L'Invocazione
per la Nuova Era
Dopo
aver riassunto la scienza dei mantrams, è giunta l'ora di poter
inquadrare nella coscienza dello studioso il significato del Mantram
della Nuova Era. Molti sono coloro che già lo pronunciano, creando
determinati effetti nell'atmosfera invisibile del nostro pianeta,
pure se inconsciamente. E lo abbiamo già visto: un mantram può
essere potente, anche senza la cognizione specifica dei suoi valori
intimi, da parte di colui che lo pronuncia.
Vitale,
però, risulta sapere ciò che si fa, in campo occulto. Ed una breve
spiegazione del lato tecnico di questo mantram ne renderà gli
effetti più incisivi e potenti, da parte di colui che lo adopera.
Dice
la tradizione che il Mantram della Nuova Era è tanto antico, che
pochi possono fissarne, alla luce della ragione attuale, i primordi.
Appartiene, da tempi incalcolabili, alla Gerarchia ed è valido,
ciclo per ciclo, anche se cambiano i tempi ed i modi di pensare,
perchè contiene, in astratto, delle verità eterne, che nessun
fluttuare di tempo e spazio può mutare. Il Re del Mondo lo allaccia
ad un ciclo particolare, con la Sua Universale Saggezza ed il Suo
Potere, vivificandolo, a seconda della necessità.
Per
questo ciclo, quando, nel plenilunio di Asala del 1945, il Cristo,
convalidò alla Gerarchia Bianca la Sua Volontà definitiva di
ritornare nel mondo, il Re del Pianeta concesse all'uomo l'uso del
Mantram, in premio ed in aiuto al Sacro Avvento; sia del ritorno del
Cristo, che dell'affermarsi dell'Epoca dell'Aquario.
Molto
potenziale energetico è racchiuso nell'affermazione. Cerchiamo di
recuperarlo, affermando incisivamente che, ogni volta lo si
pronuncia, ci si collega, coscientemente o meno - secondo la logica
scientifica dei mantrams - alla sua tradizione; cioè alla Gerarchia
Bianca, al Suo Re, e più su ancora.
LA
GRANDE INVOCAZIONE
Dal
punto di Luce entro la Mente di Dio
Affluisca
la Luce nelle menti degli uomini.
Scenda
la Luce sulla Terra.
Dal
punto di Amore entro il Cuore di Dio
Affluisca
l'Amore nei cuori degli uomini.
Possa
Cristo tornare sulla Terra.
Dal
Centro ove il Volere di Dio è conosciuto
Un
proposito guidi i piccoli voleri degli uomini:
Il
proposito che i Grandi Esseri conoscono e servono.
Dal
centro che è chiamato il genere umano
Si
svolga il Piano di Amore e di Luce
E
possa sbarrare la porta dietro cui il male risiede.
Che
la Luce, l'Amore e la Potenza
Ristabiliscano
il Piano sulla Terra.
Tre
aspetti bisogna considerare, che riguardano l'evoluzione umana, in
proposito. Il significato della Luce. Il rapporto che la Luce ha con
l'uomo. Il ciclo evolutivo che la nostra terra sta attraversando.
Da
sempre, una costellazione ha avuto un grande influsso sul sistema
solare: la Costellazione delle Pleiadi. Nel libro di Giobbe, si
parla del "dolce influsso delle Pleiadi". Punto centrale
delle Pleiadi è la Stella Alcione, che, in altri termini, è stata
chiamata: "Colui che non si deve nominare". Nelle Pleiadi,
quindi, risiede il Padre Cosmico dell'uomo, da cui il nostro sistema
solare dipende. Narra, ancora, la tradizione, che, sino a qualche
decennio fa, solamente poco più di un centinaio di Grandi Esseri ne
avevano ospitato la Pulsazione Superiore, in animo, coscientemente.
La Costellazione delle Pleiadi è inserita in quella del Toro, e,
per comprenderla, bisogna brevemente studiare il Toro, che la
ospita, all'altezza della sua "spalla". Il Toro è
chiamato il segno della Luce, per antonomasia. Nel trattato di Magia
Bianca, il Maestro Tibetano riporta la descrizione spirituale di
colui che ha in sè, pienamente sviluppate, le caratteristiche del
Segno del Toro:
"Sfolgorante
Potere, Sapere e Forza,
il
Toro Sta. Dal Centro della Sua
Testa,
il Diamante Fiammeggia con
Balenìo
ultraterreno"
Sia,
quindi, per il suo rapporto con il Centro da dove proviene ogni
Luce, al sistema solare, Le Pleiadi, sia per il suo significato
simbolico, il Toro è il segno dell'evoluto. Il centro ajna, tra i
due occhi, è quello che proietta la Vibrazione Monadica, racchiusa
nel centro alla sommità del capo. Solo il centro ajna lo può fare,
e, quando è risvegliato, collega lo Spirito alla Materia. Ed il
risveglio del centro ajna è la mèta di ogni nato sotto il Toro.
