I Giganti: miti del passato, realtà del presente

 

A volte ciò che viene espulso a forza dalla porta rientra prepotentemente dalla finestra.

Una delle cose di cui è difficile sbarazzarsi, di solito, è la bugia appena detta e sembra che di inesattezze più o meno volute la scienza ne abbia dette tante.

Incertezze sulla vera evoluzione umana sembrano non comparire minimamente nei testi canonici che vengono utilizzati all’Università, dove si tenta, sempre più disperatamente, di convincere lo studente che tutto è sotto il controllo della “scienza”.

La spudoratezza della scienza moderna, che si esprime attraverso i suoi oracoli (i docenti universitari), sembra non aver limiti. Così l’idea che siano veramente esistiti, in un passato remoto, esseri di altezza molto più elevata della nostra attuale non viene nemmeno presa in considerazione, nonostante che le prove della loro esistenza escano un po’ dovunque dal sottosuolo del pianeta. Infatti scheletri appartenenti ad esseri umani di grande statura si ritrovano, come vedremo meglio più avanti, in tutte le parti del globo e, se qualche scienziato di passaggio ha sentenziato che tali resti non si debbano attribuire ad esseri umani, bensì ad animali, qualcuno ha anche sostenuto che essi sono appartenuti sì ad esseri umani, ma storpi scherzi di natura, ad esseri umani colpiti da varie sindromi, sfociate in un abnorme gigantismo. Vedere i siti Internet:

(http://encarta.msn.com/media_461516336/picture_of_person_suffering_from_gigantism.html).

Fenomeni di gigantismo o nanismo, prodotti da malfunzionamenti della pituitaria.

(http://www.medstudents.com.br/endoc/endoc8.htm),

(http://www.emedicine.com/ped/topic2634.htm),

(http://www.wrongdiagnosis.com/g/gigantism/intro.htm ).

I malfunzionamenti della ghiandola pituitaria producono rachitismo in tutte le parti del corpo, pertanto, se alcune seguono un andamento di crescita normale, altre divengono sproporzionate rispetto alla grandezza dello scheletro.

Anche fattori genetici, come alcune alterazioni cromosomiche, sono in grado di produrre fenomeni di nanismo o gigantismo. Chi ha il babbo alto ed il nonno alto, ha una certa probabilità di diventare anch’egli alto: in effetti molti ritrovamenti hanno portato alla luce cadaveri di giganti a breve distanza l’uno dall’altro, nello stesso sito archeologico.

In questi casi è evidente che la malformazione c’entra poco, ma è stata, invece, la genetica degli abitanti del posto, la loro razza (in senso lato), ad avere riproposto le stesse caratteristiche scheletriche anomale.

A complicarci la vita si mettono pure le leggende ed i miti provenienti da tutte le parti del pianeta, i quali parlano di giganti non sempre buoni, ma sempre superuomini, discendenti più o meno diretti da Dei o Semidei e nati dall’unione con un (una) normale terrestre.

Uso il termine “terrestre” poiché, se la scienza ufficiale esclude che in passato l’uomo potesse essere più alto di adesso anche solo di una spanna, allora bisogna dedurre che gli esseri “umanoidi” molto alti e biologicamente compatibili con noi (come dice persino la Bibbia) sono venuti da altrove.

Se, proponendole l’ipotesi che siano esistiti uomini molto più alti di quelli attuali, la scienza ufficiale gridava allo scandalo, ora, dopo la formulazione dell’ipotesi “aliena”, si mette a ridere, o meglio, a deridere chi ha il coraggio deontologico di proporla, in questo caso il sottoscritto. Ma vediamo di chiarirci un po’ le idee.

 

 

Nel suo libro del quale è mostrata, qui sopra, la copertina, Stephen Quayle riporta molti esempi di giganti, sia del passato, con prove storiche e fotografiche molto documentate, sia del presente.

Altre tracce storiche di giganti nel passato si possono reperire in alcuni siti Internet, come, per esempio, http://www.lostinn.com/lworld/index.html . Ecco alcuni esempi biblici:

(Bibbia - Genesi VI,1)

“Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro figlie, i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli quante ne vollero.

Allora il Signore disse: ‘Il mio spirito non resterà sempre nell’uomo, perché egli è carne e la sua vita sarà di centoventi anni’. C’erano sulla terra i giganti a quei tempi - e anche dopo - quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli:

sono, questi gli eroi dell’antichità, uomini famosi.

(Bibbia - Numeri XIII,33)

“…vi abbiamo visto i giganti, i figli di Anak, della razza dei giganti, di fronte ai quali ci sembrava di essere come locuste e così dovevamo sembrare a loro”.

(Bibbia - Deuteronomio II,10)

“Prima vi abitavano gli Enim: popolo grande, numeroso, alto di statura come gli Anakiti…”

(Bibbia - Deuteronomio III,11)

“Perché Og, re di Basan, era rimasto l’unico superstite dei Refraim. Ecco, il suo letto, un letto di ferro, non è forse a Rabba degli Ammoniti? È lungo 9 cubiti secondo il cubito di un uomo.”

