PER
LA PRIMA VOLTA AL MONDO
VENGONO FATTE RIVELAZIONI COSI' IMPORTANTI
E COSI' PROVABILI
DA LASCIARCI SENZA FIATO
INDICE
DEGLI ARGOMENTI:
Introduzione
Le
prime ipotesi
Le
prove
Ed
in Italia?
I
risultati
Gli
identikit alieni
Il
secondo livello di interferenza aliena
Terzo
livello di interferenza aliena
Il
quarto livello di Interferenza Aliena
Il
quinto livello di Interferenza Aliena
Implicazioni
finali
Prospettive
per il futuro
Introduzione.
Come
avevamo annunciato in precedenti occasioni, la ricerca su fenomeno
dei rapimento alieni, definita con la parola inglese "abduction"
e ribattezzata da noi con il termine più corretto di Interferenze
Aliene è ad una svolta.
Il nostro progetto di ricerca che ormai va avanti da circa quindici
anni è giunto alla conclusione di quella che noi indichiamo come
seconda fase del progetto stesso.
Per chi leggesse per la prima volta di questo argomento diremo che
il fenomeno delle abduction è venuto alla ribalta in America Latina
nel 1957 con il famoso caso ormai storico del contadino Antonio
Villasboas nello stato del Minas Gerajs (Brasile).
Fu
questo contadino, in seguito laureatosi, che per la prima volta
raccontò una sua strana esperienza di rapimento da parte di
creature aliene.
Alla metà degli anni Sessanta lo studioso John Fuller scrisse di un
altro evento strano.
Due coniugi americani Barney e Betty Hill, sotto ipnosi, ricordarono
la loro analoga esperienza. Anche in quel caso e con l'uso di
tecniche di ipnosi regressiva i due testimoni ricordarono la vicenda
che li vide protagonisti di un rapimento alieno ad opera di strani
esseri piccoli, scesi da una specie di disco volante, che aveva
seguito la loro vettura, durante una calda notte d'estate.
Negli anni Ottanta spetta al ricercatore ufologo Budd Hopkins
scrivere alcuni libri che riportano numerose storie di Americani
legate ad esperienze di abduction. Anche in questo caso Hopkins fa
ampio uso delle tecniche di ipnosi regressiva per far riaffiorare
nelle menti dei testimoni di queste strane esperienze i loro
ricordi, apparentemente dimenticati o nascosti nelle pieghe della
loro mente.
Fu poi la volta dello scrittore americano Whitley Strieber che in un
paio di libri racconterà, questa volta da testimone, la storia
della sua esperienza di rapimento. In questo caso il punto di vista
di tutta la faccenda sarà differente da quelli visti fin ora. Si
tratta del punto di vista di un padre di famiglia che vede se stesso
e tutta la sua famiglia oggetto di strani interessi da parte di
creature aliene, provenienti da altri spazi, da altre dimensioni o
chissà da dove.
Chissà da dove! Forse dalla parte del cervello che è addetta alla
creazione di sogni fantastici, dicono i detrattori del problema
abdution, tra cui spiccano in America alcuni personaggi famosi, come
il mago illusionista James Randy del CISCOP (un'organizzazione di
scettici governativi, alcuni dei quali in stretti rapporti con enti
di Intelligence di Stato, come la CIA o l'FBI) o l'omologo italiano
giornalista e divulgatore scientifico radiotelevisivo Piero Angela
del corrispondente CICAP. Intanto la psicosi del fenomeno abduction
prende il via, così da produrre differenti ricerche in altri paesi
del mondo.
Assistiamo alla pubblicazione di un libro su questo argomento del
tedesco Fiebag accanto a quello dell'inglese Philip Mantle da titolo
che sembrerebbe tutto un programma, "Without Consent" cioè
"Senza Consenso"!
Anche la psichiatra americana Karla Turner scriverà un libro tutto
al femminile: si tratta della storia di otto donne addotte dagli
alieni, dal titolo "Rapite dagli ufo" mentre lo psichiatra
della Harward University, John Mack descriverà i risultati delle
sue analisi condotte su una sessantina di casi.
Mack non sarà il solo a scrivere ed avallare il fenomeno dei
rapimenti alieni nel mondo accademico: anche la Temple University
con il professor David Jacobs, uno storico, che conosce le tecniche
di ipnosi regressiva, si espone alle critiche di tutta l'accademia
americana. Il libro di Jacobs che fa più scalpore "The threat"
mette in relazione la realtà delle esperienze subite dai rapiti e
poi dimenticate dalla loro mente, con i progetti degli alieni. Si
tratta del primo tentativo di fornire una risposta al perché di
tutto questo.
Jacobs sostiene pessimisticamente che gli alieni non siano proprio
degli stinchi di santo e che perseguano un progetto preciso. Quello
di modificare la razza terrestre biogeneticamente per poter poi
convivere con noi, sul nostro pianeta. La data di compimento di
questo progetto avverrebbe tra circa quattro generazioni terrene,
quando ormai tutta la popolazione terrestre, secondo l'autore,
dovrebbe aver subìto almeno un'esperienza di abduction.
Le controverse testimonianze, gli atteggiamenti fideistici di
testimoni ed inquirenti, le critiche sulla metodologia ipnotica
impiegata hanno, negli anni novanta, lo scopo di aumentare le
diatribe tra ricercatori ufologi, gli organi di stato, che tendono a
negare la presenza di tale fenomeno sul nostro pianeta, i capi
religiosi, che si trovano a dover gestire una situazione in cui, la
loro fede, il loro Dio, non sarebbero più al centro del cosmo, ma
questo, sarebbe in realtà condiviso con diverse altre intelligenti
entità.
Le
prime ipotesi.
Nonostante che siano passati cinquanta anni, nessuno degli studiosi
del problema abduction sarebbe riuscito a capirci gran che. Certo,
di ipotesi se ne sono fatte molte e non sempre positiviste.
Il pessimista Jacobs sostiene che noi siamo ormai nelle mani degli
alieni e che questi non ci hanno chiesto il permesso di operare
certe scelte su di noi. Noi saremmo proprietà aliena, sia da un
punto di vista di inferiorità scientifica che biologica: il nostro
pianeta sarebbe ciò che cercano gli alieni e, nella migliore delle
ipotesi, ce lo prenderanno senza colpi di forza, ma con un sottile
perpetuato inganno plurisecolare.
Lo psichiatra Mack è positivista ed alla fine dei suoi studi è
propenso a ritenere che non si sa bene quale sia lo scopo degli
alieni, ma sicuramente questi producono una sorta di
"allargamento di Coscienza" in ogni addotto. Tale
allargamento di coscienza servirebbe all'umano scelto, per fargli
fare dei salti evolutivi dentro di Sé e poter così accedere a
quello che sarà il mondo del futuro, preparando il pianeta a
sopportare ed a scavalcare quei traumi che la civiltà malsana ha
prodotto e produrrà nei prossimi anni. Tale versione new ageana
alla "volemose bbene", appartiene ad una corrente di
psichiatri e psicologi americani che vedono nella loro stessa
civilizzazione, le cause dei loro mali. Non dobbiamo dimenticare che
l'uso e l'abuso della psichiatria nel mondo anglosassone
rappresenterebbe l'effetto di un malumore diffuso che porterebbe gli
Americani a non essere, da soli, più in grado di risolvere alcun
problema di contatto con i propri simili (frutto della
Globalizzazione? Nda.).
Il mondo anglosassone diventa schiavo dell'avere e ritiene che
l'essere sia qualcosa di solamente esteriore.