Notizie sulla Costellazione del Toro, lo studioso potrà trovarle,
in appendice, sui pleniluni.
Budda
collega la Gerarchia e Shamballa - rappresentando, in grazia alla
Sua evoluzione - l'Illuminato per eccellenza; ed è, appunto, le
energie delle Pleiadi che, ogni anno, nella Cerimonia del Wesak,
Egli offre alla richiesta del Cristo. Significativo è il fatto che
Egli sia morto sotto un plenilunio del Toro; significativo e
simbolico. Budda, occultamente parlando, ha un compito ben preciso,
riguardo all'umanità. Portare luce, nell'annebbiamento astrale.
Dice la tradizione, che, 2.500 anni fa, un "Punto di luce
sfolgorò - e tuttora permane", nel piano astrale, iniziando il
lavoro di bruciare le scorie che, da millenni, lo alimentano e di
tramutare l'umidità occulta del pianeta, in ardore solare. Questo
"Punto" è Budda. Egli, quindi, collega l'uomo - e lo fa
costantemente, più di quanto non possa crederlo l'umanità - alla
Luce di Alcione; collega l'uomo alla Gerarchia, dando un rapporto
preciso alla Luce "Oltre il Cosmo", e fa scendere la Luce
sulla terra, dissolvendo l'annebbiamento astrale. Dice la tradizione
che ogni discepolo può avere contatti definiti con Budda, ogni
volta segua tali binari di servizio al mondo.
Abbiamo,
quindi, spiegato il primo versetto. Tutto resta all'intuito di chi
lo enuncia. Grandi sono le distanze a cui il mantram può portarlo;
ma, comunque, sta a lui scegliere quale rapporto può instaurare, in
questa prima parte del mantram. E` consigliabile pronunciare tale
primo versetto, tenendo in attività il chakra della testa e quello
ajna.
Dal
punto di amore entro il cuore di Dio
affluisca
l'amore nei cuori degli uomini
possa
Cristo tornare sulla terra
Nella
rivista "Verso la Luce" - una delle divulgatrici, in
Italia, del Messaggio della Nuova Era - leggemmo, un giorno, un
articolo significativo. Chi scriveva affermava che l'amore avrebbe
dovuto essere, al grado di evoluzione dell'epoca attuale,
considerato, non già come sentimento aleatorio e romantico, ma come
una grande forza effettiva; una energia dal chiaro peso specifico,
capace di giungere dove la stessa energia atomica non sapeva e non
saprà. Questo è l'amore occulto di cui parlano gli Adepti. Un
Amore-Volontà; un Amore-Materia cosmica. Un Amore-Vergine Maria.
Nel
primo versetto, per: "Mente di Dio", si intende parlare di
Shamballa, che è il sistema cerebrale del nostro pianeta, in senso
occulto. Nel secondo versetto, parlando del Cuore di Dio, si intende
parlare della Gerarchia, in cui "le correnti spirituali vanno e
vengono senza posa". Il mantram della Nuova Era non è una
preghiera, ma un atto di volontà e di partecipazione ad uno sforzo
Spirituale Planetario. Vi sono delle mète che devono raggiungere
l'attuale razza e l'attuale ciclo evolutivo. Ed il discepolo si
allinea alla Gerarchia e mette in movimento, a seconda del suo
potenziale energetico e della sua iniziazione, un flusso cosciente
di energie, che hanno delle caratteristiche potenziali e
determinate. Questo versetto pone in contatto il discepolo con la
Gerarchia, come il primo gli dà il rapporto con Shamballa e con la
"Luce che sta oltre". Infine, come gli creò, prima, il
contatto con il Budda, ora lo accorda con il Cristo. Difatti, due
mila anni fa (narra sempre la Rivelazione) Cristo si inserì nel
piano mentale - e, da allora, ivi permane - per dissipare le
illusioni secolari di questa nostra terra, con l'aura amorevolmente
cosmica del Suo Io. E` significativo constatare che, nelle formule
pratiche che numerosi gruppi di iniziati e di discepoli adoperano
per dissolvere l'annebbiamento occulto che opprime gli uomini, sul
piano astrale sia protagonista dell'atto la "luce della propria
anima", proiettata con volontà e capacità; mentre, per
dissipare le illusioni del piano mentale, tali gruppi adoperino la
forza dell'amore, e non quella della luce. E` chiaro che tutto è un
procedimento che si riassomma in un solo scopo, e che non può
scindersi l'annebbiamento dall'illusione; ma, per quanto riguarda il
procedere della tecnica occulta, gli scalini sono successivi. Nel
piano mentale v'è il Cristo, che - occultamente parlando - va
incontro al discepolo agente, e collabora con lui. Mentre la Luce
del primo versetto affluisce, dai piani mentali dell'uomo, e viene
raccolta dal Budda, per rischiarare l'annebbiamento astrale, l'Amore
del secondo versetto viene raccolto da Cristo che, dal piano mentale
crea un binomio con Budda - nell'astrale - e dissipa le illusioni
dello stesso piano mentale. Con tale spirito di collaborazione, il
mantram acquista un tono ben preciso ed un potere che non avrebbe
avuto, se ripetuto misticamente ed emotivamente. Nel rapporto con
Cristo, inoltre, il discepolo afferma: "Possa Cristo tornare
sulla terra". Perchè fa questo? Perchè è stato spiegato ed
è stato detto che, senza il richiamo dal basso, la risposta
dall'alto non può venire. Il Cielo va preso con violenza (volontà).
