INTRODUZIONE
Con
questa piccola guida invitiamo tutti quelli che per la prima
volta vogliono intraprendere la ricerca paranormale a
considerare alcuni aspetti relativi ad eventuali pericoli
derivanti dalla suddetta ricerca. Il mondo dell’occulto
esercita un discreto fascino su ognuno di noi, la curiosità
appartiene al genere umano e ci spinge oltre i nostri limiti
alla ricerca di ciò che a noi manca, la continua ricerca alle
risposte che da secoli tormentano la mente dell’uomo:
· Cosa c’è oltre la morte?
· Cos’è la morte?
· Esiste la reincarnazione?
· Cos’è la magia? Funziona veramente? Chi può praticarla?
· Esistono i fantasmi? Cosa sono esattamente?
· Si possono evocare gli spiriti?
· È possibile contattare i defunti? Esiste veramente
l’aldilà?
Da secoli l’uomo, a qualsiasi razza, religione, estrazione
sociale appartenga, cerca con ogni mezzo a sua disposizione di
dare una risposta a tutti questi quesiti, rimasti inevasi da
millenni e tramandati, di generazione in generazione, fino ai
nostri giorni e alla nostra generazione. Molti verranno dopo
di noi, il progresso e le scienze avanzeranno senza sosta,
l’essere umano si evolverà sempre di più; ma più il
progresso e la tecnologia si sviluppano, più le risposte a
questi millenari quesiti si allontanano, come se una qualche
misteriosa legge di causa-effetto impedisse all’uomo di
venire a conoscenza di cosa ci sia una volta che la vita
biologica arriva alla fine, insieme a tutti i misteri che essa
racchiude.
La ricerca e lo studio dei fenomeni paranormali, argomenti di
studi molto affascinanti, non è detto siano privi di
pericoli: questo mondo racchiude tante insidie, dannose per il
sistema nervoso, la psiche e la struttura fisica. In questa
relazione cercheremo d’illustrare quali siano i pericoli che
possono insorgere in alcuni soggetti durante lo studio e
l’osservazione di tali fenomeni. Nei seguenti capitoli ho
incluso delle note a fonda pagina per facilitare la
comprensione di alcune terminologie medico-scientifiche che
saranno utili per la comprensione di questa guida nella sua
totalità. Fatta questa piccola introduzione, non resta altro
che iniziare insieme il nostro viaggio nel mondo della
fenomenologia paranormale.
BREVE
STORIA DELLA PARAPSICOLOGIA
La
parapsicologia1, a differenza di quanto
erroneamente si creda, non è affatto una disciplina
appartenente alle scienze umanistiche: non esiste nessun corso
universitario di parapsicologia, e di conseguenza nessuna
laurea come parapsicologi2, almeno non in
Italia. Nei paesi anglosassoni, e negli U.S.A. in maniera
particolare, si ha la pessima abitudine di associare il
termine di parapsicologo a chiunque pratichi la magia e
soprattutto ai sensitivi3, con questo
facendo sembrare la materia un qualcosa di oscuro, di cui
avere paura. Le cose, però, sono ben diverse. E’ nella
natura dell’essere umano avere paura di tutto ciò che non
conosce: qualsiasi cosa ignota alla scienza ufficiale e
all’umana comprensione viene di conseguenza bandita, messa
da parte e riposta in un angolo nel dimenticatoio collettivo.
Le cose si fanno ancora più complesse in paesi come
l’Italia, dove la cultura religiosa è molto ispezionata e
governata dalle autorità ecclesiastiche, le quali non fanno
altro che condannare e bandire il progresso scientifico e, con
ferree censure e primordiali dogmi, demonizzare i proseliti
che la scienza crea.
Per tali motivi la ricerca parapsicologica ha avuto un
fiorente sviluppo nei paesi anglosassoni, dove la cultura
cattolica non ha avuto modo di collocarsi. Una delle più
importanti società che si occupa di ricerche parapsicologiche
è senz’altro la “Society for Psychical Research”,
fondata a Londra nel 1882 e tuttora attiva. Tre anni dopo, nel
1885, nacque negli Stati Uniti la “Society for Psychical
Research of New York” anch’essa attiva ancora ai
giorni nostri; nel 1919, ancora, fu fondata a Parigi l’“Institute
de Métapsychique International”. La ricerca paranormale
di quel periodo fu mirata allo studio dei medium e dei
fenomeni spiritici in particolar modo. Le case infestate e le
apparizioni spettrali non erano molto seguite, in quanto i
ricercatori del passato canalizzavano tutte le loro energie
sullo studio dell’ectoplasma4 e su come
smascherare i falsi medium e le sedute spiritiche fasulle,
fenomeno che stava diventando una fonte d’ottimi guadagni
per i truffatori dell’epoca che, grazie ad ogni sorta di
trucco meccanico, chimico ed emotivo, riuscivano a creare
sedute spiritiche di grande effetto con pochi e semplici
trucchi. Per fare un esempio, nella metà degli anni ’50,
negli U.S.A., fu scoperta una ditta che, grazie all’ausilio
di un catalogo di vendita per corrispondenza, vendeva tutto il
necessario per creare una seduta spiritica di grande effetto,
con tanto di tavolino auto-battente e strumenti musicali
auto-suonanti; il vero fiore all’occhiello di questa ditta
erano i falsi fantasmi: per la modica cifra di $.50.00 si
poteva acquistare una finto fantasma a grandezza naturale, con
tanto di abito di foggia ottocentesca o medioevale, che, una
volta collocato nella totale oscurità, gradualmente si
illuminava di verde fosforescente e, dopo qualche minuto, si
spegneva con lo stesso effetto di luminescenza graduale. Un
vero effetto speciale degno di Hollywood. Con il passare degli
anni e l’avanzare del progresso scientifico, il mercato
delle sedute spiritiche posticce ebbe una flessione: i
truffatori meno abili erano smascherati e fatti arrestare in
breve tempo, mentre, per quello che riguardava i più esperti,
era molto difficile e dispendioso procurarsi o progettare
nuovi trucchi. Fu così che il fenomeno ebbe un brusco
rallentamento: se il mercato delle truffe medianiche in
passato aveva avuto il suo periodo d’oro a causa dei pochi
ricercatori scientifici, ai nostri giorni una seduta spiritica
con “effetti speciali stile Hollywood” è un caso
sporadico, dato il crescente numero dei ricercatori psichici.
