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Antropogenesi della Dottrina Segreta -
Il
nostro sistema solare è il corpo vibrante di una Vita che trascende
la comprensione umana: il Logos Solare. Ogni foglia, ogni
pulsazione delle nostre vene, ogni bacio di neve montana, ogni
barlume di intelligenze animali, ogni volo lirico di genio umano è
un nuovo fiore che si sgrana sull’albero divino, che è la Vita
Individuale del nostro sistema solare. Possiamo dire che
l’assoluto, il quale, nel suo sostanziale aspetto, non può venir
contenuto in immaginazione relativa, o brucerebbe ogni cervello,
fisico e spirituale, che volesse provarvici, dopo un infinito
procedere a tentoni, attraverso il buio cosmico di gas, cicli di
evoluzione di un materiale brado, attraverso galassie, già formate,
sotto la spinta del movimento dinamico, s’è coagulato attorno a
quei principi astratti fondamentali, che abbiamo tratteggiato nella
seconda lezione sulla cosmogenesi, in forma concreta e manifesta;
principi che, fattisi, ora, carne, da verbo che erano, costituiscono
la Gerarchia Occulta (Fratellanza Bianca), che guida le cose tutte
nel nostro sistema, verso un piano che, lentamente, sta prendendo
corpo, razza dopo razza, pianeta dopo pianeta, incarnazione umana
dopo incarnazione umana, regno di natura dopo regno di natura.
Possiamo, anche, dire che il remotissimo passato che precede il
nostro presente stato di cose sconfina nel medesimo mistero eterno
in cui si tuffa il futuro mirabile a cui tende il piano ben noto
agli esoterici: Parabrahaman - o ciò che è al di là di se stesso
- .
Il
ciclo, o periodo di tempo, determinato, secondo regole fisse, da una
volontà, più o meno nota, diviene, quindi, la linea necessaria per
la manifestazione del lago privo di fondo che è la vita cosmica.
Ecco perché, ad orecchio di occultista, le parole
"infinito", "assoluto", "eternità ",
non hanno valore, se non per un senso comunemente accettato di:
"cosa massima, bene supremo, attimo di felicità
integrale"; ed ecco, anche, la ragione per cui risalta chiara
la finalità della Gerarchia Bianca, postulato di ogni ordine
solare, la quale, sia tramite diretta azione sul passato storico e
sul futuro dell’eterno presente (nel suo aspetto di natura che
stempera la propria spinta vitale in regni invisibili; ma, anche,
minerali, vegetali, animali), sia tramite sforzi particolari a cui
sottopone il germe immortale, una volta che esso ha assunto forma
umana, man mano che procede nel suo sviluppo evolutivo, crea,
appunto, i cicli occulti, sui quali può, l’infinito senso
impalpabile della vita, acquistare un volto netto e preciso ed un
aspetto di chiara predestinazione. È, appunto, il ciclo, una
manifestazione necessaria, per ogni tuffo, nel tempo e nello spazio,
dell’infinito. Possiamo, quindi, dire che il sistema solare è
semplicemente un ciclo dell’ignoto TUTTO, da cui debba spiccare il
volo l’aquila del pensiero umano, per analizzare l’universo in
cui essa si trovi, col presupposto che tale universo inizia (ma,
anche, termina) nella sua anima. È un ciclo necessario, con delle
leggi intrinseche, il quale non può venir superato, innanzi tempo.
