Abduction

(comunicazione preliminare sui risultati delle ricerche del Gruppo Stargate Toscana)

 

PER LA PRIMA VOLTA AL MONDO
VENGONO FATTE RIVELAZIONI COSI' IMPORTANTI
E COSI' PROVABILI
DA LASCIARCI SENZA FIATO

 

INDICE DEGLI ARGOMENTI:

 

Introduzione

Le prime ipotesi

Le prove

Ed in Italia?

I risultati

Gli identikit alieni

Il secondo livello di interferenza aliena

Terzo livello di interferenza aliena

Il quarto livello di Interferenza Aliena

Il quinto livello di Interferenza Aliena

Implicazioni finali

Prospettive per il futuro

 

Introduzione.

 

Come avevamo annunciato in precedenti occasioni, la ricerca su fenomeno dei rapimento alieni, definita con la parola inglese "abduction" e ribattezzata da noi con il termine più corretto di Interferenze Aliene è ad una svolta.
Il nostro progetto di ricerca che ormai va avanti da circa quindici anni è giunto alla conclusione di quella che noi indichiamo come seconda fase del progetto stesso.
Per chi leggesse per la prima volta di questo argomento diremo che il fenomeno delle abduction è venuto alla ribalta in America Latina nel 1957 con il famoso caso ormai storico del contadino Antonio Villasboas nello stato del Minas Gerajs (Brasile).

Fu questo contadino, in seguito laureatosi, che per la prima volta raccontò una sua strana esperienza di rapimento da parte di creature aliene.
Alla metà degli anni Sessanta lo studioso John Fuller scrisse di un altro evento strano.
Due coniugi americani Barney e Betty Hill, sotto ipnosi, ricordarono la loro analoga esperienza. Anche in quel caso e con l'uso di tecniche di ipnosi regressiva i due testimoni ricordarono la vicenda che li vide protagonisti di un rapimento alieno ad opera di strani esseri piccoli, scesi da una specie di disco volante, che aveva seguito la loro vettura, durante una calda notte d'estate.
Negli anni Ottanta spetta al ricercatore ufologo Budd Hopkins scrivere alcuni libri che riportano numerose storie di Americani legate ad esperienze di abduction. Anche in questo caso Hopkins fa ampio uso delle tecniche di ipnosi regressiva per far riaffiorare nelle menti dei testimoni di queste strane esperienze i loro ricordi, apparentemente dimenticati o nascosti nelle pieghe della loro mente.
Fu poi la volta dello scrittore americano Whitley Strieber che in un paio di libri racconterà, questa volta da testimone, la storia della sua esperienza di rapimento. In questo caso il punto di vista di tutta la faccenda sarà differente da quelli visti fin ora. Si tratta del punto di vista di un padre di famiglia che vede se stesso e tutta la sua famiglia oggetto di strani interessi da parte di creature aliene, provenienti da altri spazi, da altre dimensioni o chissà da dove.
Chissà da dove! Forse dalla parte del cervello che è addetta alla creazione di sogni fantastici, dicono i detrattori del problema abdution, tra cui spiccano in America alcuni personaggi famosi, come il mago illusionista James Randy del CISCOP (un'organizzazione di scettici governativi, alcuni dei quali in stretti rapporti con enti di Intelligence di Stato, come la CIA o l'FBI) o l'omologo italiano giornalista e divulgatore scientifico radiotelevisivo Piero Angela del corrispondente CICAP. Intanto la psicosi del fenomeno abduction prende il via, così da produrre differenti ricerche in altri paesi del mondo.
Assistiamo alla pubblicazione di un libro su questo argomento del tedesco Fiebag accanto a quello dell'inglese Philip Mantle da titolo che sembrerebbe tutto un programma, "Without Consent" cioè "Senza Consenso"!
Anche la psichiatra americana Karla Turner scriverà un libro tutto al femminile: si tratta della storia di otto donne addotte dagli alieni, dal titolo "Rapite dagli ufo" mentre lo psichiatra della Harward University, John Mack descriverà i risultati delle sue analisi condotte su una sessantina di casi.
Mack non sarà il solo a scrivere ed avallare il fenomeno dei rapimenti alieni nel mondo accademico: anche la Temple University con il professor David Jacobs, uno storico, che conosce le tecniche di ipnosi regressiva, si espone alle critiche di tutta l'accademia americana. Il libro di Jacobs che fa più scalpore "The threat" mette in relazione la realtà delle esperienze subite dai rapiti e poi dimenticate dalla loro mente, con i progetti degli alieni. Si tratta del primo tentativo di fornire una risposta al perché di tutto questo.
Jacobs sostiene pessimisticamente che gli alieni non siano proprio degli stinchi di santo e che perseguano un progetto preciso. Quello di modificare la razza terrestre biogeneticamente per poter poi convivere con noi, sul nostro pianeta. La data di compimento di questo progetto avverrebbe tra circa quattro generazioni terrene, quando ormai tutta la popolazione terrestre, secondo l'autore, dovrebbe aver subìto almeno un'esperienza di abduction.
Le controverse testimonianze, gli atteggiamenti fideistici di testimoni ed inquirenti, le critiche sulla metodologia ipnotica impiegata hanno, negli anni novanta, lo scopo di aumentare le diatribe tra ricercatori ufologi, gli organi di stato, che tendono a negare la presenza di tale fenomeno sul nostro pianeta, i capi religiosi, che si trovano a dover gestire una situazione in cui, la loro fede, il loro Dio, non sarebbero più al centro del cosmo, ma questo, sarebbe in realtà condiviso con diverse altre intelligenti entità.

 

Le prime ipotesi.


