Prima
di reincarnarsi, l'Anima, attraverso l'atomo permanente, risveglia
le forze della mente della vita passata rimaste latenti in esso.
L'atomo
comincia ad attrarre il "materiale" con il quale ha
affinità e il corpo mentale, che verrà a costituirsi intorno a
questo nucleo, sarà molto somigliante al vecchio mentale della vita
precedente.
Verso il quattordicesimo anno d'età, i corpi eterico ed astrale
sono già formati e maturi per essere usati dall'uomo nella propria
evoluzione. Inizia così a svilupparsi il corpo mentale che avrà la
sua massima funzionalità intorno al ventunesimo anno d'età.
Ora, la mente, completamente sviluppata, svolge due funzioni
principali:
la prima riguarda la mente concreta o piano mentale
inferiore, la parte critica, analitica e raziocinante che opera
attraverso la personalità ed è costituita da particelle che
provengono dal mondo mentale inferiore;
la seconda riguarda la mente astratta o piano mentale
superiore, la parte idealistica ed illuminata che ha la facoltà
di costruire i modelli sui quali saranno modellate le forme; è
costituita da materiale mentale dei piani superiori.
Da quanto detto risulta che esistono due aspetti principali della
mente:
- quello analitico, costituito dagli impulsi provenienti dai
"sensi", i quali riportano immagini parziali della Realtà;
- quello astratto costituito dalla facoltà di costruire modelli in
relazione al "mondo delle idee", sulle quali sono
modellate le forme.
Man mano che l'aspirante evolve, focalizza la mente sulle idee
spirituali e le vecchie forme pensiero cessano di attrarre la sua
attenzione.
Oltre questi due aspetti esiste l'"Intuizione" (vedo
dentro) che permette una comprensione (prendere con se) della Realtà
completa, in quanto connessa con la "Coscienza Cosmica"
che tutto pervade.
Per questo è necessario che l'uomo percorra il Sentiero nella sua
stessa mente, attraverso la meditazione, dirigendosi dal concreto
all'astratto e oltrepassando il velo di maya della personalità.
Questo è il percorso descritto nelle Upanishad:
"Dall'irreale conducimi al Reale";
"Dalle tenebre alla Luce";
"Dalla morte all'Immortalità";
in altre parole, dal transitorio all'Eterno.
Mediante l'introspezione e la meditazione, possiamo accertare
l'esistenza, la qualità, la dinamica e la dimensione dei nostri
pensieri composti, all'origine, da una sostanza indifferenziata che
assume, in un secondo tempo, le caratteristiche impresse dalle
stimolazioni interne ed esterne.
Tutte le attività, del pensiero e delle emozioni, provocano
aggregazioni di questa sostanza, formando dei vortici energetici che
conservano una forza dinamica pari a quelle impartita.
Questa essenza "elementale" così aggregata, rimane
nell'atmosfera del suo artefice per un tempo più o meno lungo,
continuando ad influire su di lui anche a sua insaputa,
condizionando ogni suo successivo pensiero, sentimento ed azione e
diventando così il suo agente Karmico.
Bisogna ricordare che queste forme elementali semintelligenti, non
sono né buone né cattive, ma divengono tali a seguito dei nostri
pensieri e sentimenti ed aumentano di potenza aggregandosi ad altre
che vibrano sulla stessa frequenza.
Da tutto ciò, possiamo comprendere l'importanza di una mente
focalizzata nella "Luce della Mente Astratta", per
percepire quelle "Voce Interiore" che si manifesta sotto
forma d'avvertimenti, premonizioni ed intuizioni. Esse emanano dal
"Polo Spirituale dell'Uomo" e transitano fino al cervello
fisico.
Da qui nasce la necessità di integrare la personalità con l'Anima
attraverso una disciplina di pensiero e di "Cuore", così
da permettere all'intuito e alla Voce dell'Anima di raggiungere
l'uomo fisico il quale è ancora troppo spesso il suo carceriere,
invece di esserne l'attento ed umile servitore.
Questo è il traguardo attuale verso cui tende ogni essere umano.
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