Non a caso l'inconscio degli Americani tenta di ribellarsi proprio a
questo vivere malsano andando contro i dettami e le leggi dell'avere
soldi e dell'essere belli. Lo sfogo diviene tale che l'Americano
medio diventa obeso, da un lato indicando con l'ingurgitamento di
cibo la voglia di possedere tutto (psicologicamente anche quello che
si mangia), dall'altro ingrassando, inconsciamente ribellandosi,
contro quei canoni di bellezza estetica che lo vorrebbe magro.
Infatti i detrattori del problema abduction dicono che è
prevalentemente in America che nasce tale fenomeno che deve essere
considerato il frutto di psichismi malsani, sottoprodotti della
frenetica civilizzazione consumistica.
Dunque a John Mack si rimprovera di aver scritto un trattato su
degli psicotici credendo che siano in realtà prescelti dagli
alieni. Il professor Mack subirà una vera e propria inquisizione da
un collegio di docenti della sua Università, per aver osato
scrivere quel libro (Rapiti è il titolo in italiano, pubblicato da
Mondadori).
Mack però ha vinto l'anno precedente la pubblicazione di questo
testo, il premio Pulitzer per un trattato sulla psichiatria ed il
mondo scientifico americano ha serie difficoltà a far sparire il
nostro psichiatra dalla scena. Il processo, almeno in apparenza, è
vinto da Mach, ma il sospetto che il suo secondo libro, (mai uscito
in Italia) sia stato edulcorato da esigenze "politiche" è
sicuramente lecito.
A questo punto della nostra storia dunque esistevano solo tre
possibilità. O gli addotti erano schizofrenici psicotici o gli
alieni esistevano veramente e potevano essere buoni o cattivi.
I cattivi ti sottoponevano a terribili interventi chirurgici per
prenderti il sangue e lo sperma, facevano innesti di ovuli fecondati
in femmine della nostra specie, innestavano microchip sottocutanei
da tutte le parti del corpo di un addotto per poterlo monitorare in
continuo. I buoni invece facevano sì esperimenti chirurgici, ma per
salvare gli addotti da alcune malattie, per migliorarne il corpo e
la mente, per prepararli al grande giorno in cui la Terra sarebbe
entrata nella confederazione delle Stelle.
Uno degli aspetti più demenziali di tutta la faccenda è oggi
caratterizzato da quelle nuove religioni che sono nate, guarda caso
sempre nel mondo anglosassone e soprattutto negli Stati Uniti, che
fanno riferimento agli alieni quali salvatori dell'Umanità. Così
Scientology in Usa ed i Raeliani in Europa, da un lato considerano
gli alieni Dei e creatori degli umani, ma soprattutto Dei
tecnologici e superiori per questo. Pochi giorni fa i Raeliani, che
tra l'altro sono fondatori di Clonaid, una multinazionale
tecnologicamente in grado di effettuare i più perfidi esperimenti
biogenetici, hanno annunciato che cloneranno Hitler e che il futuro
dell'umanità sta nella clonazione, nella vita eterna ottenuta
attraverso processi di clonazione e tutto ciò perché Claude
Vorillon, discusso personaggio francese, corridore automobilistico
degli anni sessanta, oggi detto Rael, avrebbe avuto un rapimento
alieno in giovane età. In quell'occasione gli alieni, lo avrebbero
eletto loro ambasciatore e gli avrebbero anche detto tra l'altro che
loro sono i creatori della razza umana, che usano la clonazione per
avere l'immortalità e tante altre cose che, per dirla tutta,
sarebbero decisamente similari a quelle testimonianze che gli
addotti in ipnosi regressiva avrebbero rilasciato agli inquirenti di
turno…
La spiegazione di tipo "tecnicista" non sarebbe dunque per
Vorillon affatto priva di senso perché avallata da decine di
testimonianze, oltre ovviamente che dal suo personale racconto.
Infine accanto all'ipotesi tecnicista esisterebbe l'ipotesi
spiritualista. Questa ipotesi è tuttora portata avanti da molti
famosi contattisti.
Il rapimento per loro non sarebbe in realtà un rapimento vero e
proprio, ma una specie di catarsi mentale. Un momento in cui gli
alieni parlano con te e ti insegnano, comunicandotele, certe verità
di tipo religioso scientifico e morale.
L'idea che la mente sia uno stato evoluto del corpo a livello della
nostra esistenza, farebbe sì che alcuni soggetti ritenessero
possibile che, tale contatto, se avvenisse realmente con esseri
energeticamente talmente differenti da noi, potesse prendere il via
solamente attraverso la percezione della mente stessa, impiegando
piani percettivi "superiori".
Nascono così i Channeler o canalizzatori di entità che da altre
dimensioni dicono parlano e straparlano dei fatti loro e soprattutto
dei fatti nostri. Questo è l'aspetto dell'ufologia che rende tale
materia più simile allo studio delle apparizioni mariane.
I soggetti si sentono certi dell'esistenza della divinità
tecnologica che non è rappresentata dal dio di turno, ma
dall'alieno di turno. Così come il dio ci ha creato stavolta è
l'alieno a prendere il posto del creatore: le profezie mistiche
fanno la loro comparsa e dove chi vede la madonna dice che il mondo
finirà per una catastrofe venuta dal cielo, così i chaneller
ufologici inneggiano al pianeta Nibiru, misterioso pianeta nascosto
di cui da anni vagheggiano l'esistenza, che cadrà o sfiorerà la
Terra guarda caso, negli stessi anni in cui la vendetta divina per i
veggenti avrà luogo.
In fondo tutti dicevano le stesse parole e questo voleva per noi
dire una sola cosa e cioè che… dove c'era fumo, ci doveva anche
sempre essere una certa quantità d'arrosto!
E forse non esisteva una sola verità ma differenti tipologie di
interferenze aliene.
Le
prove.
Al di là delle varie ipotesi, quello che mancava per poterne
identificare la validità era un quadro d'unione che, in primis,
definisse una volta per tutte la realtà del fenomeno Rapimenti
Alieni, in secundis, trovasse un movente vero e credibile.
Negli ultimi anni alcuni studiosi si sono dati da fare per trovare
le prove della realtà del fenomeno "abduction".
Trovare le prove dell'esistenza della fenomenologia ufo, cioè nella
più ampia accezione, riuscire a dimostrare che gli ufo esistono
davvero, è stato storicamente un fallimento totale: non perché le
prove non siano state fornite alla comunità scientifica negli
ultimi cinque decenni, ma perché la comunità scientifica non ha
ritenuto di dover credere alla validità delle prove portate.
Figuriamoci se si poteva sperare in un atteggiamento differente nel
caso delle abduction.
Non ci interessa in questa sede trattare di questo specifico aspetto
dell'argomento che abbiamo già trattato a parte, descrivendo i
modelli mentali classici e la percezione dei fenomeni fisici
rispetto alle limitazioni della loro interpretazione, ma dobbiamo
dire che anche in questo caso, le prove sono state portate.
Le prove di una avvenuta abduction, le prove intendo oggettive e non
quelle soggettive che hanno altri tipi di indici di validità, sono
a tutt'oggi difficilmente smontabili.
Gli addotti in ipnosi raccontano per esempio di aver subito uno
strano intervento chirurgico al seno nasale. In effetti fu proprio
Hopkins per primo a scoprire un micro impianto all'interno del
cervello dell'addotto di turno. Tale impianto, posto all'interno
dell'ipofisi ed introdotto in tale cavità sfondando l'osso
sfenoide, è stato in realtà trovato facilmente con tecniche di
Risonanza Magnetica Nucleare, Tomografia Assiale Computerizzata ed,
a volte, semplici radiografie del frontale e del parietale.