Nonostante che siano passati cinquanta anni, nessuno degli studiosi del problema abduction sarebbe riuscito a capirci gran che. Certo, di ipotesi se ne sono fatte molte e non sempre positiviste.
Il pessimista Jacobs sostiene che noi siamo ormai nelle mani degli alieni e che questi non ci hanno chiesto il permesso di operare certe scelte su di noi. Noi saremmo proprietà aliena, sia da un punto di vista di inferiorità scientifica che biologica: il nostro pianeta sarebbe ciò che cercano gli alieni e, nella migliore delle ipotesi, ce lo prenderanno senza colpi di forza, ma con un sottile perpetuato inganno plurisecolare.
Lo psichiatra Mack è positivista ed alla fine dei suoi studi è propenso a ritenere che non si sa bene quale sia lo scopo degli alieni, ma sicuramente questi producono una sorta di "allargamento di Coscienza" in ogni addotto. Tale allargamento di coscienza servirebbe all'umano scelto, per fargli fare dei salti evolutivi dentro di Sé e poter così accedere a quello che sarà il mondo del futuro, preparando il pianeta a sopportare ed a scavalcare quei traumi che la civiltà malsana ha prodotto e produrrà nei prossimi anni. Tale versione new ageana alla "volemose bbene", appartiene ad una corrente di psichiatri e psicologi americani che vedono nella loro stessa civilizzazione, le cause dei loro mali. Non dobbiamo dimenticare che l'uso e l'abuso della psichiatria nel mondo anglosassone rappresenterebbe l'effetto di un malumore diffuso che porterebbe gli Americani a non essere, da soli, più in grado di risolvere alcun problema di contatto con i propri simili (frutto della Globalizzazione? Nda.).
Il mondo anglosassone diventa schiavo dell'avere e ritiene che l'essere sia qualcosa di solamente esteriore.
Non a caso l'inconscio degli Americani tenta di ribellarsi proprio a questo vivere malsano andando contro i dettami e le leggi dell'avere soldi e dell'essere belli. Lo sfogo diviene tale che l'Americano medio diventa obeso, da un lato indicando con l'ingurgitamento di cibo la voglia di possedere tutto (psicologicamente anche quello che si mangia), dall'altro ingrassando, inconsciamente ribellandosi, contro quei canoni di bellezza estetica che lo vorrebbe magro.
Infatti i detrattori del problema abduction dicono che è prevalentemente in America che nasce tale fenomeno che deve essere considerato il frutto di psichismi malsani, sottoprodotti della frenetica civilizzazione consumistica.
Dunque a John Mack si rimprovera di aver scritto un trattato su degli psicotici credendo che siano in realtà prescelti dagli alieni. Il professor Mack subirà una vera e propria inquisizione da un collegio di docenti della sua Università, per aver osato scrivere quel libro (Rapiti è il titolo in italiano, pubblicato da Mondadori).
Mack però ha vinto l'anno precedente la pubblicazione di questo testo, il premio Pulitzer per un trattato sulla psichiatria ed il mondo scientifico americano ha serie difficoltà a far sparire il nostro psichiatra dalla scena. Il processo, almeno in apparenza, è vinto da Mach, ma il sospetto che il suo secondo libro, (mai uscito in Italia) sia stato edulcorato da esigenze "politiche" è sicuramente lecito.
A questo punto della nostra storia dunque esistevano solo tre possibilità. O gli addotti erano schizofrenici psicotici o gli alieni esistevano veramente e potevano essere buoni o cattivi.
I cattivi ti sottoponevano a terribili interventi chirurgici per prenderti il sangue e lo sperma, facevano innesti di ovuli fecondati in femmine della nostra specie, innestavano microchip sottocutanei da tutte le parti del corpo di un addotto per poterlo monitorare in continuo. I buoni invece facevano sì esperimenti chirurgici, ma per salvare gli addotti da alcune malattie, per migliorarne il corpo e la mente, per prepararli al grande giorno in cui la Terra sarebbe entrata nella confederazione delle Stelle.
Uno degli aspetti più demenziali di tutta la faccenda è oggi caratterizzato da quelle nuove religioni che sono nate, guarda caso sempre nel mondo anglosassone e soprattutto negli Stati Uniti, che fanno riferimento agli alieni quali salvatori dell'Umanità. Così Scientology in Usa ed i Raeliani in Europa, da un lato considerano gli alieni Dei e creatori degli umani, ma soprattutto Dei tecnologici e superiori per questo. Pochi giorni fa i Raeliani, che tra l'altro sono fondatori di Clonaid, una multinazionale tecnologicamente in grado di effettuare i più perfidi esperimenti biogenetici, hanno annunciato che cloneranno Hitler e che il futuro dell'umanità sta nella clonazione, nella vita eterna ottenuta attraverso processi di clonazione e tutto ciò perché Claude Vorillon, discusso personaggio francese, corridore automobilistico degli anni sessanta, oggi detto Rael, avrebbe avuto un rapimento alieno in giovane età. In quell'occasione gli alieni, lo avrebbero eletto loro ambasciatore e gli avrebbero anche detto tra l'altro che loro sono i creatori della razza umana, che usano la clonazione per avere l'immortalità e tante altre cose che, per dirla tutta, sarebbero decisamente similari a quelle testimonianze che gli addotti in ipnosi regressiva avrebbero rilasciato agli inquirenti di turno…
La spiegazione di tipo "tecnicista" non sarebbe dunque per Vorillon affatto priva di senso perché avallata da decine di testimonianze, oltre ovviamente che dal suo personale racconto.
Infine accanto all'ipotesi tecnicista esisterebbe l'ipotesi spiritualista. Questa ipotesi è tuttora portata avanti da molti famosi contattisti.
Il rapimento per loro non sarebbe in realtà un rapimento vero e proprio, ma una specie di catarsi mentale. Un momento in cui gli alieni parlano con te e ti insegnano, comunicandotele, certe verità di tipo religioso scientifico e morale.
L'idea che la mente sia uno stato evoluto del corpo a livello della nostra esistenza, farebbe sì che alcuni soggetti ritenessero possibile che, tale contatto, se avvenisse realmente con esseri energeticamente talmente differenti da noi, potesse prendere il via solamente attraverso la percezione della mente stessa, impiegando piani percettivi "superiori".
Nascono così i Channeler o canalizzatori di entità che da altre dimensioni dicono parlano e straparlano dei fatti loro e soprattutto dei fatti nostri. Questo è l'aspetto dell'ufologia che rende tale materia più simile allo studio delle apparizioni mariane.
I soggetti si sentono certi dell'esistenza della divinità tecnologica che non è rappresentata dal dio di turno, ma dall'alieno di turno. Così come il dio ci ha creato stavolta è l'alieno a prendere il posto del creatore: le profezie mistiche fanno la loro comparsa e dove chi vede la madonna dice che il mondo finirà per una catastrofe venuta dal cielo, così i chaneller ufologici inneggiano al pianeta Nibiru, misterioso pianeta nascosto di cui da anni vagheggiano l'esistenza, che cadrà o sfiorerà la Terra guarda caso, negli stessi anni in cui la vendetta divina per i veggenti avrà luogo.
In fondo tutti dicevano le stesse parole e questo voleva per noi dire una sola cosa e cioè che… dove c'era fumo, ci doveva anche sempre essere una certa quantità d'arrosto!
E forse non esisteva una sola verità ma differenti tipologie di interferenze aliene.

 

Le prove.


