NELLA
GIUSTA CONOSCENZA, lo studio dell’uomo deve procedere su linee
parallele allo studio del mondo, e lo studio del mondo deve
procedere in parallelo allo studio dell’uomo. Le leggi sono le
stesse ovunque, nel modo come nell’uomo. Dopo esserci impadroniti
dei principi di una qualunque legge, dobbiamo cercarne la
manifestazione nello stesso tempo nel mondo e nell’uomo… Questo
studio parallelo del mondo e dell’uomo mostra allo studente
l’unità fondamentale di ogni cosa e lo aiuta a trovare analogie
in fenomeni di ordine differente.
FRAMMENTI
DI UN INSEGNAMENTO SCONOSCIUTO
POICHE’
TUTTO NELL’UNIVERSO E’ UNO, perciò, di conseguenza, ogni cosa
ha uguali diritti, perciò da questo punto di vista la conoscenza può
essere acquisita da uno studio appropriato e completo,
indipendentemente da quale sia il punto di partenza. Solo, si deve
sapere come “imparare.” Ciò che è più vicino a noi è
l’uomo; e di tutti gli uomini, tu sei quello più vicino a te
stesso. Incomincia con lo studio di te stesso; ricorda il detto
“Conosci te stesso.”
VEDUTE
DAL MONDO REALE
LA
CONOSCENZA OGGETTIVA, PERO’, COMPRESA L’IDEA DI UNITA’ ,
appartiene alla coscienza oggettiva. Le forme che esprimono questa
conoscenza, quando sono percepite dalla coscienza oggettiva, sono
inevitabilmente distorte e, invece della verità, esse creano ancora
più illusioni. Con la coscienza oggettiva è possibile vedere e
percepire l’unità di ogni cosa. Per la coscienza soggettiva, però,
il mondo è suddiviso in milioni di fenomeni separati e non
collegati fra di loro. I tentativi di collegare questi fenomeni in
una qualche sorta di sistema in modo scientifico o filosofico non
conducono a nulla poiché l’uomo non può ricostruire l’idea del
tutto a partire da fatti separati e non si possono scoprire i
principi della divisione del tutto senza conoscere le leggi su cui
si basa questa divisione.
FRAMMENTI
DI UN INSEGNAMENTO SCONOSCIUTO
OGNI
FENOMENO, SU QUALUNQUE SCALA ed in qualunque mondo possa avvenire,
dai fenomeni molecolari a quelli cosmici, è il risultato della
combinazione o dell’incontro di tre forze differenti o opposte. Il
pensiero contemporaneo comprende l’esistenza di due forze, e la
necessità di queste due forze per la produzione di un fenomeno:
forza e resistenza, magnetismo positivo e negativo, elettricità
positiva e negativa, cellule maschili e femminili, e via di seguito.
Non osserva però neppure queste due forze sempre e dovunque. Non si
è mai sollevata una questione rispetto alla terza forza, oppure se
la questione è stata sollevata, non è quasi stata udita.
FRAMMENTI
DI UN INSEGNAMENTO SCONOSCIUTO
TUTTO
CIO’ E MOLTE ALTRE COSE POSSONO ESSERE SPIEGATE SOLO CON L’AIUTO
DELLA LEGGE DELL’OTTAVA unitamente ad una comprensione del ruolo e
dei significati degli “intervalli” che fanno sì che la linea di
sviluppo della forza cambi costantemente, proceda per linee
interrotte, giri in tondo, divenga il proprio opposto, e via di
seguito.
Un tale corso delle cose, ovvero, un cambiamento di direzione, lo
possiamo osservare ovunque. Dopo un certo periodo di attività
energetica o di forte emozione, o una corretta comprensione, giunge
una reazione, il lavoro diviene tedioso e stancante; nell’emozione
si insinuano momenti di fatica o di indifferenza; invece di un
pensiero corretto si inizia la ricerca di compromessi; la
soppressione, l’evasione da questioni difficili.
La linea però continua a svilupparsi sebbene non nella stessa
direzione dell’inizio. Il lavoro diviene meccanico, il sentimento
diviene sempre più debole, scende al livello dei comuni eventi del
giorno, il pensiero diviene dogmatico, letterale. Tutto procede in
questo modo per un certo periodo, poi nuovamente vi è una reazione
, di nuovo un arresto, di nuovo una deviazione. La forza può
continuare a svilupparsi, ma il lavoro che si era iniziato con
grande zelo ed entusiasmo è divenuta una formalità obbligatoria ed
inutile; nel sentimento si è insinuata una grande quantità di
elementi estranei: considerazione, malumore, irritazione, ostilità;
il pensiero gira in tondo, ripetendo ciò che si conosceva prima, e
si perde sempre più la via d’uscita che era stata trovata. Lo
stesso avviene in tutte le sfere dell’attività umana. Possiamo
osservare nella letteratura, nella scienza, nell’arte, nella
filosofia, nella religione, nella vita individuale e soprattutto
sociale e politica come la linea dello sviluppo di forze devii dalla
propria direzione originaria e, dopo un certo tempo, vada in una
direzione diametralmente opposta, pur conservando il nome
precedente.