Analogamente la presenza di altri tipi di impianti è stata trovata
sotto micro cicatrici che l'addotto porta, inconsapevolmente a
livello cosciente, sul suo corpo. In ipnosi il soggetto ricorda
sempre dell'operazione subita anche se spesso non si rende conto se
qualcosa gli sia stato innestato od invece asportato dal proprio
corpo.
In America Derrel Sims, studioso di questo aspetto, con l'aiuto del
dottor Leir e di altri chirurghi, ha estratto, dove possibile, dal
corpo di molti testimoni, strani oggetti microscopici. Tali oggetti,
analizzati da almeno cinque università americane rivelavano, in
molti casi, la presenza di una percentuale isotopica degli elementi
che componevano l'impianto, differente da quella terrestre,
confermandone senza ombra di "dubbio logico", la
provenienza aliena.
Con l'espressione "dubbio logico" vogliamo indicare che
tecnicamente non esiste certezza nemmeno dell'esistenza reale
dell'Universo, che qualche fisico sostiene essere un gigantesco
ologramma. Davanti a certi risultati possono esistere in verità
anche altre spiegazioni, ma tali spiegazioni sono realmente molto,
molto meno credibili della soluzione aliena. Il famoso problema del
rasoio di Occam che dice che la risposta più semplice è anche
quella più vera, non può essere usato solo dai detrattori del
problema ufologico per denigrarne l'esistenza.
Per esempio qualche anno fa Sims asportò dall'alluce sinistro di
una donna di mezz'età un piccolo oggetto di materiale metallico
coperto da una membrana di materiale chitinoso, probabilmente
impiegato per evitarne il rigetto. Tale materiale possedeva
percentuale isotopica differente da quella terrestre prevedibile per
quel campione, tanto da far dichiarare a Sims la natura aliena
dell'oggetto trovato, anche tenendo presente il risultato delle
ipnosi regressive ottenuto sulla signora in oggetto.
Il CISCOP disse invece che la testimone, in ipnosi si era inventata
tutto e il problema dell'impianto alieno nell'alluce era dovuto al
fatto che una bella mattina la signora, scendendo dal letto aveva
pestato casualmente una micro meteorite che gli si era incistata
nell'alluce. Si tentava così illogicamente di spiegare la presenza
di isotopi "alieni" nel reperto chirurgicamente estratto
da Sims.
Un altro aspetto interessante che costituisce prova provata delle
abduction è la presenza di testimoni collaterali, sia
"presi" assieme al soggetto, esaminato dalle ipnosi, e
quindi addotti a loro volta, sia testimoni casuali che sono in grado
di ricostruire fedelmente quello che il soggetto addotto dice sia
realmente successo, dall'esterno della sua esperienza, aumentandone
il grado di credibilità. Così, per esempio, nel famoso caso della
addotta Italo americana Linda Cortile, studiato da Hopkins, si
scopre che tra i testimoni di quel rapimento, accaduto in un palazzo
prospicente il ponte di Brooklin, a New York, la mattina presto,
nientemeno che Perez de Queillar, allora presidente alle Nazioni
Unite e la sua scorta assieme ad altre decine di persone, furono
testimoni.
Devono essere considerate prove anche quelle cicatrici interne ed
esterne che l'addotto descrive in ipnosi mentre gli vengono
praticate dagli alieni, contro la sua volontà attiva. Alcune di
queste sono state esaminate da periti e risultano traumi cutanei
molto particolari di cui a tutt'oggi non si è riusciti a spiegarne
la genesi se non con l'unica spiegazione possibile sulla base del
"logico dubbio".
In questo contesto è fondamentale rendere noto che alcune addotte
sono oggetto di fecondazione artificiale da parte di alieni che
introducono un ovulo alieno, già fecondato nel corpo delle vittime.
Tali vittime portano avanti questa gestazione per tre mesi, quindi
in una esperienza di rapimento successiva, il feto viene estratto
dalla donna carrier (portatrice) ed introdotto in un cilindro di
materiale trasparente per continuare, in vitro, la fecondazione. Al
di là del racconto ipnotico di quello che accade ed al di là del
fatto che tutte le nostre addotte hanno raccontato queste scene
identiche fino nei minimi particolari, abbiamo il supporto delle
analisi mediche, delle ecografie e di quant'altro può servire ad
identificare in queste donne, non casi di gravidanza isterica, come
va cianciando qualche disinformato di turno, ma vere prove oggettive
di abduction.
Anche in questo caso le prove da noi producibili sono schiaccianti,
ma ancora una volta la scienza ufficiale, interpellata su questo
aspetto fenomenologico delle abduction, spiega il fenomeno con la
presenza in queste donne, dell'insorgere di un tumore alle ovaie che
mimerebbe gli effetti della gravidanza per tre mesi. Poi il tumore,
grande come un piccolo feto guarirebbe da solo!!!! e scomparirebbe.
Le nostre addotte in quei casi non solo hanno la formazione e la
espulsione del tessuto placentare, ma hanno la monta del latte,
successivamente all'estrazione del feto da parte degli alieni.
Alcune delle nostre addotte esaminate in questi ultimi anni, avevano
le tube chirurgicamente chiuse, alcune prendono progestinici per
evitare la gravidanza, altre non avevano da tempo rapporti sessuali
con il partner, ma alla prova chimica tutte risultavano gravide e
tutte, sia in ipnosi che con tecniche di Programmazione Neuro
Linguistica raccontavano le loro esperienze con gli alieni.
Di fronte ad una strana ecografia di una donna incinta di tre mesi
(secondo i valori chimici degli steroli presenti) dove si
individuava una placenta con dentro qualcosa di molto piccolo e del
liquido placentare e si ascoltava un rumore ritmico simile ad un
battito cardiaco più lento di un battito cardiaco umano, ben undici
medici dissero che la gravidanza era isterica e che il battito
cardiaco era di un feto che stava per morire (in una gravidanza
isterica non c'è il feto nda!) oppure si trattava di contrazioni
ritmiche della vagina della povera malcapitata, e tutto questo
accadeva nella migliore clinica ginecologica italiana! In
quell'occasione noi eravamo invece riusciti a prevedere già da
prima come sarebbero andate le cose avendo questa persona già
collaborato con noi.
Ed
in Italia?
In Italia il primo che si occupò seriamente del problema
"Rapimenti Alieni" fu il sottoscritto che, incaricato dal
CUN (Centro Ufologico Nazionale) di porre in atto la prima indagine
di questo tipo sul territorio nazionale, si trovò ad indagare un
caso, ormai diventato famoso, di un ragazzo di Genova di nome
Valerio Lonzi che in presenza di altri testimoni fu addotto una
notte, mentre era ad un campeggio scout a Reppia sui monti del
capoluogo ligure.
Del caso ne fu fatto un libro di grande successo, che in due
edizioni successive ha venduto circa ventiseimila copie.
Ma all'indomani dell'uscita del libro il CUN che ci aveva
commissionato l'indagine, si rese conto che il contenuto del testo
era decisamente scabroso e poco si addiceva alla politica di quella
organizzazione privata, nonostante fosse stato fornito, in copia,
prima della pubblicazione, a tutti i componenti il consiglio
direttivo di quell'organizzazione. Forse non lo avevano letto? Forse
lo avevano letto e non capito? O forse qualcun altro dall'esterno
non era contento che in Italia si trattassero certi argomenti?
Dal caso Lonzi la cui indagine durò almeno due anni e mezzo,
emersero alcuni importanti dati. Anche l'Italia sembrava confermare
quello che gli ufologi americani andavano ormai da anni denunciando.
Gli alieni usavano anche gli Italiani!