Il primo ricercatore della storia che s’interessò
prettamente ai fantasmi fu il filosofo Atenodoro,
vissuto nel primo secolo dopo Cristo, il quale andò a vivere
in una villa infestata d Atene. Una notte, mentre stava
scrivendo, egli iniziò a sentire un forte rumore di catene e
lugubri lamenti; dopo pochi attimi scorse la figura di un uomo
incatenato che lo invitava a seguirlo nel giardino della
villa. Una volta giunti a destinazione, l’apparizione svanì
e Atenodoro segnò il punto dove il fantasma si dissolse. Il
giorno seguente, aiutato da due persone, Atenodoro iniziò a
scavare in quel punto, e dopo non molto tempo, trovò lo
scheletro di un uomo in catene. Atenodoro fece spezzare le
catene e dispose di dare una degna sepoltura allo scheletro.
Da allora, le apparizioni nella villa cessarono.
Tra le figure di spicco nella ricerca psichica, in giorni più
vicino a noi, troviamo Elliott
O’Donnel (1872-1965). La particolarità che rese
noto questo distinto gentleman irlandese era una forte
sensibilità: infatti, O’ Donnell non aveva bisogno di fare
assolutamente nulla per vedere i fantasmi, poiché le sue doti
extra-sensoriali erano così sviluppate che vedeva fantasmi
dappertutto (nei treni, negli alberghi, nelle case, per la
strada). Gli unici strumenti usati da O’Donnel per vedere i
fantasmi erano i suoi occhiali.
Altro personaggio degno di essere ricordato nella nostra
relazione è Harry
Price (1881-1948). Fu presidente del Ghost Club di
Londra e, a differenza di O’Donnel, aveva un approccio più
scientifico e razionale nello studio dei fenomeni paranormali.
Nelle sue indagini, Price era solito privilegiare prima tutte
le spiegazioni naturali e scientifiche; solo dopo avere
scartato tutte le ipotesi razionali Price prendeva in
considerazione il paranormale. La sua indagine più lunga e
famosa rimane senz’altro il caso della Borley Rectory. Price
v’indagò per ben dieci anni, dal 1929 al 1939. Il frutto
delle sue indagini furono alcuni libri, corredati di dati
storici, biografici, documentari, sperimentali e contributi
fotografici ad opera dello stesso Price. La verità su cosa
sia veramente accaduto a Borley Rectory è però custodita in
un libro non pubblicato, racchiuso in una speciale custodia
(con tanto di lucchetto) di proprietà di Sidney Glanville. Il
libro si trova oggi in una località segreta in U.S.A. e non
può essere aperto per nessuna circostanza. L’attrezzatura
di Harry Price usata per le sue indagini ed il suo laboratorio
oggi appartiene all’università di Londra.
Altra figura per noi notevole è quella di Ernesto Bozzano
(1862-1943). Dopo una seduta spiritica nella quale si manifestò
la madre morta, egli iniziò ad approfondire la ricerca
psichica, fondando a Genova il “Circolo Minerva”, dove poté
studiare, coadiuvato dai medium più famosi del suo tempo, i
fenomeni paranormali. Le sue indagini si basavano
sull’analisi comparata tra fatti e prove. Essendo a
conoscenza di diverse lingue, Bozzano poteva confrontare i
suoi esperimenti e le sue esperienze attingendo ad un vasto
archivio internazionale di fenomenologie paranormali.
COSA
SONO ESATTAMENTE QUESTI FENOMENI?
Inizio
subito con il rafforzare un concetto molto preciso: chiunque
si accinga per la prima volta allo studio direttamente in loco
dei fenomeni paranormali non è e non può essere in nessun
modo identificato con l’appellativo di “ghost hunter5”
o con altri sinonimi legati alla parola “caccia”. I
fantasmi, come altre creature dell’immaginario collettivo e
folkloristico, sono impalpabili figure eteree e, come tali,
sono pressoché impossibili da toccare. Figurarsi cercare di
imprigionarle con sofisticatissimi congegni elettronici! Tali
macchinari sono solo una delle tante illusioni che la magra
cultura cinematografica ci ha trasmesso in tutti questi anni.
