Il
nostro sistema solare e la sua età occulta
I
piani sottili dell'esistenza
Le
ronde e le catene
I
regni della natura e la loro evoluzione
Calendario
esoterico dei cicli solari
La
serie precedente di lezioni ha delineato - secondo i dettami delle
antiche leggi esoteriche - i rapporti esistenti tra il Parabrahaman
vedantino, o l'assoluto Spazio in cui si autogenera il nostro
sistema solare, e quest'ultimo; e, di fase in fase, è giunta al
rapporto esistente tra il sistema solare ed il pianeta terra, ove si
svolge l'evoluzione attuale. Ed è a questo punto che cogliamo
l'occasione di accentuare la sfumatura esistente nell'argomento
occulto, affermando che gli Istruttori di scienze arcane, da sempre,
hanno proprio voluto, ogni volta, portare il discepolo a fissare lo
sguardo sulle leggi che ci riguardano, strettamente, dal punto di
vista planetario, ed ivi restare. Salvo la subconscia certezza che
ogni cosa è unita al TUTTO, quanto il rimanente, per grande o
piccola alla mente umana essa possa sembrare, salvo la certezza che
il nostro Logos Planetario - o la Vita che informa ogni aspetto
della terra - è la continuazione diretta di una Vita ancor più
ampia, o il Logos Solare, in cui è circoscritto e da cui è
alimentato, il discepolo, per varie ragioni, alcune delle quali sono
ammantate dal segreto iniziatico, resta collegato in cultura,
ragione ed azione all'ampio Sè di cui fa più gelosamente parte:
l'Anima del nostro Pianeta. E, ciò, abbiamo voluto sottolineare,
anche per delle ragioni che risulteranno più evidenti in seguito.
Il
nostro sistema solare fa parte di un ciclo evolutivo di sette
sistemi solari, allineati ad una Stella Centrale, di sì grande e
sublime natura, da essere cautamente menzionata, nei Trattati
Occulti, ai profani, proprio come la nostra terra, allineata ad
Helios, fa parte del ciclo dei suoi sette pianeti. Quindi, il nostro
sistema solare è, al tempo medesimo, pianeta e sole, essere e non
essere. In esso, una delle più importanti leggi è quella della
coesistenza, in un medesimo piano panoramico metafisico, di vari
regni di vita; anche qui, il magico numero sette è il protagonista.
Sette, sono i piani di coscienza del nostro Logos Planetario, e, da
sette direzioni, giungono i rivoli di forza ad incapsulare, nella
forma attuale, il nostro eterno presente.
Se
noi, in un medesimo locale, abbiamo sette bombole di gas, ognuno di
essi a densità differente, tanto che l'uno - in ordine - venga ad
essere più leggero del susseguente e più pesante del precedente, e
se apriamo le sette bombole contemporaneamente, dopo un primo
istante di apparente confusione, si sarà delineata la seguente
situazione: il gas più leggero di tutti avrà riempito l'intera
camera e conterrà in sé i rimanenti sei, senza esserne contenuto;
il suo contenuto tenderà ad aprire più le ali, mentre, man mano,
gli altri sei si enucleeranno al centro; quello che è penultimo, in
grado di densità, sarà interpenetrato dall'ultimo, ma, conterrà
gli altri cinque, senza essere contenuto da essi. E così via. Tanto
che, nello stesso spazio, ad occhio non consapevole, apparirà una
medesima massa gassosa, indistinta. Ma, in verità, ve ne saranno
sette, le quali, pur occupando sette sfere distinte di estensione,
sfrutteranno, contemporaneamente, ogni briciola di volume della
camera. Il paragone, pur se non coincide con diverse angolature
della realtà che stiamo analizzando, dà, comunque, una
soddisfacente chiarita sulla natura degli organismi occulti del
nostro globo. Difatti, ognuno dei pianeti fisici, facenti parte del
nostro sistema solare, ha sei compagni invisibili - si intende
all'uomo di medio sviluppo - che incorpora e da cui è incorporato.