Il libro ebbe per chi lo scrisse il compito di servire, da un alto
ad imparare le tecniche ipnotiche descritte dagli Americani, ma
anche a migliorarle notevolmente, con l'aiuto del dottor Moretti di
Genova che ne curò la parte ipnotica.
D'altro canto doveva servire da "esca" per coloro che
avendo letto quello che era successo al Lonzi, si sarebbero
riconosciuti in quelle vicende. Speravamo che costoro, superata la
barriera della paura, ci contattassero, di modo che noi potessimo
dare il via alla seconda parte della nostra indagine.
La seconda parte della nostra indagine prevedeva di espandere a
macchia d'olio su decine di casi di potenziali addotti, la nostra
esperienza e verificare se tutti gli addotti che noi potevamo
contattare avessero avuto sì, esperienze di abduction, ma
verificandone le similitudini, dove queste si fossero presentate.
Non potendo più lavorare nel CUN dove le nostre ricerche, da loro
per altro richieste, non erano viste di buon occhio, lasciammo tale
organizzazione, abbandonando anche quella rete di esperti che
avevamo contribuito a costruire sul territorio nazionale e che ci
avrebbero dovuto sostenere nella seconda e più delicata fase della
nostra inchiesta. Ma non tutti il mali vennero per nuocere.
Finalmente liberi da qualsiasi controllo e censura, riorganizzammo
le fila di tutta l'operazione e con nuovi collaboratori ottenemmo in
pochi anni quello che mai avremmo potuto ottenere in secoli di
lavoro nel CUN.
Nacque così la seconda parte del progetto abduction che si è
conclusa in agosto del 2002.
Tale lavoro ha condotto a conclusioni certe sugli alieni, sulle loro
identità, sulle loro provenienze, sui loro bisogni, sulle
implicazioni storiche della loro presenza sul nostro pianeta e non
ultima sulla motivazione dei rapimenti alieni.
La quantità di materiale ottenuto, la riproducibilità delle
esperienze ipnotiche condotte su un centinaio di casi e le prove
collaterali ottenute sono oggi in grado di farci dire chiaramente e
per la prima volta nel mondo, senza timore di essere smentiti, cosa
vogliono da noi i diversi gruppi di alieni che sono sulla Terra da
migliaia di anni. I risultati ottenuti che qui di seguito
brevemente, per il momento enunceremo, ci hanno fatto capire anche
perché era così difficile ed incomprensibile il movente di tutto
ciò. Perché dopo anni di lavoro sia nostro sia di altri colleghi
stranieri, non si riusciva a costruire un quadro d'unione di tutto
il puzzle? Perché gli alieni cercavano in noi qualcosa che noi non
sapevamo d'avere! Qualcosa che, una volta, portato alla luce, ci
permetteva di costruire un'immagine dell'uomo altamente diversa da
quella imposta oggi dal determinismo materialistico di Piero Angela.
I
risultati.
Esistono cinque livelli di Interferenza Aliena, di cui, oggi come
oggi, si conosce solamente il primo.
Il primo livello di Interferenza Aliena descrive il fenomeno di
rapimento come un fenomeno invasivo nel quale alcuni esseri di
solito piccoli, grigio scuro, neri, qualcuno dice blu, prelevano il
soggetto, lo conducono in un ambiente tecnologico dove questi viene
operato su una specie di tavolo operatorio. Sia nei maschi che nelle
femmine vengono impiantati microchip di controllo. Questa era
l'unica cosa chiara fin qui esposta dai diversi scrittori americani.
In realtà le cose sono lievemente più complicate.
Esistono, infatti, differenti razze aliene, almeno dodici, che hanno
ha che fare con l'Umanità che, impiegando tecniche differenti, alla
fine però vogliono la stessa cosa, come vedremo tra un attimo.
Gli
identikit alieni.
Ognuna di queste razze ha a disposizione esseri di tipo più piccolo
considerabili cloni robotizzati detti dai più Grigi od EBE (Entità
Biologiche Extraterrestri come risulterebbe da alcuni documenti
della CIA declassificati con il FOIA).
In realtà di questi Grigi ce ne sono diversi tipi che anche se
descrivibili in modo quasi uguale possiedono differenti
caratteristiche morfologiche non ultima il colore della pelle o la
loro altezza che risulterà nel contesto ipnotico descrivibile con
precisione, ma in modo differente a seconda delle varianti alla
razza presa in esame. Si vuol dire che nelle prime sessioni
ipnotiche ci rendemmo subito conto che le descrizioni degli
identikit degli alieni non tornavano.
O i soggetti inventavano in modo diverso oppure esistevano diversi
tipi di alieni, simili ma non eguali.
Per esempio gli esseri blu che sembrano dei grigi più alti (150 cm)
non risultavano affatto blu ma neri. Il colore blu era invece dato
dalla colorazione delle lampade della sala delle operazioni
chirurgiche dove questi esseri accompagnavano i soggetti addotti. La
pelle di questi "grigi alti", che lavorano solo con la
specie dei sauroidi (vedi dopo nda.) e sono assenti in tutti gli
altri contesti, è traslucida e riflette le luci d'ambiente,
facendola diventare del colore delle luci stesse.
Quattro tra le dodici razze aliene apparivano più presenti sul
territorio (forse sono le quattro razze stanziali a cui faceva
riferimento Philip Corso?).
In realtà non si dovrebbe parlare di razze, ma sarebbe più proprio
parlare di gruppi di potere.
Al primo gruppo di potere fanno capo esseri di tipo mammiferoide
caratterizzati dalla altezza più elevata della nostra. A questo
gruppo appartengono esseri alti due metri e quaranta centimetri
circa, bianchi di carnagione, bianchi di capelli, con sei dita nelle
mani e con gli occhi chiari (azzurroidi) con pupilla a geometria
variabile. Tali esseri, solitamente vestiti di bianco con una specie
di simbolo ancora triangolare appeso ad una specie di medaglione
rotondo, proverrebbero dal sistema del doppio sole di Sirio.
Esisterebbero poi esseri biondi, alti circa due metri, con pupilla
ancora più verticalizzata, cranio allungato alle pareti, pelle
abbronzata, vestiti di blu scuro con tute attillate, con cinque dita
nelle mani. La tuta è caratterizzata da uno stemma posto sul
pettorale sinistro a forma di due triangoli intrecciati. Anche in
questo caso la provenienza riguarda la zona di Sirio. Esistono poi
esseri bianchi di capelli, sempre con capelli lunghi, altezza simile
alla nostra dotati di veste bianca ma non attillata, alti più di
noi, ma non esageratamente, mani a cinque dita, ma bianchi di
carnagione. Questi soggetti provenienti dalla zona delle Pleiadi si
differenziano dagli altri due poiché producono rapimenti in cui
sono i soli ad interagire. Negli altri casi invece, dopo che sono
intervenuti i "Biondi" intervengono altre entità di cui
descriveremo più tardi.
È dunque evidente che alcuni gruppi lavorano collaborando tra loro
mentre altri gruppi si fanno gli affari loro.
Quando arrivano i Pleiadiani interagiscono sempre e solo loro, ma
quando interagiscono i Sirio, quelli che sembrano intervenire per
primi sono quelli di tipo abbronzato a cinque dita, poi intervengono
gli altri nel corso della vita del solito addotto. Sembra infatti
che i Sirio abbiano la mappatura genetica dell'umanità o comunque
sappiano distinguere gli esseri umani che vanno scelti per i
rapimenti e quelli che vanno scartati, perché non possiedono quella
cosa che noi abbiamo e che a loro serve.