Useremo in questa sede i termini “osservatore” o
“ricercatore”, che, a mio avviso, sono più adatti
all’obiettivo che ci siamo prefissi, ossia l’osservazione
e lo studio delle fenomenologie paranormali. Prima di
intraprendere una qualsiasi ricerca parapsicologica, prima di
tutto abbiamo bisogno di una cosa fondamentale: determinare
cosa sia esattamente l’oggetto della ricerca. Solo allora si
potrà definire quale sia l’esatto scopo della ricerca
stessa: nel nostro caso, il fenomeno paranormale, in qualsiasi
forma si manifesti, ed i motivi di tali manifestazioni. In
psicologia i fantasmi sono classificati come una produzione
dell’immaginazione, mediante la quale l’IO6
cerca di sottrarsi all’influenza della realtà. Molti
fenomeni presenti in natura sono scambiati facilmente per
fenomeni paranormali, soprattutto di natura fantasmatica. Di
seguito riportiamo quelle che sono indicate come le cause più
comuni di tali fenomeni.
Il nostro pianeta è in continuo mutare, sia da punto di vista
geologico, sia dal punto di vista geomagnetico.
Di conseguenza, anche se non ce n’accorgiamo, proprio in
questo istante si stanno verificando delle scosse sismiche
impercettibili al corpo fisico ma percettibili agli impulsi
cerebrali. Questi movimenti geomagnetici, una volta entrati in
sintonia con le onde cerebrali, fanno sì che, pur per pochi
istanti, il cervello visualizzi immagini e suoni inesistenti.
Il cervello umano è un “motore” alimentato ad energia
elettro-chimica, che, esposto ad un forte campo
elettromagnetico, è come se andasse in tilt: questo può
essere fonte di allucinazioni audiovisive. Per capire cosa sia
un campo elettromagnetico bisogna scavare a fondo, molto in
profondità, fino a raggiungere il centro della Terra: questo
luogo del nostro pianeta è formato da due parti, un nucleo
esterno7 ed un nucleo interno8.
Il nucleo esterno ruota intorno a quello interno e, per una
legge della fisica, quando due metalli ruotano intorno a loro
stessi a velocità vorticose, si crea un campo
elettromagnetico, una forma di energia combinata composta da
elettricità e magnetismo. Ogni giorno ognuno di noi è
esposto a diverse forme di campi elettromagnetici, sia
naturali, generati dai movimenti della Terra, sia artificiali,
generati da svariate apparecchiature elettroniche (televisori,
radio, computer, cellulari, forni a microonde, lampade, luci
fluorescenti), da mezzi elettromeccanici (automobili, treni,
aerei, mezzi pesanti, macchine operatrici) o da specifiche
strutture (tralicci dell’alta tensione, linee aeree ad alta
tensione per i treni, funivie, skilift, ascensori). Una volta
che questi campi elettromagnetici entrano in sintonia con il
nostro cervello, essi alterano il normale funzionamento
dell’attività elettrochimica cerebrale, agendo su
specifiche aree del cervello e causando vivaci e svariate
allucinazioni le quali, spesso e volentieri, sono scambiate
per fenomeni paranormali (apparizioni, apporti e asporti9
d’oggetti, fenomeni di levitazione, fenomeni di poltergheist
e via dicendo). Vi siete mai chiesti come mai alcuni fenomeni
si manifestino in determinati luoghi piuttosto che in altri?
Per esempio, perché i fantasmi appaiono solo nei castelli
medioevali o nelle vecchie case in stile vittoriano e quasi
mai nelle moderne costruzioni? Una delle possibili spiegazioni
ce la offre la geologia. Castelli medioevali, rocche ed alcune
abitazioni vittoriane hanno tutte una caratteristica in
comune: sono costruiti in pietra, in particolare in granito,
materiale che, geologicamente e fisicamente, possiede la
capacità di “amplificare” qualsiasi campo
elettromagnetico, sia esso naturale od artificiale. Per fare
un paragone chiarificatore, il granito amplifica il campo
elettromagnetico nella stessa maniera in cui gli altoparlanti
amplificano l’intensità del suono quando alziamo il volume:
più diamo potenza all’amplificatore collegato agli
altoparlanti e più il volume della musica aumenta, magari
fino a darci fastidio, fino a stordirci. Il granito fa la
stessa cosa con il campo elettromagnetico: più è intenso il
campo elettromagnetico, più il granito aumenta la sua
intensità disturbando le onde cerebrali, fino a
“stordirci” sensorialmente e, con questo, causando vivaci
allucinazioni audiovisive di qualsiasi natura. Questo
spiegherebbe perché nei castelli si avverta la presenza di
“un qualcosa” d’indefinito (qualcuno afferma di avere
visto delle figure fantasmagoriche, qualcun altro di avere
visto oggetti muoversi da soli10, altri di
avere udito voci spettrali, suoni strani, colpi indefiniti,
strani odori, profumi molto intensi, puzze nauseabonde, e via
dicendo). Questa teoria spiegherebbero circa il
90% dei fenomeni paranormali. Detto così sembrerebbe che i
fenomeni paranormali siano solo allucinazioni e che tutto
abbia una spiegazione scientifica. Purtroppo non è affatto
così, poiché esistono fenomeni che la moderna scienza o la
religione, qualsiasi essa sia, non riescono a spiegare. In
questi casi, allora, si interpellano gli studiosi del
paranormale, persone che non hanno la risposta esatta su cosa
siano veramente tali fenomeni e perché si manifestino, ma che
possono dare, a tali oscuri fatti, un’interpretazione. Gli
studiosi del paranormale non esorcizzano nessun luogo e
nessuna persona, non catturano nessuna presunta entità. La
loro indagine serve solo a catalogare e studiare il fenomeno,
non ad eliminarlo.
