I contattisti ed i veggenti

 

Lungo il novecento si sviluppa la figura del contattista alieno, cioè di una persona che dice di essere in contatto con gli alieni. I contattisti generalmente non forniscono prove di essere in contatto con alieni o forniscono prove più o meno ben falsificate. Alcuni contattisti hanno fotografato realmente UFO, ma poi si inventano storie di essere in contatto con gli alieni. I contattisti cadono sempre in contraddizione per il fatto che dicono di frequentare alieni ma non li fotografano mai e non si fanno dare mai oggetti alieni. Le uniche prove sono fotografie più o meno controverse, ricordando che comunque il materiale fotografico può essere falsificato in modo convincente. Un’analisi dei materiali fotografici rivelerebbe l’inganno, se non fosse che in genere non ne vale nemmeno la pena, dato l’assurdità delle storie dei contattisti.

Altri tipi di contattisti sono quelli che quasi per gioco vengono contattati da entità aliene. È il caso dell’ingegnere Carlo Trajna, che comunica con gli alieni con una normale apparecchiatura (solo ricevente) sulle frequenze dell’aeronautica militare (sistema SELCAL). È comprovato che Carlo Traina parla ad un microfono senza trasmettere nulla e le risposte vengono registrate appunto su tali frequenze, anche se al momento non si sente nulla. Nella registrazione si sentono persone che parlano e respirano, colpi sul microfono e segnali di apparecchiature. La versione ufficiale è che si tratti di “fantasmi”, ma in realtà si tratta di alieni che comunicano usando i loro progrediti strumenti in un modo che a noi sembra anomalo, soprattutto perché in realtà non viene trasmessa nell’aria la domanda ma viene ricevuta la risposta.

Sarebbero da considerare contattisti anche i veggenti che dicono di incontrare la Madonna, dietro cui si nascondono in realtà gli alieni. Tuttavia in questo caso bisogna distinguere due tipi di situazione che generalmente si manifestano.

La prima è quella in cui gli alieni pianificano la situazione a priori, scelgono la “cavia” che dovrà fungere da veggente, danno luogo all’apparizione della Madonna e cercando di attrarre quante più persone possibili.

La seconda situazione si ha quando una persona si spaccia per veggente per fini lucrativi, ma ha successo ed attira molte persone. In questo caso la strategia aliena di Marketing porta sempre a realizzare delle vere apparizioni con tanto del miracolo del Sole, al fine di sfruttare la situazione dalla facile “clientela”.

Esemplare è il caso verificatosi a Capodrise (Caserta) nel 1991/1992, in cui il giovane Improta, forzato dalla famiglia, inventa apparizioni della Madonna e miracoli vari, al fine di speculare su questa situazione. Dopo che si era creato un seguito di migliaia di persone, le apparizioni avvennero davvero ed anche i miracoli incominciarono ad avvenire sotto l’occhio di migliaia di persone e sotto l’occhio di decine di telecamere e macchine fotografiche. Il miracolo più spettacolare era quello del Sole ed avveniva nel cortile della casa del giovane, ogni 13 del mese alle ore 16:00. Migliaia di persone assisteva ripetutamente a quello che  risultava essere una astronave aliena di forma sferica avvolta da una luce pulsante, che roteava tra gli spettatori nel cortile del giovane ed il Sole, in modo da dare l’illusione che fosse il Sole a muoversi. Dato che l’evento era molto vistoso, esso poteva essere visto anche dai pesi vicino, dove la prospettiva laterale svelava il trucco usato dagli alieni. Di tale miracolo alieno esistono molti filmati effettuate da persone poste sia lateralmente che perpendicolarmente alle astronavi aliene che compievano il miracolo del Sole. Ovviamente la mancanza di una cultura sugli alieni ha fatto ritenere che si trattasse realmente di un miracolo, e lo credevano persino coloro che avevano filmato l’evento in più punti di osservazione, dove era evidente l’inganno alieno. Tuttavia gli alieni avevano fatto male i conti, perché tale situazione era incominciata come un imbroglio per fare soldi e quindi non poteva che finire male. Infatti la famiglia del veggente si inventò la storia che il figlio doveva morire e che poi sarebbe nata una sorgente miracolosa, la cui acqua sarebbe stata venduta ai fedeli. La puzza d’imbroglio si fece troppo grande ed una commissione d’inchiesta scoprì squallidissime storie di sfruttamento della famiglia ai danni del povero veggente e altre cose poco piacevoli, che furono poi pubblicate su giornali tipo Gente. Così finì questo imbroglio in cui si evidenzia una reale intenzione degli alieni a sfruttare ogni situazione utile per accalappiare quante più persone possibili ed influenzarle con i messaggi religiosi. Non che si tratti di messaggi negativi, ma sinceramente nel ventunesimo secolo certe cose sono oramai antiquate, casomai meglio i cerchi nel grano.

 

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