Lezione Quarta

 

Il nostro sistema solare e la sua età occulta

I piani sottili dell'esistenza

Le ronde e le catene

I regni della natura e la loro evoluzione

Calendario esoterico dei cicli solari  

La serie precedente di lezioni ha delineato - secondo i dettami delle antiche leggi esoteriche - i rapporti esistenti tra il Parabrahaman vedantino, o l'assoluto Spazio in cui si autogenera il nostro sistema solare, e quest'ultimo; e, di fase in fase, è giunta al rapporto esistente tra il sistema solare ed il pianeta terra, ove si svolge l'evoluzione attuale. Ed è a questo punto che cogliamo l'occasione di accentuare la sfumatura esistente nell'argomento occulto, affermando che gli Istruttori di scienze arcane, da sempre, hanno proprio voluto, ogni volta, portare il discepolo a fissare lo sguardo sulle leggi che ci riguardano, strettamente, dal punto di vista planetario, ed ivi restare. Salvo la subconscia certezza che ogni cosa è unita al TUTTO, quanto il rimanente, per grande o piccola alla mente umana essa possa sembrare, salvo la certezza che il nostro Logos Planetario - o la Vita che informa ogni aspetto della terra - è la continuazione diretta di una Vita ancor più ampia, o il Logos Solare, in cui è circoscritto e da cui è alimentato, il discepolo, per varie ragioni, alcune delle quali sono ammantate dal segreto iniziatico, resta collegato in cultura, ragione ed azione all'ampio Sè di cui fa più gelosamente parte: l'Anima del nostro Pianeta. E, ciò, abbiamo voluto sottolineare, anche per delle ragioni che risulteranno più evidenti in seguito.

Il nostro sistema solare fa parte di un ciclo evolutivo di sette sistemi solari, allineati ad una Stella Centrale, di sì grande e sublime natura, da essere cautamente menzionata, nei Trattati Occulti, ai profani, proprio come la nostra terra, allineata ad Helios, fa parte del ciclo dei suoi sette pianeti. Quindi, il nostro sistema solare è, al tempo medesimo, pianeta e sole, essere e non essere. In esso, una delle più importanti leggi è quella della coesistenza, in un medesimo piano panoramico metafisico, di vari regni di vita; anche qui, il magico numero sette è il protagonista. Sette, sono i piani di coscienza del nostro Logos Planetario, e, da sette direzioni, giungono i rivoli di forza ad incapsulare, nella forma attuale, il nostro eterno presente.

Se noi, in un medesimo locale, abbiamo sette bombole di gas, ognuno di essi a densità differente, tanto che l'uno - in ordine - venga ad essere più leggero del susseguente e più pesante del precedente, e se apriamo le sette bombole contemporaneamente, dopo un primo istante di apparente confusione, si sarà delineata la seguente situazione: il gas più leggero di tutti avrà riempito l'intera camera e conterrà in sé i rimanenti sei, senza esserne contenuto; il suo contenuto tenderà ad aprire più le ali, mentre, man mano, gli altri sei si enucleeranno al centro; quello che è penultimo, in grado di densità, sarà interpenetrato dall'ultimo, ma, conterrà gli altri cinque, senza essere contenuto da essi. E così via. Tanto che, nello stesso spazio, ad occhio non consapevole, apparirà una medesima massa gassosa, indistinta. Ma, in verità, ve ne saranno sette, le quali, pur occupando sette sfere distinte di estensione, sfrutteranno, contemporaneamente, ogni briciola di volume della camera. Il paragone, pur se non coincide con diverse angolature della realtà che stiamo analizzando, dà, comunque, una soddisfacente chiarita sulla natura degli organismi occulti del nostro globo. Difatti, ognuno dei pianeti fisici, facenti parte del nostro sistema solare, ha sei compagni invisibili - si intende all'uomo di medio sviluppo - che incorpora e da cui è incorporato. Ogni globo condiziona l'altro, proprio come ogni corpo interno dell'uomo condiziona i rimanenti; ma, uno solo di essi è, alla volta, attivo in manifestazione, mentre gli altri ne costituiscono una pulsazione minore, simili al fuoco sotto la cenere. Ed è nel suddetto schema-base che si svolge l'evoluzione vitale, lungo il suo complesso ed intricato arco; arco, comunque, che può venir visto in controluce, in una visione di semplice raduno di leggi-principi eterni. Per un riallaccio ed un prosieguo dal precedente ciclo d'altro sistema solare, l'evoluzione prende a nascere sul nostro pianeta, preceduto da alcuni pianeti e seguito da altri, con uno scarto relativamente minimo e forzatamente tale; esso nasce, Venere dal mare, sorgendo dal Grande Metafisico Radicale, e si inquadra nel tempo e nello spazio, in forma che, man mano, diviene concreta e tangibile, nel regno del visibile: rarefazione progressiva, lungo le età .

