Se
ci basiamo sull’osservazione ci possiamo rendere conto che in
talune ottave è possibile che l'azione intrapresa si mantenga retta
e raggiunga lo scopo. Questo però è dato, tranne che in casi
particolari di Lavoro su di sé, da ottave parallele
che, casualmente, entrano in sintonia con l’ottava principale
andando a colmare i semitoni mancanti.
Naturalmente
i punti in cui gli shock addizionali devono essere dati dipende
dalla ascendenza o discendenza delle ottave.
Nell’ottava ascendente i punti in cui i semitoni vanno
colmati sono fra il MI-Fa e SI-DO:
Gli
shock dell’ottava ascendente devono essere di una forza tale che
permetta al tono di rimanere in linea retta. Quindi nel primo
intervallo tale tono deve avere una certa forza, nel secondo
intervallo, invece, deve essere applicata una forza maggiore della
prima in quanto il secondo DO è di una vibrazione più
alta del FA e necessita di una vibrazione di tono più alto.
Nell’ottava
discendente i punti, invece, sono fra il DO-SI ed il FA-MI:
Il
primo shock
dell’ottava discendente deve essere di un tono alto e di una forza
maggiore del secondo. In realtà il DO possiede già in sé la
vibrazione più bassa ed è per questo che le ottave discendenti
sono più semplici.
Nell’uomo
ordinario questi shock possono essere frutto del caso. Ottave
diverse e parallele che si intersecano nella principale possono
permettere uno svolgimento in linea retta che dà una fortissima
sensazione di poter “fare”. Il problema è che se queste ottave
parallele non ci fossero (ottave che possono essere
di diverso tipo sia interiore che esteriore) la linea retta
non si verificherebbe. In effetti l’uomo ordinario è soggetto al
caso che sorregge o meno i semitoni mancanti delle ottave
determinando così il successo o l’insuccesso di una azione.
Se,
però, si costruiscono COSCIENTEMENTE degli shock
(senza attenderseli dal caso) e se questi vengono costruiti
secondo il modello indicato è possibile permettere all’ottava di
proseguire in linea retta. Per fare questo, naturalmente, è
necessario riconoscere le ottave ascendenti e discendenti della vita
ordinaria e porvi rimedio con degli shock o sforzi sufficienti al
riempimento del tono mancante.
Il
compito non è facile in quanto dovremmo conoscere meglio noi stessi
ed essere abbastanza svegli per riconoscere quando una iniziativa
riceve una deformazione nel tono, modificandosi.
Per
imparare a fare questo è necessario essere all’interno di una
scuola dove questi shock vengono azionati nei giusti momenti in cui
l’ottava (asc. o disc.) sta
mutando il suo percorso. La scuola stessa a sua volta deve essere
costruita secondo il modello dell’ottava e riconoscerne le Leggi
che la regolano.
Possiamo
comunque dire che il primo passo da fare è quello di imparare a
riconoscere le ottave che continuamente incontriamo nella vita
ordinaria, imparando a vederne i semitoni mancanti: i momenti in cui
l’impulso di origine cambia. In quel preciso momento sarà
necessario fare uno sforzo maggiore e ingegnarsi a fare in modo che
l’attenzione possa essere mantenuta costante e che l’azione
trovi nuovo vigore e possa evolversi sino al successivo ostacolo.
Ad
esempio se lavorerete per osservarvi, vi renderete conto che anche
tale osservazione si postula sul principio di ottava. (Tutto
in natura si postula su questo principio, anche la crescita
interiore)
Vi
renderete conto che nel tentativo di ricordare voi stessi potrete
abbastanza facilmente passare dal DO al RE. Solo con grandi sforzi
riuscirete a passare dal RE al MI, ma comunque questo vi
sarà certamente possibile. Appena arriverete, però, al MI
immediatamente vi dimenticherete di voi e tornerete al DO di
partenza. Non ci sarà scampo, immediatamente vi dimenticherete di
voi.
Se,
però, la vostra attenzione e coscienza di voi stessi diventerà uno
sforzo corretto riuscirete a capire quando siete vicini al MI e,
quindi, vicini alla dimenticanza.