L’Adepto - o l’uomo dio delle tradizioni magico-solari - il Mago
Bianco, il Fratello Iniziato hanno tutti chinato la fronte, prima o
poi, all’evidenza dell’assoluto nel relativo, ed hanno
accettato, per definitivo, il fatto che il nostro sistema solare è
cellula di altri tessuti, e questi tessuti sono aspetti di Vite
sempre più vaste. Sicché noi ci troviamo ad essere circoscritti in
una barriera determinata, il nostro sistema solare, che non possiamo
attraversare, senza aver conosciuto completamente; allungare una
mano e voler pescare, nelle limpide, ma oscure, acque dello spazio
che si estende oltre i confini di una notte stellata, una causa ad
esso remota significa semplicemente ingenua fantasia di
uomo-bambino. Ne deriva, allora, per noi che, a nostra volta, ci
troviamo, rispetto alla Vita che anima il nostro sistema, nel
medesimo rapporto in cui Essa si trova con le Vite sempre più vaste
che si accendono alla sua scoperta graduale (perché, anche il Logos
Solare avanza in evoluzione), simili a cerchi concentrici, ma
incastrati l’uno nell’altro, la necessità di imparare a
conoscere il midollo occulto della nostra anima e realizzare che in
quel punto si apre il fiore di loto dell’innesto tra macrocosmo e
microcosmo, visibile ed invisibile, possibile ed impossibile, uomo e
dio. Ne nascerà un impulso che costituirà il vero filo di Arianna,
nel labirinto della vita occulta; il quale, attraverso lo studio
accurato sulla costituzione celata delle cose naturali, attraverso
il timido sguardo che, all’inizio, potremo lanciare lungo le auree
gomene che avvincono il vascello divino del nostro Logos Solare ad
altri più Potenti Porti, ci porterà alla soglia
dell’Iniziazione. Cioè, alla prima di una serie di
mutamenti misteriosofici del nostro tessuto egoico, che danno il
potere di svelare, man mano, i successivi aspetti del vero Se’
delle cose; il quale, pur restando immutato nella sua virginale e
sostanziale natura, traluce raggi vivissimi di sempre nuove realtà
all’occhio analizzante dei suoi stessi aspetti nell’ombra.
Nella
passata lezione affermammo che l’unico concepibile strato eterno
delle cose è, a detta di ogni Iniziato e Maestro nelle cose
occulte, lo Spazio, il quale, uno ed eterno in natura, presenta tre
aspetti e sette qualità tonali fondamentali. È energia dalle
infinite forme, tanto che lo spazio (come è umanamente inteso,
poiché, nel nostro caso, noi parliamo dell’Akasha, o aspetto
archetipico del secondo) ed il tempo sono sue creature spontanee;
tanto che la materia, nel proprio ritmo crepuscolare ed infinito, ne
è un’ondulazione, e tanto che il Peso, la Misura e il Numero
costituiscono delle increspature, a mano a mano diverse (vedi la
Teoria della Relatività, di Einstein), a seconda del ciclo di tale
coefficente astratto che devono incarnare. Questa ultima asserzione,
ad acuto orecchio di intenditore spirituale, potrebbe svelare il
significato profondamente occulto della regola del mito di Lucifero
(nel suo aspetto cosmico, e non dato dai monaci medioevali), che
afferma quanto: " ..il Peso, la Misura ed il Numero sono in
mano sua...(I segreti dell’alchimia occulta della
creazione)."
Continuammo
ad indicare, nella lezione precedente, che il movimento e
l’eternità sono il binomio da aggiungersi all’energia, sìda
costituire la trinità (che, poi, si ritrova in ogni religione
mondiale) del Nucleo di Vita Primordiale; dicemmo, anche, come lo
Spazio precipitasse a ventaglio, nella sua istintiva fame di
esistere, in sette linee o direzioni (e, qui, assistiamo alla famosa
"precipitazione angelica", che altro non significa se non
la necessaria forza cieca in atto, del principio inintelligente,
detto Parabrahaman, che rappresenta la Vita, nel suo aspetto
assoluto). Proseguiamo, ora, la terza lezione affermando che tale
"precipitazione" non può essere fissata al suo esatto
punto di inizio, perché è costante, universale ed attuale, e non
riguarda solo il nostro sistema solare, od i primordi di esso.