Ancora più in alto, in una informale scala gerarchica sembrerebbe
esistessero esseri molto più antichi, vestiti sovente di scuro, ma
non con vestiti attillati, molto alti, mai visti direttamente dai
nostri addotti, ma percepiti come dietro uno schermo (è quindi
difficile darne una altezza esatta anche se su alcune considerazioni
che in questa sede per brevità non approfondiremo, noi stimiamo sui
tre metri circa nda.).
Questi esseri con occhi tondi e quasi bianchi possiedono una
appendice sotto il mento, che li fa assomigliare ad uomini barbuti.
Tale appendice che barba non è sembra essere privilegio solo dei
maschi. Le femmine non sembrano possederla.
Questi esseri sono dotati anche di due ossa scapolari molto
pronunciate che, per chi vede il soggetto alieno di fronte può
pensare di trovarsi davanti ad un uomo dotato di grandi ali
racchiuse dietro la schiena, ma così non è. Deve essere
sottolineata anche la presenza a volte notata di un occhio al centro
della fronte che sembra il vero occhio, molto luminoso. Le dita sono
sottili ed arcuate come quelle di un uccello e sono tre più una
opponibile. I soggetti in esame sembrano dotati di poteri
telecinetici quando si spostano.
Questi esseri non stanno qui, ma trasmettono i loro messaggi ad
altri alieni in un contesto tecnologico da lontano.
Esiste un secondo gruppo di alieni di natura sauroide (erroneamente
chiamati rettiloidi dalla ufologia contemporanea,). Esisterebbero
almeno due tipi di questi soggetti. Il primo e più invasivo avrebbe
l'impressionante altezza di due metri ed ottanta centimetri. Sarebbe
dotato di cinque dita nelle mani e nei piedi più un'unghia rostrata
posta distante dalla mano, simile al dito che i gatti hanno sulle
zampe posteriori, ma dotato di una struttura chitinosa molto dura.
Questi esseri di pelle verde marrone, se visti da vicino, appaiono
scagliati, ma ad un attento esame le scaglie sono più morbide di
quello che si potrebbe pensare. Sono dotati di una struttura oculare
che possiede una sotto-palpebra a chiusura verticale, dal basso
centrale verso l'alto laterale e gli occhi sono a pupilla verticale,
le iridi cambiano di colore, dal giallo verde al rosso vivo.
Cambia al rosso anche la zona ventrale e dei polpastrelli delle mani
dove la pelle si fa più sottile e si può vedere il fluire di una
linfa rossa soprattutto quando l'essere sembra comportarsi in modo
disturbato. Questo soggetto possiede una superficie cranica
caratterizzata dalla presenza di due superfici cornee non elevate e
tondeggianti poste sul lato destro e sinistro del cranio, mentre al
centro parte una struttura più morbida, sotto la quale si vede
pulsare la linfa; tale struttura come se fosse una spina dorsale in
rilievo percorre tutta la spina dorsale mettendola in evidenza ed
arrivando fino alla grossa coda.
Tale grossa e tozza coda appare essere anche utilizzata per
appoggiarsi quando il sauroide è fermo sulle tozze e corte gambe.
Le dita delle mani e dei piedi sono ampiamente palmate.
Pochi dati esistono sulla struttura linguale che sembra però tozza
e bifida. Di questi esemplari ne esistono di differenti dimensioni
(riteniamo in dipendenza con l'età di sviluppo nda.) Viene definito
a volte come un drago a volte come un "coccodrillo in
piedi", anche se il muso è arrotondato come quello di un
serpente, con labbra sottili e fori del naso posti lateralmente al
setto nasale.
Questi sauroidi anfibi, con la pelle che sembra sempre umidiccia e
traslucida sono descritti sempre con un'altra specie che sembra
esserne sottoposta.
Si tratta di sauri senza coda, molto più piccoli (circa due metri)
con pelle traslucida, occhi a palla che ne conferiscono rigidità
allo sguardo e presenza di apparato dentale simile di più ai fanoni
delle balene ma solo in una certa misura. In testa possiedono dei
piccoli cornetti, che dal lontano potrebbero dare l'idea di una
capigliatura a spazzola ma si tratta di escrescenze cornee
ravvicinate. Questi esseri sono talmente identici tra loro da non
poterne identificarne differenze anche se se ne vede più di uno
assieme.
Al contrario delle specie descritte precedentemente, questi due
ultimi esseri non si differenziano dalle femmine o forse non le
hanno.
Esistono poi esseri di tipo insettoide simili a cavallette
senzienti. Tali esseri di colore verdastro sarebbero caratterizzati
da forti somiglianze con le nostre mantidi religiose, anche se si
muovono quasi camminando sulle zampe posteriori. Anche in questo
caso abbiamo un corpo chitinoso, con tre dita più una, nelle zampe
anteriori che vengono tenute come se il soggetto fosse in preghiera,
quasi con le mani unite.
La bocca piccolissima, e la testa dai grandi occhi scuri viene
tenuta in una postura sovente piegata su un lato. Gli addotti dai
Sirio passano poi nelle mani degli insettoidi e quindi in quelle dei
sauroidi durante l'arco della loro vita. Gli addotti dai Pleiadiani
sembrerebbe non venire toccati da nessun altro!
Esiste un'altra razza di cui è doveroso parlare in questa sede. Si
tratta di esseri piccoli, con la pelle molto rugosa, il collo lungo
con i muscoli tensori molto in evidenza. Piccola bocca con labbra di
diverso spessore. Il labbro superiore è più piccolo vistosamente
rispetto a quello inferiore. Gli occhi sono scuri, umidi. Le dita
delle mani sembrano essere cinque (qualcuno ad onor del vero dice
quattro ma riteniamo più probabile cinque, in ogni caso non sei,
nda.).
La forma cranica a Cuore è particolare. Il cranio è sviluppato in
modo retroverso ma esiste un abbassamento al centro della fronte che
seppur in modo lieve scompare con l'andare verso la zona posteriore
del cranio. Le orecchie sono piccole e lievemente appuntite in alto.
Questi soggetti che vestono con vestiti non attillati saranno non più
alti di centocinquanta centimetri e sono stati più volte confusi
con Grigi o con esseri incappucciati che prendono il nome di Javas,
ma che, secondo noi, fanno solo parte dell'ambito fantascientifico.
Questa razza di piccoli esseri mammiferi non risultava essere una
razza di cloni semmai di schiavi dei sauroidi (così i soggetti in
ipnosi di solito si esprimono nel descriverli, nda.).
Attorno a queste tipologie aliene inoltre fluttuavano altre
descrizioni di esseri minori con i quali sembra che gli esseri umani
avessero meno a che fare. Un posto d'onore spettava ad altri esseri
che l'ufologia americana chiamava "Esseri di Luce", ma che
vedremo essere ben altra cosa.
Dopo ben quindici anni eravamo riusciti a costruire una specie di
"bestiario" cosmico che doveva ora trovare una
collocazione negli "atti" di questi esseri. In altre
parole ci dovevamo chiedere perché questi erano qui.
Il
secondo livello di interferenza aliena.
Non descriveremo qui i contesti e gli ambienti ipnotici che ci hanno
fatto raggiungere le conclusioni che esporremo perché ci vorrebbero
dieci libri per poter arrivare ad una chiara spiegazione di tutte le
fenomenologie che abbiamo visto. In questa sede esporremo solo i
risultati delle nostre indagini, nudi e crudi, lasciando ad altra
sede qualsiasi spiegazione tecnologica a riguardo.
Tenendo presente quanto detto sopra scoprimmo abbastanza presto che
una delle razze di Biondi, i Sirio ed i Pleidiani avevano un
problema che noi potevamo risolvergli.
