Lezione Ventitreesima

 

L'Invocazione per la Nuova Era 

Dopo aver riassunto la scienza dei mantrams, è giunta l'ora di poter inquadrare nella coscienza dello studioso il significato del Mantram della Nuova Era. Molti sono coloro che già lo pronunciano, creando determinati effetti nell'atmosfera invisibile del nostro pianeta, pure se inconsciamente. E lo abbiamo già visto: un mantram può essere potente, anche senza la cognizione specifica dei suoi valori intimi, da parte di colui che lo pronuncia.

Vitale, però, risulta sapere ciò che si fa, in campo occulto. Ed una breve spiegazione del lato tecnico di questo mantram ne renderà gli effetti più incisivi e potenti, da parte di colui che lo adopera.

Dice la tradizione che il Mantram della Nuova Era è tanto antico, che pochi possono fissarne, alla luce della ragione attuale, i primordi. Appartiene, da tempi incalcolabili, alla Gerarchia ed è valido, ciclo per ciclo, anche se cambiano i tempi ed i modi di pensare, perchè contiene, in astratto, delle verità eterne, che nessun fluttuare di tempo e spazio può mutare. Il Re del Mondo lo allaccia ad un ciclo particolare, con la Sua Universale Saggezza ed il Suo Potere, vivificandolo, a seconda della necessità.

Per questo ciclo, quando, nel plenilunio di Asala del 1945, il Cristo, convalidò alla Gerarchia Bianca la Sua Volontà definitiva di ritornare nel mondo, il Re del Pianeta concesse all'uomo l'uso del Mantram, in premio ed in aiuto al Sacro Avvento; sia del ritorno del Cristo, che dell'affermarsi dell'Epoca dell'Aquario.

Molto potenziale energetico è racchiuso nell'affermazione. Cerchiamo di recuperarlo, affermando incisivamente che, ogni volta lo si pronuncia, ci si collega, coscientemente o meno - secondo la logica scientifica dei mantrams - alla sua tradizione; cioè alla Gerarchia Bianca, al Suo Re, e più su ancora.

LA GRANDE INVOCAZIONE

 

Dal punto di Luce entro la Mente di Dio

Affluisca la Luce nelle menti degli uomini.

Scenda la Luce sulla Terra.

Dal punto di Amore entro il Cuore di Dio

Affluisca l'Amore nei cuori degli uomini.

Possa Cristo tornare sulla Terra.

Dal Centro ove il Volere di Dio è conosciuto

Un proposito guidi i piccoli voleri degli uomini:

Il proposito che i Grandi Esseri conoscono e servono.

Dal centro che è chiamato il genere umano

Si svolga il Piano di Amore e di Luce

E possa sbarrare la porta dietro cui il male risiede.

Che la Luce, l'Amore e la Potenza

Ristabiliscano il Piano sulla Terra.

Tre aspetti bisogna considerare, che riguardano l'evoluzione umana, in proposito. Il significato della Luce. Il rapporto che la Luce ha con l'uomo. Il ciclo evolutivo che la nostra terra sta attraversando.

Da sempre, una costellazione ha avuto un grande influsso sul sistema solare: la Costellazione delle Pleiadi. Nel libro di Giobbe, si parla del "dolce influsso delle Pleiadi". Punto centrale delle Pleiadi è la Stella Alcione, che, in altri termini, è stata chiamata: "Colui che non si deve nominare". Nelle Pleiadi, quindi, risiede il Padre Cosmico dell'uomo, da cui il nostro sistema solare dipende. Narra, ancora, la tradizione, che, sino a qualche decennio fa, solamente poco più di un centinaio di Grandi Esseri ne avevano ospitato la Pulsazione Superiore, in animo, coscientemente. La Costellazione delle Pleiadi è inserita in quella del Toro, e, per comprenderla, bisogna brevemente studiare il Toro, che la ospita, all'altezza della sua "spalla". Il Toro è chiamato il segno della Luce, per antonomasia. Nel trattato di Magia Bianca, il Maestro Tibetano riporta la descrizione spirituale di colui che ha in sè, pienamente sviluppate, le caratteristiche del Segno del Toro:

"Sfolgorante Potere, Sapere e Forza,

il Toro Sta. Dal Centro della Sua

Testa, il Diamante Fiammeggia con

Balenìo ultraterreno"

 

Sia, quindi, per il suo rapporto con il Centro da dove proviene ogni Luce, al sistema solare, Le Pleiadi, sia per il suo significato simbolico, il Toro è il segno dell'evoluto. Il centro ajna, tra i due occhi, è quello che proietta la Vibrazione Monadica, racchiusa nel centro alla sommità del capo. Solo il centro ajna lo può fare, e, quando è risvegliato, collega lo Spirito alla Materia. Ed il risveglio del centro ajna è la mèta di ogni nato sotto il Toro. Notizie sulla Costellazione del Toro, lo studioso potrà trovarle, in appendice, sui pleniluni.

