Caratteristiche
dei 14 pleniluni annuali e caratteristiche dei 14 segni zodiacali.
Plenilunio
dell'Ariete.
Plenilunio
della Balena (Cetus).
Plenilunio
del Toro (Wesak: appendice al plenilunio del Toro).
Il
voto del Buddha: quello di essere presente, ogni anno, in
quest'ultimo plenilunio, nella vallata dell'Himalaya, ove la festa
del Wesak ha luogo
Diamo
delle linee indicatrici alle qualità dei quattordici pleniluni,
senza soffermarci a spiegare più ampiamente la loro natura e i
dettagli. Desideriamo che lo studente basi il proprio intuito su dei
brevi, ma essenziali formulari; che amplierà, in seguito, con la
propria pratica.
Sottolineiamo,
inoltre, che le date che leggerete sotto ogni specifico plenilunio
riguardano il periodo degli influssi zodiacali di quel segno, e non
i cicli lunari che vi si svolgono. Per potere conoscere questi
ultimi vi sarà sufficiente munirvi di un semplice calendario ove
siano indicate le fasi della luna.
Plenilunio
dell'Ariete
(dal
16 aprile all'11 maggio)
È
il plenilunio dei Raggi dispari, dell'organizzazione, della nascita.
È il plenilunio della ricerca intellettuale, nel piano mentale
concreto. In questo periodo, molta potenza generatrice è latente
nell'atmosfera. Il Segno in questione ha affinità con l'elemento
fuoco, o, con il primo dei quattro Eteri Cosmici; il campo astratto
e delle conquiste universali incombe. Il fuoco dilaga, vuole
affermarsi, non desidera opposizioni, critiche. La luna dona energie
per imprese eccezionali; ma, abbisogna, da parte del discepolo, di
una conoscenza del dettaglio, di un'acqua moderatrice, che freni il
ruggito e l'impetuosità del Segno dell'Ariete. Attenzione alla
sovraeccitazione mentale, alle delusioni dovute alla mancanza di
coerenza tra l'ideale suggerito dal Segno Astrologico e la minuta
realtà delle cose che inquadrano la vita quotidiana. L'Ariete è il
Segno delle grandi conquiste solari, è il Segno del vero paladino
della Tavola Rotonda, è il Segno del Primo, del Terzo, del Quinto e
del Settimo Raggio, che tutti sintetizza nell'affermazione della
Divinità Una. Ecco le ispirazioni e le possibilità del plenilunio
attuale; Marte, pianeta non sacro del Sesto Raggio, dà anche una
devozione potente agli ideali. Ma, stia attento il discepolo a saper
adoperare gli influssi che percepisce; se egli diventa schiavo della
loro potenza, invece di giocare la parte meravigliosa di cavaliere
della Tavola Rotonda, correrà il rischio di divenire, agli occhi
della gente, un qualunque Don Chisciotte. Invece di un combattente
che possiede l'oculata visione generale di un capitano, e dei piani
di battaglia, potrebbe divenire un irascibile soldato, facinoroso e
violento. La volontà creatrice e indomita ci è donata dalla luna;
ma, dietro allo sprazzo di tanta energia divina, il vero messaggio
dell'Ariete è: la ragion pura, elemento indefettibile ad ogni
volontà. Cerchi il discepolo di rintracciare il messaggio.
Il
centro che deve essere adoperato, fruttuosamente, durante le
meditazioni di questo mese, sia quello della testa; che batte in
accordo con quello tra gli occhi, quello della gola e quello
sacrale. (Primo Raggio: brahmarandra; Quinto Raggio: ajna; Terzo
Raggio: chakra della gola; Settimo Raggio: chakra sacrale).
Si
raccomanda di usare soltanto il chakra della testa, che, comunque,
dovrebbe essere vivificato e utilizzato in modo costante, in ogni
attività peculiare dello studente. Vulcano è il pianeta (occulto)
del mese.
Questo
plenilunio è misteriosamente collegato al mondo minerale che, come
si sa, è frutto della collaborazione del Signore del Primo Raggio e
del Signore del Settimo Raggio.
La
dolce e forte influenza del Manu Vaivasvata è particolarmente
latente, durante il plenilunio dell'Ariete.