Al di là delle varie ipotesi, quello che mancava per poterne identificare la validità era un quadro d'unione che, in primis, definisse una volta per tutte la realtà del fenomeno Rapimenti Alieni, in secundis, trovasse un movente vero e credibile.
Negli ultimi anni alcuni studiosi si sono dati da fare per trovare le prove della realtà del fenomeno "abduction".
Trovare le prove dell'esistenza della fenomenologia ufo, cioè nella più ampia accezione, riuscire a dimostrare che gli ufo esistono davvero, è stato storicamente un fallimento totale: non perché le prove non siano state fornite alla comunità scientifica negli ultimi cinque decenni, ma perché la comunità scientifica non ha ritenuto di dover credere alla validità delle prove portate. Figuriamoci se si poteva sperare in un atteggiamento differente nel caso delle abduction.
Non ci interessa in questa sede trattare di questo specifico aspetto dell'argomento che abbiamo già trattato a parte, descrivendo i modelli mentali classici e la percezione dei fenomeni fisici rispetto alle limitazioni della loro interpretazione, ma dobbiamo dire che anche in questo caso, le prove sono state portate.
Le prove di una avvenuta abduction, le prove intendo oggettive e non quelle soggettive che hanno altri tipi di indici di validità, sono a tutt'oggi difficilmente smontabili.
Gli addotti in ipnosi raccontano per esempio di aver subito uno strano intervento chirurgico al seno nasale. In effetti fu proprio Hopkins per primo a scoprire un micro impianto all'interno del cervello dell'addotto di turno. Tale impianto, posto all'interno dell'ipofisi ed introdotto in tale cavità sfondando l'osso sfenoide, è stato in realtà trovato facilmente con tecniche di Risonanza Magnetica Nucleare, Tomografia Assiale Computerizzata ed, a volte, semplici radiografie del frontale e del parietale.
Analogamente la presenza di altri tipi di impianti è stata trovata sotto micro cicatrici che l'addotto porta, inconsapevolmente a livello cosciente, sul suo corpo. In ipnosi il soggetto ricorda sempre dell'operazione subita anche se spesso non si rende conto se qualcosa gli sia stato innestato od invece asportato dal proprio corpo.
In America Derrel Sims, studioso di questo aspetto, con l'aiuto del dottor Leir e di altri chirurghi, ha estratto, dove possibile, dal corpo di molti testimoni, strani oggetti microscopici. Tali oggetti, analizzati da almeno cinque università americane rivelavano, in molti casi, la presenza di una percentuale isotopica degli elementi che componevano l'impianto, differente da quella terrestre, confermandone senza ombra di "dubbio logico", la provenienza aliena.
Con l'espressione "dubbio logico" vogliamo indicare che tecnicamente non esiste certezza nemmeno dell'esistenza reale dell'Universo, che qualche fisico sostiene essere un gigantesco ologramma. Davanti a certi risultati possono esistere in verità anche altre spiegazioni, ma tali spiegazioni sono realmente molto, molto meno credibili della soluzione aliena. Il famoso problema del rasoio di Occam che dice che la risposta più semplice è anche quella più vera, non può essere usato solo dai detrattori del problema ufologico per denigrarne l'esistenza.
Per esempio qualche anno fa Sims asportò dall'alluce sinistro di una donna di mezz'età un piccolo oggetto di materiale metallico coperto da una membrana di materiale chitinoso, probabilmente impiegato per evitarne il rigetto. Tale materiale possedeva percentuale isotopica differente da quella terrestre prevedibile per quel campione, tanto da far dichiarare a Sims la natura aliena dell'oggetto trovato, anche tenendo presente il risultato delle ipnosi regressive ottenuto sulla signora in oggetto.
Il CISCOP disse invece che la testimone, in ipnosi si era inventata tutto e il problema dell'impianto alieno nell'alluce era dovuto al fatto che una bella mattina la signora, scendendo dal letto aveva pestato casualmente una micro meteorite che gli si era incistata nell'alluce. Si tentava così illogicamente di spiegare la presenza di isotopi "alieni" nel reperto chirurgicamente estratto da Sims.
Un altro aspetto interessante che costituisce prova provata delle abduction è la presenza di testimoni collaterali, sia "presi" assieme al soggetto, esaminato dalle ipnosi, e quindi addotti a loro volta, sia testimoni casuali che sono in grado di ricostruire fedelmente quello che il soggetto addotto dice sia realmente successo, dall'esterno della sua esperienza, aumentandone il grado di credibilità. Così, per esempio, nel famoso caso della addotta Italo americana Linda Cortile, studiato da Hopkins, si scopre che tra i testimoni di quel rapimento, accaduto in un palazzo prospicente il ponte di Brooklin, a New York, la mattina presto, nientemeno che Perez de Queillar, allora presidente alle Nazioni Unite e la sua scorta assieme ad altre decine di persone, furono testimoni.
Devono essere considerate prove anche quelle cicatrici interne ed esterne che l'addotto descrive in ipnosi mentre gli vengono praticate dagli alieni, contro la sua volontà attiva. Alcune di queste sono state esaminate da periti e risultano traumi cutanei molto particolari di cui a tutt'oggi non si è riusciti a spiegarne la genesi se non con l'unica spiegazione possibile sulla base del "logico dubbio".
In questo contesto è fondamentale rendere noto che alcune addotte sono oggetto di fecondazione artificiale da parte di alieni che introducono un ovulo alieno, già fecondato nel corpo delle vittime. Tali vittime portano avanti questa gestazione per tre mesi, quindi in una esperienza di rapimento successiva, il feto viene estratto dalla donna carrier (portatrice) ed introdotto in un cilindro di materiale trasparente per continuare, in vitro, la fecondazione. Al di là del racconto ipnotico di quello che accade ed al di là del fatto che tutte le nostre addotte hanno raccontato queste scene identiche fino nei minimi particolari, abbiamo il supporto delle analisi mediche, delle ecografie e di quant'altro può servire ad identificare in queste donne, non casi di gravidanza isterica, come va cianciando qualche disinformato di turno, ma vere prove oggettive di abduction.
Anche in questo caso le prove da noi producibili sono schiaccianti, ma ancora una volta la scienza ufficiale, interpellata su questo aspetto fenomenologico delle abduction, spiega il fenomeno con la presenza in queste donne, dell'insorgere di un tumore alle ovaie che mimerebbe gli effetti della gravidanza per tre mesi. Poi il tumore, grande come un piccolo feto guarirebbe da solo!!!! e scomparirebbe.
Le nostre addotte in quei casi non solo hanno la formazione e la espulsione del tessuto placentare, ma hanno la monta del latte, successivamente all'estrazione del feto da parte degli alieni. Alcune delle nostre addotte esaminate in questi ultimi anni, avevano le tube chirurgicamente chiuse, alcune prendono progestinici per evitare la gravidanza, altre non avevano da tempo rapporti sessuali con il partner, ma alla prova chimica tutte risultavano gravide e tutte, sia in ipnosi che con tecniche di Programmazione Neuro Linguistica raccontavano le loro esperienze con gli alieni.
Di fronte ad una strana ecografia di una donna incinta di tre mesi (secondo i valori chimici degli steroli presenti) dove si individuava una placenta con dentro qualcosa di molto piccolo e del liquido placentare e si ascoltava un rumore ritmico simile ad un battito cardiaco più lento di un battito cardiaco umano, ben undici medici dissero che la gravidanza era isterica e che il battito cardiaco era di un feto che stava per morire (in una gravidanza isterica non c'è il feto nda!) oppure si trattava di contrazioni ritmiche della vagina della povera malcapitata, e tutto questo accadeva nella migliore clinica ginecologica italiana! In quell'occasione noi eravamo invece riusciti a prevedere già da prima come sarebbero andate le cose avendo questa persona già collaborato con noi.

 

Ed in Italia?


