirituale, da ogni legge, noi, Istruttori Arcani, li vediamo,
mano a mano, allontanarsi dal Sentiero centrale e luminoso, e
perdersi nelle brume di un fosco disordine individuale e
ambientale".
Non
siamo fautori, dunque, della liberalità sessuale. Ricordiamo, anzi,
che un Adepto ebbe a recidere, con la Sua Autorità, il contatto del
proprio magnetismo sublimale da un gruppo esoterico (e l'episodio
trapela in una delle Sue lettere al pubblico), perché, in seno al
medesimo, si notarono delle "gentilezze tra le righe", che
resero sconclusionato il rapporto di quel gruppo con la linea
spirituale che intendeva raggiungere. Ricordiamo, inoltre, che il
medesimo Maestro ebbe delle severe parole verso i circoli che
allettavano la loro mente all'idea che la magìa sessuale, o la
tantrica, potesse far pervenire l'uomo a qualsiasi successo di
natura fondamentale. Egli affermò che nessun discepolo si sarebbe
permesso, secondo coscienza, di descrivere, sia pure verbalmente, le
vergognose pratiche dei cosiddetti riti tantrici.
Ma,
il problema del sesso esiste. Ed è ipocrita e poco coraggioso non
affrontarlo, onestamente e chiaramente, quando l'Anima é giunta ad
un grado di maturità tale da poterlo fare. La Gerarchia prende in
considerazione il problema e cerca di smerigliare le angolosità in
eccesso che provoca all'umanità, sia da una parte, sia dall'altra.
Sul
Trattato dei Sette Raggi, di Alice A. Bailey, molte pagine sono
impiegate da un Adepto per delucidare il problema. Non sarebbe tempo
perso, per qualunque mente intelligente e viva, studiare quanto Egli
dice.
Abbiamo
visto che il Sentiero del discepolato non è un momento di piena
emotività umana e non viene percorso sotto la spinta istintiva di
desideri, privi di ogni razionalismo, anche se pervasi dalla
stuzzicante atmosfera di tendenze mistiche. È, il Sentiero, un
momento di massima creatività interna, ed è, anche, il periodo in
cui l'Anima, da adolescente, diviene matura. Le stesse cautele che
gli ispirati e intelligenti genitori portano verso la giovinetta,
che diviene donna, o, verso il ragazzo, che si fa uomo, il Maestro
di Raggio rivolge verso il discepolo che si accinge a prendere le
Iniziazioni, o, se ne arricchisce. Si tratta di un ben preciso e
categorico riordinamento di energie eteriche, di un loro
irrobustimento, e della necessità di saperle, ben presto,
maneggiare e proiettare. Ben s'intende che, se tale processo ha
successo, il discepolo si troverà di fronte agli aspetti occulti più
sensitivi della sua natura umana. Dovrà superarli; questo è certo.
Difatti, un Maestro sottolinea che, per gli Adepti, la propria
natura umana e quella altrui non ha più segreti. Tutti Essi,
attualmente, si trovano a penetrare il Mistero della Vita, racchiuso
e celato nella "Luce che sta oltre". La Luce, cioè di
"Colui che non si deve nominare".
Nel
processo di riordinamento delle forze eteriche, considerato che esse
presiedono a tutti gli istinti più vitali dell'uomo, dalla pura e
semplice sensazione generale, alla fame, alla sete, al desiderio,
ecc., l'uomo si trova in un immenso lago sotterraneo, buio, ma,
fremente di fortissime correnti, e gli è gioco-forza imparare a
nuotare. E i Maestri hanno bisogno di buoni nuotatori!