Cercavano l'immortalità!
Al di là delle considerazioni umane sulla stupidità nel cercare
una cosa che per noi sarebbe mortalmente noiosa, siamo anche consci
che non tutti la pensano in questo modo.
L'idea di non abbandonare mai questa vita e la voglia che gli alieni
avevano nel perpetrare questo risultato finale ci aveva lasciato
abbastanza perplessi sul grado di maturità cerebrale degli stessi
alieni ma andammo comunque avanti nelle nostre ricerche… Forse ci
stavamo sbagliando.
In ipnosi gli addotti a contatto con questi esseri dicevano che gli
alieni vivevano… attraverso di noi, attraverso la nostra mente...
Nei soggetti esaminati esisteva una forte dicotomia cerebrale che
uno psichiatra da quattro soldi avrebbe facilmente interpretato
quale schizofrenia acuta ma analisi approfondite della personalità
dei soggetti, non lasciavano dubbi invece sulla loro totale sanità
di mente.
I soggetti addotti da questi alieni si sentivano spesso diversi,
come non di questo mondo, avevano flash back in cui si ricordavano
scene di vite passate ed immagini in cui erano ed agivano in un
contesto alieno, quasi fossero alieni loro stessi.
Ci accorgemmo rapidamente che nella loro mente esisteva una zona di
memoria ad acceso negato in cui erano nascosti alcuni ricordi che
riguardavano scene di vita di un alieno. Ipotizzammo che quello che
veniva fuori da altre ipnosi e cioè che gli alieni usassero il
nostro cervello come magazzino dei loro ricordi, fosse reale.
In parole povere gli alieni che volevano l'immortalità non potevano
in realtà raggiungerla, perché tecnicamente, anche se più longevi
di noi, morivano egualmente. L'idea aliena era quella di mettere nel
cervello di un bambino terrestre tutto il film della storia della
vita di un loro alieno morto.
Quando il bambino diventava uomo ogni tanto il suo cervello mostrava
piccoli segni di questa altra personalità, creando non pochi
problemi esistenziali. La memoria aliena rimaneva comunque
inaccessibile se non attraverso una specie di password da computer
che apriva la memoria dei soggetti esaminati e ne poteva liberare il
contenuto.
Alla fine della vita degli addotti, prima della loro morte naturale,
gli alieni tornavano e copiavano tutta la mente del soggetto nella
mente di un loro alieno appena nato. Questi aveva subito accesso
alla memoria del suo predecessore. Era in fondo il suo predecessore
alieno. Così facendo praticamente il soggetto non moriva mai nel
senso che quello che moriva era il corpo, ma la mente era
continuata.
Non si doveva più far esperienza, ricominciare daccapo tutto il
percorso formativo. Alla fine, per fare un esempio, un alieno (o
meglio la sua mente, nda.) di trentamila anni era formato dai
ricordi di tanti alieni di cinquemila anni l'uno. Tanti corpi usati
da una sola mente in evoluzione: una sorta di pseudo-immortalità
che permetteva agli alieni di conservare tutte le caratteristiche
del pensiero originario.
Ciò che scoprivamo inoltre era il fatto che il cervello umano era
preferito dagli alieni come magazzino per le loro memorie in quanto
agli addotti, durante i rapimenti veniva detto che… il loro
cervello è una cosa perfetta... le macchine si rompono ma i
cervelli umani no…
Ecco dunque cosa voleva dire… noi viviamo attraverso il vostro
cervello… (!)
In poco tempo con una serie di astuzie ipnotiche riuscimmo a trovare
la parola chiave di accesso alle memorie nascoste nel cervello dei
nostri addotti ed a collegarci con un immenso bagaglio di
informazioni aliene, compresa la loro lingua.
Il processo è riproducibile in laboratorio su qualsiasi nostro
addotto.
Lo studio dei fonemi alieni è attualmente sotto lavorazione con
sofisticate tecniche computerizzate, ma di questo parleremo un'altra
volta.
A conferma di questa grande scoperta decidemmo di verificare se,
essendo il cervello un hard disk a sola scrittura, nella zona di
memoria ad accesso negato esistessero anche tracce di memorie dei
"Carrier" cioè tracce dei ricordi delle vite di tutti i
trasportatori delle memorie aliene. Infatti nella testa dei nostri
addotti ci doveva essere la memoria di un alieno fatta di tutti
pezzi consequenziali e le memorie di tutti coloro di cui gli alieni
si erano serviti nei secoli, per conservare tutti i dati alieni.
È inutile dire quale fu la soddisfazione nel trovare confermata la
nostra ipotesi.
Allora in ipnosi i lavori di Weiss, psichiatra americano che con
l'ipnosi sollecita i ricordi delle vite passate, doveva essere
reinterpretato? Non esiste la reincarnazione ma si trattava
semplicemente di memorie che in realtà non ci appartengono, ma sono
di soggetti che hanno vissuto precedentemente a noi, portandosi
dietro il fardello anche di una memoria ospite aliena?
Avremmo capito in seguito che le cose erano ancora più complesse.
Terzo
livello di interferenza aliena.
Altri alieni in realtà andavano oltre tutto ciò.
Non avevamo mai trovato memorie aliene di alieni sauroidi, od
insettoidi: come mai?
Il cervello di un rettile probabilmente non era compatibile con
quello umano?
Probabilmente questa è la risposta giusta. In realtà in ambiente
sauroide ed insettoide avevamo racconti in ipnosi regressiva di un
ben diverso spessore.
Ci chiedemmo all'inizio cosa succedeva se un addotto avesse avuto un
incidente e fosse morto sul colpo. Gli alieni avrebbero perso
migliaia di anni di informazioni.
Non se lo potevano permettere. Cosa avreste fatto voi?….
Esatto!… Avreste fatto una copia della mente del soggetto addotto:
ma una copia di un cervello prevede per la sua conservazione di
dover copiare tutto il corpo.
Il corpo non serve a gran che, ma serve solo a tenere in vita il
cervello con il suo prezioso contenuto di informazioni di vite
aliene.
Ed ecco che in ipnosi compariva la descrizione della stanza della
risonanza, la stanza delle matrioske, la stanza del cilindro
metallico, tutte denominazioni che i diversi addotti facevano della
stessa cosa. Durante un particolare rapimento essi venivano
introdotti in un cilindro metallico posto in orizzontale e da un oblò
laterale potevano vedere in un cilindro di vetro posto in situazione
verticale, la formazione di un corpo identico al loro, in tempo
reale.
Una "fotocopia", dunque, dell'addotto con tutte le
informazioni mentali copiate.
Il soggetto perdeva la propria identità di fronte ad una visione
del genere ed aveva sovente crisi psicologiche abbastanza pesanti da
sopportare.
Era evidente che uno dei due corpi veniva tenuto "in
frigo" dall'alieno e rappresentava il back up cerebrale, mentre
l'altro veniva riportato nel suo habitat naturale. Queste operazioni
venivano fatte tutte in ambiente sotterraneo terrestre in presenza
di militari umani! (su questo punto permettetemi di non perdere
tempo in inutili descrizioni del perché e del percome ciò accade,
le risposte che noi abbiamo sono esaustive anche su questo punto, ma
non è questa la sede per darle).
La domanda, a questo punto delle indagini, che noi ci eravamo posti
costruendo gli "impianti ipnotici a tavolino" era… ma
cosa riporteranno giù: la copia o l'originale?...
Io avrei tenuto l'originale ma gli alieni?…
La memoria della copia e dell'originale erano identiche in tutto e
per tutto e non c'era verso di scovare una differenza che potesse
indicarci la soluzione al problema.