Un buon investigatore deve avere, come abilità fondamentale,
il sapere riconoscere i fenomeni autentici da quelli naturali.
Detto questo, è spontaneo chiedersi: “Come si fa?” La
risposta non è tra le più semplici, come affermavo prima,
visto che oggi creare falsi fenomeni paranormali è più
semplice di quanto si crede: in pochi minuti, con una buona
organizzazione, dei complici abili a tenere il gioco, tanta
fantasia, un pizzico di fortuna, si possono ottenere risultati
molto efficaci. Per tali motivi nelle sue indagini un buon
investigatore deve seguire una sorta di vademecum i cui punti
principali sono così riassumibili:
·
deve essere ligio, lucido, obbiettivo, un acuto osservatore;
· deve diligentemente seguire un percorso definito
dall’inizio alla fine, senza tralasciare il benché minimo
particolare;
· deve condurre le sue indagini nel massimo rispetto a
cose e persone presenti nel luogo d’indagine; nel caso il
luogo dove si presentano tali fenomeni sia abitato o
frequentato da una singola o da diverse persone deve sapere
interrogare in maniera discreta e professionale tutti i
presenti, uno alla volta ed in separata sede, confrontare le
versioni;
· nel caso nel luogo ci sono animali presenti
informarsi di tutte le loro abitudini (dove mangiano, quante
volte al giorno, dove dormono, comportamenti anomali in
determinati punti del luogo etc.). Tutto questo deve avvenire
con la massima professionalità, senza eccessi di entusiasmo
ed emozioni personali. Ricordo ancora che in questa sede non
è menzionato il termine “ghost hunter” perché i fantasmi
non si “cacciano”, ma si osservano con discrezione e
professionalità. Tuttavia, volendo, si potrebbe anche usare
il termine “ghost hunter” intendendo il termine
“caccia” nel senso di puro interesse scientifico e di
studio, così come determinati studiosi vanno a “caccia”
di animali armati solo di macchina fotografica e videocamera.
In tutta onestà preferisco il termine “ricercatore
scientifico nel campo del paranormale”: oltre ad avere un
suono nettamente più professionale, rispecchia in pieno i
nostri propositi.
PSICOPATOLOGIE
DERIVATE DA STRESS EMOTIVI
In
quest’ultima sezione daremo uno sguardo approfondito a quali
siano i pericoli ai quali si può andare incontro durante un
indagine sul paranormale.
Una volta trovato il luogo ideale per la nostra ricerca
dobbiamo procedere secondo delle piccole e precise regole per
la salvaguardia della nostra salute fisica e mentale:
·
Mai avventurarsi da soli in una indagine paranormale: un
gruppo affiatato e non molto numeroso è l’ideale.
· Qualsiasi sia la nostra fede religiosa, è sempre
meglio dedicare pochi minuti ad una preghiera collettiva: in
questo modo si entra nella giusta sintonia spirituale per
poter percepire la sottile sfera paranormale.
· E’ importante iniziare e proseguire le indagini
con molta calma, pazienza, e sangue freddo. Se si ha la
possibilità, è cosa utile frequentare un corso di Yoga per
predisporsi alla calma meditativa; in alternativa, ci si può
sempre aiutare con un pratico manuale di training autogeno per
controllare le emozioni.
· Chiunque sia in possesso di una qualsiasi ferita,
che comporti la perdita di sangue (un taglio con il rasoio
mentre ci si rade, un graffio accidentale dovuto a cose o
animali, ciclo mestruale, insomma dovunque sia presente del
sangue) dovrebbe seriamente astenersi dal partecipare ad una
indagine paranormale o una seduta spiritica poiché il sangue
attira le entità basse e pericolose. Dunque, chiunque dovesse
ferirsi durante un’indagine paranormale (siate sempre
prudenti ed agite con consapevolezza!) deve immediatamente
essere soccorso, medicato e soprattutto deve allontanarsi
subito dal luogo di studio, onde evitare di compromettere
l’intera indagine.
· Persone molto sensibili, facilmente impressionabili
od emotive non dovrebbero partecipare a queste indagini, in
quanto alcuni fenomeni potrebbero turbare profondamente la
psiche.
