I
Sette Raggi (parte terza)
Spiegazione
della Parola Sacra "AUM"
Questo
mistero è accuratamente proposto, sotto forma di simboli, da parte
di tutte le religioni, sia orientali che occidentali, al credente ed
allo studioso, fino ai giorni nostri, e, per comprenderne l'enigma,
affermiamo, in modo franco ed immediato, che occorre, ancora una
volta, chiedere aiuto alla conoscenza che gli Adepti e la
Fratellanza Bianca posseggono sull'origine magica della creazione
dei mondi e sul rapporto vivo ed immanente che intercorre tra il
macrocosmo ed il microcosmo, e che dei due fa uno.
Ma,
teniamo a ricordare che ogni lezione del trattato che leggete è
legata alla precedente ed alla successiva, in maniera molto stretta;
lo studente consideri, quindi, che essendo, ora, noi entrati nella
spiegazione del tutto "tecnica" e precisa sulla magistica
primordiale creativa, non possiamo tornare a ripetere i significati
profondi, e puramente astratti, dell'infinita natura dell'Uno, in
tre persone ed in sette derivati magici. Ciò fa parte della
precedente dissertazione. Ad essa rimandiamo lo studente, prima che
egli possa comprendere tutta la stretta logicità dall'attuale
esposizione e soddisfare il suo animo che brama dall'attingere a
dati metafisici.
Ogni
Pianeta è simbolo di una qualità assoluta, latente nell'universo.
Qualità che sono, di norma, chiamate idee archetipe. Schiave dell'immanifesto,
rendono schiavi i mondo conosciuti, sino a quando gli ultimi non
liberano ciò che esse rappresentano, e loro medesimi, con l'atto
preciso d'emergere nella materia. Helena Petrowna Blavatsky afferma,
nel sesto ed ultimo volume della sua Dottrina Segreta, che il nostro
Logos Planetario, immerso in meditazione profonda e divina per
l'intero ciclo dei Suoi cento anni (trecentoundici bilioni e
quaranta miliardi di anni umani) contempla qualsiasi fatto, dai più
grandi ai più piccini, che si oggettiverà in quel periodo, e
gliene permette, di conseguenza, la suddetta manifestazione. Egli è
il Dio del nostro Pianeta, e, come ogni altro Dio Planetario, vigila
e possiede lo scrigno dei disegni intimi del Logos Solare, per
quanto concerne il Suo ciclo individuale. A noi non interessa
parlare della Terra, con gli altri quattro Pianeti, cosi detti non
sacri, del Sistema Solare (Marte: VI Raggio; Plutone: I Raggio;
Terra: III Raggio; Sole e Luna, che velano due pianeti occulti).
Analizziamo, invece, la natura dei Sette Pianeti Sacri e
consideriamo che essa è talmente alta ed inconcepibile alla
mediocre mente umana, che il più comune degli sbagli compiuti dagli
studiosi in esoterismo diviene il camuffarli grottescamente in
giganteschi uomini, una specie di Molock dei cieli. Essi sono una
vibrazione, essi sono una impressione sempre più sottile, essi sono
rappresentanti di quel nulla che indicò Gotamo Buddha, in antitesi
al tutto materialistico che circonda, ancora, l'uomo. Solo facendosi
divini in ogni atomo della nostra stessa carne potremo percepire
l'inebriante profumo che, pur se della più sottile specie, ha la
capacità di sorreggere, ora, in piena manifestazione, tangibile e
completa, il foglio del trattato su cui leggete quanto scriviamo.
Non
appartengono, quali semplici principi di vita eterna, solo al
Sistema Solare, ma ci portano l'eco di campi sempre più lontani, in
cui sfumano i contorni individuali del nostro Logos.
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Vulcano (Primo Raggio o della Volontà ): messaggero
della volontà amorevole. L'originario. L'uomo di Primo Raggio,
pervaso solo da Forza Pura, tende ad acquistare possesso della sua
sacra eredità, in modo indiscutibile, con solo coraggio, attingendo
alle stesse radici della vita. Ogni grande conquista della storia
appartiene ad individualità di questo genere.
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Giove (Secondo Raggio o dell'Amore-Saggezza):
amore magnetico, desiderio, attrazione inspiegabile verso ciò
che è dolce, spontaneo. Saggezza, in contrapposizione alla frattura
immediata d'un atto violento.
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Saturno (Terzo Raggio o dell'Intelligenza Attiva):
equilibrio, adattamento tra i poli degli opposti, ragion pura;
adattabilità a qualsiasi dissonanza ambientale. Lo si comprende
appieno contemplando il fiore chiamato stella alpina, che si apre,
con le radici, la strada, tra le rocce, sormontando ogni difficoltà.
Gli individui, sotto l'influsso del Terzo Raggio, superano ogni
difficoltà, proprio come le radici di questo fiore, alla ricerca di
linfa vitale, si attorcono nella dura pietra.