Ed anche se è certo che - maturati oramai i tempi - Cristo verrà a
mostrarsi pubblicamente, il discepolo glielo torna a chiedere, per
accellerare l'Avvento, in modo personale. E stia certo che il
messaggio, per quanto piccolo possa sembrare, viene raccolto e
registrato, in alto. Il versetto venga ripetuto, dal centro del
cuore.
Dal
centro ove il Volere di Dio e` conosciuto
un
proposito guidi i piccoli voleri degli uomini
il
proposito che i Grandi Esseri conoscono e servono
Questo
versetto torna a ripeter la verità che vi è uno stretto legame tra
l'umanità ed un "Centro ove il Volere di Dio è
conosciuto", cioè la Gerarchia Bianca. Ripeterlo e mettersi
coscientemente in contatto con Essa, aprendo il loto della propria
anima, per ospitarne il riverbero, è lo scopo primo del discepolo.
Il volere di "Dio", per questo ciclo, è un contatto
definito con Shamballa. Uno sviluppo della volontà, da parte
dell'uomo, e non più del solo amore interiore. I centri della testa
e del cuore, in questo ciclo, devono agire all'unisono. Non più
solamente buona volontà, ma volontà di bene. A tal proposito,
molto lavoro, oltre il velo, in questa direzione, viene fatto dagli
Adepti. Gli Ashram di Primo Raggio - della volontà e del potere -
collaborano vivamente con gli Ashram del Secondo Raggio - dell'amore
e saggezza. Il proposito può scaturire soltanto da coloro che hanno
volontà spirituale risvegliata e lucidità d'animo, frutto di una
lunga maturazione reincarnativa. Ed il proposito assume veste
definita ed angolature precise. Ecco la ragione per cui, durante il
Plenilunio del Wesak, il Re del Mondo, nei cinque giorni fatidici,
si pone a contatto diretto con l'umanità, cosa mai fatta prima
d'ora; per risvegliare in essa la profonda radice della volontà
spirituale. Solo cinque giorni all'anno dura il Fenomeno, o la
stessa umanità resterebbe incenerita da tanta Luce. Il Proposito
del Re del Mondo, è "il Proposito che i Grandi Esseri
conoscono e servono". Proposito inteso come volontà e maturità
spirituale, ma anche come Piano evolutivo dettagliato, già esposto
nelle pagine del trattato.
dal
centro che e` chiamato il genere umano
si
svolga il Piano di Amore e di Luce
e
possa sbarrare la porta dietro cui il male risiede
L'umanità
è il chakra della gola del Logos Planetario; questo versetto
acquisterà una nota spirituale, se il discepolo, meditando,
accentrerà la sua essenza spirituale nel proprio centro della gola.
