Lezione Diciottesima

 

- Studio del sesso, dal punto di vista esoterico -

 Iniziamo a trattare l'argomento, per un'unica ragione. Il neofita, o, anche, il discepolo, o l'iniziato di grado inferiore, giunti al rispettivo ciclo nel Sentiero, si trovano costretti a fermarsi, a perdere molto tempo, addirittura ad arretrare, di fronte ad uno scoglio che, a tal punto, si erge davanti a loro, con violenza davvero incredibile: il sesso.

E, questo fenomeno, è comprensibile. Noi abbiamo imparato ad avere una visione scientifica delle vibrazioni spirituali, sia che nascano nell'organismo umano, sia che abbiano campo di manifestazione nella natura circostante lata. Ci siamo resi conto che non è desiderabile per il discepolo penetrare, alla cieca, nello Spazio Interiore, scosso ed eccitato da un determinato genere di emozioni istintive, dette mistiche, o, emozionali. Abbiamo visto quanto sia necessario localizzare ed archiviare, in un perfetto ordine mentale, ogni tipo di energia che forma e costruisce il suo corpo eterico, fonte di tutti gli effetti nel corrispondente organismo fisico. Conoscenze che sono estremamente necessarie al discepolo, perché egli possa evitare i giri viziosi attorno all'entrata principale del Tempio, e ne imbocchi, quanto prima, l'androne. Purtroppo, nelle istruzioni esoteriche, simbolo e realtà si accavallano: attardarsi troppo nella teorica, nel simbolo, paralizza l'afflusso della vita superiore. Vibrare energicamente, in un realismo, che è ricchezza di linfe materialistiche, allontana, sempre più, dal giusto cammino.

Nel rivolgersi all'umanità presente, i Maestri tengono conto di vari problemi. V'è il karma della stessa, costituito dalle linee ambientali, familiari, o, sociali, in cui il singolo si trova circoscritto; vi sono i problemi di carattere personale, con i quali l'Anima ha da fare. Sarebbe, per lo meno, ingenuo e infantile che i Maestri pretendessero dall'uomo che venga loro incontro, saturo e maturo, quanto saturi e maturi sono Essi. Il fatto contrasterebbe con le stesse leggi della vita.

È stato detto da fonte autorevole che, per ciò che riguarda l'umanità alla Soglia del Sentiero, l'ostacolo più incomprensibile che si trova a sostenere è il sesso. Sulle prime, ciò non costituisce un ostacolo, per gli immaturi e gli involuti. Costoro sentono, in sè medesimi, il silente diritto a percorrere la strada delle soddisfazioni fisiche, in quella direzione. Nella società, in molti casi, è sinonimo di trionfo sociale il numero di rapporti erotici che l'uomo riesce a segnare sul suo impulsivo carnet. O, da parte della donna, l'intuizione spiccata dei vellichii naturali che trae dal maschio, procedendo nelle strade, entrando nei salotti, intavolando discorsi.

L'istinto che si trova alla radice di tante deformazioni vitali, or ora menzionate, non ha colpa. Fino a quando è racchiuso in un corredo fisiologico sano, equilibrato, completo, esso fa sentire la sua voce alla stessa maniera ed agli stessi intervalli di tempo, facendo le debite proporzioni, di quel che la facciano sentire la fame, la sete, il bisogno di respirare. Appena l'uomo inizia a rasentare la volta delle atmosfere mentali, sia per il fatto che il retrostante suo metro evolutivo è povero di incisioni numeriche, sia, anche, perché le stesse atmosfere mentali lo inebriano ed eccitano, egli si trova a scomporre, in modo confuso ed esclusivistico il diagramma delle forze erotiche che possiede. Non dimentichiamoci mai che, per poter inquadrare compiutamente e comprendere il fenomeno del sesso, occorre studiarlo alla luce delle sue vere origini primordiali. E cade qui bene a proposito ripetere la frase di un Adepto: "Il sesso va compreso e risolto nella sfera del piano mentale".

Quindi, è necessaria la conoscenza esoterica per compiere tale passo. Non è ragione dire: "Questo fiore è una margherita". Ragione è dire perché questo fiore è una margherita.