Il
sesso è un problema che si affaccia, in tali attimi, acuito dalla
arricchita forza pensiero del discepolo, dall'essersi aperti, in
modo vibrante, i petali dei suoi chakras, dalla lotta incessante che
sopravviene in lui, tra i due poli che chiama: Amor Sacro e amor
profano. Se egli deposita i remi in barca, imponendosi un ritmo di
vita celibatario, tre sono i fatti: o, come abbiamo già visto, si
tratta di una decisione del suo Sé Superiore, dovuta agli eccessi
che fece in vite passate; o, abbiamo a che fare con un'Anima che ha
aperto i fiori del Monismo Assoluto e procede lungo la strada, ad
onore e vanto del genere umano, nutrendosi solo della limpida acqua
ristoratrice che le proviene dal sorriso del Sé; o, invece, abbiamo
a che fare con un sottoprodotto dell'indiano, di cui parlammo poco
prima. In questi tre casi i Maestri attendono che le inibizioni di
colui il quale abbia posto un freno nel vorticoso movimento sessuale
delle vite passate riescano ad armonizzargli le acque interiori; nel
caso di colui, o, di colei che siano entrati nel pieno e luminoso
monismo asessuale, non più attendono, ma, li accolgono nell'area
luminosa dei Loro Spiriti, Celati al mondo, ma Vivi e Frementi al
senso telepatico di chi abbia vinto la propria natura inferiore; nel
caso di colui che sia entrato, per viltà, per ignoranza, o, per
fanatismo, in una castrazione spirituale, materiale, o animica,
distolgono lo sguardo da esso.
V'è
il caso di Maestri che, inseriti in una Legge Cosmica, si sposano e
aderiscono al compito umano di Primo Raggio (quello inerente alla
creazione di razze madri), privi di complessi di sorta e senza
staccarsi dalle Alte Incombenze del Loro grado iniziatico. Il
Maestro K.H. ebbe occasione, una volta, di ribadire la grande
importanza fondamentale della donna, incarnazione dell'Eterno
Principio Femminino, nei riguardi dell'uomo e della vita. La donna,
sino ad ora, purtroppo, spesso e volentieri, è considerata una
portatrice di sesso. Ciò abbassa, spietatamente, il valore
intrinseco di una determinata categoria di uomini. A costoro,
parlare dell'attuale e realistica possibilità che una donna faccia
loro attingere, sino nel più profondo strato, la bellezza dei
cieli, novella ed immortale Beatrice, suona ridicolo. A costoro,
accennare, anche se pallidamente, che il nostro Logos Solare è in
incarnazione femminile, sarebbe addirittura irriverente, per esseri
intelligenti. Dire che l'esistenza di una Madre nei Cieli, nel cui
Animo Azzurro si inseriscono i dolori di tutta l'umanità, risale al
fatto che, nel precedente Sistema Solare, tutti gli Avatar furono
femminili, come, nel presente, sono maschili, sarebbe stolto.
Difatti, per una legge di antinomìa ritmica, i rappresentanti della
Radice Logoica ne riflettono, quanto in uno specchio, le qualità,
manifestandosi opposti al Suo Genere. Il Sistema Solare passato fu
di genere maschile, ed ebbe Avatar femminili; l'attuale è
femminile, e ce li invia maschili.
Ma
non sottovalutiamo l'uomo. Non dimentichiamoci che l'Anima segue
cicli, in cui si manifesta incarnata, sia sotto corpo femminile, che
sotto corpo maschile. È un Principio, che noi veneriamo; non coloro
che lo ospitano, spesso, indegnamente. Il disprezzo, o, la mancanza
di apprezzamento (che osteggiamo, perché ingiusti, animaleschi e
cattivi) di determinati uomini verso la donna, molto spesso è,
invece, comprensibile, per l'esistenza di corpi umani, sotto veste
femminile, che rappresentano il fondo della materia. Ma, per
ritornare all'argomento, il Maestro K.H. asserì che uno dei compiti
della donna, forse il più nobile e il più alto, era ed è quello
di rappresentare il ricettacolo, al nobilitato spirito dell'uomo,
per la creazione e l'educazione di iniziati, cittadini e popolazione
delle Nuove Ere. Ecco perché esiste il sesso. Ecco perché, in
futuro, ogni uomo (e donna) si cercherà una compagna (o, un
compagno), tra le anime viventi in corpo fisico, in cui il principio
del Cristo sarà risvegliato. Ecco perché il sesso, considerato
sullo sfondo di un'evoluzione superiore, acquista una nobiltà che
nessuno di coloro che ne sono imprigionati potrebbe supporre. Per
l'uomo, è veramente importante che egli si renda conto delle forze
che lo tutelano e lo guidano, in maniera tanto sovrumana. Sei Raggi
formano l'aggregato della propria natura, in ogni individuo: i
buddisti chiamano, secondo un'altra linea spirituale, questi Sei
Raggi: skanda. Districato l'intreccio strettissimo di Essi,
noi ci troviamo davanti al Dio puro. Ma, prima di scoprire e di
adoperare il Raggio del corpo umano, del corpo astrale, del mentale
concreto, della personalità, del corpo causale, e fonderci in
quello monadico, o, della divinità, dovremo adottare un ritmo, mano
a mano educativo, nella penetrazione al loro sentiero. Lo si ascende
verticalmente, ponendo i piedi sui gradini orizzontali dello stesso.