Immaginiamoci, quindi, la prima apparizione, nel seno del sistema, del nostro pianeta; gli altri, lasciamoli, un pò, far da sfondo. In archetipico aspetto, i sette globi stanno lì, ma invisibili; anche quello che un domani, molto lontano, sarà il fisico. Ci troviamo nel medesimo istante in cui, qualcuno, nella camera, ha appena aperto i bocchettoni delle bombole a gas; i gas, pur tendenzialmente allineati alla loro imprescindibile natura, o idea archetipica ed eterna, da sempre e per sempre perfetta, ora stanno cercandola, per adattarvici. Così, i globi, e la vita in essi, stanno giocando la parte della manifestazione manvantarica, chiamata del caos primigenio, in cui i mondi vengono partoriti, spontaneamente, dal mentale cosmico. Giove partorisce Minerva dal cervello. Un primo abbozzo esiste, di ordine; difatti, pur in quelle lontane regioni temporali, l'infante-Terra non occuperà mai la regione ideale di Nettuno, o di Marte. Ma, il sistema solare, nel suo complesso, è poco più che una sfera di fuoco metafisico, e, nel contempo, mentre l'ossatura, sia pur tanto lieve, di pensiero più che di sostanza, viene fatta al campo di vita del nostro pianeta, sette regni di natura, consecutivi l'uno all'altro, e contemporanei nella sfere metafisiche, entrano in "colata" proprio allora, e riempiono l'intero ciclo evolutivo, sino alla fine, dello stesso pianeta. Essi sono i tre famosi "regni elementali", tanto familiari agli alchimisti del passato ed agli occultisti di oggi. Così vasti e vitalmente interessati all'intreccio di ogni nostra più organica ed animica funzione, che non basterebbe un volume a descriverli. Basti dire che in essi è contenuto l'Arcangelo, o Deva maestoso, ma non individualizzato, e lo gnomo delle leggende scozzesi; il mondo di presenze misteriose, che riempie la notte di sussurrii di un particolar tipo, e la spiccata - ci sia lecito il bisticcio - biologia dell'anima, che non possiamo descrivere in tanto poco spazio a disposizione. Gli altri quattro regni, la scienza moderna li conosce. Mentre i primi tre sono invisibili, e manifestano solo gli effetti nel mondo fisico, questi volgono le energie dal solido al magnetico; essi sono: il regno minerale, il vegetale, l'animale e l'umano. Dei regni superumani, ci si occupa dall'iniziazione in poi. Schiavi dell'evoluzione, ricalcano, i primi sette, dei binari di leggi cicliche, chiamate, dalla Dottrina Segreta, delle RONDE e delle CATENE. Per cui, a tappe ordinate, essi occupano globo dopo globo di un unico pianeta, facendo sìche, dei sette, uno solo sia attivo, e gli altri sei in silente attesa produttiva, durante ogni ciclo. La settuplice ondata dei regni vitali va ad abitare il globo A, se chiamiamo i rimanenti sei: B, C, D (il globo fisico), E, F, G; vi resta per un periodo, detto periodo di globo, il tempo necessario per lo svolgimento di un determinato piano, sempre il medesimo a ripetersi, in cui, per quel che riguarda l'umanità, nascono sette razze distinte, una figlia della precedente e madre della susseguente. Poi, passa al globo B, vi resta per un altro lunghissimo periodo; poi, al globo C, al globo D, al globo E, al globo F, ed infine, al globo G, l'ultimo, ove ha termine la ronda, o sette periodi di globo. Vi è, da qui, una lunga attesa, o riposo, che separa una ronda dall'altra. Ed il giro ricomincia.