FRAMMENTI
DI UN INSEGNAMENTO SCONOSCIUTO
VI
CHIEDO DI NON CREDERE A NULLA che non possiate verificare voi
stessi.
VEDUTE
DAL MONDO REALE
L’EVOLUZIONE
DELL’UOMO PUO’ ESSERE CONSIDERATA COME LO SVILUPPO IN LUI di
quei poteri e quelle possibilità che non si sviluppano mai da sole,
ovvero in modo meccanico. Solo questo tipo di sviluppo, solo questo
tipo di crescita consente una reale evoluzione dell’uomo. Non vi
è, né vi può essere un qualsiasi altro tipo di evoluzione…
Parlando di evoluzione, è necessario
comprendere fin dall’inizio che non è possibile alcuna evoluzione
meccanica. L’evoluzione dell’uomo è l’evoluzione della sua
coscienza. E la coscienza non può evolvere incoscientemente.
L’evoluzione dell’uomo è l’evoluzione della sua volontà, e
la “volontà” non può evolvere involontariamente.
L’evoluzione dell’uomo è l’evoluzione del suo potere di fare
e “fare” non può essere il risultato di cose che
“succedono.”
FRAMMENTI
DI UN INSEGNAMENTO SCONOSCIUTO
L’ESSERE
DI DUE PERSONE DIFFERISCE PERO’ l’uno dall’altro molto di più
che non l’essere di un minerale e di un animale. Questo è
esattamente ciò che la gente non comprende. Essi non comprendono
che la conoscenza dipende dall’essere. Non solo essi non
comprendono quest’ultima cosa, ma non intendono assolutamente
comprenderla. Soprattutto nella cultura occidentale si considera che
un uomo possa possedere una grande conoscenza, ad esempio possa
essere uno scienziato, fare delle scoperte, far progredire la
scienza, ed allo stesso tempo esso possa essere, ed abbia il diritto
di essere, un uomo meschino, egoista, cavilloso, cattivo, invidioso,
vano, ingenuo e distratto. Sembra che qui si ritenga che un
professore debba sempre dimenticare il proprio ombrello dappertutto.
FRAMMENTI
DI UN INSEGNAMENTO SCONOSCIUTO
VI
SONO DUE LINEE LUNGO LE QUALI PROCEDE LO SVILUPPO DELL’UOMO, la
linea della conoscenza e la linea dell’essere. Nella giusta
evoluzione, la linea della conoscenza e la linea dell’essere si
sviluppano simultaneamente, in parallelo, e si aiutano l’una con
l’altra. Se però la linea della conoscenza va troppo più in
avanti della linea dell’essere, o se la linea dell’essere va in
avanti rispetto alla linea della conoscenza, lo sviluppo dell’uomo
non procede in modo corretto, e prima o poi giungerà ad un punto
morto.
FRAMMENTI
DI UN INSEGNAMENTO SCONOSCIUTO
IL
POTERE DI CAMBIARE SE STESSI NON E’ NELLA MENTE, ma nel corpo e
nei sentimenti. Purtroppo, però, il nostro corpo ed i nostri
sentimenti sono costituiti in modo tale che ad essi non importa
un’acca di nulla fino a che sono contenti. Vivono il momento ed
hanno memoria corta. Solo la mente vive per domani. Ciascuno ha i
propri aspetti positivi. L’aspetto positivo della mente è che
guarda in avanti. Sono solo gli altri due, però, a poter
“fare.”
VEDUTE
DAL MONDO REALE
DURANTE
IL MIO ANNO DI ATTENTA OSSERVAZIONE di tutte le loro manifestazioni
e percezioni, giunsi alla categorica chiarezza in me stesso che
sebbene i fattori per generare nella loro presenza gli impulsi
esserici sacri di Fede, Speranza ed Amore siano già molto
degenerati negli esseri di questo pianeta, tuttavia, il fattore che
dovrebbe generare questo impulso esserico su cui si basa
generalmente tutta la psiche degli esseri tricerebrali, impulso che
esiste sotto il nome di Coscienza Obiettiva, non è ancora
atrofizzato in essi, ma rimane nelle loro presenze quasi nel suo
stato primordiale.