E, questo, non è solo un simbolo.
Proseguendo
nell'argomento dei Raggi e considerandolo nella sua giusta
importanza, vedremo che ogni nodo espressionistico si aggancia ad
Essi: anche quello dei rapporti umani, e dei rapporti sessuali.
Nei
trattati esoterici viene specificato che il vero significato del
sesso, che si rifà anche al mistero del rapporto dei regni della
natura, tra di loro, e dell'interrelazione vibrante che hanno, che
si rifà alla fusione del regno angelico con l'umano, che si rifà
alle vere radici del dualismo, tutto ciò verra pienamente rivelato
alla quarta iniziazione. E si accenna al fatto che il mistero del
sesso nasce dall'unione divina che intercorre tra il Pianeta Venere
e la Terra, suo polo opposto; ma, unificato. Il sesso, quindi,
ravvoltolato, in basso, nella melma del peccato, è gemma luminosa,
in alto, racchiusa nella conchiglia celeste dei rapporti tra le
stelle.
Considerando
l'aspetto sessuale inferiore, nell'uomo, noi sappiamo (e ciò è
chiaro) che esso si manifesta tra due individui di opposto genere.
Ma, lì, ove non si tratta di un rantolo fisico, nel caso in cui i
due protagonisti appena si conoscano, entriamo in una fusione che è
più completa. I due vanno a vivere insieme. Qui, entra in atto il
potere dei loro reciproci Raggi. Noi avremo il matrimonio perfetto,
quando i Raggi Maggiori dell'uno si uniranno ai Raggi Maggiori
dell'altro, parallelamente. Saranno costruiti, allora, i pioli di
una scala che porterà, dritto, i due, alle somme Iniziazioni. Come
dice uno dei Maestri: "Molte scuole di pensiero hanno affermato
che soltanto il matrimonio può far giungere l'uomo alla catarsi
definitiva. Non prendiamo tale regola per generale. Solo in alcuni
casi può essere valida". Si tratta del nostro caso. Però, è
estremamente difficile che tale fusione avvenga. E riguarda, anche,
le pure amicizie durature.
Possono
essere eguali i Raggi del corpo fisico, ma, dissonanti quelli delle
altre entità vitali dei due Io. Un uomo e una donna riusciranno,
momentaneamente, a placare le loro vibrazioni sul piano fisico; ma,
non le emotive, o, le mentali. Un uomo ed una donna avranno Raggi
uguali, per quanto riguarda i loro veicoli mentali ed emotivi; ma,
non si incontreranno sul piano fisico, ecc..
Riteniamo
suggestivo inserire la descrizione che un Adepto della Divisione
Egiziana della Grande Fratellanza, chiamato Serapide, fece, in
proposito all'unione divina di due anime, sul piano fisico, nel
1875. Questa descrizione è riportata nel libricino: "I sette
veli sulla coscienza" di C. Jinarajadasa, ex Presidente della
Società Teosofica Mondiale.