Precedentemente, abbiamo affermato che ogni sprazzo di movimento e di esistenze che affiora nel mondo delle forme ha nascita nei piani Mentali Cosmici. Ecco, il segreto della manifestazione. All'origine dei tempi, una lingua di Vita Ardente venne proiettata, dalla lontana coscienza del Mentale Cosmico; si unì alla Stella Sirio e andò a sigillarsi nel nucleo di vita planetaria terrestre, chiamato Shamballa; da quel momento, si riflesse, nel pianeta, ogni serie di dualismo: è dualismo l'asimmetria del corpo umano, ove una delle metà è sempre più grande dell'altra; dualismo è l'albero, in rapporto alla frutta che produce; dualismo è vita e morte; notte e giorno; cosciente e subcosciente; dualismo è uomo e donna; dualismo è il loro atto sessuale. Compito dell'esoterismo, è, da una parte, inserire nell'animo del discepolo, innanzitutto, la constatazione trascendente della realtà dei piani sublimali dell'Essere, da cui ha nascita tutto il corollario delle rimanenti esistenze; dall'altra, fondere in un monismo sostanziale ogni dualismo che ne è nato; dall'altra, ancora, dimostrare la purezza di tale monismo, quale unico binario su cui poggiavano, incoscientemente, sino ad allora, i dualismi successivi.

Se il discepolo non ha la certezza, quindi, che qualcosa di Cosmico - ma, immanente ovunque - conduce, in modo inflessibile, tutto ciò che appare in manifestazione, e, perciò, vi impone il sigillo della sua primordiale purezza, in tutta sincerità gli consigliamo di lasciare, sino a quando non sarà più maturo, il presente argomento. Manzoni scrisse: "Ovunque lo sguardo volga, Dio, io ti vedo". Abbiamo usato una frase semplice, che, comunque, lega molto con quanto stiamo dicendo. Un Adepto ha detto: "Se veramente nulla esiste, ove la luce dell'Assoluto non risplenda esclusiva ed abbracci tutto in sè, anche il sesso non va dimenticato da tale circolo".

Molti discepoli, non appena si tocca tale concetto, ergono gli aculei come il riccio; e fanno saltare, sulle mani, come una castagna che scotta, per tutta la durata della discussione, lo stesso. Qui, notiamo le tracce di vari istinti, ma che si riassommano in due principali: ignoranza e fanatismo. Il secondo è molto più pericoloso della prima. Ed infesta i circoli cosiddetti spiritualisti, o, esoterici, un po' dappertutto. Vediamo gli ordini monastici, vediamo varie correnti popolane orientali, ecc.. A titolo di aneddoto, riportiamo il ricordo di un episodio che venne filmato in uno dei tanti films-documentari sugli usi e costumi dei popoli attuali. Venne intervistato un vecchio indiano (comunque, esempio molto chiaro di numerosissimi altri tipi consimili esistenti), il quale era considerato, dagli ignoranti locali, forse, un santone. Andava seminudo per le strade, professando la sua strana natura. Unico indumento era uno speciale arnese di ferro che, da decine di anni, egli si era imposto, e che, da decine di anni, gli proibiva ogni funzione sessuale, alle quali attribuiva i mali dell'umanità. Esempi limite, si capisce! Ma ogni esempio limite racchiude una casistica allarmante di gradi intermedi.

Consideriamo la ritenzione, o, inibizione sessuale che l'uomo si impone, come legge sovrana negli ordini monastici, e, anche, lungo il Sentiero del discepolato; accettando la dottrina della reincarnazione, per causale di ogni effetto attuale, noi ci troviamo di fronte a individui, i quali, per l'abuso e l'eccesso fatto nelle precedenti vite (e che, se continuato, in questa e in future, li porterebbe all'ammenda karmica delle malattie sessuali), pongono un freno radicale, per decisioni intermedie tra vita e vita, o, per illuminazione superiore, alle loro abitudini.