I
RACCONTI DI BELZEBÙ
LA
PSICHE GENERALE DELL’UOMO NELLA SUA FORMA DEFINITIVA è
considerata essere il risultato della conformità a questi tre mondi
indipendenti. Il primo è il mondo esterno, in altre parole tutto ciò
che avviene al suo esterno, ciò che egli può vedere e percepire,
nonché ciò che è per lui invisibile ed intangibile. Il secondo è
il mondo interiore, in altre parole tutti i processi automatici
della sua natura e le ripercussioni meccaniche di questi processi.
Il terzo mondo è il suo proprio mondo, che non dipende né dal suo
“mondo esteriore” né dal suo “mondo interiore”; il che vuol
dire che è indipendente dai capricci dei processi che fluiscono in
lui come pure dalle imperfezioni nei processi che li generano. Un
uomo che non sia in possesso del proprio mondo non può fare nulla
di sua iniziativa: tutte le sue azioni “si fanno” in lui. Può
avere una sua propria iniziativa per le percezioni e manifestazioni
solo colui nella cui presenza si sia formata, in modo indipendente
ed intenzionale, la totalità dei fattori necessari per il
funzionamento di questo terzo mondo.
LA
VITA REALE
UNO
DEI GRAVI ERRORI DELL’UOMO, di cui ci si deve ricordare, è la sua
illusione riguardo al suoi Io.
L’uomo così come lo conosciamo, la “macchina-uomo,” l’uomo
che non può “fare” e con cui ed attraverso cui tutto
“accade” non può avere un Io permanente e singolo. Il suo Io
cambia con la stessa rapidità dei suoi pensieri, sentimenti ed
umori, ed egli commette un grave errore nel considerare se stesso
sempre una sola stessa persona; in realtà, egli è sempre una
persona differente, non quella che egli era un attimo fa.
L’uomo non ha un Io permanente ed immutabile. Ogni pensiero, ogni
umore, ogni desiderio, ogni sensazione dice “Io.” Ed in ogni
caso sembra si prenda per scontato che questo Io appartenga al
Tutto, all’uomo intero, e che un pensiero, un desiderio o
un’avversione siano espressi da questo Tutto. Nella realtà dei
fatti, questa supposizione non ha alcun fondamento, Ogni pensiero e
desiderio dell’uomo compare e vive in modo del tutto separato ed
indipendente dal Tutto. Ed il tutto non si esprime mai, per la
semplice ragione che esso esiste, di per sé, solo fisicamente in
quanto cosa, ed in astratto quale concetto. L’uomo non ha un Io
individuale. Vi sono, invece, centinaia di migliaia di piccoli Io
separati, molto spesso interamente sconosciuti gli uni agli altri,
che non vengono mai in contatto oppure, al contrario, ostili l’uno
all’altro, reciprocamente esclusivi ed incompatibili. Ogni minuto,
ogni istante, l’uomo dice o pensa, “Io.” E ad ogni istante
“Io” è differente. Ora è un pensiero, ora è un desiderio, ora
una sensazione, ora un altro pensiero, e via di seguito, senza fine.
L’uomo è una pluralità. Il nome dell’uomo è legione.
FRAMMENTI
DI UN INSEGNAMENTO SCONOSCIUTO
CERCATE
DI COMPRENDERE CHE CIO’ CHE NORMALEMENTE CHIAMATE “IO” NON
E’ IO; vi sono molti “Io,” ed ogni “Io” ha un desiderio
differente. Cercate di verificarlo. Voi desiderate cambiare, ma
quale parte di voi ha questo desiderio? Molte parti di voi vogliono
molte cose, ma solo una parte è reale. Sarebbe molto utile per voi
cercare di essere sinceri con voi stessi. La sincerità è la chiave
che aprirà le porte attraverso le quali vedrete le vostre parti
separate, e vedrete qualcosa di nuovo. Dovete continuare a cercare
di essere sinceri. Ogni giorno indossate una maschera, e dovete
toglierla poco a poco.
VEDUTE
DAL MONDO REALE
DAL
MIO PUNTO DI VISTA, PUO’ ESSERE CHIAMATO STRAORDINARIO un uomo che
si distingua da coloro che stanno attorno a lui per le risorse della
sua mente, e che sappia quanto egli sia limitato nelle
manifestazioni che procedono dalla sua natura, e che allo stesso
tempo si comporti in modo giusto e tollerante nei confronti delle
debolezze degli altri.
INCONTRI
CON UOMINI STRAORDINARI |