· Avvisate sempre parenti, amici e conoscenti di dove
andate, in quanti siete e cosa farete; siate il più precisi
possibili nel dare informazioni, portate sempre con voi il
telefono cellulare con la batteria carica al massimo (da
tenere spento solo durante l’indagine!) e, se notate altre
persone presenti nel luogo dell’indagine con strane
intenzioni, non esitate a chiamare subito le forze
dell’ordine, quali Carabinieri e Polizia, dopo esservi
allontanati senza dare nell’occhio.
Una volta definite per bene queste poche e semplici regole,
possiamo iniziare la nostra indagine come segue. In primo
luogo, bisogna fare un sopralluogo diurno nel posto prescelto
per la nostra indagine, tracciare una mappa ben dettagliata
del posto e poi ricavare dalla mappa e dal luogo stesso almeno
due vie di fuga in caso di pericolo fisico11
o in caso di minaccia umana12; oltre a
questo bisognerebbe assicurarsi che il luogo prescelto per
l’indagine non sia frequentato da altri visitatori notturni,
i quali, oltre a compromettere l’intera indagine, potrebbero
costituire un’eventuale pericolo. In tal caso vi rimando
alle regole sopraccitate. Trascorrere la notte al buio, al
freddo, in attesa che accada un qualcosa di indefinito e di
inaspettato non è molto salutare né per la mente, né per il
corpo. Anche la persona più “forte” può cedere e
lasciarsi sopraffare dall’emozione. Vediamo cosa succede in
caso dovessimo essere testimoni di una qualsiasi
manifestazione paranormale. Per prima cosa calma e sangue
freddo: se per ipotesi dovessimo vedere un’apparizione
fantasmagorica od oggetti spostarsi da soli, la prima cosa da
fare è restare assolutamente calmi. Iniziare a gridare
istericamente oppure pregare in maniera ossessiva sfoggiando
simboli religiosi come croci od altro in primo luogo non è
affatto professionale, in secondo luogo non farebbe altro che
fare cessare il fenomeno: non a causa della potenza della
fede, ma semplicemente perché quella delicata armonia che ha
permesso al fenomeno di manifestarsi verrebbe infranta
all’improvviso. Attenti, ancora, a mantenere a freno le
vostre emozioni: un’ansia prolungata per l’attesa di
qualcosa di indefinito può giocare brutti scherzi. Se un
componente del gruppo è molto ansioso o facilmente
impressionabile durante l’indagine e all’improvviso accade
qualcosa, la forte scarica emotiva può causare una momentanea
perdita di sensi (svenimento). Nel caso qualcuno dovesse
svenire, per prima cosa afferratelo prima che tocchi il suolo
facendo molta attenzione a non fare sbattere la testa. Siate
rapidi e vigili, guardatevi gli uni gli altri: un momento di
distrazione o una presa
lenta potrebbe causare un danno permanente o grave ad un
membro del vostro team. Una volta afferrata la persona,
disponetela con calma e dolcemente al suolo, stendetela di
fianco, con un ginocchio piegato ed accavallato sull’altra
gamba distesa; fate lo stesso con le braccia ed assicuratevi
che la testa sia poggiata su di un lato e rivolta verso il
basso con la bocca leggermente aperta. E’ importante che la
testa sia rivolta verso il basso: questo serve a tenere la
lingua del malcapitato all’ingiù, in modo che la stessa
lingua non si rovesci all’indietro, con il rischio che
ostruisca il cavo faringeo e di conseguenza soffochi la
persona a terra. Questa posizione è una posizione denominata
“anti-shock”. Una volta fatto questo, bisogna procedere a
controllare il battito cardiaco (ponendo due dita sotto
l’orecchio sinistro per sentire il flusso del sangue nella
vena) e ad assicurarsi che il respiro sia regolare (accostando
il nostro orecchio vicino al naso e alla bocca dello svenuto
per sentire l’intensità del respiro). Se la persona non
respira, bisogna con la respirazione bocca a bocca, chiamare
subito un’ambulanza oppure correre al più vicino ospedale
in cerca di soccorso. Una volta che ci siamo assicurati che la
persona sia nella corretta posizione e che respiri,
immediatamente provvediamo ad allentare ogni indumento stretto
procedendo nel seguente ordine:
·
se il colletto della camicia è abbottonato, apriamolo e
lasciamo la gola libera;
· in caso la persona a terra sia una donna, lasciamo
che un’altra donna gli slacci il reggiseno per lasciarla
respirare;
· allentiamo la cintura dei pantaloni e liberiamo la
patta dei pantaloni da bottoni o cerniere (in caso di donne si
proceda come sopra);
· slacciamo le scarpe e abbassiamo i calzini.