In Italia il primo che si occupò seriamente del problema "Rapimenti Alieni" fu il sottoscritto che, incaricato dal CUN (Centro Ufologico Nazionale) di porre in atto la prima indagine di questo tipo sul territorio nazionale, si trovò ad indagare un caso, ormai diventato famoso, di un ragazzo di Genova di nome Valerio Lonzi che in presenza di altri testimoni fu addotto una notte, mentre era ad un campeggio scout a Reppia sui monti del capoluogo ligure.
Del caso ne fu fatto un libro di grande successo, che in due edizioni successive ha venduto circa ventiseimila copie.
Ma all'indomani dell'uscita del libro il CUN che ci aveva commissionato l'indagine, si rese conto che il contenuto del testo era decisamente scabroso e poco si addiceva alla politica di quella organizzazione privata, nonostante fosse stato fornito, in copia, prima della pubblicazione, a tutti i componenti il consiglio direttivo di quell'organizzazione. Forse non lo avevano letto? Forse lo avevano letto e non capito? O forse qualcun altro dall'esterno non era contento che in Italia si trattassero certi argomenti?
Dal caso Lonzi la cui indagine durò almeno due anni e mezzo, emersero alcuni importanti dati. Anche l'Italia sembrava confermare quello che gli ufologi americani andavano ormai da anni denunciando.
Gli alieni usavano anche gli Italiani!
Il libro ebbe per chi lo scrisse il compito di servire, da un alto ad imparare le tecniche ipnotiche descritte dagli Americani, ma anche a migliorarle notevolmente, con l'aiuto del dottor Moretti di Genova che ne curò la parte ipnotica.
D'altro canto doveva servire da "esca" per coloro che avendo letto quello che era successo al Lonzi, si sarebbero riconosciuti in quelle vicende. Speravamo che costoro, superata la barriera della paura, ci contattassero, di modo che noi potessimo dare il via alla seconda parte della nostra indagine.
La seconda parte della nostra indagine prevedeva di espandere a macchia d'olio su decine di casi di potenziali addotti, la nostra esperienza e verificare se tutti gli addotti che noi potevamo contattare avessero avuto sì, esperienze di abduction, ma verificandone le similitudini, dove queste si fossero presentate.
Non potendo più lavorare nel CUN dove le nostre ricerche, da loro per altro richieste, non erano viste di buon occhio, lasciammo tale organizzazione, abbandonando anche quella rete di esperti che avevamo contribuito a costruire sul territorio nazionale e che ci avrebbero dovuto sostenere nella seconda e più delicata fase della nostra inchiesta. Ma non tutti il mali vennero per nuocere.
Finalmente liberi da qualsiasi controllo e censura, riorganizzammo le fila di tutta l'operazione e con nuovi collaboratori ottenemmo in pochi anni quello che mai avremmo potuto ottenere in secoli di lavoro nel CUN.
Nacque così la seconda parte del progetto abduction che si è conclusa in agosto del 2002.
Tale lavoro ha condotto a conclusioni certe sugli alieni, sulle loro identità, sulle loro provenienze, sui loro bisogni, sulle implicazioni storiche della loro presenza sul nostro pianeta e non ultima sulla motivazione dei rapimenti alieni.
La quantità di materiale ottenuto, la riproducibilità delle esperienze ipnotiche condotte su un centinaio di casi e le prove collaterali ottenute sono oggi in grado di farci dire chiaramente e per la prima volta nel mondo, senza timore di essere smentiti, cosa vogliono da noi i diversi gruppi di alieni che sono sulla Terra da migliaia di anni. I risultati ottenuti che qui di seguito brevemente, per il momento enunceremo, ci hanno fatto capire anche perché era così difficile ed incomprensibile il movente di tutto ciò. Perché dopo anni di lavoro sia nostro sia di altri colleghi stranieri, non si riusciva a costruire un quadro d'unione di tutto il puzzle? Perché gli alieni cercavano in noi qualcosa che noi non sapevamo d'avere! Qualcosa che, una volta, portato alla luce, ci permetteva di costruire un'immagine dell'uomo altamente diversa da quella imposta oggi dal determinismo materialistico di Piero Angela.

 

I risultati.


Esistono cinque livelli di Interferenza Aliena, di cui, oggi come oggi, si conosce solamente il primo.
Il primo livello di Interferenza Aliena descrive il fenomeno di rapimento come un fenomeno invasivo nel quale alcuni esseri di solito piccoli, grigio scuro, neri, qualcuno dice blu, prelevano il soggetto, lo conducono in un ambiente tecnologico dove questi viene operato su una specie di tavolo operatorio. Sia nei maschi che nelle femmine vengono impiantati microchip di controllo. Questa era l'unica cosa chiara fin qui esposta dai diversi scrittori americani.
In realtà le cose sono lievemente più complicate.
Esistono, infatti, differenti razze aliene, almeno dodici, che hanno ha che fare con l'Umanità che, impiegando tecniche differenti, alla fine però vogliono la stessa cosa, come vedremo tra un attimo.

 

Gli identikit alieni.


