I
Sette Raggi (parte seconda)
I
regni dopo la morte
Il
corpo eterico ed i chakras
La
costruzione di un sistema solare, facendo seguito alle nostre
precedenti lezioni, pur basandosi sull'ardente incandescenza di una
radice squisitamente assoluta, ricalca, nelle sue successive fasi,
delle forme del tutto "tecniche" e conseguenziali. Mano a
mano che lo studente di esoterismo, in costante rapporto metafisico
con il proprio Maestro di Raggio, si addentra nell'investigazione
dei misteri della natura, scopre, appunto, quanto meticolosa sia la
mano della Gerarchia nell'applicare queste stesse formule
costruttrici, che si legano, poi, alla crescita, pur sempre
spontanea, della materia. È la semplice enunciazione del campo
d'azione del principio Creativo Originario, dal punto di vista del
Sistema Solare e non da quello del Mago Bianco, che noi delineeremo,
da ora in poi. E seguiremo il metodo, spiccatamente esoterico, di
partire dall'universale, scendere nel particolare, e dare modo
all'ultimo di ritornare all'universale.
Ci
sono, dunque, sette piani di esistenza, dove la coscienza umana è
inserita, mentre segue il naturale suo ritmo quotidiano
reincarnativo. Sette piani, che rappresentano il campo d'azione
diretta dei Sette Raggi, emananti dai Sette Pianeti Sacri del nostro
Sistema Solare, sicché, però, ognuno si occupa del suo settore
specifico e, nello stesso tempo, collega le sue attività vitali
anche agli altri sei; è da tali piani che la Monade agisce,
padroneggiando l'Anima e la personalità . Più avanti, studieremo
l'importante funzione vitale dei medesimi e penetreremo, alquanto,
nello strato segreto e nei significati più riposti e intimi delle
Sublimi e Onnipotenti Coscienze che in Essi risiedono, e, da lì,
irrorano, in un silenzio fremente d'amore saggio e di potere
creatore, le radici della manifestazione tangibile ed oggettiva. Che
rapporti hanno tali piani con la coscienza ordinaria dell'uomo
comune? Praticamente, alcuna. Egli è semplicemente oggetto dei
formidabili influssi energetici che da loro provengono e ne è
schiavo, sino a quando le iniziazioni non lo immetteranno, sempre più
profondamente, "faccia a faccia con i successivi aspetti
del suo Sè celato"; il quale, in definitiva, è
appunto l'agglomerato iridescente e infinito di queste vite,
collegate in un susseguentesi allacciarsi di distanze. Possiamo, in
primo luogo, dividere questi, che sono degli stati di coscienza
superiori, in due meravigliose zone esistenziali: la materiale e
l'immateriale. Teniamo, però, sempre, presente il fatto che i
diagrammi verbali da noi enunciati riguardano soltanto il punto di
vista umano e non, per esempio, gli altri regni della natura (coorti
angeliche, ecc.); inoltre, teniamo sempre presente che i sette
nuclei di vita sono strettamente collegati, dal punto di vista del
nostro Logos Planetario, ai Pianeti Sacri, i quali si uniscono alla
Sua Coscienza e, di lì, pervengono alla coscienza dell'uomo, ma
solo quando egli sintonizza i punti vitali e nevralgici del suo
corpo eterico, con il suo organismo fisico. Nell'esoterismo
periferico si è portati a credere che i piani di cui parliamo siano
la struttura definitiva e completa del nostro Sistema; noi cogliamo
l'occasione per chiarire che i medesimi sono, invece, i
sottopiani dell'Ultimo Piano Cosmico, il Fisico Cosmico.
