Commento

 

Il caso “Lacerta”: come nasce una diceria


Di Roberto Malini

 

Come ha origine il “caso Lacerta” e perché si è potuto diffondere a macchia d’olio dalla Svezia fino a giungere nel nostro paese, dove qualcuno ha persino dato peso all’intervista. Tutto inizia quando il giovanissimo studioso tedesco Christian Pfeiler –un Federico Dezi teutonico- realizza un suo grande sogno: pubblicare online una rivista digitale dedicata agli Ufo e al paranormale. Per ottenere la più ampia fruizione, Cristian Pfeiler decide di divulgare le notizie e gli studi suoi e dei suoi collaboratori in inglese. Un giorno il ragazzo riceve da un corrispondente in rete un testo in tedesco (Lacerta File I); gli si chiede di tradurlo e pubblicarlo all’interno della webzine. Christian non è uno stupido. Capisce perfettamente di trovarsi di fronte a un’invenzione letteraria,piena di contraddizioni, anacronismi, errori scientifici e tuttavia decide di tradurre il testo e divulgarlo nel numero 9, riservandosi di smontarlo nel numero successivo. Già il nome dell’intervistatore, Mister K. (come l’agente dei Men in Black cinematografici), mette Christian sul chi va là. Quando poi legge che i Rettiliani si offendono se il loro nome (impronunciabile) viene pronunciato con il più piccolo errore, come gli insettoidi di Star Trek e una serie di citazioni ispirate alla grande fantascienza, realizza di avere tra le mani un “raccontino” neanche troppo originale.
Il ragazzo comunque traduce il file, migliorandone la forma. Nonostante l’avvertimento rivolto ai suoi lettori, tuttavia, si accorge che qualcuno, gli utenti più creduli ed emotivi, ha preso sul serio la cosa, soprattutto leggendo l’incipit (“Certifico che il testo è veritiero...”). La strana “catena di Sant’Antonio” si è ormai avviata e l’intervista passa da un computer all’altro, grazie al tam tam dei giovanissimi “credenti”. Il verbo di Lacerta, niente più che uno scherzo, viene tradotto in varie lingue e nessuno pensa più a verificarne la fonte. Nel dicembre 2000 Christian, a causa degli impegni scolastici, è costretto a chiudere il sito.
Ma ormai Lacerta è uscita dalla “gabbia”. Così nascono –oggi come ieri- le dicerie, le favole e anche qualche mito. Ma torniamo indietro di qualche passo. Nel decimo numero della sua webzine, online nell’aprile del 2000, Christian Pfeiler scrive: “Benvenuti al decimo numero del notiziario Ufo+Psi Research Magazine. Date una speciale occhiata alla mia spiegazione del caso Lacerta, il cui file è apparso nel numero 9. Naturalmente è una bufala! L’intervistatore non ha un background e viene dal nulla. Si chiama “Mister K.” (Ole K., dalla Svezia), come il co-protagonista del film Men in Black. Mister K afferma che il documento originale, derivato da 3 ore di intervista, consisteva di 49 pagine e che l’intervista da lui diffusa ne ne è una riduzione “. Primo evidente anacronismo, di cui il ragazzo si accorge subito (e chi conosce i tempi di un’intervista lo può rilevare a propria volta: quante ore ci vogliono per 49 pagine di testo?). Continua il giovanissimo ufologo: “Ho ricevuto il testo qualche settimana fa da un amico di rete di Amburgo, in tedesco e in forma confusa. Ho pensato che quella cattiva traduzione fosse ad opera di uno degli “amici fidati” menzionati nell’intervista,originariamente in svedese. Ho messo alla prova il mio inglese ed ho effettuato la traduzione, comprendendo anche il paragrafo in cui è riportata la frase ‘Garantisco che il testo seguente è assolutamente veritiero e non un’invenzione’. Così la comunità ufologica inglese, come richiesto dal mio amico di rete, è venuta a conoscenza del documento. Quando gli ho chiesto i disegni e il testo completo, lui mi ha scritto di averli visionati, ma che Lacerta –tramite Mister K.- non ne aveva permesso la diffusione. Sono in grado di dimostrare che si tratta di una bufala, come potrete verificare leggendo il mio articolo dedicato al File Lacerta, in questo numero di Ufo+Psi Research Magazine”.

 

Ringrazio vivamente Francesco Grassi, che mi ha fornito tutti i documenti su cui ho basato il presente articolo.

 

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