A
questo punto dobbiamo tenere al mano della persona a terra e
dobbiamo chiamarla per nome, in maniera normale, senza
gridare. Dobbiamo tassativamente evitare di spruzzare acqua in
faccia alla persona svenuta o cercare di farla bere se è
incosciente. Non appena la persona riacquista i sensi, bisogna
coprirla con una coperta o un abito caldo (giacca, giubbotto,
cappotto etc); fatto questo, occorre chiedergli come si chiama
o quando è nata, in modo da assicurarci che non ci sia
nessuna amnesia. Successivamente, se la persona si sentirà
meglio, la aiuteremo a ricomporsi e l’accompagniamo al primo
ospedale per un controllo medico e neurologico. In alcuni casi
si è riscontrato che la persona, rinvenendo da una forte
emozione, si svegli di soprassalto gridando istericamente o
piangendo a dirotto: in tal caso è assolutamente vietato
percuotere la persona con schiaffi o strattoni. Non faremmo
altro che aggravare il suo disagio. Dobbiamo invece farci
riconoscere dalla persona e rassicurala con tono autoritario,
ma senza essere duri o gridare. Il mio consiglio è di
abbandonare l’indagine e accompagnare il nostro sventurato
amico o amica al più vicino ospedale per i dovuti controlli
medici, possiamo sempre recuperare l’indagine in futuro. Un
forte shock emotivo può causare diversi traumi al nostro
sistema nervoso, tra i quali:
·
Perdita
di conoscenza
· Amnesia13
· Nictofobia14
· Ansia
· Disorientamento
· Allucinazioni
· Nevrosi15
· Isteria
· Attacchi di panico
· Parafrenia16
Queste sono solo alcune delle cause più note di casi di shock
da forte emozione. La casistica è molto vasta ed in alcune
situazioni si sono verificati anche casi di perdita temporanea
o permanente della vista o delle facoltà vocali.
Molti casi di disturbi mentali e della personalità si sono
verificati anche durante le sedute medianiche o con la
telescrittura17. È molto pericoloso
eseguire la telescrittura da soli, per il semplice
fatto che comporta un contatto troppo diretto ed intimo con il
proprio inconscio18 e preconscio19.
Una procedura non rigorosa può causare turbe mentali o traumi
piuttosto forti, il più ricorrente dei quali è il delirio di
possessione20. Lo scivolamento in questi
stati di agitazione mentale avviene in maniera lenta ed
ipnotica: diversi studi hanno provato che la telescittura o
“oui-ja”, con il passare del tempo, dà assuefazione. In
genere chi inizia a praticare la telescrittura da solo è un
soggetto insicuro, labile, emotivo, che vuole a tutti i costi
avere delle certezze su avvenimenti della sua vita quotidiana
e futura. Mano a mano che il singolo pratica la telescrittura
inizia a divenire sempre più abile nella pratica, acquistando
un senso di sicurezza e di stabilità interna, inizia a
sentirsi più sicuro e via via s’accorge che la sua
condizione sociale va migliorando. Questo è il primo passo
verso l’assuefazione: più il soggetto spende le sue energie
praticando la telescrittura, più la sua condizione
psicologica va peggiorando, fino a che iniziano ad avvenire i
primi mutamenti nella personalità. Il soggetto inizia a
cambiare, diventa sempre più chiuso ed introverso, passa una
buona parte del suo tempo libero (se non tutto) a praticare la
telescrittura in maniera sempre più frenetica ed ossessiva,
allontanandosi sempre più dalla vita sociale e razionale; la
sua ricerca ossessiva e frenetica delle risposte lo porta
nei meandri più profondi del proprio inconscio: il soggetto
allora si crea una sorta di “amico immaginario”, che
confonderà con un’entità ultraterrena alla quale sarà
dato il nome di “spirito guida”, quasi sempre identificato
con persone care al soggetto, defunte tempo addietro. Con
l’ausilio di questo spirito guida (che in realtà è
l’inconscio diretto del soggetto), il soggetto cercherà le
risposte ai suoi quesiti, sprofondando sempre più nel
completo isolamento. Dopo avere trascorso lunghi periodi in
totale isolamento, lontano da qualsiasi stimolo estraneo alla
telescrittura, il soggetto inizierà ad entrare in uno stadio
ossessivo e delirante, la sua personalità inizierà a
scindersi (soggetto / spirito guida) e, quando ciò accadrà,
il soggetto diverrà incline alla schizofrenia21,
succube di paranoie ed idee deliranti come il delirio di
possessione.
Molte persone si affacciano alla finestra del mondo del
paranormale e dell’occulto per pura curiosità o per provare
un “brivido” che spezzi la monotonia della quotidiana
routine. Questo senza sapere che i rischi sono elevati se non
si conosce esattamente quali forze interiori o esteriori si
vanno a risvegliare. La maggior parte di queste persone sono
adolescenti, i quali sono anche i soggetti più esposti ai
vari disturbi della personalità. Il periodo della pubertà,
ossia il delicato passaggio tra l’infanzia ed il
raggiungimento della maturità sessuale di uomini e donne, per
alcuni soggetti può essere molto difficile, ed è proprio in
questo periodo delicatissimo dell’evoluzione dell’essere
umano che il sistema nervoso è più esposto e vulnerabile.