L'uomo
non è in sintonia cosciente con gli altri sei globi invisibili che
coesistono con la Terra, unico aspetto tangibile e sostanziale di
essi. Solo in un caso egli è giunto a vederne, privo dei necessari
poteri che gli conferisce l'iniziazione datagli dalla Gerarchia
Bianca, un frammento: durante il periodo che intercorre tra le sue
incarnazioni. Allora, in un delicatissimo processo, paragonabile
all'aprirsi dei petali di una profumata rosa d'anima, egli tocca il
vertice dei tre mondi in cui è maggiormente polarizzata la sua
coscienza; e, cioè, trascende il mondo fisico e penetra in quello
illusorio (creato sin dal tempo di Atlantide e destinato a
scomparire nella Settima Razza Madre), chiamato astrale, ma che i
Maestri sono soliti nominare "dell'annebbiamento
emozionale". Mondo pieno di incanti, di forme, a volte
luminosissime, ma, per lo più, gravitanti verso l'ignaro, con
allettanti sinuosità, inesplicabili in termini scritti. Ci si può
ispirare, per averne l'intuitiva comprensione (non dimenticandoci
che, in esso, siamo immersi costantemente, come in una nebbia
oppressiva e soffocante, ma visibile) nello studiare le descrizioni
che ne avemmo ai banchi di scuola, sullo Stige, sull'Acheronte, sul
mondo dell'Ade. I Maestri sono molto parchi nell'inviare i propri
nuovi discepoli, privi di una guida, in questo regno, che ha una
realtà, anche se transitoria, molto potente. Vogliamo accennare,
soltanto, che esistono, al giorno d'oggi, gruppi, sempre in maggior
numero, di discepoli, in tutto il mondo, i quali hanno il compito,
adoperando speciali formule di potere, e allineati alla luce della
loro anima, di dissolvere, occultamente, sotto il controllo della
Gerarchia dei Maestri, simile morbosa creazione di sentimenti umani;
ma, comunque, di una spiccata realtà, pressoché tangibile.
Superando
tale ostacolo, l'uomo ha conosciuto il secondo dei piani superiori,
durante il processo della morte: il Piano Mentale. Il
quale, a sua volta, costituisce un altro ostacolo, pieno com'è, del
corollario orticante delle così chiamate forme-pensiero, per
lo più - nel nostro caso e nella fase evolutiva in cui si trova
immersa l'umanità - frammentarie e distorte; il mondo invisibile,
col quale si sintonizzano, spesso e volentieri, le menti non
illuminate dalla luce interiore della gran parte dei pensatori
odierni. Lì, essi vengono a contatto con una speciale
sostanza-pensiero elettromagnetica, manipolata e rimanipolata dai
secoli delle generazioni passate; ed entrandovi in rapporto si
rinchiudono in una barriera potente di vecchi pregiudizi, dogmi
superati, strettoie mentali, da cui è difficile uscire, senza il
comando inflessibile della propria volontà spirituale risvegliata.
Giunge il momento in cui, però, il disincorporato, dopo aver
attuato il processo che, da millenni, nei testi della Gerarchia
Bianca, è chiamato "d'eliminazione", perviene allo
svincolo di ogni forma transitoria che lo ratteneva aggregato alla
stratificazione immediata delle sensazioni; sia emotive, che mentali
inferiori. Egli si trova libero e radioso, vincolato soltanto al
globo di luce, strumento, a sua volta, dello spirito che risiede in
esso, e chiamato anima. I teosofi lo indicano come, corpo causale,
poiché vi sono racchiusi i semi delle cause di vite precedenti, che
manifesteranno i loro effetti nella presente incarnazione, e lo
stesso diverrà serbatoio di futuri semi, da cui sbocceranno altri
effetti; sino a quando, però, tale meraviglioso cesello, frutto di
un laborioso faticare sottile dello spirito che lo abitò durante
tutto il tempo in cui si manifestò nei tre mondi, come uomo, a sua
volta, non verrà distrutto, tramite la quarta iniziazione, chiamata
della crocifissione. Allora, il liberato andrà a stabilirsi, ricco
di poteri soprannaturali e con pieno diritto, a far parte della
Confraternita Creatrice, nei quattro Eteri Cosmici, preludio ad
altre forme di beatitudine incomprensibili.