"Sappi,
o fratello mio, che là dove un vero e spirituale amore cerca un
duplice consolidamento di sè, sia mediante una permanente unione
dei due, sia nel suo senso terreno, esso non commette peccato, o,
colpa agli occhi del grande Ain-Soph, perché è la ripetizione del
Divino Principio Maschile e Femminile - il riflesso microsomico
della prima condizione della Creazione. Di una tale unione gli
angeli possono ben sorridere! Ma esse sono rare, fratello mio, e
possono crearsi solo sotto la saggia ed amorevole sorveglianza della
Loggia, affinché i figli e le figlie di creta non possano essere
ulteriormente degeneri, ed il Divino Amore degli abitanti delle più
alte sfere (Angeli), verso le figlie di Adamo, sia ripetuto. Ma,
anche tale, deve soffrire prima che loro vengano ricompensati. L'Atma
dell'uomo può restare puro ed anche altamente spirituale, mentre è
unito al suo corpo materiale, perché non dovrebbero due anime, in
due corpi, restare altrettanto pure e incontaminate, nonostante la
terrena passeggera unione di questi ultimi due? ".
(Serapide, lettera 19: "Letters from the Masters of the Wisdom".
Seconda serie).
Come
abbiamo cercato di spiegare, il sesso può venire nobilitato,
vedendone le più recondite passioni. Ma solo un individuo onesto
con se stesso e con la vita può decidere le proporzioni della linea
divisoria che dovrà calcolare, in merito a ciò che è giusto e
ingiusto, per lui, fare, in proposito. Diciamo, francamente ed
apertamente, dunque, che l'atto sessuale non viene proibito al
discepolo. Gli viene soltanto consigliato di non eccedere in
radicalismi inibitivi, o, all'opposto, in manifestazioni
disordinate. Ma, egli viene anche esortato a prendere tra le mani le
linfe vitali che, a quel dato punto della sua evoluzione, si trova
ad analizzare, e trasumanarle sempre più, fino a renderle
cristalline e ardenti, quale la luce del sole che vivifica ogni
cosa; allora, si troverà ad essere un Sacerdote, o, una
Sacerdotessa. E, dalle sue mani, sollevate verso la divinità,
sgorgherà la Luce dell'Assoluto, come la Luce dell'Assoluto sgorga
dall'ostia bianca, che il prete eleva sulle teste dei fedeli.
NOTA
AGGIUNTA
I
Sette Piani Fisici Cosmici sono, nei loro aspetti singoli, veicoli
di Coscienze Superiori.
1)
- Primo Etere Cosmico, o Piano Adi. (Nei suoi riflessi
planetari).
In
esso risiedono i Sette Kumara, i Quattro Signori del Karma e le
altre Somme Individualità che costituiscono il gruppo individuale
del nostro Re del Mondo.
2)
- Secondo Etere Cosmico, o Piano Monadico.
In
esso risiedono le Monadi umane, e, da lì, si fanno portatrici degli
splendidi poteri che ricevono dal Piano Adi.
3)
- Terzo Etere Cosmico, o Piano Atmico.
Il
Piano della volontà manifesta. Vi risiedono i Nirmanakaya, quelle
Spirituali Personalità che hanno il preciso compito di mantenere
sempre fisso davanti agli occhi dell'umanità il Piano Divino. Vi
risiede anche il Cristo, il Quale, pur avendo conquistato il diritto
di libera padronanza in Shamballa, in questi particolari frangenti
mondiali, attinenti alla venuta dell'epoca dell'Aquario, si è
stabilito nel Piano Atmico. Vi risiedono le Coscienze degli Iniziati
di quinto e di sesto grado.
4)
- Quarto Etere Cosmico, o Piano Buddico
Il
Piano delle sfere intuitive dell'Amore. Vi risiedono le Coscienze
degli Iniziati di quarto grado.
5)
- Piano mentale
Vi
risiedono gli Ego degli uomini. Essi, quando sono nobilitati da una
grande esperienza reincarnativa, simili a loti luminosi, aprono i
petali verso l'alto ed occupano la parte superiore del Piano
Mentale: il Causale. Quando sono orfani di esperienze, restano,
serrati nei petali della personalità, e permangono nella parte
inferiore del Piano Mentale: il Mentale Concreto.
6)
- Piano Astrale
È
quello delle emozioni.
7)
- Piano Eterico Denso
È
quello della manifestazione materiale, come tutti la conosciamo.
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