Parlare di un inizio, quindi, della materia costituente la vita
organizzata del nostro sistema solare sarebbe ancora una volta
inutile. Afferma, a questo proposito, uno dei nostri Istruttori
Occulti e Adepti che ogni sforzo, in tal senso, serve solo ad
irrobustire, allenandola, la nostra mente, ed a nulla altro. Potremo
aggiungere che la vita del nostro sistema solare non è mai
iniziata, né finirà ; ma, ciò, non risolverebbe la situazione.
Accontentiamoci di rivelare che, dopo un periodo che farebbe
vacillare il pensiero ai più validi pensatori umani, il nucleo di
materia vergine, tratto dall’insondabile radice delle cose, si
ritrovò ad essere la concretizzazione di un sistema solare, il
presente, organizzata con metodo ordinato.
Il
sole è l’organismo fisico, dunque, di un Abitatore Divino che, in
mancanza di miglior termine, chiamiamo Logos, o coscienza enucleata
ed assoluta, e rappresenta, nella sua sovranità del relativo, lo
Spazio-Uno; ma, lo Spazio cosciente, ove il primo Akasha-Parabrahaman
era lo Spazio Inintelligente e privo di qualità, il Principio (che
lo si voglia scrivere in maiuscolo o minuscolo - non sente! - ) che
figlia, spontaneamente, cose, uomini, vita e morte, ragione ed
irrazionalità, caos e ordine.
Comunque,
prima di proseguire, occorre determinare il fatto che noi, qui, non
stiamo trattando di processi vitali che interessino luoghi elevati o
privilegiati di una nostra ipotetica vita spirituale o d’ordine, e
che non occorre alzare il capo, sia fisico che mentale, per cercare,
fuori di noi, e sopra di noi il Logos Solare; Esso si trova a
pulsare, ora, nelle nostre arterie, è il respiro stesso dei
nostri polmoni, la radice prima del nostro pensiero personale; noi
siamo saturi di Lui, perché siamo uno con Lui.
Il
Logos è la Vita Individuale e trascendente, di cui l’intero
sistema solare, in globale assieme ed in capillare attività, è,
non già manifestazione, ma co-essenza.
Noi
sappiamo che ogni nostro atto inguaina quest’ultimo in una
triplice natura, che ne è lo scheletro sottostante; una forma, una
sostanza vitale ed il rapporto vivente tra le due. Ecco perché -
come in basso, così in alto - il Logos Solare si baricentra
nell’esatto punto che divide il Suo nulla primigenio, dal
successivo tutto, in tre aspetti: Volontà Creatrice, Amore
Conservatore, Intelligenza Attiva (Padre-Figlio-Spirito Santo;
Yang-Yin-Tao; ecc.). Egli, così, pur restando rarefatto, nella
sua prima immanifestazione, si rende tangibile alla natura, e non
all’uomo soltanto. Da qui, la necessità dei simboli, la
spiegazione storiologica e intimistica dei quali prende addirittura
uno dei sei volumi della Dottrina Segreta. L’occultista, dopo aver
scisso la sua coscienza da ogni polvere e miopia personalistica, dei
tre punti-base ad ogni vivere cosmico e materiale ne fa una necessità
assoluta ed eterna. Comprendiamo che sia difficile unificare la
coscienza alla necessarietà, il dio con l’uomo, parlando di tre
attimi vivi che sono la forma, la sostanza e il rapporto tra le due;
il sè, il non sé ed il loro rapporto coevo: triangolo magico di
tutte le coscienze arcane, il quale, mentre, in un primo tempo,
illimpidisce la mente dell’allievo-occultista, facendogliela
fondere alle proprie eterne risorse, in un secondo tempo gli svela i
segreti magici della creazione e della libertà assoluta.