Nei paesi anglosassoni, dove esiste un’apertura mentale più
elastica rispetto alla nostra in tema di occultismo, molti
giovani iniziano a giocare con la telescrittura credendolo un
semplice ed innocuo passatempo. Ma quel “qualcosa” che
cercano con tale pratica potrebbe diventare un’arma a doppio
taglio, con conseguenze devastanti sulla personalità
individuale. Il cervello umano è una macchina estremamente
complessa da capire, data la sua perfezione e complessità. Il
funzionamento del cervello umano rimane ancora un mistero
troppo fitto per l’odierna scienza e le risposte che
cerchiamo sul suo magnifico e spettacolare funzionamento sono
ancora troppo lontane per l’evoluzione scientifica della
nostra civiltà. La sola cosa che sappiamo è che usiamo una
percentuale molto piccola del nostro potenziale cerebrale,
meno del 20%. Se, per pura ipotesi, riuscissimo ad usare il
50% del nostro cervello, saremo già degli esseri
soprannaturali; se usassimo, sempre per ipotesi, il 100% del
nostro potenziale, forse non saremo nemmeno esseri umani, ma
una sorta di organismo vivente super-evoluto, una sorta di
divinità terrena.
Concludendo,
vorrei ricordare ancora una volta che la ricerca
psichica non è un gioco. Va presa molto seriamente e
con la consapevolezza di tutti i rischi che comporta. Spesso
si ha a che fare con delle forze interne ed esterne molto
forti, che potrebbero avere degli effetti molto negativi sulla
nostra salute fisica ed equilibrio mentale, perciò state
sempre attenti ed agite con coscienza e giudizio. Se non
sapete cosa fare chiedete sempre aiuto: chiedere a chi sia più
preparato di noi è una cosa saggia e matura, non sintomo di
debolezza. Serve a non farci mettere nei guai ed agire nel
modo giusto e corretto per raggiungere lo scopo che ci siamo
prefissati. Nell’avventurarsi in vecchie costruzioni, spesso
fatiscenti, siate estremamente prudenti ed al primo segnale di
pericolo non fate gli eroi, ma agite con lucidità, in modo
silenzioso ed ordinato. Spesso le vecchie costruzioni sono
instabili, perciò evitate di appoggiarvi ai muri, fate molta
attenzione alle scale e soprattutto alle buche, al buio
trappole molto insidiose e pericolose. Detto ciò non mi resta
che augurare a tutti buona fortuna in quell’affascinante,
misterioso e vasto campo che è il mondo del paranormale.
NOTE
1:
Parapsicologia deriva dal Greco para, che significa
“accanto”, e dalla parola psicologia, termine che indica
tutti quei fenomeni che stanno al margine della psicologia e
che ancora non ne fanno parte. Il termine parapsicologia fu
coniato nel 1889 da Max Dessoir, docente all’università di
Berlino.
2: Fino a qualche anno fa in Italia la parapsicologia non era
riconosciuta come materia universitaria. Ora, con le nuove
riforme, le cose sembrano essere cambiate.
3: Il sensitivo è una persona dotata di percezioni
extra-sensoriali come la telepatia, la chiaroveggenza, la
precognizione e/o la psicocinesi.
4: Ectoplasma, deriva dalle parole greche ektòs = fuori, e
plasma = forma plasmata. Si tratta di una sostanza dalle
sconosciute origini biologiche residente nell’organismo
umano che fuoriuscirebbe dal corpo di un sensitivo in trance
dando forma a cose o figure umanoidi. E’ una sostanza molto
sensibile alla luce; se si cerca di toccarlo rientra in modo
violento nel corpo causando ferite ed ecchimosi varie. Alcuni
frammenti d’ectoplasma, dopo essere stati accuratamente
isolati, furono analizzati da Harry Price, Charles Richet, e
Schrenck-Notzing. Dopo essere stati sottoposti ad analisi
chimiche e al microscopio, questi studiosi riuscirono a
determinare la presenza di globuli rossi in disfacimento,
leucociti, tracce di saliva e muco, frammenti di stoffa e
polvere.
5: Termine anglosassone che significa letteralmente
“cacciatore di fantasmi”; in alternativa, abbiamo anche il
termine “ghostbuster”, usato specialmente in U.S.A. Il
termine Ghostbusters è nato dopo l’omonimo successo
cinematografico verso la metà degli anni ’80; poco tempo
dopo, negli Stati Uniti nacque un florido business di falsi
fantasmi e di falsi ghostbusters, come già successo negli
anni ’50. Si ipotizza che tale fenomeno sia collegato in
qualche modo alla produzione cinematografica, come stratagemma
per incrementare il merchandising, ma non ci sono mai state
prove concrete per formulare delle accuse.
6: Ciò che costituisce la personalità, l’individualità
dell’essere umano. L’ IO è una componente del modello
tripartito freudiano dell’apparato psichico insieme all’
ES ed il SUPER IO.
7: Formato soprattutto da lava, magma e metallo liquido.
8: Formato da un solido blocco di ferro e nichel.
9: Secondo la disciplina spiritica si parla di apporto o di
asporto quando si verificano fenomeni di materializzazione
(apporti) e di smaterializzazzioni (asporti) durante una
seduta spiritica con l’ausilio di un medium (sensitivo).
10: Lo spostamento spontaneo di oggetti è stato provato in
laboratorio grazie a potentissime e sofisticate
apparecchiature che riproducono fortissime onde
elettromagnetiche, le quali, oltre a fare levitare oggetti di
varia natura, forma e consistenza, possono anche postare per
brevi distanze gli oggetti in questione. Questo esperimento
serve a dimostrare come il granito funge da amplificatore per
i campi elettromagnetici.