Ognuna di queste razze ha a disposizione esseri di tipo più piccolo considerabili cloni robotizzati detti dai più Grigi od EBE (Entità Biologiche Extraterrestri come risulterebbe da alcuni documenti della CIA declassificati con il FOIA).
In realtà di questi Grigi ce ne sono diversi tipi che anche se descrivibili in modo quasi uguale possiedono differenti caratteristiche morfologiche non ultima il colore della pelle o la loro altezza che risulterà nel contesto ipnotico descrivibile con precisione, ma in modo differente a seconda delle varianti alla razza presa in esame. Si vuol dire che nelle prime sessioni ipnotiche ci rendemmo subito conto che le descrizioni degli identikit degli alieni non tornavano.
O i soggetti inventavano in modo diverso oppure esistevano diversi tipi di alieni, simili ma non eguali.
Per esempio gli esseri blu che sembrano dei grigi più alti (150 cm) non risultavano affatto blu ma neri. Il colore blu era invece dato dalla colorazione delle lampade della sala delle operazioni chirurgiche dove questi esseri accompagnavano i soggetti addotti. La pelle di questi "grigi alti", che lavorano solo con la specie dei sauroidi (vedi dopo nda.) e sono assenti in tutti gli altri contesti, è traslucida e riflette le luci d'ambiente, facendola diventare del colore delle luci stesse.
Quattro tra le dodici razze aliene apparivano più presenti sul territorio (forse sono le quattro razze stanziali a cui faceva riferimento Philip Corso?).
In realtà non si dovrebbe parlare di razze, ma sarebbe più proprio parlare di gruppi di potere.
Al primo gruppo di potere fanno capo esseri di tipo mammiferoide caratterizzati dalla altezza più elevata della nostra. A questo gruppo appartengono esseri alti due metri e quaranta centimetri circa, bianchi di carnagione, bianchi di capelli, con sei dita nelle mani e con gli occhi chiari (azzurroidi) con pupilla a geometria variabile. Tali esseri, solitamente vestiti di bianco con una specie di simbolo ancora triangolare appeso ad una specie di medaglione rotondo, proverrebbero dal sistema del doppio sole di Sirio.
Esisterebbero poi esseri biondi, alti circa due metri, con pupilla ancora più verticalizzata, cranio allungato alle pareti, pelle abbronzata, vestiti di blu scuro con tute attillate, con cinque dita nelle mani. La tuta è caratterizzata da uno stemma posto sul pettorale sinistro a forma di due triangoli intrecciati. Anche in questo caso la provenienza riguarda la zona di Sirio. Esistono poi esseri bianchi di capelli, sempre con capelli lunghi, altezza simile alla nostra dotati di veste bianca ma non attillata, alti più di noi, ma non esageratamente, mani a cinque dita, ma bianchi di carnagione. Questi soggetti provenienti dalla zona delle Pleiadi si differenziano dagli altri due poiché producono rapimenti in cui sono i soli ad interagire. Negli altri casi invece, dopo che sono intervenuti i "Biondi" intervengono altre entità di cui descriveremo più tardi.
È dunque evidente che alcuni gruppi lavorano collaborando tra loro mentre altri gruppi si fanno gli affari loro.
Quando arrivano i Pleiadiani interagiscono sempre e solo loro, ma quando interagiscono i Sirio, quelli che sembrano intervenire per primi sono quelli di tipo abbronzato a cinque dita, poi intervengono gli altri nel corso della vita del solito addotto. Sembra infatti che i Sirio abbiano la mappatura genetica dell'umanità o comunque sappiano distinguere gli esseri umani che vanno scelti per i rapimenti e quelli che vanno scartati, perché non possiedono quella cosa che noi abbiamo e che a loro serve.
Ancora più in alto, in una informale scala gerarchica sembrerebbe esistessero esseri molto più antichi, vestiti sovente di scuro, ma non con vestiti attillati, molto alti, mai visti direttamente dai nostri addotti, ma percepiti come dietro uno schermo (è quindi difficile darne una altezza esatta anche se su alcune considerazioni che in questa sede per brevità non approfondiremo, noi stimiamo sui tre metri circa nda.).
Questi esseri con occhi tondi e quasi bianchi possiedono una appendice sotto il mento, che li fa assomigliare ad uomini barbuti. Tale appendice che barba non è sembra essere privilegio solo dei maschi. Le femmine non sembrano possederla.
Questi esseri sono dotati anche di due ossa scapolari molto pronunciate che, per chi vede il soggetto alieno di fronte può pensare di trovarsi davanti ad un uomo dotato di grandi ali racchiuse dietro la schiena, ma così non è. Deve essere sottolineata anche la presenza a volte notata di un occhio al centro della fronte che sembra il vero occhio, molto luminoso. Le dita sono sottili ed arcuate come quelle di un uccello e sono tre più una opponibile. I soggetti in esame sembrano dotati di poteri telecinetici quando si spostano.
Questi esseri non stanno qui, ma trasmettono i loro messaggi ad altri alieni in un contesto tecnologico da lontano.
Esiste un secondo gruppo di alieni di natura sauroide (erroneamente chiamati rettiloidi dalla ufologia contemporanea,). Esisterebbero almeno due tipi di questi soggetti. Il primo e più invasivo avrebbe l'impressionante altezza di due metri ed ottanta centimetri. Sarebbe dotato di cinque dita nelle mani e nei piedi più un'unghia rostrata posta distante dalla mano, simile al dito che i gatti hanno sulle zampe posteriori, ma dotato di una struttura chitinosa molto dura. Questi esseri di pelle verde marrone, se visti da vicino, appaiono scagliati, ma ad un attento esame le scaglie sono più morbide di quello che si potrebbe pensare. Sono dotati di una struttura oculare che possiede una sotto-palpebra a chiusura verticale, dal basso centrale verso l'alto laterale e gli occhi sono a pupilla verticale, le iridi cambiano di colore, dal giallo verde al rosso vivo.
Cambia al rosso anche la zona ventrale e dei polpastrelli delle mani dove la pelle si fa più sottile e si può vedere il fluire di una linfa rossa soprattutto quando l'essere sembra comportarsi in modo disturbato. Questo soggetto possiede una superficie cranica caratterizzata dalla presenza di due superfici cornee non elevate e tondeggianti poste sul lato destro e sinistro del cranio, mentre al centro parte una struttura più morbida, sotto la quale si vede pulsare la linfa; tale struttura come se fosse una spina dorsale in rilievo percorre tutta la spina dorsale mettendola in evidenza ed arrivando fino alla grossa coda.
Tale grossa e tozza coda appare essere anche utilizzata per appoggiarsi quando il sauroide è fermo sulle tozze e corte gambe. Le dita delle mani e dei piedi sono ampiamente palmate.
Pochi dati esistono sulla struttura linguale che sembra però tozza e bifida. Di questi esemplari ne esistono di differenti dimensioni (riteniamo in dipendenza con l'età di sviluppo nda.) Viene definito a volte come un drago a volte come un "coccodrillo in piedi", anche se il muso è arrotondato come quello di un serpente, con labbra sottili e fori del naso posti lateralmente al setto nasale.
Questi sauroidi anfibi, con la pelle che sembra sempre umidiccia e traslucida sono descritti sempre con un'altra specie che sembra esserne sottoposta.
Si tratta di sauri senza coda, molto più piccoli (circa due metri) con pelle traslucida, occhi a palla che ne conferiscono rigidità allo sguardo e presenza di apparato dentale simile di più ai fanoni delle balene ma solo in una certa misura. In testa possiedono dei piccoli cornetti, che dal lontano potrebbero dare l'idea di una capigliatura a spazzola ma si tratta di escrescenze cornee ravvicinate. Questi esseri sono talmente identici tra loro da non poterne identificarne differenze anche se se ne vede più di uno assieme.
Al contrario delle specie descritte precedentemente, questi due ultimi esseri non si differenziano dalle femmine o forse non le hanno.
Esistono poi esseri di tipo insettoide simili a cavallette senzienti. Tali esseri di colore verdastro sarebbero caratterizzati da forti somiglianze con le nostre mantidi religiose, anche se si muovono quasi camminando sulle zampe posteriori. Anche in questo caso abbiamo un corpo chitinoso, con tre dita più una, nelle zampe anteriori che vengono tenute come se il soggetto fosse in preghiera, quasi con le mani unite.
La bocca piccolissima, e la testa dai grandi occhi scuri viene tenuta in una postura sovente piegata su un lato. Gli addotti dai Sirio passano poi nelle mani degli insettoidi e quindi in quelle dei sauroidi durante l'arco della loro vita. Gli addotti dai Pleiadiani sembrerebbe non venire toccati da nessun altro!
Esiste un'altra razza di cui è doveroso parlare in questa sede. Si tratta di esseri piccoli, con la pelle molto rugosa, il collo lungo con i muscoli tensori molto in evidenza. Piccola bocca con labbra di diverso spessore. Il labbro superiore è più piccolo vistosamente rispetto a quello inferiore. Gli occhi sono scuri, umidi. Le dita delle mani sembrano essere cinque (qualcuno ad onor del vero dice quattro ma riteniamo più probabile cinque, in ogni caso non sei, nda.).
La forma cranica a Cuore è particolare. Il cranio è sviluppato in modo retroverso ma esiste un abbassamento al centro della fronte che seppur in modo lieve scompare con l'andare verso la zona posteriore del cranio. Le orecchie sono piccole e lievemente appuntite in alto. Questi soggetti che vestono con vestiti non attillati saranno non più alti di centocinquanta centimetri e sono stati più volte confusi con Grigi o con esseri incappucciati che prendono il nome di Javas, ma che, secondo noi, fanno solo parte dell'ambito fantascientifico. Questa razza di piccoli esseri mammiferi non risultava essere una razza di cloni semmai di schiavi dei sauroidi (così i soggetti in ipnosi di solito si esprimono nel descriverli, nda.).
Attorno a queste tipologie aliene inoltre fluttuavano altre descrizioni di esseri minori con i quali sembra che gli esseri umani avessero meno a che fare. Un posto d'onore spettava ad altri esseri che l'ufologia americana chiamava "Esseri di Luce", ma che vedremo essere ben altra cosa.
Dopo ben quindici anni eravamo riusciti a costruire una specie di "bestiario" cosmico che doveva ora trovare una collocazione negli "atti" di questi esseri. In altre parole ci dovevamo chiedere perché questi erano qui.

 

Il secondo livello di interferenza aliena.


