Le
vere, antiche origini dell'uomo
Shamballa
La
Lemuria e l'Atlantide: i due continenti scomparsi
La
razza attuale
Il
maya eterico, l'annebbiamento astrale, l'illusione mentale
Il
Sentiero dell'umanità
La
presente lezione tocca l'argomento, forse, più misterioso ed
affascinante dell'intera letteratura esoterica. L'avvento dell'uomo
sulla terra. Un argomento che ha dato, non per colpa sua, ghiotto
cibo a menti piene di amore per la superstizione, il mito oscuro e
contorto, l'annebbiamento spirituale. Chi ha seguito con attenzione
la natura dei concetti fin qui spiegati, avrà notato che l'origine
di ogni cosa, secondo le conoscenze esoteriche, non è da
attribuirsi ad un dio isolato e cristallizzato in un simbolo di
evoluzione fissa ed eterna, nèad una caotica serie di sobbalzi
cosmici istintivi. La "Nobile via di mezzo", di Gotamo
Buddha, anche nel nostro caso, è la chiave necessaria per svelare
il mistero.
Sette
sono i Pianeti che bilanciano il proprio flusso benefico, in senso
solare, incrociando le loro Vite, innanzi alla candida Coscienza del
rogo di amore sublime che è il nostro Logos. E gli spazi che tanta
danza divina intreccerà, ad un certo punto dell'Evoluzione,
formano, nel tempo, sulla nostra terra, l'insieme delle coscienze
umane. Il nostro pianeta, come abbiamo accennato nella precedente
lezione, in seguito ad una rarefazione progressiva lungo le epoche,
acquistò, durante un lunghissimo periodo, una certa consistenza
plastica, dall'inizio del suo apparire fluidico in seno al sistema.
Dice
l'esoterismo che, da quel momento, vi fu un susseguirsi, sulla
terra, di tentativi messi in opera, da parte delle gerarchie
inferiori creatrici, per popolare di vita cosciente la terra. Si
volle, addirittura, pervenire, da parte di tali
"costruttori", che l'esoterismo chiama "impreparati
spiritualmente", alla "creazione degli uomini". Molti
ricordi che la mitologia umana possiede sui mostri dell'epoca
antica, sulle chimere, sugli uomini metà animale, si riferiscono
agli aborti continui che gemettero in quel periodo, nei luoghi, ora,
da noi abitati. Molti milioni di anni trascorsero ed i tentativi
della razza di dei infantili esortarono il Gruppo Planetario del
nostro sistema solare a incidere le lettere infuocate del Loro
Diretto Intervento sul gemebondo pianeta, che stava per offrirsi a
patria dell'uomo. Il quinto Raggio (spiegheremo, più
avanti, di che si tratta) creò la condizioni adatte alla
manifestazione dell'umanità . La Gerarchia Planetaria prese posto
sulla terra e, in un processo vastissimo e molto intricato a
seguirsi (anche nel piano dell'orizzonte mentale) da chi non è
iniziato, i primi esseri divini, frutto della catena precedente la
nostra, presero possesso del globo, sotto la dolce guida dei Signori
di Venere, insediatisi, da allora, nel luogo sacro verso cui è,
ora, polarizzato magneticamente ogni granello di coscienza del globo
stesso: SHAMBALLA, nei sottopiani eterici (spiegheremo,
pure, questo termine, più avanti) del deserto di Gobi.
La prima razza umana apparve, semplicemente astrale, estroversa dal
corpo fluidico dei Pitri, o Signori Lunari, divisa in sette
grandi branchie, su di ognuna delle sette distinte lingue di terra
lussureggiante, che si aprivano, a fiore, dal Luogo Benedetto, che
abbiamo appena menzionato: Shamballa. La proliferazione avvenne per
semplice scissione dell'entità diafana che, più tardi, molto più
tardi, sarebbe stata l'uomo. La seconda razza fu eterica; la
terza razza apparsa nei nostri territori fu la Lemuriana. Ed i
meravigliosi giganti, dalle splendide forme statuarie, gli angeli
che, in musica e dolci accenti di saggezza, colloquiavano con gli
uomini, le radiazioni iniziatiche pure, che si perpetuavano, da re a
re, di quella meravigliosa razza, creano una eco di nostalgia in
ogni poeta che si volga verso le lontane regioni del nostro passato
dimenticato. L'animale-uomo viveva in mezzo agli Dei e non ne
comprendeva la natura, come un artigiano, dalla mano rozza e
pesante, il quale fosse costretto a vivere in un castello pieno di
finissimi broccati, di sete trasparenti, di quadri, statue, opere
d'arte.