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Mercurio (Quarto Raggio o dell'Armonia e della Bellezza):
l'artista; se, per artista, consideriamo colui che possiede la
formula matematica e geometrica per racchiudere, in circolo chiuso,
la bellezza, prerogativa di ogni cosa in natura. Solo questo raggio
dona compiutamente tale capacità .
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Venere (Quinto Raggio o della Scienza): l'uomo di
scienza. La ricerca del dettaglio. L'andare verso l'incastro del
mosaico. L'accuratezza. Il minimum.
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Nettuno (Sesto Raggio o della Devozione): la devozione
inflessibile verso gli eterni ideali. La capacità di identificare
l'Assoluto, nello stretto relativo, sia, esso, una forma umana, un
amore; sia, esso, il medesimo panteismo.
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Urano (Settimo Raggio o della Magia): l'atto finale
della creazione. L'ultimo guizzo che rende l'onda completa. Il mago;
la capacità di rendere definitiva e materiale, l'omogenea e
spirituale struttura delle forme.
Ecco,
in breve, dallo stretto punto di vista umano, l'analisi dei Sette
Raggi. Essi presentano una loro inerente dualità . Colui che, come
i Maestri di Saggezza, è riuscito ad identificarsi con la linfa
squisita che, fiori divini nel campo del Signore, s'innerva nei loro
steli, ne manifesta le qualità, or ora, menzionate. Chi sta
inerpicandosi verso di loro, ne deformerà l'immacolato candore,
mostrando i così detti "difetti di Raggio", e cioè :
Primo
Raggio:
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imposizione
dell'autorità, messianesimo politico, violenza,
cristallizzazione mentale
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Secondo
Raggio:
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emotività
instabile, patologia affettiva, eccesso nel dare,
soffocamento sentimentale nei riguardi di coloro cui si è
legati intimamente
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Terzo
Raggio:
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diplomazia
ipocrita, untuosità, solitudine accentuata, onanismo;
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Quarto
Raggio:
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amore
della polemica, complesso dell'artista incompreso,
devitalizzazione, nella ricerca disordinata della
fondamentale armonia delle cose;
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Quinto
Raggio:
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egoismo,
derivato dal distacco illusorio dal tutto,per isolarsi,
volontariamente, nel proprio ego; eccesso di dettagli,
criticismo innaturale;
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Sesto
Raggio:
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fanatismo
politico, religioso, intellettuale. Gli inquisitori
medioevali; i discepoli, ai primi passi sul sentiero;
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Settimo
Raggio:
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magia
nera, amore per ciò che di torbido esiste nella letteratura
misteriosofica, pratiche di cosiddetta magia sessuale.
Complesso dei "corridoi sotterranei".
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Tutti
gli uomini sono legati, per sempre, a una di queste linee, e si
dividono in sette gruppi. Comunque, prima di arrivare alla
definitiva scoperta del proprio Raggio Monadico, essi debbono,
gradualmente, con l'aiuto del proprio Maestro di Raggio, stabilire
e, quindi, non esserne più dominati, gli altri cinque "Raggi
sottostanti"; cioè, a quale appartenga il proprio corpo
fisico, quello del corpo astrale, quello del mentale concreto,
quella della personalità, e quello dell'Anima o del corpo causale.
Le prime tre Iniziazioni gli fanno conoscere i primi quattro Raggi;
la quarta gli fa conoscere il Raggio dell'Anima ed intuire quello
monadico, eterno. Ogni uomo cambia, ad ogni vita, Raggio dei tre
corpi; con una certa continuità, tra le vite, quello della
personalità ; conserva - ma con le dovute eccezioni - per tutto il
ciclo reincarnativo, come Anima, il Raggio del corpo causale. E, per
sempre, ripetiamo, il monadico.
Torniamo
a suggerire lo studio del "Trattato dei Sette Raggi",
di Alice Bailey, per gli incalcolabili benefici che ne deriverebbero
allo studente, e non soltanto di carattere puramente intellettuale.
Lo studio dei Sette Raggi Fondamentali, oltre che sconfinare nella
investigazione dei cicli storici passati e futuri, sotto la Signoria
dei Medesimi, dà la possibilità di conoscere, razionalmente e
sanamente, quella via chiamata del "fuoco interno",
o di kundalini, che riguarda il metodo di risvegliare i poteri
occulti del discepolo, e farne un Adepto. Lo studio dei Raggi
permette al discepolo di elevare le energie, da sotto il diaframma,
sino al punto centrale sulla testa, chiamato chakra eterico
brahmarandra, in connessione con la glandola pineale. Ciò, lo
libera dalla carreggiata comune degli influssi astrologici (che
guidano i destini di coloro, i quali sono polarizzati, nelle proprie
essenze vitali, in quelle forze occulte, vibranti, appunto, sotto il
diaframma) e lo pone sotto la limpida "impressione" dei
Sette Pianeti Sacri. Fino a quando il discepolo, divenuto iniziato,
in una progressione sempre più ampia, collaborerà nel lavoro di
mago bianco, in modo cosciente e diretto, con gli Dei del nostro
Sistema Solare.
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