Non descriveremo qui i contesti e gli ambienti ipnotici che ci hanno fatto raggiungere le conclusioni che esporremo perché ci vorrebbero dieci libri per poter arrivare ad una chiara spiegazione di tutte le fenomenologie che abbiamo visto. In questa sede esporremo solo i risultati delle nostre indagini, nudi e crudi, lasciando ad altra sede qualsiasi spiegazione tecnologica a riguardo.
Tenendo presente quanto detto sopra scoprimmo abbastanza presto che una delle razze di Biondi, i Sirio ed i Pleidiani avevano un problema che noi potevamo risolvergli.
Cercavano l'immortalità!
Al di là delle considerazioni umane sulla stupidità nel cercare una cosa che per noi sarebbe mortalmente noiosa, siamo anche consci che non tutti la pensano in questo modo.
L'idea di non abbandonare mai questa vita e la voglia che gli alieni avevano nel perpetrare questo risultato finale ci aveva lasciato abbastanza perplessi sul grado di maturità cerebrale degli stessi alieni ma andammo comunque avanti nelle nostre ricerche… Forse ci stavamo sbagliando.
In ipnosi gli addotti a contatto con questi esseri dicevano che gli alieni vivevano… attraverso di noi, attraverso la nostra mente...
Nei soggetti esaminati esisteva una forte dicotomia cerebrale che uno psichiatra da quattro soldi avrebbe facilmente interpretato quale schizofrenia acuta ma analisi approfondite della personalità dei soggetti, non lasciavano dubbi invece sulla loro totale sanità di mente.
I soggetti addotti da questi alieni si sentivano spesso diversi, come non di questo mondo, avevano flash back in cui si ricordavano scene di vite passate ed immagini in cui erano ed agivano in un contesto alieno, quasi fossero alieni loro stessi.
Ci accorgemmo rapidamente che nella loro mente esisteva una zona di memoria ad acceso negato in cui erano nascosti alcuni ricordi che riguardavano scene di vita di un alieno. Ipotizzammo che quello che veniva fuori da altre ipnosi e cioè che gli alieni usassero il nostro cervello come magazzino dei loro ricordi, fosse reale.
In parole povere gli alieni che volevano l'immortalità non potevano in realtà raggiungerla, perché tecnicamente, anche se più longevi di noi, morivano egualmente. L'idea aliena era quella di mettere nel cervello di un bambino terrestre tutto il film della storia della vita di un loro alieno morto.
Quando il bambino diventava uomo ogni tanto il suo cervello mostrava piccoli segni di questa altra personalità, creando non pochi problemi esistenziali. La memoria aliena rimaneva comunque inaccessibile se non attraverso una specie di password da computer che apriva la memoria dei soggetti esaminati e ne poteva liberare il contenuto.
Alla fine della vita degli addotti, prima della loro morte naturale, gli alieni tornavano e copiavano tutta la mente del soggetto nella mente di un loro alieno appena nato. Questi aveva subito accesso alla memoria del suo predecessore. Era in fondo il suo predecessore alieno. Così facendo praticamente il soggetto non moriva mai nel senso che quello che moriva era il corpo, ma la mente era continuata.
Non si doveva più far esperienza, ricominciare daccapo tutto il percorso formativo. Alla fine, per fare un esempio, un alieno (o meglio la sua mente, nda.) di trentamila anni era formato dai ricordi di tanti alieni di cinquemila anni l'uno. Tanti corpi usati da una sola mente in evoluzione: una sorta di pseudo-immortalità che permetteva agli alieni di conservare tutte le caratteristiche del pensiero originario.
Ciò che scoprivamo inoltre era il fatto che il cervello umano era preferito dagli alieni come magazzino per le loro memorie in quanto agli addotti, durante i rapimenti veniva detto che… il loro cervello è una cosa perfetta... le macchine si rompono ma i cervelli umani no…
Ecco dunque cosa voleva dire… noi viviamo attraverso il vostro cervello… (!)
In poco tempo con una serie di astuzie ipnotiche riuscimmo a trovare la parola chiave di accesso alle memorie nascoste nel cervello dei nostri addotti ed a collegarci con un immenso bagaglio di informazioni aliene, compresa la loro lingua.
Il processo è riproducibile in laboratorio su qualsiasi nostro addotto.
Lo studio dei fonemi alieni è attualmente sotto lavorazione con sofisticate tecniche computerizzate, ma di questo parleremo un'altra volta.
A conferma di questa grande scoperta decidemmo di verificare se, essendo il cervello un hard disk a sola scrittura, nella zona di memoria ad accesso negato esistessero anche tracce di memorie dei "Carrier" cioè tracce dei ricordi delle vite di tutti i trasportatori delle memorie aliene. Infatti nella testa dei nostri addotti ci doveva essere la memoria di un alieno fatta di tutti pezzi consequenziali e le memorie di tutti coloro di cui gli alieni si erano serviti nei secoli, per conservare tutti i dati alieni.
È inutile dire quale fu la soddisfazione nel trovare confermata la nostra ipotesi.
Allora in ipnosi i lavori di Weiss, psichiatra americano che con l'ipnosi sollecita i ricordi delle vite passate, doveva essere reinterpretato? Non esiste la reincarnazione ma si trattava semplicemente di memorie che in realtà non ci appartengono, ma sono di soggetti che hanno vissuto precedentemente a noi, portandosi dietro il fardello anche di una memoria ospite aliena?
Avremmo capito in seguito che le cose erano ancora più complesse.

 

Terzo livello di interferenza aliena.


Altri alieni in realtà andavano oltre tutto ciò.
Non avevamo mai trovato memorie aliene di alieni sauroidi, od insettoidi: come mai?
Il cervello di un rettile probabilmente non era compatibile con quello umano?
Probabilmente questa è la risposta giusta. In realtà in ambiente sauroide ed insettoide avevamo racconti in ipnosi regressiva di un ben diverso spessore.
Ci chiedemmo all'inizio cosa succedeva se un addotto avesse avuto un incidente e fosse morto sul colpo. Gli alieni avrebbero perso migliaia di anni di informazioni.
Non se lo potevano permettere. Cosa avreste fatto voi?….
Esatto!… Avreste fatto una copia della mente del soggetto addotto: ma una copia di un cervello prevede per la sua conservazione di dover copiare tutto il corpo.
Il corpo non serve a gran che, ma serve solo a tenere in vita il cervello con il suo prezioso contenuto di informazioni di vite aliene.
Ed ecco che in ipnosi compariva la descrizione della stanza della risonanza, la stanza delle matrioske, la stanza del cilindro metallico, tutte denominazioni che i diversi addotti facevano della stessa cosa. Durante un particolare rapimento essi venivano introdotti in un cilindro metallico posto in orizzontale e da un oblò laterale potevano vedere in un cilindro di vetro posto in situazione verticale, la formazione di un corpo identico al loro, in tempo reale.
Una "fotocopia", dunque, dell'addotto con tutte le informazioni mentali copiate.
Il soggetto perdeva la propria identità di fronte ad una visione del genere ed aveva sovente crisi psicologiche abbastanza pesanti da sopportare.
Era evidente che uno dei due corpi veniva tenuto "in frigo" dall'alieno e rappresentava il back up cerebrale, mentre l'altro veniva riportato nel suo habitat naturale. Queste operazioni venivano fatte tutte in ambiente sotterraneo terrestre in presenza di militari umani! (su questo punto permettetemi di non perdere tempo in inutili descrizioni del perché e del percome ciò accade, le risposte che noi abbiamo sono esaustive anche su questo punto, ma non è questa la sede per darle).
La domanda, a questo punto delle indagini, che noi ci eravamo posti costruendo gli "impianti ipnotici a tavolino" era… ma cosa riporteranno giù: la copia o l'originale?...
Io avrei tenuto l'originale ma gli alieni?…
La memoria della copia e dell'originale erano identiche in tutto e per tutto e non c'era verso di scovare una differenza che potesse indicarci la soluzione al problema.
Ma gli alieni avevano fatto un piccolo errore di procedura.
Il cilindro in cui introducevano il povero malcapitato era orizzontale mentre il cilindro in cui si formava la copia era verticale. Dunque se il soggetto in ipnosi ricordava di essere entrato nello stesso cilindro da cui era uscito, voleva dire che era stato riconsegnato l'originale altrimenti si trattava di una copia.
Si trattava infatti della copia!
Come dire ai nostri addotti che erano delle copie dell'originale? Tutto ciò non potevamo permettercelo perché, secondo noi, avrebbe creato forti disordini dovuti alla perdita di identità che, come ben sappiamo, può condurre al suicidio.
Non avremmo mai potuto: ma per fortuna dovevamo scoprire la cosa più strana che mai mente umana poteva concepire.