Budda collega la Gerarchia e Shamballa - rappresentando, in grazia alla Sua evoluzione - l'Illuminato per eccellenza; ed è, appunto, le energie delle Pleiadi che, ogni anno, nella Cerimonia del Wesak, Egli offre alla richiesta del Cristo. Significativo è il fatto che Egli sia morto sotto un plenilunio del Toro; significativo e simbolico. Budda, occultamente parlando, ha un compito ben preciso, riguardo all'umanità. Portare luce, nell'annebbiamento astrale. Dice la tradizione, che, 2.500 anni fa, un "Punto di luce sfolgorò - e tuttora permane", nel piano astrale, iniziando il lavoro di bruciare le scorie che, da millenni, lo alimentano e di tramutare l'umidità occulta del pianeta, in ardore solare. Questo "Punto" è Budda. Egli, quindi, collega l'uomo - e lo fa costantemente, più di quanto non possa crederlo l'umanità - alla Luce di Alcione; collega l'uomo alla Gerarchia, dando un rapporto preciso alla Luce "Oltre il Cosmo", e fa scendere la Luce sulla terra, dissolvendo l'annebbiamento astrale. Dice la tradizione che ogni discepolo può avere contatti definiti con Budda, ogni volta segua tali binari di servizio al mondo.

Abbiamo, quindi, spiegato il primo versetto. Tutto resta all'intuito di chi lo enuncia. Grandi sono le distanze a cui il mantram può portarlo; ma, comunque, sta a lui scegliere quale rapporto può instaurare, in questa prima parte del mantram. E` consigliabile pronunciare tale primo versetto, tenendo in attività il chakra della testa e quello ajna.

 

Dal punto di amore entro il cuore di Dio

affluisca l'amore nei cuori degli uomini

possa Cristo tornare sulla terra

 

Nella rivista "Verso la Luce" - una delle divulgatrici, in Italia, del Messaggio della Nuova Era - leggemmo, un giorno, un articolo significativo. Chi scriveva affermava che l'amore avrebbe dovuto essere, al grado di evoluzione dell'epoca attuale, considerato, non già come sentimento aleatorio e romantico, ma come una grande forza effettiva; una energia dal chiaro peso specifico, capace di giungere dove la stessa energia atomica non sapeva e non saprà. Questo è l'amore occulto di cui parlano gli Adepti. Un Amore-Volontà; un Amore-Materia cosmica. Un Amore-Vergine Maria.

Nel primo versetto, per: "Mente di Dio", si intende parlare di Shamballa, che è il sistema cerebrale del nostro pianeta, in senso occulto. Nel secondo versetto, parlando del Cuore di Dio, si intende parlare della Gerarchia, in cui "le correnti spirituali vanno e vengono senza posa". Il mantram della Nuova Era non è una preghiera, ma un atto di volontà e di partecipazione ad uno sforzo Spirituale Planetario. Vi sono delle mète che devono raggiungere l'attuale razza e l'attuale ciclo evolutivo. Ed il discepolo si allinea alla Gerarchia e mette in movimento, a seconda del suo potenziale energetico e della sua iniziazione, un flusso cosciente di energie, che hanno delle caratteristiche potenziali e determinate. Questo versetto pone in contatto il discepolo con la Gerarchia, come il primo gli dà il rapporto con Shamballa e con la "Luce che sta oltre". Infine, come gli creò, prima, il contatto con il Budda, ora lo accorda con il Cristo. Difatti, due mila anni fa (narra sempre la Rivelazione) Cristo si inserì nel piano mentale - e, da allora, ivi permane - per dissipare le illusioni secolari di questa nostra terra, con l'aura amorevolmente cosmica del Suo Io. E` significativo constatare che, nelle formule pratiche che numerosi gruppi di iniziati e di discepoli adoperano per dissolvere l'annebbiamento occulto che opprime gli uomini, sul piano astrale sia protagonista dell'atto la "luce della propria anima", proiettata con volontà e capacità; mentre, per dissipare le illusioni del piano mentale, tali gruppi adoperino la forza dell'amore, e non quella della luce. E` chiaro che tutto è un procedimento che si riassomma in un solo scopo, e che non può scindersi l'annebbiamento dall'illusione; ma, per quanto riguarda il procedere della tecnica occulta, gli scalini sono successivi. Nel piano mentale v'è il Cristo, che - occultamente parlando - va incontro al discepolo agente, e collabora con lui. Mentre la Luce del primo versetto affluisce, dai piani mentali dell'uomo, e viene raccolta dal Budda, per rischiarare l'annebbiamento astrale, l'Amore del secondo versetto viene raccolto da Cristo che, dal piano mentale crea un binomio con Budda - nell'astrale - e dissipa le illusioni dello stesso piano mentale. Con tale spirito di collaborazione, il mantram acquista un tono ben preciso ed un potere che non avrebbe avuto, se ripetuto misticamente ed emotivamente. Nel rapporto con Cristo, inoltre, il discepolo afferma: "Possa Cristo tornare sulla terra". Perchè fa questo? Perchè è stato spiegato ed è stato detto che, senza il richiamo dal basso, la risposta dall'alto non può venire. Il Cielo va preso con violenza (volontà). Ed anche se è certo che - maturati oramai i tempi - Cristo verrà a mostrarsi pubblicamente, il discepolo glielo torna a chiedere, per accellerare l'Avvento, in modo personale. E stia certo che il messaggio, per quanto piccolo possa sembrare, viene raccolto e registrato, in alto. Il versetto venga ripetuto, dal centro del cuore.