Ogni globo condiziona l'altro, proprio come ogni corpo interno
dell'uomo condiziona i rimanenti; ma, uno solo di essi è, alla
volta, attivo in manifestazione, mentre gli altri ne costituiscono
una pulsazione minore, simili al fuoco sotto la cenere. Ed
è nel suddetto schema-base che si svolge l'evoluzione vitale, lungo
il suo complesso ed intricato arco; arco, comunque, che può venir
visto in controluce, in una visione di semplice raduno di
leggi-principi eterni. Per un riallaccio ed un prosieguo dal
precedente ciclo d'altro sistema solare, l'evoluzione prende a
nascere sul nostro pianeta, preceduto da alcuni pianeti e seguito da
altri, con uno scarto relativamente minimo e forzatamente tale; esso
nasce, Venere dal mare, sorgendo dal Grande Metafisico Radicale, e
si inquadra nel tempo e nello spazio, in forma che, man mano,
diviene concreta e tangibile, nel regno del visibile: rarefazione
progressiva, lungo le età .
Immaginiamoci,
quindi, la prima apparizione, nel seno del sistema, del nostro
pianeta; gli altri, lasciamoli, un pò, far da sfondo. In
archetipico aspetto, i sette globi stanno lì, ma invisibili; anche
quello che un domani, molto lontano, sarà il fisico. Ci troviamo
nel medesimo istante in cui, qualcuno, nella camera, ha appena
aperto i bocchettoni delle bombole a gas; i gas, pur tendenzialmente
allineati alla loro imprescindibile natura, o idea archetipica ed
eterna, da sempre e per sempre perfetta, ora stanno cercandola, per
adattarvici. Così, i globi, e la vita in essi, stanno giocando la
parte della manifestazione manvantarica, chiamata del caos
primigenio, in cui i mondi vengono partoriti, spontaneamente, dal
mentale cosmico. Giove partorisce Minerva dal cervello. Un primo
abbozzo esiste, di ordine; difatti, pur in quelle lontane regioni
temporali, l'infante-Terra non occuperà mai la regione ideale di
Nettuno, o di Marte. Ma, il sistema solare, nel suo complesso, è
poco più che una sfera di fuoco metafisico, e, nel contempo, mentre
l'ossatura, sia pur tanto lieve, di pensiero più che di sostanza,
viene fatta al campo di vita del nostro pianeta, sette regni di
natura, consecutivi l'uno all'altro, e contemporanei nella sfere
metafisiche, entrano in "colata" proprio allora, e
riempiono l'intero ciclo evolutivo, sino alla fine, dello stesso
pianeta. Essi sono i tre famosi "regni elementali", tanto
familiari agli alchimisti del passato ed agli occultisti di oggi.
Così vasti e vitalmente interessati all'intreccio di ogni nostra più
organica ed animica funzione, che non basterebbe un volume a
descriverli. Basti dire che in essi è contenuto l'Arcangelo, o Deva
maestoso, ma non individualizzato, e lo gnomo delle leggende
scozzesi; il mondo di presenze misteriose, che riempie la notte di
sussurrii di un particolar tipo, e la spiccata - ci sia lecito il
bisticcio - biologia dell'anima, che non possiamo descrivere in
tanto poco spazio a disposizione. Gli altri quattro regni, la
scienza moderna li conosce. Mentre i primi tre sono invisibili, e
manifestano solo gli effetti nel mondo fisico, questi volgono le
energie dal solido al magnetico; essi sono: il regno minerale, il
vegetale, l'animale e l'umano. Dei regni superumani, ci si occupa
dall'iniziazione in poi. Schiavi dell'evoluzione, ricalcano, i primi
sette, dei binari di leggi cicliche, chiamate, dalla Dottrina
Segreta, delle RONDE e delle CATENE. Per cui, a tappe ordinate, essi
occupano globo dopo globo di un unico pianeta, facendo sìche, dei
sette, uno solo sia attivo, e gli altri sei in silente attesa
produttiva, durante ogni ciclo. La settuplice ondata dei regni
vitali va ad abitare il globo A, se chiamiamo i rimanenti sei: B, C,
D (il globo fisico), E, F, G; vi resta per un periodo, detto periodo
di globo, il tempo necessario per lo svolgimento di un determinato
piano, sempre il medesimo a ripetersi, in cui, per quel che
riguarda l'umanità, nascono sette razze distinte, una figlia della
precedente e madre della susseguente. Poi, passa al globo B, vi
resta per un altro lunghissimo periodo; poi, al globo C, al globo D,
al globo E, al globo F, ed infine, al globo G, l'ultimo, ove
ha termine la ronda, o sette periodi di globo. Vi è, da qui, una
lunga attesa, o riposo, che separa una ronda dall'altra. Ed il giro
ricomincia.