Il
Chohan (Iniziato di 6° grado) Morya è il Maestro del Primo Raggio.
Plenilunio
della Balena (Cetus)
(dal
12 maggio al 6 giugno)
(Per
forza di cose si hanno poche statistiche sul plenilunio della
Balena. Quindi, di seguito, diamo solo una traccia di questo segno
"solare).
Il
terzo segno dello zodiaco è Cetus: la Balena. Questo segno non è
compreso nel tradizionale sistema astrologico, ma la sua coda appare
chiaramente fra l'Ariete ed il Toro.
Cosa
sappiamo di Cetus? Nell'Enciclopedia Britannica Cetus è:
"..una costellazione dell'emisfero meridionale e, secondo le
leggende greche, era il mostro mandato da Nettuno a divorare
Andromeda, che fu ucciso da Perseo..". La Universal World
Reference Encyclopedia sostiene che "..era una delle 48
costellazioni originali di Tolomeo.."; fatto che ne attesta la
antichità. L'esistenza di Cetus non ci deve sorprendere: è
sempre stata lì; è "nuova" solo per gli astrologi che,
fino adesso, l'hanno trascurata.
Cetus
è il segno solare dei nati fra il 12 maggio ed il 6 giugno.
Prendiamo
in esame l'elenco delle persone nate sotto Cetus per vedere quali ne
siano le caratteristiche.
Questo
non è il segno dei politici. Solo un presidente americano è nato
sotto questo segno: John F.Kennedy (29 maggio).
È
un presidente ricordato, però, non solo per la sua tragica fine, ma
per l'atmosfera di cultura e di arte che ha portato alla Casa
Bianca. Rammentiamo tutti il poeta Robert Frost alle cerimonie di
inaugurazione, e molti grandi artisti, come il violoncellista Pablo
Casals vennero alla Casa Bianca durante il periodo kennediano.
Effettivamente,
Cetus sembra essere un ottimo segno per gli artisti; in particolare,
per gli attori. Molti dei nati sotto di esso hanno raggiunto una
fama notevole. Lawrence Olivier (22 maggio), Arthur Conan Doyle (22
maggio) e Margot Fonteyn (18 maggio) hanno ricevuto l'onoreficenza
di cavaliere; e Bertrand Russel (18 maggio), il grande filosofo e
matematico, l'avrebbe senz'altro ottenuta se fosse stato meno
impegnato politicamente (cioè, fastidioso per l'establishment);
John Masefield (1°giugno) è stato, per molti anni, Poeta Laureato
d'Inghilterra. Morris Evans ebbe grande successo nella carriera;
molti ex combattenti ricorderanno la sua interpretazione (militare)
di Amleto. Anche Bob Hope (29 maggio) ha ricevuto i sentiti
ringraziamenti di più di un presidente per i suoi splendidi
spettacoli per le truppe americane all'estero.
I
figli di Cetus sembrano, spesso, non avere sicurezza in sé stessi
(ma, osservate gli altri aspetti dell'oroscopo!); molti hanno un
grande fascino, anche se sono impulsivi. Se date loro qualche
consiglio vi ascolteranno educatamente e, in genere, senza
dissentire; ma, continueranno a fare quello che facevano prima..
In
genere, i figli di Cetus sono un poco narcisisti e molto consci del
proprio fascino e del loro effetto sugli altri; inoltre, non
sembrano influenzati dall'ambiente. A differenza dello Scorpione,
Cetus riesce a funzionare con efficenza, nonostante il rumore, la
confusione e la mancanza di tempo. In questa maniera, mantiene un
certo distacco, non entrando troppo a contatto con gli altri ed i
loro problemi. D'altro canto, sono nel loro elemento, se circondati
da gente interessante ed amano trovarsi al centro dell'attenzione.
Cetus
è un segno nuovo per l'astrologia e ci vorrà molto lavoro per
stabilire la sua vera importanza nella gerarchia dello Zodiaco.
Perciò,
le conclusioni alle quali siamo arrivati qui sono solo sperimentali.