Ma
a noi non interessa, ancora, l'argomento. Abbiamo voluto solo
accennare che, entrato in contatto con l'anima, dopo il processo
naturale della propria morte, meraviglioso unguento che gli
esoteristi considerano il profumo stesso della Vita Una, l'uomo
raggiunge, coscientemente, il pinnacolo del tempio dei tre mondi:
il piano causale. Egli, quindi, conosce solo tre piani,
di questi sette che noi abbiamo menzionato, ed è un appuntamento a
cui nessuno ha mai mancato; migliaia di volte siamo
morti e migliaia di volte ci siamo reincarnati. Pochi spiritualisti
che ci leggono non proveranno un richiamo nostalgico che emana dalla
descrizione della costante penetrazione che il loro io ha avuto,
durante gli intervalli che separano il suo tuffo nella materia, tra
incarnazione ed incarnazione. Fa argomento a sè l'enumerare ogni
meravigliosa Potenza Angelica, che risiede abitualmente nei tre
piani. Vogliamo, comunque, sottolineare due aspetti della questione.
Il primo è che, anche se può sembrare, forse, che ci si stia
allontanando dal trattare i Sette Raggi in dettaglio, è necessario,
comunque, ambientare il campo di azione in cui i medesimi si trovano
a far parte di Messaggeri del Divino; il secondo, è che noi ci
troviamo ad esprimere, lo ripetiamo, soltanto la struttura del
Piano Fisico Cosmico, o l'ultimo dei Sette Piani Cosmici.
Ora,
analizzando il corpo fisico umano, frammento che rispecchia in sé
le leggi di un più ampio TUTTO, gli occultisti sanno che il
medesimo ha sette sfumature graduali di decrescente materialità :
è formato da uno strato solido, da uno liquido ed uno gassoso e,
finalmente, da quattro gradi di materia invisibile, i quali
costituiscono il corpo eterico, che è parte fondamentale in ogni
processo di magia naturale. È sul corpo eterico che sono
focalizzati quei vortici di forza, deflettori sapienti, quando sono
adoperati dal discepolo, dell'energia dei Sette Raggi. È la
magistrale padronanza di questi "chakras" che fa di un
Adepto della Loggia Bianca la maestosa arca di potere che egli è .
È il corpo eterico che collega l'isolata e confinata entità umana,
nel palpitante e sconfinato mare del corpo eterico del Pianeta e del
corpo eterico del Sole, che sono una semplice Entità .
Nel
fare i debiti rapporti, riveliamo che i tre mondi in cui l'uomo è
immerso, prima che ne venga liberato dalla quarta Iniziazione, sono
il Piano Solido dal punto di vista del Logos Solare, proprio come i
tre stati della materia densa lo sono per l'uomo. Ed i rimanenti
quattro Piani Cosmici, che interpenetrano e determinano ogni
manifestazione emergente nei suddetti tre regni sono, rispetto
sempre al Logos Solare, quello che è per l'uomo il corpo eterico.
Scopo del Maestro è di dare un metodo occulto al proprio discepolo
(comunque, sempre il medesimo da che la Gerarchia tiene le redini
dello sviluppo evolutivo del nostro Pianeta), il quale tramuti il
piombo del discepolo, cioè i quattro eteri del suo corpo fisico
denso, nell'oro purissimo dei quattro eteri cosmici. Ciò comporta,
nella manifestazione dei tre mondi, la crescita di un vero Mago
Bianco, il quale, senza fronzoli e senza lungaggini di falso
misticismo, faccia scorrere, attraverso i trasumanati vortici del
suo corpo eterico, ed in modo diretto ed immediato, le forze dei
Sette Raggi, che zampillano, fresche e vergini, solo dal Corpo
Eterico Cosmico. Processo che, ben presto, lo renderà, a sua volta,
Maestro di Saggezza e di Potere.
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