11: Si intende per pericolo fisico qualsiasi condizione
estranea all’indagine in corso in grado di mettere in
pericolo l’incolumità fisica del gruppo (ad esempio un
crollo improvviso di una parte della struttura che stiamo
visitando, un incendio, un temporale improvviso, una scossa
sismica etc.).
12: Spesso può capitare che tra i resti di alcune rovine si
riuniscano delle persone che compiono culti e rituali oscuri,
come le sette sataniche, oppure che tali rovine offrano
rifugio a persone poco raccomandabili o socialmente
pericolose.
13: Dopo uno svenimento è capitato che alcuni soggetti siano
affetti da amnesia, l’amnesia si divide in 6 categorie:
a. Anterograda (il soggetto dimentica a mano a mano)
b. Antero retrograda (amnesia di fatti recenti e antichi)
c. Elettiva (può riguardare un nome o un titolo)
d. Lacunosa (riporta ad un periodo specifico della vita
passata)
e. Parossisitica (la sua evoluzione è variabile)
f. Retrograda (amnesia di fatti precedenti l’inizio dei
disturbi)
14: Comunemente conosciuta come “paura del buio”.
15: Espressione simbolica di un conflitto psichico che risale
all’infanzia e che si attua dei compromessi tra desiderio e
divieto; si distinguono in:
a. Nevrosi di angoscia
b. Attuale
c. Fobica
d. Infantile
e. Isterica
f. Ossessiva
g. Sperimentali
h. Post-traumatica (quella che più ci interessa)
i. Da resa.
16: Psicosi cronica caratterizzata dalla preminenza dei
meccanismi immaginari sui meccanismi allucinatori ed
interpretativi. L’intelligenza e la personalità rimangono
integri al di fuori dei fatti deliranti. Il malato perciò
vive contemporaneamente in due mondi, il delirante ed il
reale.
17: Tecnica di comunicazione medianica che si attua mediante
un cartellone indicante le lettere dell’alfabeto e dei
numeri, usata soprattutto nei paesi anglosassoni con il nome
“Oui-ja”. I partecipanti poggiano tutti le mani su di un
oggetto (in genere un bicchiere di vetro o un piattino da caffè)
il quale inizia a muoversi formando risposte più o meno di
senso compiuto alle domande esposte dagli astanti alla seduta.
18: Insieme di processi che agiscono sul comportamento, ma che
sfuggono alla coscienza. Secondo la psicoanalisi l’inconscio
è organizzato in funzione di tre istanze della personalità
quali:
a. IO (regola la vita di relazione)
b. SUPER IO (Esigenze sociali e culturali)
c. ES (Pulsioni istintuali)
19: Processi mentali più o meno latenti che il soggetto può
richiamare alla coscienza in maniera più o meno semplice.
20: Stato patologico nel corso del quale il paziente si crede
posseduto da un demone, da un essere soprannaturale, o da un
animale che agisce in lui e mediante lui.
21: (Dal Greco skizein = dividere e phren = mente) Insieme di
disturbi della personalità, si divide in:
a. Semplice
b. Paranoie
c. Catatonica
d. Ebefreno - Catatonica
e. Pseudo – nevrotica (di difficile diagnosi)
f. Distimia
g. Eboidofrenica
BIBLIOGRAFIA
Per
la stesura e la realizzazione di questa relazione mi sono
avvalso dei seguenti volumi, più diverse opere di Freud, Jung,
e tutto ciò che sono riuscito a trovare nella biblioteca
pubblica della mia città.
· Dizionario di psicologia e psichiatria, di Michel Godfrid,
Edizioni Newton (psicologo, psichiatra, giurista francese,
professore alla Sorbona, è autore di Psichiatrie, La
psichiatrie légale, e Les expertises médicales).
· Il paranormale in 200 parole chiave, di Paola Giovetti,
Edizioni Rizzoli. (giornalista e scrittrice, da anni si occupa
di ricerca nel campo della parapsicologia, collabora a riviste
specializzate e non specializzate, italiane e straniere, con
la radio e la televisione. Ha pubblicato numerosi libri tra
cui, presso Rizzoli: Medium, veggenti e guaritori,
inchiesta sul paradiso, I misteri intorno a noi).
RINGRAZIAMENTI
Un
particolare ringraziamento va all’Associazione Culturale Dal
Tramonto all’Alba per avermi concesso un piccolo spazio
on-line per pubblicare il mio lavoro e soprattutto per la loro
professionalità nel campo delle indagini sulla
parapsicologia. Un ringraziamento va anche il mio amico Alex
del gruppo “Sesto Occhio Ghost Hunting” per la consulenza
tecnica fornitami. Vorrei inoltre ringraziare le seguenti
persone per il loro aiuto:
Michele
Morettini, per avere avuto la pazienza di sopportarmi;
Paolo Poli, per il supporto morale e spirituale;
David Joseph Panzica, per la consulenza teologica e biblica;
Per le spiegazioni sul geo-magnetismo terrestre vorrei
ringraziare il Dipartimento di Scienze Naturali ed il
Dipartimento di Fisica del M.I.T. (Massachussets Institute of
Techonology), Massachussets, U.S.A..
|