Prima di proseguire, ad ogni modo, vogliamo ben sottolineare un importante aspetto della questione. Leggere le presenti note sul sesso, da noi scritte ad aiuto morale dello studente, o, di chi voglia mettere un pò di luce nell'argomento alla propria mente, non significa che si parli a favore, o, a sfavore di esso. Non siamo fautori del sesso, nè a suo sfavore. Cerchiamo solo, dal nostro punto di vista e dal punto di vista che la Gerarchia ha sul problema, di inserirci, al solito, nella "nobile via di mezzo". Non è, la nostra, una mancanza di originalità, quando, qui e là, riportiamo delle frasi, o, dei punti di vista di qualche Adepto, a convalida delle concezioni che esponiamo. Non ci vergogniamo di dire che, lungo tutto il difficile e ostico cammino del nostro personale discepolato, ci siamo avvalsi della guida spirituale dei Maestri, dataci direttamente, o, indirettamente, attraverso libri e altro. Riteniamo, quindi, doveroso verso chi ci legge inserire anche lui nel costante riverbero dell'illuminazione che proviene sempre dalle alte fonti a cui ci riferiamo. Egli, sì, deve acquistare un'autonomia di giudizio e di pensiero; ma, sradicarsi completamente dalla Gerarchia, per accentuare in modo non genuino tale autonomia, significa perdere di vista l'universalità dell'Uno, nell'apparente fase frammentaria della manifestazione. Afferma un Maestro: "L'unica libertà a cui deve pervenire, con tutte le forze, il discepolo, sia quella dell'influsso di un'altra personalità, o, di altre personalità, sulla sua mente; sia quella dell'influsso della stessa sua personalità sulla sua anima. Coloro che si illudono di pervenire alla libertà assoluta da ogni principio, da ogni rapporto umano spirituale, da ogni legge, noi, Istruttori Arcani, li vediamo, mano a mano, allontanarsi dal Sentiero centrale e luminoso, e perdersi nelle brume di un fosco disordine individuale e ambientale".

Non siamo fautori, dunque, della liberalità sessuale. Ricordiamo, anzi, che un Adepto ebbe a recidere, con la Sua Autorità, il contatto del proprio magnetismo sublimale da un gruppo esoterico (e l'episodio trapela in una delle Sue lettere al pubblico), perché, in seno al medesimo, si notarono delle "gentilezze tra le righe", che resero sconclusionato il rapporto di quel gruppo con la linea spirituale che intendeva raggiungere. Ricordiamo, inoltre, che il medesimo Maestro ebbe delle severe parole verso i circoli che allettavano la loro mente all'idea che la magìa sessuale, o la tantrica, potesse far pervenire l'uomo a qualsiasi successo di natura fondamentale. Egli affermò che nessun discepolo si sarebbe permesso, secondo coscienza, di descrivere, sia pure verbalmente, le vergognose pratiche dei cosiddetti riti tantrici.

Ma, il problema del sesso esiste. Ed è ipocrita e poco coraggioso non affrontarlo, onestamente e chiaramente, quando l'Anima é giunta ad un grado di maturità tale da poterlo fare. La Gerarchia prende in considerazione il problema e cerca di smerigliare le angolosità in eccesso che provoca all'umanità, sia da una parte, sia dall'altra.

Sul Trattato dei Sette Raggi, di Alice A. Bailey, molte pagine sono impiegate da un Adepto per delucidare il problema. Non sarebbe tempo perso, per qualunque mente intelligente e viva, studiare quanto Egli dice.

Abbiamo visto che il Sentiero del discepolato non è un momento di piena emotività umana e non viene percorso sotto la spinta istintiva di desideri, privi di ogni razionalismo, anche se pervasi dalla stuzzicante atmosfera di tendenze mistiche. È, il Sentiero, un momento di massima creatività interna, ed è, anche, il periodo in cui l'Anima, da adolescente, diviene matura. Le stesse cautele che gli ispirati e intelligenti genitori portano verso la giovinetta, che diviene donna, o, verso il ragazzo, che si fa uomo, il Maestro di Raggio rivolge verso il discepolo che si accinge a prendere le Iniziazioni, o, se ne arricchisce. Si tratta di un ben preciso e categorico riordinamento di energie eteriche, di un loro irrobustimento, e della necessità di saperle, ben presto, maneggiare e proiettare. Ben s'intende che, se tale processo ha successo, il discepolo si troverà di fronte agli aspetti occulti più sensitivi della sua natura umana. Dovrà superarli; questo è certo. Difatti, un Maestro sottolinea che, per gli Adepti, la propria natura umana e quella altrui non ha più segreti. Tutti Essi, attualmente, si trovano a penetrare il Mistero della Vita, racchiuso e celato nella "Luce che sta oltre". La Luce, cioè di "Colui che non si deve nominare".