Ma gli alieni avevano fatto un piccolo errore di procedura.
Il cilindro in cui introducevano il povero malcapitato era
orizzontale mentre il cilindro in cui si formava la copia era
verticale. Dunque se il soggetto in ipnosi ricordava di essere
entrato nello stesso cilindro da cui era uscito, voleva dire che era
stato riconsegnato l'originale altrimenti si trattava di una copia.
Si trattava infatti della copia!
Come dire ai nostri addotti che erano delle copie dell'originale?
Tutto ciò non potevamo permettercelo perché, secondo noi, avrebbe
creato forti disordini dovuti alla perdita di identità che, come
ben sappiamo, può condurre al suicidio.
Non avremmo mai potuto: ma per fortuna dovevamo scoprire la cosa più
strana che mai mente umana poteva concepire.
Il
quarto livello di Interferenza Aliena.
Durante la fase di copia del corpo dell'addotto, praticata dai
sauroidi, accadeva qualcosa di strano. L'addotto descriveva come una
strana vibrazione che percorreva il suo corpo, c'era tanta luce nel
cilindro di metallo e poi c'era qualcosa che si staccava e vibrava
in aria. Il soggetto descriveva la scena dall'alto dove vedeva i due
cilindri con il suo originale e la sua copia. Cos'era questa terza
postazione visiva? Senza entrare in inutili particolari sulla
veridicità ed affidabilità delle tecniche ipnotiche, se condotte
con maestria, diremo che la cosa non sembrava poter accadere.
Allora noi partivamo con domande di controllo. Un set di domande per
capire chi stava in realtà rispondendo, l'alieno con la sua
memoria?, la copia, l'originale, una memoria del carrier?.
Le domande erano sempre semplici e del tipo: come ti chiami, quanti
anni hai, che giorno è, guardati le mani e descrivile…
Le risposte erano terrificanti!
"Stai guardando in basso?" Risposta: … "No"
"Allora come fai a vedere quello che succede sotto di te?"
Risposta: … Io non sto guardando in basso, sto guardando
contemporaneamente dappertutto"…
"Guardati le mani"… "Non vedo mani"
"Guardati il corpo"… "Non ho corpo"
(perplessità)
"Come ti chiami"… "Noi non abbiamo nome"…
"Quanti anni hai" … "Cosa vuol dire?"…
"Da quanto tempo esisti"… "Ma da sempre
naturalmente"…
Scoprivamo così che avevamo a che fare con esseri che si definivano
"matrici di punti di luce", che vivevano "tra un
tempo e l'altro" e si auto definivano l'"ANIMA" degli
uomini! Quella cosa che possedendola ti da la VITA ETERNA!
Ma era proprio la cosa che cercavano gli alieni… Ora era tutto
chiaro.
Puntammo la nostra attenzione su questi eventi e capimmo nel giro di
dieci dodici mesi di lavoro che gli alieni sauroidi non potendo
utilizzare la mente umana come i Sirio tentavano di prenderci quella
strana matrice di punti di luce per utilizzarla per i loro scopi.
Ma scoprivamo anche che non ci riuscivano a causa di una
incompatibilità di tipo biogenetico tra loro e la nostra
"Anima". L'anima era cosciente di questa serie di
sperimentazioni e non voleva questo, ma non poteva fare niente per
impedire tutto ciò.
In ipnosi avevamo la descrizione di come strani campi di forza
portassero questa essenza nel corpo di uno di loro. Solo per pochi
secondi e poi c'era il distacco totale ed irreversibile con
frustrazione dell'alieno che non era riuscito ancora a linkarsi
definitivamente alla matrice di punti di luce.
Esiste, infatti, nel nostro DNA, qualcosa che ci rende compatibili
con la nostra anima: Così dicevano anche le menti aliene
all'interno del cervello dell'addotto, interrogate su questo aspetto
della questione. In fondo si trattava di chiedere alla mente aliena
attivata con l'opportuna password, i contenuti del suo sapere. Era
come guardare nelle carte segrete dell'alieno senza farsi vedere da
nessuno!
Ed ecco che, ancora una volta, capivamo cosa stava succedendo e
perché gli alieni stessero tentando con sperimentazioni genetiche
di utilizzare il nostro DNA. Si trattava evidentemente di un
tentativo di modificare il loro DNA rendendolo simile al nostro,
compatibile con quella cosa che la gente comune chiama anima.
L'anima, interrogata sullo stato dell'arte di queste cose era
chiarissima. Ecco cosa avevano di biologicamente strano i nostri
addotti che altri non avevano, avevano l'anima.
Già, perché "quella cosa", non ce l'avevano mica tutti
gli uomini, ma solo una stretta minoranza della razza umana!
Comunque scoprivamo che l'anima, una volta estratta dall'originale,
non potendo essere compatibile con i corpi dei sauroidi, finiva
nella copia dell'addotto, nel cilindro verticale, che veniva
riportato nel suo habitat. Dunque l'addotto era sì una copia, ma
una copia originale a cui non mancava nessun pezzo. Chi invece a
questo punto aveva qualcosa di meno era l'originale di partenza.
L'anima non si può copiare dicono le matrici di punti di luce da
noi interrogate… Gli alieni lo sanno e cercano di usare le vostre,
ma devono modificare il loro DNA… dicevano gli addotti in ipnosi.
Tutti i nostri addotti dicevano le stesse identiche cose. Tutti
senza nessuna eccezione!
A questo punto potevamo cominciare a dir loro la verità.
Ecco quale era il segreto dell'albero della vita, il segreto della
Kabbala ebraica, il segreto della costruzione della copia dei
Faraoni egiziani, della Kundalini indiana e di tutte le sette
segrete che perpetuano la ricerca di quella cosa che chiamano Santo
Graal. Tutto ora era molto semplice. Qualcosa all'interno del nostro
DNA era lo spirito della vita eterna e gli alieni, per averla, la
cercavano su di noi, che non sapevamo nemmeno che una cosa del
genere potesse esistere.
L'Albero della Vita del mitico Paradiso Terrestre, simboleggiato da
molti glifi, scolpiti nei campi di grano inglesi… Ecco cosa
cercavano gli alieni in alcuni e solo in alcuni di noi!
Il
quinto livello di Interferenza Aliena.
Diremo solo brevemente che mancava, a questo punto, un anello a
tutta la catena.
Gli antichi Egizi infatti avevano previsto con l'esistenza del corpo
fisico, della mente e dell'anima, anche l'esistenza di uno spirito
che noi non eravamo in grado di trovare.
Senza complicare troppo i discorsi in questa sede diremo che abbiamo
trovato, nelle menti degli addotti, tracce di ricordi di vite aliene
di esseri differenti da noi, esseri di luce, di diversa natura,
esseri che seppur molto longevi erano mortali perché solo alcuni
uomini nel creato, ci dissero le informazioni su questo settore,
possiedono l'Anima oltre il Creatore. Questi esseri erano definibili
come gli antichi spiriti immortali della nostra cultura mitologica.
Questi esseri controllavano gli alieni che producevano il fenomeno
dei rapimenti, che a loro volta controllavano gli esseri grigi
semirobotizzati che a loro volta controllavano l'umanità intera.
Dunque esistevano diversi tipi di esseri umani.
Il semplice guscio vuoto con mente, il guscio vuoto con l'anima e la
mente, il guscio vuoto con anima, mente e spirito ed il guscio vuoto
con mente e spirito, ma senza anima.
Si potevano così spiegare addirittura certi fenomeni che la Chiesa
descrive come possessioni diaboliche, quando siamo di fronte ad un
soggetto che non gradisce la presenza dentro di sé di un parassita
detto "essere di luce".