 

Dal centro ove il Volere di Dio e` conosciuto

un proposito guidi i piccoli voleri degli uomini

il proposito che i Grandi Esseri conoscono e servono

 

Questo versetto torna a ripeter la verità che vi è uno stretto legame tra l'umanità ed un "Centro ove il Volere di Dio è conosciuto", cioè la Gerarchia Bianca. Ripeterlo e mettersi coscientemente in contatto con Essa, aprendo il loto della propria anima, per ospitarne il riverbero, è lo scopo primo del discepolo. Il volere di "Dio", per questo ciclo, è un contatto definito con Shamballa. Uno sviluppo della volontà, da parte dell'uomo, e non più del solo amore interiore. I centri della testa e del cuore, in questo ciclo, devono agire all'unisono. Non più solamente buona volontà, ma volontà di bene. A tal proposito, molto lavoro, oltre il velo, in questa direzione, viene fatto dagli Adepti. Gli Ashram di Primo Raggio - della volontà e del potere - collaborano vivamente con gli Ashram del Secondo Raggio - dell'amore e saggezza. Il proposito può scaturire soltanto da coloro che hanno volontà spirituale risvegliata e lucidità d'animo, frutto di una lunga maturazione reincarnativa. Ed il proposito assume veste definita ed angolature precise. Ecco la ragione per cui, durante il Plenilunio del Wesak, il Re del Mondo, nei cinque giorni fatidici, si pone a contatto diretto con l'umanità, cosa mai fatta prima d'ora; per risvegliare in essa la profonda radice della volontà spirituale. Solo cinque giorni all'anno dura il Fenomeno, o la stessa umanità resterebbe incenerita da tanta Luce. Il Proposito del Re del Mondo, è "il Proposito che i Grandi Esseri conoscono e servono". Proposito inteso come volontà e maturità spirituale, ma anche come Piano evolutivo dettagliato, già esposto nelle pagine del trattato.

 

dal centro che e` chiamato il genere umano

si svolga il Piano di Amore e di Luce

e possa sbarrare la porta dietro cui il male risiede

 

L'umanità è il chakra della gola del Logos Planetario; questo versetto acquisterà una nota spirituale, se il discepolo, meditando, accentrerà la sua essenza spirituale nel proprio centro della gola. La Gerarchia, in base all'Avvento della Nuova Era, cerca la collaborazione dell'umanità, per quattro grandi compiti, che saranno le causali profonde del "Piano d'Amore e di Luce", delineato nel versetto, e che potranno sbarrare la porta, "dietro cui il male risiede". Un male di antica data e che si riallaccia, non tanto alla tradizionale idea che si ha del diavolo, o dei cosiddetti "fratelli neri", quanto ad un karma solare molto antico. Mentre pronuncia il versetto, il discepolo terrà presenti le Cause che deve manifestare l'umanità, per realizzare ciò che il versetto gli chiede. I compiti sono:

·        il primo e più importante, consiste nello stabilire, per mezzo dell'umanità, un avamposto della Coscienza del Logos, nel sistema solare. E`, questa, una corrispondenza - in senso macrocosmico - del rapporto esistente fra un Maestro ed il Suo gruppo di discepoli;