 

Il quarto livello di Interferenza Aliena.


Durante la fase di copia del corpo dell'addotto, praticata dai sauroidi, accadeva qualcosa di strano. L'addotto descriveva come una strana vibrazione che percorreva il suo corpo, c'era tanta luce nel cilindro di metallo e poi c'era qualcosa che si staccava e vibrava in aria. Il soggetto descriveva la scena dall'alto dove vedeva i due cilindri con il suo originale e la sua copia. Cos'era questa terza postazione visiva? Senza entrare in inutili particolari sulla veridicità ed affidabilità delle tecniche ipnotiche, se condotte con maestria, diremo che la cosa non sembrava poter accadere.
Allora noi partivamo con domande di controllo. Un set di domande per capire chi stava in realtà rispondendo, l'alieno con la sua memoria?, la copia, l'originale, una memoria del carrier?.
Le domande erano sempre semplici e del tipo: come ti chiami, quanti anni hai, che giorno è, guardati le mani e descrivile…
Le risposte erano terrificanti!
"Stai guardando in basso?" Risposta: … "No"
"Allora come fai a vedere quello che succede sotto di te?" Risposta: … Io non sto guardando in basso, sto guardando contemporaneamente dappertutto"…
"Guardati le mani"… "Non vedo mani"
"Guardati il corpo"… "Non ho corpo" (perplessità)
"Come ti chiami"… "Noi non abbiamo nome"…
"Quanti anni hai" … "Cosa vuol dire?"…
"Da quanto tempo esisti"… "Ma da sempre naturalmente"…
Scoprivamo così che avevamo a che fare con esseri che si definivano "matrici di punti di luce", che vivevano "tra un tempo e l'altro" e si auto definivano l'"ANIMA" degli uomini! Quella cosa che possedendola ti da la VITA ETERNA!
Ma era proprio la cosa che cercavano gli alieni… Ora era tutto chiaro.
Puntammo la nostra attenzione su questi eventi e capimmo nel giro di dieci dodici mesi di lavoro che gli alieni sauroidi non potendo utilizzare la mente umana come i Sirio tentavano di prenderci quella strana matrice di punti di luce per utilizzarla per i loro scopi.
Ma scoprivamo anche che non ci riuscivano a causa di una incompatibilità di tipo biogenetico tra loro e la nostra "Anima". L'anima era cosciente di questa serie di sperimentazioni e non voleva questo, ma non poteva fare niente per impedire tutto ciò.
In ipnosi avevamo la descrizione di come strani campi di forza portassero questa essenza nel corpo di uno di loro. Solo per pochi secondi e poi c'era il distacco totale ed irreversibile con frustrazione dell'alieno che non era riuscito ancora a linkarsi definitivamente alla matrice di punti di luce.
Esiste, infatti, nel nostro DNA, qualcosa che ci rende compatibili con la nostra anima: Così dicevano anche le menti aliene all'interno del cervello dell'addotto, interrogate su questo aspetto della questione. In fondo si trattava di chiedere alla mente aliena attivata con l'opportuna password, i contenuti del suo sapere. Era come guardare nelle carte segrete dell'alieno senza farsi vedere da nessuno!
Ed ecco che, ancora una volta, capivamo cosa stava succedendo e perché gli alieni stessero tentando con sperimentazioni genetiche di utilizzare il nostro DNA. Si trattava evidentemente di un tentativo di modificare il loro DNA rendendolo simile al nostro, compatibile con quella cosa che la gente comune chiama anima.
L'anima, interrogata sullo stato dell'arte di queste cose era chiarissima. Ecco cosa avevano di biologicamente strano i nostri addotti che altri non avevano, avevano l'anima.
Già, perché "quella cosa", non ce l'avevano mica tutti gli uomini, ma solo una stretta minoranza della razza umana!
Comunque scoprivamo che l'anima, una volta estratta dall'originale, non potendo essere compatibile con i corpi dei sauroidi, finiva nella copia dell'addotto, nel cilindro verticale, che veniva riportato nel suo habitat. Dunque l'addotto era sì una copia, ma una copia originale a cui non mancava nessun pezzo. Chi invece a questo punto aveva qualcosa di meno era l'originale di partenza.
L'anima non si può copiare dicono le matrici di punti di luce da noi interrogate… Gli alieni lo sanno e cercano di usare le vostre, ma devono modificare il loro DNA… dicevano gli addotti in ipnosi.
Tutti i nostri addotti dicevano le stesse identiche cose. Tutti senza nessuna eccezione!
A questo punto potevamo cominciare a dir loro la verità.
Ecco quale era il segreto dell'albero della vita, il segreto della Kabbala ebraica, il segreto della costruzione della copia dei Faraoni egiziani, della Kundalini indiana e di tutte le sette segrete che perpetuano la ricerca di quella cosa che chiamano Santo Graal. Tutto ora era molto semplice. Qualcosa all'interno del nostro DNA era lo spirito della vita eterna e gli alieni, per averla, la cercavano su di noi, che non sapevamo nemmeno che una cosa del genere potesse esistere.
L'Albero della Vita del mitico Paradiso Terrestre, simboleggiato da molti glifi, scolpiti nei campi di grano inglesi… Ecco cosa cercavano gli alieni in alcuni e solo in alcuni di noi!

 

Il quinto livello di Interferenza Aliena.


Diremo solo brevemente che mancava, a questo punto, un anello a tutta la catena.
Gli antichi Egizi infatti avevano previsto con l'esistenza del corpo fisico, della mente e dell'anima, anche l'esistenza di uno spirito che noi non eravamo in grado di trovare.
Senza complicare troppo i discorsi in questa sede diremo che abbiamo trovato, nelle menti degli addotti, tracce di ricordi di vite aliene di esseri differenti da noi, esseri di luce, di diversa natura, esseri che seppur molto longevi erano mortali perché solo alcuni uomini nel creato, ci dissero le informazioni su questo settore, possiedono l'Anima oltre il Creatore. Questi esseri erano definibili come gli antichi spiriti immortali della nostra cultura mitologica.
Questi esseri controllavano gli alieni che producevano il fenomeno dei rapimenti, che a loro volta controllavano gli esseri grigi semirobotizzati che a loro volta controllavano l'umanità intera.
Dunque esistevano diversi tipi di esseri umani.
Il semplice guscio vuoto con mente, il guscio vuoto con l'anima e la mente, il guscio vuoto con anima, mente e spirito ed il guscio vuoto con mente e spirito, ma senza anima.
Si potevano così spiegare addirittura certi fenomeni che la Chiesa descrive come possessioni diaboliche, quando siamo di fronte ad un soggetto che non gradisce la presenza dentro di sé di un parassita detto "essere di luce".
A volte invece abbiamo forse entità anche più positive che vivono in simbiosi con la nostra anima (per chi ce l'ha, nda.). Infatti, lo spirito od essere di luce preferisce stazionare nei corpi di soggetti con l'anima così non invecchia perché è come se usasse la benzina dell'altro, della matrice di punti di luce che non ha dimensione temporale e che per questo è eterna!
Tutti questi esseri vogliono l'anima perché tutti sono mortali e tutti vengono a cercare l'anima nell'unico posto dell'Universo dove forse per sbaglio si era creata.