(Bibbia - 2 Samuele XXI, 20) - Gigante a sei dita.

“Ci fu un'altra battaglia a Gat, dove si trovò un uomo di grande statura, che aveva sei dita per mano e per piede, in tutto ventiquattro dita; anch’egli era nato a Rafa.”

Presso i Maya si parlava dei giganti Quinatezmin ed il "Manoscritto messicano di Pedro de los Rios" dice:

"Prima del diluvio, che si verificò 4008 anni dopo la creazione del mondo, la Terra di Anahuac era abitata dagli Tzocuillixeco, esseri giganteschi..."

A Gargayan, nelle Filippine, è stato trovato uno scheletro alto 5,18 metri ed a Ceylon diversi scheletri alti circa 4 metri; in Pakistan uno scheletro recuperato era alto 3,5 metri.

Denti umani giganteschi sono stati ritrovati in Perù ed in Cina (dove sono chiamati “denti di drago”). Nel 1810, in California, fu trovato uno scheletro gigantesco, con un cranio enorme e sei dita, ma non è il solo esempio di essere gigantesco munito di sei dita nelle mani e nei piedi.

Un altro esempio è fornito dal cosiddetto “Gigante di Nexus”.

  

 

 

Nexus, la famosa rivista internazionale che si occupa anche di risvolti insoliti della ricerca, ha stampato, recentemente, la foto di un Gigante pietrificato, ritrovato in una vecchia miniera di carbone. Il gigante aveva sei dita nelle mani e nei piedi, era vestito in modo insolito ed era stato fotografato appoggiato ad un vagone ferroviario (foto sopra).

I giganti hanno lasciato molte evidenze della loro esistenza sul nostro pianeta e ci sono località dove basta scavare per veder affiorare ossa decisamente fuori misura per un uomo dei nostri tempi.

In questo disegno sono stati radunati tutti gli esempi di scheletri umani altissimi conosciuti nel mondo (http://www.mtblanco.com/).

Si ricordi che 1 piede = 30,49cm.

 

 

 

A. Normale essere umano (circa 1,83 m)

B. Essere di 15 piedi d’altezza trovato nel sud-est della Turchia nel 1950, nella valle dell’Eufrate. In quel sito furono trovati molti resti di esseri altissimi, con ossa femorali gigantesche.

C. Caius Julius Verus Maximinus Thrax, imperatore romano, 235-238 A.D: uno scheletro di ben 8 piedi e mezzo!

D. Golia era alto circa 9 piedi.

E. Re Og (Bibbia - Deuteronomio 3:11), Il di cui letto era lungo 14 piedi.

F. Scheletro umano alto quasi 20 piedi, ritrovato nel 1577 sotto un grande albero nel cantone di Lucerna, a Willisau, Svizzera.

G. Scheletro di 23 piedi d’altezza, trovato nel 1456 sulle rive di un fiume presso Valence, Francia.

H. Scheletro (completo) alto 25.6 piedi, ritrovato nel 1613 vicino al castello di Chaumont, Francia.

I. Al di fuori di ogni umana comprensione appaiono due scheletri di 36 piedi d’altezza ritrovati presso Cartagine, nel 200/600 dopo Cristo.

Non mancano neppure fotografie di giganti di oggi e di ieri a testimoniare non solo la reale presenza di giganti sulla Terra, ma anche l’esistenza di un problema scientifico non risolto, anzi, totalmente ignorato dalla scienza ufficiale.

Giganti del nostro passato recente

 

 

Questi giganti sono veramente ben proporzionati e non appaiono affatto essere storpi o mostruosi; non sembrano vittime di sindromi particolari, ma piuttosto di una recessione genetica, una memoria all’interno del loro DNA che li ha fatti forse crescere sulla base del ricordo di qualche loro lontano antenato.

È il caso di ricordare, a questo punto, che, nelle indagini sulle interferenze aliene che porto avanti ormai da molti anni, ed in particolare nelle ipnosi regressive effettuate su addotti da parte di alieni, ci si trova sempre di fronte ad esseri molto alti oppure molto bassi rispetto alla nostra statura.

Una “razza” particolare di tali esseri viene descritta come dotata di sei dita nelle mani e non è un’idea peregrina, a parer mio, sospettare che almeno alcuni di quei giganti di cui abbiamo le vestigia ossee non fossero originari del nostro pianeta, ma venissero, forse, “da fuori”.

In altre parole, se l’assioma di partenza è vero, cioè se gli scheletri di quegli esseri molto alti non possono essere “incastrati” in nessun punto dell’evoluzione umana, ne consegue semplicemente che gli alieni sono venuti su questo pianeta già molto tempo fa.

Dovremmo dunque dare ben altro peso alle leggende sui mitici Giganti e forse potremmo scoprire che queste creature della fantasia in realtà tanto fantastiche non erano.