·        istituire sulla terra una "Centrale" di energia di tale potenza ed un punto focale di tale intensità, che l'umanità, nel suo assieme, possa costituire un centro nel Sistema Solare, il quale produca cambiamenti ed eventi di natura particolare nella vita e nelle vite del pianeta (e perciò del sistema solare) e determini anche un'attività interstellare;

·        sviluppare una "Stazione di Luce", mediante il Quarto Regno della Natura (l'Umanità), che servirà non soltanto il Pianeta, non soltanto il nostro sistema solare, ma anche i sette sistemi solari di cui uno è il nostro;

·        formare un Centro magnetico nell'universo, in cui il Regno Umano ed il Regno delle Anime, uniti e coordinati, costituiranno il punto del più intenso potere, e che servirà le vite evolute entro la sfera di irradiazione di "Colui di cui nulla può essere detto"

Come si può notare, un profondo significato ha il quarto versetto del Mantram. Ed il discepolo, probabilmente, sarà tentato a dire: "Ma come posso, nel pronunciare le ultime righe, inserirmi in tale vastità di visione, o, più ancora, come collaborarvi?" E` un fatto graduale; ma è anche una profonda verità che ogni frammento di umanità è già "inserita" nel Piano. Il mantram lo rivela, ed esorta il discepolo a rintracciare, da sè, i rapporti che ha con il medesimo Piano. Cosa che, senza dubbio, è possibile, ma di spettanza al suggerimento silente del proprio Sè Superiore.

 

che la Luce, l'Amore e la Potenza

ristabiliscano il piano sulla terra

 

Molti nomi occulti vengono dati al Cristo, in rapporto al Suo compito di ristabilire l'ordine e imporre un nuovo Ritmo ai Regni della natura planetaria. Egli è chiamato il Donatore di Acqua. Ciò, a significare che dispenserà l'acqua spirituale dell'Epoca dell'Aquario, a tutti. Un'Acqua che penetrerà ovunque, che innaffierà terreni sterili, che alimenterà una visione prettamente aquariana (vedi lo studio dell'Aquario, in appendice, sui pleniluni) di sviluppo e di gioia. Egli è chiamato il Protettore dei "piccoli". Ed in senso occulto, i "piccoli" nati sono coloro che posseggono la seconda iniziazione. Ciò vuol dire che molti acquisteranno la seconda iniziazione, con il Suo Avvento; e che, addirittura, essa verrà data pubblicamente. Ciò sia di speranza e di fiducia a tutti coloro che calcano il Sentiero.

Inoltre, Egli è chiamato "il Punto al Centro del Triangolo". Perchè, questo? Tre Grandi Poteri collaborano con Cristo, nell'instaurare l'Epoca dell'Aquario; ed Egli ne riflette le conseguenti Energie Universali. Essi sono: Budda, che, nel versetto, è chiamato "la Luce"; uno dei Sei Kumara (la Potenza), Discepoli del Re del Mondo, ed esattamente il Kumara di Primo Raggio, della Volontà e del Potere (ed ecco, anche, spiegata la ragione per cui l'amore si tramuterà, nella Nuova Era, in volontà illuminata; la buona volontà, in volontà di bene); ed una Entità di livello Cosmico (l'Amore), che incarna l'Amore Puro, il Secondo Raggio Cosmico. Al centro del triangolo, v'è Cristo. E questo triangolo occulto, aleggiante sul pianeta terra, ristabilirà il Piano sulla Terra.

Cose astratte? Utopistiche? Noi sappiamo di no. Noi sappiamo che molti eletti vivono con la prova di quanto abbiamo detto, e, per loro, non v'è ragione di dubitare di una realtà che costituisce evidenza per ogni atto quotidiano che esprimono. Essi hanno disimparato a dire frasi di antico retaggio, come: "Troppo alto per me; impossibile che la realizzazione cosciente del contatto con Simili Creature riguardi proprio me". Essi hanno appreso a realizzare che la grandezza di Dio è proprio quella di farsi piccolo verso i picccoli e di abitare nel cuore di ognuno, sotto il velo della propria anima. Il rapporto tra il Cristo-principio, in loro, ed il Cristo storico è oramai stabilito e nessuno potrà mai toglierli dall'atmosfera della Gerarchia, ove una fede illuminata li ha portati.

Noi facciamo i più profondi voti a che lo studioso si immerga nella Luce dorata di questi Sacri Principi e li senta palpitare in lui, di suo diritto definitivo e dell'umanità.