Nel processo di riordinamento delle forze eteriche, considerato che esse presiedono a tutti gli istinti più vitali dell'uomo, dalla pura e semplice sensazione generale, alla fame, alla sete, al desiderio, ecc., l'uomo si trova in un immenso lago sotterraneo, buio, ma, fremente di fortissime correnti, e gli è gioco-forza imparare a nuotare. E i Maestri hanno bisogno di buoni nuotatori!

Il sesso è un problema che si affaccia, in tali attimi, acuito dalla arricchita forza pensiero del discepolo, dall'essersi aperti, in modo vibrante, i petali dei suoi chakras, dalla lotta incessante che sopravviene in lui, tra i due poli che chiama: Amor Sacro e amor profano. Se egli deposita i remi in barca, imponendosi un ritmo di vita celibatario, tre sono i fatti: o, come abbiamo già visto, si tratta di una decisione del suo Sé Superiore, dovuta agli eccessi che fece in vite passate; o, abbiamo a che fare con un'Anima che ha aperto i fiori del Monismo Assoluto e procede lungo la strada, ad onore e vanto del genere umano, nutrendosi solo della limpida acqua ristoratrice che le proviene dal sorriso del Sé; o, invece, abbiamo a che fare con un sottoprodotto dell'indiano, di cui parlammo poco prima. In questi tre casi i Maestri attendono che le inibizioni di colui il quale abbia posto un freno nel vorticoso movimento sessuale delle vite passate riescano ad armonizzargli le acque interiori; nel caso di colui, o, di colei che siano entrati nel pieno e luminoso monismo asessuale, non più attendono, ma, li accolgono nell'area luminosa dei Loro Spiriti, Celati al mondo, ma Vivi e Frementi al senso telepatico di chi abbia vinto la propria natura inferiore; nel caso di colui che sia entrato, per viltà, per ignoranza, o, per fanatismo, in una castrazione spirituale, materiale, o animica, distolgono lo sguardo da esso.

V'è il caso di Maestri che, inseriti in una Legge Cosmica, si sposano e aderiscono al compito umano di Primo Raggio (quello inerente alla creazione di razze madri), privi di complessi di sorta e senza staccarsi dalle Alte Incombenze del Loro grado iniziatico. Il Maestro K.H. ebbe occasione, una volta, di ribadire la grande importanza fondamentale della donna, incarnazione dell'Eterno Principio Femminino, nei riguardi dell'uomo e della vita. La donna, sino ad ora, purtroppo, spesso e volentieri, è considerata una portatrice di sesso. Ciò abbassa, spietatamente, il valore intrinseco di una determinata categoria di uomini. A costoro, parlare dell'attuale e realistica possibilità che una donna faccia loro attingere, sino nel più profondo strato, la bellezza dei cieli, novella ed immortale Beatrice, suona ridicolo. A costoro, accennare, anche se pallidamente, che il nostro Logos Solare è in incarnazione femminile, sarebbe addirittura irriverente, per esseri intelligenti. Dire che l'esistenza di una Madre nei Cieli, nel cui Animo Azzurro si inseriscono i dolori di tutta l'umanità, risale al fatto che, nel precedente Sistema Solare, tutti gli Avatar furono femminili, come, nel presente, sono maschili, sarebbe stolto. Difatti, per una legge di antinomìa ritmica, i rappresentanti della Radice Logoica ne riflettono, quanto in uno specchio, le qualità, manifestandosi opposti al Suo Genere. Il Sistema Solare passato fu di genere maschile, ed ebbe Avatar femminili; l'attuale è femminile, e ce li invia maschili.