Il
Lemuriano dovette pensare, 21 milioni di anni fa, a sviluppare la
coscienza del corpo fisico. Ad esempio, come, adesso, lo studente
esoterico si sforza di mettere in cosciente attività i muscoli del
suo strumento superiore, la mente, allora, il Lemuriano doveva
mantenere il movimento ritmico degli organi del corpo (ora, mossi
dal sistema neuro-vegetativo), o ne sarebbe sopravvenuta, non la
morte, ma la mancanza di controllo esistenziale di quell'organismo
plastico, che è strutturato, sì meravigliosamente, nei testi di
anatomia. Passarono le età ed il corpo si rassodò, la padronanza
del fisico fu pienamente raggiunta, ma l'abuso deturpò la plastica
linea evolutiva che le Guide dell'umanità volevano imprimere al
germe umano in evoluzione; la malattia venerea conosciuta, oggi,
sotto il nome di sifilide ebbe origine dagli eccessi
licenziosi di quel tempo; anche se privi di una vera e propria
colpa, perché compiuti senza intelligenza. La razza delle scimmie
risale all'atto che la Dottrina Segreta chiama "il peccato
dei senza mentale", dell'uomo animale, il quale, scavalcando la
linea sottilissima che lo separava dal regno animale di allora, si
unì, fisicamente, ad essi. Il fuoco, elemento purificatore, unico
simbolo fisico della divinità, straripando dai vulcani e dalle zone
sotto la crosta terrestre, lavò via tale umanità, in successivi e
necessari interventi. E, lentamente, apparve la rezza Atlantidea.
L'uomo doveva sviluppare il corpo emotivo, il secondo dei suoi corpi
di manifestazione. La ricchezza materiale a cui pervenne quella
umanità è talmente possente, che solo piccoli sprazzi se ne
possono rintracciare, nei rivoli o residui di razza, che noi
studiamo come le tribù del Perù, il ceppo etnico dei Maya, il
popolo degli Egizi. Quell'arte, nobile soltanto quando è servita
con un sovrumano sacrificio di sè stessi e della propria anima, a
favore dell'Essere Universale, cioè la Magia, fu
adoperata in una maniera del tutto pratica e potente ed a fini
egoistici. Ci riporta la tradizione esoterica che la razza
Atlantidea, il cui unico desiderio di ogni singolo ad essa facente
parte era di depredare e possedere i beni altrui, giunse a tale
padronanza delle forze magiche inferiori che, con la stessa
scioltezza con la quale l'uomo del tempo presente mette la chiave
nel quadro di accensione della propria "Alfa 164", così,
allora, si recitavano versetti magici, o si faceva uso di mezzi
occulti, per scopi egoistici. Gli eccessi di vibrazioni dei corpi
sottili ed anche l'estrema tenacia a mantenere sotto controllo i
medesimi, fino a giungere alla sterilità, per timore di
avventurarsi nel puro altruismo, sono, tra l'altro, le cause del
male che noi conosciamo come cancro e che ha le sue radici in
una cattiva funzione dei chakras astrali, o elementi vitali del
secondo nostro corpo invisibile di manifestazione, a partire dal
basso. L'acqua, l'elemento in sintonia cosmica con il corpo astrale,
fu adoperata per distruggere quella razza debole e cieca. Il
fenomeno che, in termini occulti, è chiamato "annebbiamento
astrale" o "glamour" (parleremo, anche, di ciò, più
avanti) nacque nell'alveo delle coscienze di quel tempo.
La
razza Ariana, la quinta razza, l'attuale, è in fase di fissazione
definitiva. In essa, l'uomo sta sviluppando il corpo mentale, con
tutte le qualità meravigliose che originano dal medesimo. E,
ancora, la luce che scaturirà dall'uomo, luce di completo genio e
di sublimale e celeste bontà, deve apparire, nel suo pieno fulgore.
L'"illusione mentale" ha le radici in tale razza,
come il Maya eterico - il male attinente alle energie dense
biologiche - le ha nella Lemuriana.