La Gerarchia, in base all'Avvento della Nuova Era, cerca la
collaborazione dell'umanità, per quattro grandi compiti, che
saranno le causali profonde del "Piano d'Amore e di Luce",
delineato nel versetto, e che potranno sbarrare la porta,
"dietro cui il male risiede". Un male di antica data e che
si riallaccia, non tanto alla tradizionale idea che si ha del
diavolo, o dei cosiddetti "fratelli neri", quanto ad un
karma solare molto antico. Mentre pronuncia il versetto, il
discepolo terrà presenti le Cause che deve manifestare l'umanità,
per realizzare ciò che il versetto gli chiede. I compiti sono:
·
il primo e più importante, consiste nello stabilire,
per mezzo dell'umanità, un avamposto della Coscienza del
Logos, nel sistema solare. E`, questa, una corrispondenza -
in senso macrocosmico - del rapporto esistente fra un
Maestro ed il Suo gruppo di discepoli;
|
·
istituire sulla terra una "Centrale" di
energia di tale potenza ed un punto focale di tale intensità,
che l'umanità, nel suo assieme, possa costituire un centro
nel Sistema Solare, il quale produca cambiamenti ed eventi
di natura particolare nella vita e nelle vite del pianeta (e
perciò del sistema solare) e determini anche un'attività
interstellare;
|
·
sviluppare una "Stazione di Luce", mediante
il Quarto Regno della Natura (l'Umanità), che servirà non
soltanto il Pianeta, non soltanto il nostro sistema solare,
ma anche i sette sistemi solari di cui uno è il nostro;
|
·
formare un Centro magnetico nell'universo, in cui il
Regno Umano ed il Regno delle Anime, uniti e coordinati,
costituiranno il punto del più intenso potere, e che servirà
le vite evolute entro la sfera di irradiazione di
"Colui di cui nulla può essere detto"
|
Come
si può notare, un profondo significato ha il quarto versetto del
Mantram. Ed il discepolo, probabilmente, sarà tentato a dire:
"Ma come posso, nel pronunciare le ultime righe, inserirmi in
tale vastità di visione, o, più ancora, come collaborarvi?"
E` un fatto graduale; ma è anche una profonda verità che ogni
frammento di umanità è già "inserita" nel Piano.
Il mantram lo rivela, ed esorta il discepolo a rintracciare, da sè,
i rapporti che ha con il medesimo Piano. Cosa che, senza dubbio, è
possibile, ma di spettanza al suggerimento silente del proprio Sè
Superiore.
che
la Luce, l'Amore e la Potenza
ristabiliscano
il piano sulla terra
Molti
nomi occulti vengono dati al Cristo, in rapporto al Suo compito di
ristabilire l'ordine e imporre un nuovo Ritmo ai Regni della natura
planetaria. Egli è chiamato il Donatore di Acqua. Ciò, a
significare che dispenserà l'acqua spirituale dell'Epoca dell'Aquario,
a tutti. Un'Acqua che penetrerà ovunque, che innaffierà terreni
sterili, che alimenterà una visione prettamente aquariana (vedi lo
studio dell'Aquario, in appendice, sui pleniluni) di sviluppo e di
gioia. Egli è chiamato il Protettore dei "piccoli". Ed in
senso occulto, i "piccoli" nati sono coloro che posseggono
la seconda iniziazione. Ciò vuol dire che molti acquisteranno la
seconda iniziazione, con il Suo Avvento; e che, addirittura, essa
verrà data pubblicamente. Ciò sia di speranza e di fiducia a tutti
coloro che calcano il Sentiero.
Inoltre,
Egli è chiamato "il Punto al Centro del Triangolo". Perchè,
questo? Tre Grandi Poteri collaborano con Cristo, nell'instaurare
l'Epoca dell'Aquario; ed Egli ne riflette le conseguenti Energie
Universali. Essi sono: Budda, che, nel versetto, è chiamato
"la Luce"; uno dei Sei Kumara (la Potenza), Discepoli del
Re del Mondo, ed esattamente il Kumara di Primo Raggio, della Volontà
e del Potere (ed ecco, anche, spiegata la ragione per cui l'amore si
tramuterà, nella Nuova Era, in volontà illuminata; la buona volontà,
in volontà di bene); ed una Entità di livello Cosmico (l'Amore),
che incarna l'Amore Puro, il Secondo Raggio Cosmico. Al centro del
triangolo, v'è Cristo. E questo triangolo occulto, aleggiante sul
pianeta terra, ristabilirà il Piano sulla Terra.
Cose
astratte? Utopistiche? Noi sappiamo di no. Noi sappiamo che molti
eletti vivono con la prova di quanto abbiamo detto, e, per loro, non
v'è ragione di dubitare di una realtà che costituisce evidenza per
ogni atto quotidiano che esprimono. Essi hanno disimparato a dire
frasi di antico retaggio, come: "Troppo alto per me;
impossibile che la realizzazione cosciente del contatto con Simili
Creature riguardi proprio me". Essi hanno appreso a realizzare
che la grandezza di Dio è proprio quella di farsi piccolo verso i
picccoli e di abitare nel cuore di ognuno, sotto il velo della
propria anima. Il rapporto tra il Cristo-principio, in loro, ed il
Cristo storico è oramai stabilito e nessuno potrà mai toglierli
dall'atmosfera della Gerarchia, ove una fede illuminata li ha
portati.
Noi
facciamo i più profondi voti a che lo studioso si immerga nella
Luce dorata di questi Sacri Principi e li senta palpitare in lui, di
suo diritto definitivo e dell'umanità.
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