 

Ribadiamo il concetto: esistono sette Pianeti Sacri. Ognuno di Essi è il globo visibile e materiale di altri sei globi invisibili e immateriali, che coesistono con lui; noi, ora, delineando la struttura evolutiva delle Ronde e Catene, ci occupiamo di un singolo pianeta, con la singola catena dei suoi altri sei globi invisibili, che chiamiamo B, C, D (il fisico), E, F, G.

 

Si intende che, all'inizio, le onde di vita non sono affatto delineate così vividamente, come le conosciamo ora e ci appaiono, attorno, nella cruda realtà della nostra esistenza sul globo D, il solido fra tutti i sette che compongono l'organismo del nostro Dio Planetario, l'Anima della terra. Esse sono poco più che delle linee magnetiche, e Volontà ancora Superiori, dei regni iniziati alla creazione divina, tengono saldati, internamente, e separati tra loro, i sette regni menzionati, mentre questi abitano le sfere superiori di vita, dette del globo A, B, C, sino a quando la seconda ronda è finita.

Un nuovo lungo periodo di intervallo, ed inizia la terza ronda.

Sette ronde formano una catena, paragonabile a una incarnazione completa del nostro Logos Planetario. E, mentre il materiale che gli era servito durante ogni ronda era conservato per la successiva, ora v'è un periodo di disgregazione completa degli elementi, salvo i più duri e massicci e, dopo un ancor più lungo periodo di pralaya (o, sonno cosmico), una nuova catena, con le sue sette ronde, i suoi 49 periodi di globo, le sue 343 razze madri. Cosa ha guadagnato da tutto ciò il Logos Planetario? Tra l'altro che, ad ogni novella catena, ogni regno ha conquistato la posizione del regno successivo e quello umano, invece, una iniziazione che lo immette, più profondamente, nel divino. Per cui, il primo regno elementale sarà divenuto il secondo; il regno minerale, vegetale; il terzo regno elementale, minerale, e quello animale, umano. La Luna è, ad esempio, il corpo fisico (inerte e privo di vita) che il nostro Logos Planetario, il Dio della nostra terra, o la somma di tutte le coscienze, riunite in un'unica sfera d'azione individuale, aveva durante la catena, o incarnazione precedente. Essa graviterà ancora, attorno alla terra, per molto, come la terra è destinata ad essere la luna del prossimo corpo che indosserà il nostro Logos, quando ci avrà portati con Sè, nella futura catena.

Qualche dato che può interessare lo studente, è il seguente: ci troviamo alla quarta catena, o incarnazione planetaria, quarta ronda, quinta razza madre (dopo due razze intangibili; una, la Lemuriana, semisolida all'inizio, fisica alla fine; ed un'altra del tutto solida, l'Atlantidea), quinta sottorazza, quarto periodo di globo.

Lo specchio su informazioni dettagliate riguardanti l'età occulta del nostro globo, lo studente potrà esaminarlo più avanti, nel corso delle lezioni. Si intende che certe informazioni della Dottrina Segreta sono corroborate da decine e decine di pagine, che allineano argomenti e prove deduttive, agli argomenti e ai dati incompleti della scienza moderna. Quest'ultima, salvo dei metodi per analizzare l'antichità del "tessuto" stratificato della terra (il risultato dei quali l'occultismo, per delle ragioni particolari, riesce ad ampliare); salvo il letto (poco comodo e pieno di sassi e di ignoranza) in cui adagia l'attuale umanità storica, facendone poggiare i piedi nel periodo glaciale, che è seguito da un periodo preistorico, neolitico e paleolitico, ed iniziare la testa-capezzale in un altro periodo egizio, cominciato 6.500 anni fa circa, si sperde in oscillazioni di ere, che fa andare da 10.000 anni, a 100.000, a qualche milione, a tre miliardi e mezzo.

Come vedremo, tra la razza Atlantidea e l'attuale razza Ariana è passato un milione di anni circa.