A
quel punto sarà necessario applicare uno shock preciso per il
superamento di quella fase. Individualmente parlando non esistono
shock identici per tutti, anche se possono esistere delle tecniche
speciali che possono servire da ausilio agli shock addizionali
individuali.
Concludiamo
ora con un esempio pratico per delucidare i concetti più importanti
esposti sin qui (cliccare sul tasto "Esempio pratico").
Imparare a vedere nella vita ordinaria questi fenomeni e a
sviluppare l’attenzione sulle ottave in cui siamo immersi fa parte
del Lavoro che viene svolto dentro una Scuola.
Esempio
Pratico:
Luigino
ha deciso di studiare la XX materia e di superare l'esame a pieni
voti. Inizia a studiare con entusiasmo (DO). Dopo un certo
periodo inizia a sentire che la sua attenzione cala (RE) e che il
suo desiderio scema. Comunque continua il suo sforzo e lavora con
una buona determinazione. Ad un certo punto si rende conto che lo
studio che sta facendo è troppo approfondito e che, in realtà, per
superare l’esame anche con un buon voto è sufficiente
comprenderne solo i principi fondamentali. Cambia totalmente
il suo metodo di studio (MI)
Ora
se Luigino si rendesse conto che il suo principale obiettivo è
cambiato e che è in prossimità di un nuovo cambiamento, a causa
del semitono mancante, che trasformerà totalmente il suo obiettivo
originario (che probabilmente diventerà “prendere almeno voto
discreto”(FA) o in un tono più avanzato, ad esempio SI, “non
prendere la sufficienza”) potrebbe decidere di dare uno shock
addizionale al suo studio. Ad esempio potrebbe andare ad una
conferenza sulla materia che sta studiando e/o frequentare un
seminario motivante o applicarsi a sperimentazioni pratiche. Lascio
a voi altri esempi di shock addizionali che potrebbe imporsi per
riportare l’ottava in linea retta.
Luigino,
però, non si rende conto di questo processo perché “dorme”,
nel senso che non ne è consapevole.
Se
Luigino è fortunato tale shock addizionale gli verrà dato
dall’esterno, dal caso, probabilmente troverà fortuitamente il
volantino di un seminario universitario su quell’argomento che lo
stimolerà (se il conferenziere gli risulterà simpatico) oppure
potrebbe essere incaricato dal professore di quella materia di fare
una ricerca specifica che lo affascina o, ancora, potrebbe vedere
uno spettacolo televisivo (che tratta la materia che lui sta
studiando da un nuovo punto di vista) che fa rinascere in lui
l’interesse originario. In questo modo la sua linea retta riprende
a funzionare con vigore e forza. (FA-SOL-LA)
Dopo
un po il suo processo di apprendimento si rallenta, lui ricomincia a
stancarsi facilmente e, in più, ha dei problemi affettivi che lo
distanziano dal suo obiettivo. (SI) Ancora fortuitamente
i problemi affettivi si risolvono e lui trova un compagno che
lo sfida nell’apprendimento di taluni concetti centrali della
materia xx. Questo lo porta a sentirsi in competizione e ricomincia
a studiare approfonditamente per superare il suo compagno, in più
si aggiunge il fatto Luigino è vittima di un senso di inferiorità
latente che lo induce a vincere ad ogni costo. L' occasione permette
a questa ottava parallela (di tipo psicologico) di incrociarsi con
l’ottava principale di superare l'esame a pieni voti. Ora il suo
obiettivo è di nuovo cambiato, ma questo nuovo elemento fortuito
gli permette di superare
il semitono mancante fra il SI ed il
DO.
Luigino
supera l'esame con una votazione di 30 e lode, ha imparato la
maggior parte dei concetti basilari della materia XX. La sua ottava
è stata retta, ma grazie a se stesso? E' stato lui stesso a
somministrarsi i giusti shock che gli hanno permesso di superare i
momenti di calo di tono?
Se
Luigino potesse risponderci, direbbe sicuramente di “si!”
Ma
forse le cose non stanno sempre come Luigino le vede... |