È
d'uopo, giunti sin qui, avvisare lo studente, ancora una volta, che
non è possibile rispettare una stretta organicità, in un Corso di
Lezioni come il presente, e, nel medesimo tempo, mantener fede alla
sintesi che vogliamo seguire. Tutta l'evoluzione che precede il
nostro tempo non è stata un gioco; l'incrocio degli interventi
divini ed il sapiente intercalare delle Forze Planetarie (altrove,
autorevolmente, chiamato dei Sette Raggi) non ha cessato un attimo
di seguire, passo a passo, l'intricato arazzo di tutte e sette le
evoluzioni, di cui una è l'umana. Soltanto studiando un'opera
importante come il "Trattato dei Sette Raggi", di Alice
Bailey, il cultore potrà capire qualcosa di quello che è
l'astrologia esoterica, in connessione all'evoluzione umana ed al
Piano che essa sta gradatamente servendo, ma in maniera sempre più
efficace. Altre due razze dovranno nascere, e noi ne vediamo già
l'inizio in molti tratti decisivi che appaiono attorno a noi,
specialmente in alcune zone dell'America. Il seme della Sesta Razza,
che svilupperà l'intuizione amorevole, o il quarto dei corpi umani,
il buddico, sta sbocciando, quale vigile frutto dei
continui sforzi dei nostri Fratelli Divini. Questo, sia detto per
inciso, è uno degli scopi per cui, ora, le presenti cognizioni
vengono date al pubblico; al di là del velo si invita, chi sia, per
Karma, destinato a tale compito, a tendere tutte le proprie forze in
simile direzione. La Settima Razza sarà la Razza della volontà, la
Razza di Atma, il quinto dei corpi umani; ma, è prematuro parlare
di essa.
Gradualmente,
all'esoterico, il Proposito del Logos inizia ad apparire: l'uomo non
si trova più, solo ed inerme, davanti ad una natura ostile, che non
capisce; egli suddivide in tre parti quella che lo concerne, nel suo
aspetto di uomo; quella che concerne il ciclo storico che vive,
incassato come un pinolo nella pigna, in tanti altri cicli
precedenti e susseguenti; e vede un più vasto ciclo cosmico, da cui
ogni cosa deriva. Egli possiede tre corpi di manifestazione, con tre
specifiche funzionalità, dei quali, uno soltanto, al momento
dell'attuale evoluzione, è normalmente visibile.
Essi sono, a partire dall'alto:
1.
il corpo causale-mentale (dove prendono nascita le astrazioni pure
del pensiero, e l'inquadramento intellettuale delle stesse),
2.
il corpo astrale (o delle emozioni, in senso generale),
3.
il corpo eterico-denso (o delle funzioni fisiche e biologiche,
propriamente dette).
Dietro
ad essi vi è il piano buddico, da cui ogni cosa è sorretta, come
manifestazione del Secondo Raggio, e dove appare la Gerarchia
Planetaria. L'uomo fa parte di una Razza che, come unica Entità, si
incarna successivamente, sorretta, per le ali celate, dalle sublimi
Guide Divine, per acquistare, nel complesso, degli attributi
sublimali che saranno, poi, la risorsa di ogni sua singola cellula.
Razza che gli esoterici sono abituati a considerare un solo Essere e
che chiamano il Quinto Raggio, il discepolo mondiale, il vero
Salvatore del mondo, di cui il Cristo non è che simbolo. Infine, in
un meraviglioso sgranarsi di leggi macrocosmiche, chiamate delle
Catene e delle Ronde, l'uomo realizza di far parte di un piano ancor
più vasto, che concerne i rapporti che il nostro Sole ha verso Vite
Possenti, che lo guidano e tutelano d'appresso. Meta dell'uomo è di
pervenire a quella che, solitamente, è chiamata iniziazione;
processo che si svolge nei piani mentali e buddici ed ha per scopo
di rendere capace la struttura fisico-eterica a reggere,
continuamente e coscientemente, il flusso della Potenza e della Luce
dei piani superiori. Ma, quello delle iniziazioni, è un'altro degli
affascinanti e vitali argomenti che preghiamo lo studente di
coltivare con il proprio studio e con la propria pratica. A tal
proposito pensiamo di dargli un efficace consiglio, indirizzandolo
verso il libro di testo: "Iniziazione umana e solare", di
Alice Bailey.
Una
via, la via del Sentiero senza fine, ma che ha una sintesi, ferma e
definitiva, nel concetto cardinale, che è la stessa essenza vitale
e lo stesso tessuto egoico di ogni illuminato: IL MOVIMENTO,
ENERGIA ETERNA, È L'UNICA VITA.
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