Studi
recenti hanno convalidato l’ipotesi, giunta fino a noi attraverso
una tradizione che risale alle epoche più remote, dell’esistenza
di un campo di forze che circonda il corpo umano, si estende per una
distanza di qualche metro oltre la sua superficie cutanea e
s’irradia da alcune parti del corpo, in particolare dal capo e
dalle mani. Si tratta di un’energia la cui natura è ancora
sconosciuta. Sembra che un fenomeno di tipo elettromagnetico
convogli un “quid” che attiene all’esistenza stessa della
vita, ma che la scienza non è ancora in grado di precisare.
Quelle che finora erano solo le testimonianze soggettive e personali
di individui particolarmente dotati (chiaroveggenti), capaci di
percepire un’altra ottava oltre la gamma delle vibrazioni dello
spettro visibile, pare che abbiano trovato conferma nei risultati
ottenuti negli ultimi decenni del secolo scorso da ricercatori
specializzati, un po’ in tutto il mondo.
Molti esperimenti sono stati, infatti, condotti da scienziati di
vari paesi, al fine di accertare l’esistenza e le proprietà di un
campo di energia vitale che sarebbe generato dal corpo fisico degli
esseri viventi (c.f.r. il volume di Carlo Splendore :”L’Onda di
Vita nell’Armonia del Cosmo“ Edizione Technipress – Roma,1988
e, dello stesso autore : “Come in basso, così in alto“ Ediz.
Atanòr-Roma, 1994).
In particolare, intorno agli anni trenta del xx° sec., il medico
austriaco Wilhelm Reich (1897 – 1957) conduceva le sue ricerche
sull’origine e sulla natura dell’energia vitale. Nel 1934 egli
iniziò i suoi esperimenti che lo avrebbero portato alla scoperta
dei bioni, microrganismi ottenuti da materiale organico e/o
inorganico sterilizzato.
Nel 1939 egli scoprì che i bioni emettevano un tipo sconosciuto di
energia, che sembrava non obbedire alle leggi note della fisica.
Reich chiamò questa energia Energia Vitale, o Orgone (da organismo
e da orgasmo) e giunse alla conclusione che essa non era altro che
una radiazione di origine cosmica. Egli si pose subito il quesito se
vi fosse una qualche analogia tra le proprietà dell’orgone e le
funzioni attribuite all’etere da molti ricercatori . Ne concluse
che “la maggior parte di queste funzioni coincide con molte
funzioni dell’energia orgonica cosmica, che sono state osservate
direttamente e riprodotte sperimentalmente.”Egli pertanto definì
come flusso dell’etere nella struttura membranosa umana la
corrente orgonica dell’uomo.
Al contrario dell’etere, che si pensava fosse in stato di quiete,
Reich trovò che l’orgone appartiene ad una corrente ondulatoria
che percorre il pianeta da ovest verso est, ad una velocità
superiore a quella della terra. L’esito negativo degli esperimenti
di Michelson e Morley, che si proponevano di verificare
l’esistenza dell’etere, è da attribuire, secondo Reich, appunto
al fatto che si pensava che l’etere fosse in stato di quiete e,
quindi, che la terra si muovesse attraverso un etere stazionario. Ma
l’osservazione dell’orgone atmosferico dimostra che l’etere
“non è affatto stazionario, bensì si muove più rapidamente del
globo terrestre.” Secondo Reich, quindi, l’ipotesi della
possibile esistenza dell’etere continua ad essere valida.
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