Ma non sottovalutiamo l'uomo. Non dimentichiamoci che l'Anima segue cicli, in cui si manifesta incarnata, sia sotto corpo femminile, che sotto corpo maschile. È un Principio, che noi veneriamo; non coloro che lo ospitano, spesso, indegnamente. Il disprezzo, o, la mancanza di apprezzamento (che osteggiamo, perché ingiusti, animaleschi e cattivi) di determinati uomini verso la donna, molto spesso è, invece, comprensibile, per l'esistenza di corpi umani, sotto veste femminile, che rappresentano il fondo della materia. Ma, per ritornare all'argomento, il Maestro K.H. asserì che uno dei compiti della donna, forse il più nobile e il più alto, era ed è quello di rappresentare il ricettacolo, al nobilitato spirito dell'uomo, per la creazione e l'educazione di iniziati, cittadini e popolazione delle Nuove Ere. Ecco perché esiste il sesso. Ecco perché, in futuro, ogni uomo (e donna) si cercherà una compagna (o, un compagno), tra le anime viventi in corpo fisico, in cui il principio del Cristo sarà risvegliato. Ecco perché il sesso, considerato sullo sfondo di un'evoluzione superiore, acquista una nobiltà che nessuno di coloro che ne sono imprigionati potrebbe supporre. Per l'uomo, è veramente importante che egli si renda conto delle forze che lo tutelano e lo guidano, in maniera tanto sovrumana. Sei Raggi formano l'aggregato della propria natura, in ogni individuo: i buddisti chiamano, secondo un'altra linea spirituale, questi Sei Raggi: skanda. Districato l'intreccio strettissimo di Essi, noi ci troviamo davanti al Dio puro. Ma, prima di scoprire e di adoperare il Raggio del corpo umano, del corpo astrale, del mentale concreto, della personalità, del corpo causale, e fonderci in quello monadico, o, della divinità, dovremo adottare un ritmo, mano a mano educativo, nella penetrazione al loro sentiero. Lo si ascende verticalmente, ponendo i piedi sui gradini orizzontali dello stesso. E, questo, non è solo un simbolo.

Proseguendo nell'argomento dei Raggi e considerandolo nella sua giusta importanza, vedremo che ogni nodo espressionistico si aggancia ad Essi: anche quello dei rapporti umani, e dei rapporti sessuali.

Nei trattati esoterici viene specificato che il vero significato del sesso, che si rifà anche al mistero del rapporto dei regni della natura, tra di loro, e dell'interrelazione vibrante che hanno, che si rifà alla fusione del regno angelico con l'umano, che si rifà alle vere radici del dualismo, tutto ciò verra pienamente rivelato alla quarta iniziazione. E si accenna al fatto che il mistero del sesso nasce dall'unione divina che intercorre tra il Pianeta Venere e la Terra, suo polo opposto; ma, unificato. Il sesso, quindi, ravvoltolato, in basso, nella melma del peccato, è gemma luminosa, in alto, racchiusa nella conchiglia celeste dei rapporti tra le stelle.

Considerando l'aspetto sessuale inferiore, nell'uomo, noi sappiamo (e ciò è chiaro) che esso si manifesta tra due individui di opposto genere. Ma, lì, ove non si tratta di un rantolo fisico, nel caso in cui i due protagonisti appena si conoscano, entriamo in una fusione che è più completa. I due vanno a vivere insieme. Qui, entra in atto il potere dei loro reciproci Raggi. Noi avremo il matrimonio perfetto, quando i Raggi Maggiori dell'uno si uniranno ai Raggi Maggiori dell'altro, parallelamente. Saranno costruiti, allora, i pioli di una scala che porterà, dritto, i due, alle somme Iniziazioni. Come dice uno dei Maestri: "Molte scuole di pensiero hanno affermato che soltanto il matrimonio può far giungere l'uomo alla catarsi definitiva. Non prendiamo tale regola per generale. Solo in alcuni casi può essere valida". Si tratta del nostro caso. Però, è estremamente difficile che tale fusione avvenga. E riguarda, anche, le pure amicizie durature.

Possono essere eguali i Raggi del corpo fisico, ma, dissonanti quelli delle altre entità vitali dei due Io. Un uomo e una donna riusciranno, momentaneamente, a placare le loro vibrazioni sul piano fisico; ma, non le emotive, o, le mentali. Un uomo ed una donna avranno Raggi uguali, per quanto riguarda i loro veicoli mentali ed emotivi; ma, non si incontreranno sul piano fisico, ecc..

Riteniamo suggestivo inserire la descrizione che un Adepto della Divisione Egiziana della Grande Fratellanza, chiamato Serapide, fece, in proposito all'unione divina di due anime, sul piano fisico, nel 1875. Questa descrizione è riportata nel libricino: "I sette veli sulla coscienza" di C. Jinarajadasa, ex Presidente della Società Teosofica Mondiale.