Riassumendo,
i figli di Cetus hanno una tendenza naturale per le arti e la
cultura (specie, per il teatro ed il cinema) e non sembrano esservi
limiti ai risultati cui possono giungere, una volta intrapresa una
di queste carriere; la politica, invece, non sembra essere il loro
campo.
I
nati sotto Cetus hanno ottimi rapporti con i nati entro i dieci
giorni che precedono, o seguono, la loro data, e con quasi tutti i
nati sotto i Pesci, i Gemelli, la Vergine, il Sagittario e l'Aquario
Non
vanno d'accordo con il Cancro, il Leone, lo Scorpione ed il
Capricorno.
Plenilunio
del Toro (Wesak)
(dal
7 giugno al 2 luglio)
Come
il precedente plenilunio è servito a vivificare la sfera mentale
del discepolo, frammento dell'Elemento Cosmico FUOCO, così,
l'attuale plenilunio serve a spiritualizzare la sfera del suo
organismo eterico-denso, frammento dell'Elemento Cosmico terra. Il
Toro è un segno di terra. E, dalle alte lande celesti, la
Costellazione invia un profumo radiante ed inflessibile sul pianeta
che, inserendosi nell'uomo, ha, per scopo, di fargli comprendere la
suggestiva melodia che scaturisce dal Cristo incarnato; infatti, Dio
sarebbe ben debole e minuscolo se fosse schiavo del suo cielo. Gli
è necessario unificarsi alla natura materiale, per integrarla alla
divina. È un messaggio, quello del Toro, che tutti i discepoli
dovrebbero comprendere. Stia bene attento, il praticante, alle
energie del presente mese. Se la sua saggezza non è ferma ed
equilibrata, invece di alimentare la natura divina del suo corpo
eterico-denso si accentueranno i difetti prettamente di desiderio.
Invece di un'arca di fermo potere, dalla quadrata penetrazione della
massa materiale, dal dominio sublime della roccia realistica,
(qualità che il Segno del Toro offre), nascerà il disincanto di
un'anima ottusa, amante dei piaceri erotici, ostinata e testarda,
per puro rantolo involutivo, pigra e simile alle bestie omonime che
trascinano i carri dei contadini nelle campagne. La materia
dell'ambiente quotidiano, durante l'attuale plenilunio, gli è più
cedevole che negli altri mesi; stia, però, attento, il discepolo, a
non impaniarsi in tale argilla. Il messaggio del plenilunio è il
seguente: si riconosca che ogni frammento del piano solido ha una
controparte eterica e, quindi, si applichi l'arte di girare le
chiavi occulte negli eteri-densi, sì da pervenire a rintracciare le
Infinite Ali dei Piani Eterico-Cosmici, di cui i primi sono un
semplice risvolto. Venere è il pianeta che canta le melodie del
Toro, durante il presente plenilunio. Venere è il pianeta del
Quinto Raggio, che si inserisce nell'uomo, direttamente nel suo
chakra eterico, chiamato ajna, posto tra le sopracciglia. Una delle
fatiche di Ercole fu la cattura del Toro, che simboleggiò il
corretto uso della forza creativa. Ercole trascinò, fin dentro la
città dei Ciclopi, l'animale. I Ciclopi, come ben si sa, erano
giganti con un occhio solo, nel mezzo della fronte. H.P.Blavatsky
afferma che i giganti esistettero realmente, al tempo della Lemuria,
e la loro natura era eterica-densa: l'occhio in mezzo alla fronte si
riferisce al centro ajna, che tali creature avevano sviluppato. In
contatto con essi, Ercole acquista gli attributi della visione
spirituale.
Ecco,
quindi, simbolizzata la fatica del nostro plenilunio mensile. Il
discepolo si occupi, durante il mese, a trasumanare, con criterio,
la sua natura inferiore. La meditazione venga fatta portando le
energie inferiori al centro del capo e, da lì, ad enuclearsi nel
centro posto tra gli occhi. Si ricordi, il praticante, che il centro
ajna è congiunto direttamente a Venere e che ha una grande
importanza, il pianeta, in tutti i processi iniziatici che si
svolgono sulla terra.
Il
plenilunio può dare determinate intuizioni, che faranno capire al
discepolo il rapporto che intercorre tra la creazione fisica e la
spirituale.