Ribadiamo
il concetto: esistono
sette Pianeti Sacri. Ognuno di Essi è il globo visibile e materiale
di altri sei globi invisibili e immateriali, che coesistono con lui;
noi, ora, delineando la struttura evolutiva delle Ronde e Catene, ci
occupiamo di un singolo pianeta, con la
singola catena dei suoi altri sei globi invisibili, che chiamiamo B,
C, D (il fisico), E, F, G.
Si
intende che, all'inizio, le onde di vita non sono affatto delineate
così vividamente, come le conosciamo ora e ci appaiono, attorno,
nella cruda realtà della nostra esistenza sul globo D, il solido
fra tutti i sette che compongono l'organismo del nostro Dio
Planetario, l'Anima della terra. Esse sono poco più che delle linee
magnetiche, e Volontà ancora Superiori, dei regni iniziati alla
creazione divina, tengono saldati, internamente, e separati tra
loro, i sette regni menzionati, mentre questi abitano le sfere
superiori di vita, dette del globo A, B, C, sino a quando la seconda
ronda è finita.
Un
nuovo lungo periodo di intervallo, ed inizia la terza ronda.
Sette
ronde formano una catena, paragonabile a una incarnazione completa
del nostro Logos Planetario. E, mentre il materiale che gli era
servito durante ogni ronda era conservato per la successiva, ora v'è
un periodo di disgregazione completa degli elementi, salvo i più
duri e massicci e, dopo un ancor più lungo periodo di pralaya (o,
sonno cosmico), una nuova catena, con le sue sette ronde, i suoi 49
periodi di globo, le sue 343 razze madri. Cosa ha guadagnato da
tutto ciò il Logos Planetario? Tra l'altro che, ad ogni novella
catena, ogni regno ha conquistato la posizione del regno successivo
e quello umano, invece, una iniziazione che lo immette, più
profondamente, nel divino. Per cui, il primo regno elementale sarà
divenuto il secondo; il regno minerale, vegetale; il terzo regno
elementale, minerale, e quello animale, umano. La Luna è, ad
esempio, il corpo fisico (inerte e privo di vita) che il nostro
Logos Planetario, il Dio della nostra terra, o la somma di tutte le
coscienze, riunite in un'unica sfera d'azione individuale, aveva
durante la catena, o incarnazione precedente. Essa graviterà
ancora, attorno alla terra, per molto, come la terra è destinata ad
essere la luna del prossimo corpo che indosserà il nostro Logos,
quando ci avrà portati con Sè, nella futura catena.
Qualche
dato che può interessare lo studente, è il seguente: ci
troviamo alla quarta catena, o incarnazione planetaria, quarta
ronda, quinta razza madre (dopo due razze intangibili; una, la Lemuriana,
semisolida all'inizio, fisica alla fine; ed un'altra del tutto
solida, l'Atlantidea), quinta sottorazza, quarto periodo di
globo.
Lo
specchio su informazioni dettagliate riguardanti l'età occulta del
nostro globo, lo studente potrà esaminarlo più avanti, nel corso
delle lezioni. Si intende che certe informazioni della Dottrina
Segreta sono corroborate da decine e decine di pagine, che allineano
argomenti e prove deduttive, agli argomenti e ai dati incompleti
della scienza moderna. Quest'ultima, salvo dei metodi per analizzare
l'antichità del "tessuto" stratificato della terra (il
risultato dei quali l'occultismo, per delle ragioni particolari,
riesce ad ampliare); salvo il letto (poco comodo e pieno di sassi e
di ignoranza) in cui adagia l'attuale umanità storica, facendone
poggiare i piedi nel periodo glaciale, che è seguito da un periodo
preistorico, neolitico e paleolitico, ed iniziare la testa-capezzale
in un altro periodo egizio, cominciato 6.500 anni fa circa, si
sperde in oscillazioni di ere, che fa andare da 10.000 anni, a
100.000, a qualche milione, a tre miliardi e mezzo.
Come
vedremo, tra la razza Atlantidea e l'attuale razza Ariana è passato
un milione di anni circa.
|