"Sappi, o fratello mio, che là dove un vero e spirituale amore cerca un duplice consolidamento di sè, sia mediante una permanente unione dei due, sia nel suo senso terreno, esso non commette peccato, o, colpa agli occhi del grande Ain-Soph, perché è la ripetizione del Divino Principio Maschile e Femminile - il riflesso microsomico della prima condizione della Creazione. Di una tale unione gli angeli possono ben sorridere! Ma esse sono rare, fratello mio, e possono crearsi solo sotto la saggia ed amorevole sorveglianza della Loggia, affinché i figli e le figlie di creta non possano essere ulteriormente degeneri, ed il Divino Amore degli abitanti delle più alte sfere (Angeli), verso le figlie di Adamo, sia ripetuto. Ma, anche tale, deve soffrire prima che loro vengano ricompensati. L'Atma dell'uomo può restare puro ed anche altamente spirituale, mentre è unito al suo corpo materiale, perché non dovrebbero due anime, in due corpi, restare altrettanto pure e incontaminate, nonostante la terrena passeggera unione di questi ultimi due? ". (Serapide, lettera 19: "Letters from the Masters of the Wisdom". Seconda serie).

Come abbiamo cercato di spiegare, il sesso può venire nobilitato, vedendone le più recondite passioni. Ma solo un individuo onesto con se stesso e con la vita può decidere le proporzioni della linea divisoria che dovrà calcolare, in merito a ciò che è giusto e ingiusto, per lui, fare, in proposito. Diciamo, francamente ed apertamente, dunque, che l'atto sessuale non viene proibito al discepolo. Gli viene soltanto consigliato di non eccedere in radicalismi inibitivi, o, all'opposto, in manifestazioni disordinate. Ma, egli viene anche esortato a prendere tra le mani le linfe vitali che, a quel dato punto della sua evoluzione, si trova ad analizzare, e trasumanarle sempre più, fino a renderle cristalline e ardenti, quale la luce del sole che vivifica ogni cosa; allora, si troverà ad essere un Sacerdote, o, una Sacerdotessa. E, dalle sue mani, sollevate verso la divinità, sgorgherà la Luce dell'Assoluto, come la Luce dell'Assoluto sgorga dall'ostia bianca, che il prete eleva sulle teste dei fedeli.

NOTA AGGIUNTA 

I Sette Piani Fisici Cosmici sono, nei loro aspetti singoli, veicoli di Coscienze Superiori.

1)  - Primo Etere Cosmico, o Piano Adi. (Nei suoi riflessi planetari).

In esso risiedono i Sette Kumara, i Quattro Signori del Karma e le altre Somme Individualità che costituiscono il gruppo individuale del nostro Re del Mondo.

2)  - Secondo Etere Cosmico, o Piano Monadico.

In esso risiedono le Monadi umane, e, da lì, si fanno portatrici degli splendidi poteri che ricevono dal Piano Adi.

3)  - Terzo Etere Cosmico, o Piano Atmico.

 

Il Piano della volontà manifesta. Vi risiedono i Nirmanakaya, quelle Spirituali Personalità che hanno il preciso compito di mantenere sempre fisso davanti agli occhi dell'umanità il Piano Divino. Vi risiede anche il Cristo, il Quale, pur avendo conquistato il diritto di libera padronanza in Shamballa, in questi particolari frangenti mondiali, attinenti alla venuta dell'epoca dell'Aquario, si è stabilito nel Piano Atmico. Vi risiedono le Coscienze degli Iniziati di quinto e di sesto grado.

4)  - Quarto Etere Cosmico, o Piano Buddico

Il Piano delle sfere intuitive dell'Amore. Vi risiedono le Coscienze degli Iniziati di quarto grado.

5)  - Piano mentale

Vi risiedono gli Ego degli uomini. Essi, quando sono nobilitati da una grande esperienza reincarnativa, simili a loti luminosi, aprono i petali verso l'alto ed occupano la parte superiore del Piano Mentale: il Causale. Quando sono orfani di esperienze, restano, serrati nei petali della personalità, e permangono nella parte inferiore del Piano Mentale: il Mentale Concreto.

6)  - Piano Astrale

È quello delle emozioni.

7)  - Piano Eterico Denso

È quello della manifestazione materiale, come tutti la conosciamo.