A volte invece abbiamo forse entità anche più positive che vivono
in simbiosi con la nostra anima (per chi ce l'ha, nda.). Infatti, lo
spirito od essere di luce preferisce stazionare nei corpi di
soggetti con l'anima così non invecchia perché è come se usasse
la benzina dell'altro, della matrice di punti di luce che non ha
dimensione temporale e che per questo è eterna!
Tutti questi esseri vogliono l'anima perché tutti sono mortali e
tutti vengono a cercare l'anima nell'unico posto dell'Universo dove
forse per sbaglio si era creata.
Implicazioni
finali.
Il quadro da noi proposto per la prima volta nella storia
dell'Umanità, ha il pregio di spiegare tutti gli avvenimenti
storico-politici degli ultimi anni oltre che tutti quei fenomeni a
cui la scienza moderna e la religione danno indicazioni decisamente
confuse, ci permette di reinterpretare alla luce di questi dati,
tutta la storia antica, le antiche leggende e gli antichi miti, ci
permette di capire quale sia la vera natura dell'essere umano alla
luce di passati confusi tentativi, miranti a stabilire l'esistenza
di entità mai ben definite, che dal mondo dell'esoterismo più
profondo, fino ai fenomeni misteriosi della mente di oggi, gridano
un loro definitivo riconoscimento.
Da un punto di vista politico si può spiegare perfettamente quale
sia stato il ruolo delle potenze mondiali nel gestire il problema
alieni sul nostro pianeta ed a nostra insaputa.
Bisogna a questo proposito sottolineare come tutte le volte che in
ipnosi ci trovavamo di fronte al problema delle copie, eravamo in un
ambiente tecnologico sotterraneo in presenza di sauroidi e militari
terrestri. Per i nostri addotti i militari erano stranamente sempre
francesi come abbiamo avuto modo di dire in altre nostre
pubblicazioni.
Quello che collegandosi alle menti aliene dei nostri addotti veniva
fuori era un quadro sconcertante che però era in perfetto accordo
con quella parte di ufologia moderna che prende il nome di
Cospirazionismo, secondo la quale gli alieni e i nostri governanti,
in qualche momento della nostra storia, avevano fatto un patto di
alleanza, all'insaputa dell'intero pianeta.
Il quadro descritto dai nostri addotti era il seguente:
quando nel 1947 a seguito della caduta di uno o più oggetti nel
deserto del New Mexico, gli Americani si resero conto che esistevano
gli alieni, alcuni di questi contattarono il governo degli Stati
Uniti proponendo un accordo che riguardava la possibilità di
utilizzare esseri umani a scopo non solo riproduttivo, ma per
estorcere dai poveri malcapitati quella parte di loro definibile
come anima che avrebbe garantito loro la vita eterna.
Gli alieni di tipo sauroide in cambio dettero all'uomo la tecnologia
per poter in futuro utilizzare per chi comandava e solo per loro, il
bagaglio di anime che sarebbe servito ai nostri governanti per avere
la vita eterna.
In altre parole il prezzo per la collaborazione dei nostri
governanti veniva pagato vendendo le "anime" della
popolazione che possedeva questa caratteristica. I sauroidi
avrebbero col tempo trovato la sperimentazione giusta per togliere
le anime a chi ce l'aveva e le avrebbero utilizzate per la loro
eternità, dando in cambio di questi favori a chi comandava sulla
Terra alcune anime. Il processo di linkaggio dell'anima prevede di
non morire più ma di vivere con il proprio corpo in eterno.
Nel frattempo i nostri governanti collusi con gli alieni sauroidi,
avrebbero dovuto fare in modo che i terrestri non si accorgessero di
nulla. L'unica possibilità poi per gestire un potere in eterno
sugli umani era renderli degli zombie e la sola possibilità di
ottenere questo era cominciare a dire alla popolazione, attraverso
quel processo di politica che oggi viene definito come
Globalizzazione, che tutti, fin da piccoli dovevano mettersi un
microchip nel cranio. Il microchip li avrebbe aiutati a
sopravvivere, ci sarebbero stati tutti i codici personali in quel
microchip, ti si sarebbero aperte anche le porte del supermercato
quando passavi con il microchip, potevi anche non volerlo ma allora
non avresti di fatto più potuto fare nemmeno un'operazione
bancaria. Eri fuori!
Ma il microchip in questione, senza che te ne accorgessi, ti avrebbe
detto anche quando votare, come votare, quando fare l'amore, quando
dormire, quando sognare e cosa sognare. I brevetti di questi
microchip sono ahimè già noti, con tutta la circuitazione
elettronica completa ed in due millimetri e mezzo di spazio sono
raccolte tutte le istruzioni per poter effettuare alterazioni e
cambiamento nella coscienza umana!
A capo delle organizzazioni che in collusione con i sauroidi
vogliono trasformare la Terra in un immenso parco da videogiochi,
troviamo implicate tutte quelle società segrete: dal Gruppo di Tule
alla Golden Down, dall'Oridne dei Templari, al Club of Rome, ai
Rosacrociani, cioè in altre parole: chi gestisce le banche, le
fonti energetiche ed un certo tipo di politiche sociali e religiose,
che utilizzando i servizi segreti e le forze militari, produrranno
il lento passaggio dell'uomo dallo stato di libero pensatore a
quello di schiavo imbecille.
In parole povere, scoprivamo che tutto quello che veniva da anni
confusamente descritto da alcuni rivelatori era assolutamente vero.
In questa sede non possiamo per brevità di spazio approfondire
questo argomento che tratteremo in seguito ed a parte.
Ancora una volta le collusioni tra potere religioso economico
spirituale e gestionale avevano prodotto un cocktail micidiale per
l'essere umano in balia non solo degli alieni ma anche dei nostri
governanti corrotti e collusi, coloro che vogliono la
Globalizzazione a tutti i costi per poter continuare a vivere e
comandare in un modo privilegiato, come nel vecchio film di
fantascienza Zardoz!
Prospettive
per il futuro.
Nell'ambito di questo scenario allucinante dobbiamo sottolineare
come la seconda fase della nostra inchiesta, durata fin ora quindici
anni, finisce qui mentre sta per partire la terza fase della nostra
indagine dedicata alla misurazione.
La misurazione di alcuni parametri che, sui soggetti umani ci
diranno, speriamo in tempo reale, se sono stati addotti o no.
Parallelamente stiamo studiando un sistema di autodifesa dalle
abduction che ad onor del vero ha già dato i primi modesti
risultati positivi.
Lasciamo nelle mani di chi legge il proprio futuro perché il
lettore deve sapere che non è nostra intenzione essere credibili o
meno, ma denunciare alcuni fatti sui quali abbiamo lavorato per un
certo tempo.
Siamo consci del fatto che a volte si considera vera, una cosa
credibile e falsa una cosa incredibile, mentre tra credibilità e
verità non esiste nessuna relazione apparente.
Se il lettore deciderà di non credere ad una sola parola di quello
che abbiamo scritto noi non ce ne avremo a male. Questo articolo
vuole solo essere un modesto contributo alla ricerca sui fenomeni di
Interferenza Aliena nel disperato tentativo di ... salvare il
salvabile!
Ma se avessimo ragione noi, i gruppi ufologici italiani e mondiali
insieme a tutte quelle associazioni che si interessano di
problematiche affini, non avrebbero più ragione di esistere, ma ben
altre sarebbero le nuove istituzioni in grado di gestire
fenomenologie così complesse.
Corrado
Malanga (Gruppo Stargate Toscana)
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