 

Implicazioni finali.


Il quadro da noi proposto per la prima volta nella storia dell'Umanità, ha il pregio di spiegare tutti gli avvenimenti storico-politici degli ultimi anni oltre che tutti quei fenomeni a cui la scienza moderna e la religione danno indicazioni decisamente confuse, ci permette di reinterpretare alla luce di questi dati, tutta la storia antica, le antiche leggende e gli antichi miti, ci permette di capire quale sia la vera natura dell'essere umano alla luce di passati confusi tentativi, miranti a stabilire l'esistenza di entità mai ben definite, che dal mondo dell'esoterismo più profondo, fino ai fenomeni misteriosi della mente di oggi, gridano un loro definitivo riconoscimento.
Da un punto di vista politico si può spiegare perfettamente quale sia stato il ruolo delle potenze mondiali nel gestire il problema alieni sul nostro pianeta ed a nostra insaputa.
Bisogna a questo proposito sottolineare come tutte le volte che in ipnosi ci trovavamo di fronte al problema delle copie, eravamo in un ambiente tecnologico sotterraneo in presenza di sauroidi e militari terrestri. Per i nostri addotti i militari erano stranamente sempre francesi come abbiamo avuto modo di dire in altre nostre pubblicazioni.
Quello che collegandosi alle menti aliene dei nostri addotti veniva fuori era un quadro sconcertante che però era in perfetto accordo con quella parte di ufologia moderna che prende il nome di Cospirazionismo, secondo la quale gli alieni e i nostri governanti, in qualche momento della nostra storia, avevano fatto un patto di alleanza, all'insaputa dell'intero pianeta.
Il quadro descritto dai nostri addotti era il seguente:
quando nel 1947 a seguito della caduta di uno o più oggetti nel deserto del New Mexico, gli Americani si resero conto che esistevano gli alieni, alcuni di questi contattarono il governo degli Stati Uniti proponendo un accordo che riguardava la possibilità di utilizzare esseri umani a scopo non solo riproduttivo, ma per estorcere dai poveri malcapitati quella parte di loro definibile come anima che avrebbe garantito loro la vita eterna.
Gli alieni di tipo sauroide in cambio dettero all'uomo la tecnologia per poter in futuro utilizzare per chi comandava e solo per loro, il bagaglio di anime che sarebbe servito ai nostri governanti per avere la vita eterna.
In altre parole il prezzo per la collaborazione dei nostri governanti veniva pagato vendendo le "anime" della popolazione che possedeva questa caratteristica. I sauroidi avrebbero col tempo trovato la sperimentazione giusta per togliere le anime a chi ce l'aveva e le avrebbero utilizzate per la loro eternità, dando in cambio di questi favori a chi comandava sulla Terra alcune anime. Il processo di linkaggio dell'anima prevede di non morire più ma di vivere con il proprio corpo in eterno.
Nel frattempo i nostri governanti collusi con gli alieni sauroidi, avrebbero dovuto fare in modo che i terrestri non si accorgessero di nulla. L'unica possibilità poi per gestire un potere in eterno sugli umani era renderli degli zombie e la sola possibilità di ottenere questo era cominciare a dire alla popolazione, attraverso quel processo di politica che oggi viene definito come Globalizzazione, che tutti, fin da piccoli dovevano mettersi un microchip nel cranio. Il microchip li avrebbe aiutati a sopravvivere, ci sarebbero stati tutti i codici personali in quel microchip, ti si sarebbero aperte anche le porte del supermercato quando passavi con il microchip, potevi anche non volerlo ma allora non avresti di fatto più potuto fare nemmeno un'operazione bancaria. Eri fuori!
Ma il microchip in questione, senza che te ne accorgessi, ti avrebbe detto anche quando votare, come votare, quando fare l'amore, quando dormire, quando sognare e cosa sognare. I brevetti di questi microchip sono ahimè già noti, con tutta la circuitazione elettronica completa ed in due millimetri e mezzo di spazio sono raccolte tutte le istruzioni per poter effettuare alterazioni e cambiamento nella coscienza umana!
A capo delle organizzazioni che in collusione con i sauroidi vogliono trasformare la Terra in un immenso parco da videogiochi, troviamo implicate tutte quelle società segrete: dal Gruppo di Tule alla Golden Down, dall'Oridne dei Templari, al Club of Rome, ai Rosacrociani, cioè in altre parole: chi gestisce le banche, le fonti energetiche ed un certo tipo di politiche sociali e religiose, che utilizzando i servizi segreti e le forze militari, produrranno il lento passaggio dell'uomo dallo stato di libero pensatore a quello di schiavo imbecille.
In parole povere, scoprivamo che tutto quello che veniva da anni confusamente descritto da alcuni rivelatori era assolutamente vero.
In questa sede non possiamo per brevità di spazio approfondire questo argomento che tratteremo in seguito ed a parte.
Ancora una volta le collusioni tra potere religioso economico spirituale e gestionale avevano prodotto un cocktail micidiale per l'essere umano in balia non solo degli alieni ma anche dei nostri governanti corrotti e collusi, coloro che vogliono la Globalizzazione a tutti i costi per poter continuare a vivere e comandare in un modo privilegiato, come nel vecchio film di fantascienza Zardoz!

Prospettive per il futuro.
Nell'ambito di questo scenario allucinante dobbiamo sottolineare come la seconda fase della nostra inchiesta, durata fin ora quindici anni, finisce qui mentre sta per partire la terza fase della nostra indagine dedicata alla misurazione.
La misurazione di alcuni parametri che, sui soggetti umani ci diranno, speriamo in tempo reale, se sono stati addotti o no. Parallelamente stiamo studiando un sistema di autodifesa dalle abduction che ad onor del vero ha già dato i primi modesti risultati positivi.
Lasciamo nelle mani di chi legge il proprio futuro perché il lettore deve sapere che non è nostra intenzione essere credibili o meno, ma denunciare alcuni fatti sui quali abbiamo lavorato per un certo tempo.
Siamo consci del fatto che a volte si considera vera, una cosa credibile e falsa una cosa incredibile, mentre tra credibilità e verità non esiste nessuna relazione apparente.
Se il lettore deciderà di non credere ad una sola parola di quello che abbiamo scritto noi non ce ne avremo a male. Questo articolo vuole solo essere un modesto contributo alla ricerca sui fenomeni di Interferenza Aliena nel disperato tentativo di ... salvare il salvabile!
Ma se avessimo ragione noi, i gruppi ufologici italiani e mondiali insieme a tutte quelle associazioni che si interessano di problematiche affini, non avrebbero più ragione di esistere, ma ben altre sarebbero le nuove istituzioni in grado di gestire fenomenologie così complesse.

 

Corrado Malanga (Gruppo Stargate Toscana)