Maestro
del Quinto Raggio è il Maestro Hilarion, che fu Paolo di Tarso.
Appendice
al plenilunio del Toro
Esistono
tre pleniluni fondamentali in tutto l'anno: quello
del Toro, altrimenti detto del Wesak; quello dei Gemelli,
altrimenti detto di Asala, e quello del Leone. Sono tre
momenti in cui le potenze che agiscono vengono rafforzate in modo
peculiare dalla volontà del nostro Logos Planetario, che si avvale,
in tale attività, della collaborazione attiva di tutti i maggiori
componenti la Gerarchia. I pleniluni del Toro e dei Gemelli sono di
natura peculiare, perché diverranno, durante l'Epoca dell'Aquario,
le due Cerimonie magiche ufficiali più importanti di tutto l'anno.
Parliamo
brevemente del plenilunio del Toro. Chi leggerà il fatto per la
prima volta, sarà, forse, portato a credere che si tratti di una
leggenda. Noi cogliamo l'occasione per ribadire, fortemente, che,
invece, il fenomeno che descriveremo è uno tra i più veri e
poderosi che la terra abbia mai avuto occasione di osservare. Si
tratta soltanto di essere divenuti padroni del concetto che il tanto
nominato "cielo" non è una ipotetica assemblea di angeli
e di santi, immersi nella luminosa e arida atmosfera di un divino
far nulla; ma, invece, la coordinata fusione di una Architettura di
Poteri Celesti, costantemente occupati a sviluppare il seme della
manifestazione planetaria, tramite dei metodi qualificati ed
iniziatici, facenti capo al ritmo del Settimo Raggio: il Raggio del
cerimoniale. Lì, ove esiste una cerimonia di gruppo a carattere
iniziatico ed universale, v'è l'impronta della decisione e della
partecipazione del nostro Logos, il quale si avvale del sacerdozio
dei più alti membri dell'umanità, per fare in modo che l'umanità,
anche se inconsapevole, si trovi permeata della aurea luce della Sua
Immanenza.
Quando
Buddha morì, fece un voto: di non lasciare il mondo privo degli
incalcolabili benefici che il Suo potere di Iniziato di ottavo grado
gli permetteva di dargli. Egli depose la spoglia fisica, quella
astrale e quella mentale, durante un plenilunio del Toro di duemila
e seicento anni fa, circa.
Decise,
allora, che, in tale ricorrenza mensile, ogni anno Egli si sarebbe
offerto all'umanità e l'avrebbe collegata alle Energie Cosmiche che
aveva raggiunto, fino a quando il Suo posto non fosse stato preso da
Cristo. Nel plenilunio menzionato, tutti i discepoli consapevoli del
fatto si riuniscono alla Gerarchia e la Gerarchia a Shamballa, sia
con meditazioni, sia con mantrams, sia, per chi ne è capace, con
l'abbandonare, momentaneamente, la spoglia fisica e raggiungere una
vallata dell'Himalaya, ove la festa del Wesak ha luogo, sul piano
fisico. Migliaia sono i pellegrini che raggiungono, durante il
plenilunio, quel luogo. Anche i Tre Signori di Raggio, gli Adepti, e
gli Iniziati (il più delle volte invisibili) sono presenti. Quattro
minuti prima dell'ora esatta del plenilunio, la figura del Buddha
appare nel cielo, ben visibile alla vista chiaroveggente, nella Sua
nota posizione benedicente, e resta, Loto Fiammeggiante nei cieli,
fino a quattro minuti dopo l'acme del plenilunio. Le potenze
inimmaginabili che Egli fa defluire sulla terra, in tale corto
periodo, sono raccolte dal Cristo, e, durante tutto l'anno, Egli le
fa defluire, a seconda delle necessità e delle richieste,
sull'intero globo.
Questo,
è uno dei quattro pleniluni in cui vengono iniziati i più
meritevoli figli degli uomini; è l'unico dei pleniluni in cui il
discepolo, fino a quanto non ha raggiunto il costante contatto con
il suo Maestro, aspetta di poter ottenere un colloquio
trascendentale con il Medesimo.
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