Comprendiamo, anche, come possa sembrare difficile staccare Iddio
dal suo cielo e sminuzzarlo, identificandovelo, in ogni frammento di
positivo e di negativo nell’essere e far comprendere che la
Sublime Vita che esiste ovunque, nel nostro sistema solare, e di cui
ogni forma è la propria forma, abbia bisogno di scindersi in tre
aspetti, nel grande e nel piccolo, senza perdere la sua unità
fondamentale, per afferrarsi alla propria natura. Ma non sta a noi,
per il momento, individuare le ragioni che determinano tale
sottilissima simbiosi arcana, quanto porgere i postulati
fondamentali di una dottrina occulta, lasciando allo studente la
cura di intraprenderne lo studio personale. È interessante,
comunque, notare, innanzitutto, che la vera magia ed il potere
divino - la manifestazione piena dei quali, nell’uomo, ne fa la
sintesi di ogni evoluzione artistica, virile, morale di tutte le sue
precedenti reincarnazioni - si basano sull’aver ricalcato, il
mago, la propria anima, in tali orme cosmiche e in tali principi
assoluti ed autogenerati. Come il Logos crea il suo sistema
solare - a prescindere da altre esistenti ragioni cosmiche -
solidificandosi sull’uno ed i tre dello Spazio
parabrahamanico, e seguendo le sette pulsazioni akashiche, le quali
frenano il ruggito primordiale del Sacro Leone, vincolandolo in
sette punti materiali e fissi di eterno consiglio (i Sette Logoi
Sacri, individualizzati nei Pianeti Vivi del nostro sistema), così
l’uomo, in seguito, entrando in rapporto con il proprio Angelo
Solare, o Sé Superiore, tramite il dominio dei suoi Angeli Lunari,
o i tre corpi di manifestazione nella forma spaziale e temporale
(corpo eterico-denso, corpo emotivo e corpo mentale), accende i
sette fuochi, o sette chakras (pronuncia: ciacras) eterici del corpo
magnetico, da ognuno di noi posseduto, e dà inizio alla vita attiva
del discepolo.
La
Dottrina Segreta accenna al fatto (considerevolmente sviluppato,
altrove, da altri ceppi di insegnamento esoterico, che lo studente
non mancherà di trovare, se desideroso sufficientemente di farlo)
che il nostro sistema solare inizia la sua germinazione vitale, dopo
un periodo di vita intermedia che lo riallacciava ad una sua
precedente manifestazione consimile. Ogni creatura vivente in seno
alla natura intrinseca ed estrinseca di questa nostra Stella Madre
è stata da Essa portata, qui, come frutto dello sforzo che fece in
una precedente Incarnazione Cosmica; precedente e prima assoluta. La
stessa materia brada, supporto di ogni forma, che evolve
continuamente, è tinta di una sua intelligente vibrazione,
scaturita dal doloroso parto del passato sistema solare. Ed il Logos
Planetario, scindendosi dalla Vita Centrale che anima i Sette, di
cui Egli è Uno, iniziò, due miliardi di anni fa, circa, la Sua
fatica di Divino Attore, la quale terminerà entro il periodo
globale di 331.040.000.000.000 di anni - secondo una statistica
fondamentale, nei trattati esoterici della Gerarchia Bianca (e che
noi riporteremo nel corso della nostra trattazione, in ogni
sottoparticolare di cicli a noi conosciuti; cicli concernenti gli
sviluppi di vita dei Sette Pianeti, che gli erano noti, e sottocicli
di ogni razza madre, d’ogni mondo di natura, d’ogni incarnazione
umana). Il Logos Solare, mettendo in opera il suo triplice potere, i
tre Logoi di necessità, vincolò i nodi delle sue Sette Braccia
all’attuazione di Sette Piani Cosmici; Egli si crocifisse alla
materia, perché la stessa materia, la stessa Sua croce, grazie al
proprio sacrificio, inteso come atto sacro, atto di pura gioia e
amore intelligente, prendesse vita e ragione di esistenza. Venne
alla luce il sistema e, in uno scalare di poteri - o, se vogliamo,
in un attenuarsi del primordiale - iniziò la Divina Avventura, che
stiamo vivendo, come cellule di tanto corpo, radioso d’una Sua
vita propria: il sistema solare
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