"C'era
una domanda intorno alla guerra: Come impedire le guerre? Non si
possono impedire le guerre. La guerra è il risultato della schiavitù
nella quale gli uomini vivono. Ad essere esatti, le guerre non
avvengono per colpa degli uomini. Alla loro origine stanno forze
cosmiche, influenze planetarie. Ma negli uomini non vi è alcuna
resistenza a quelle influenze, e non vi può essere, perché gli
uomini sono schiavi. Se fossero degli uomini, se fossero capaci di
"fare", sarebbero capaci di resistere a queste influenze,
e di trattenersi dall'uccidersi l'un l'altro.
<Ma coloro che comprendono questo, non possono fare qualcosa?>
domandò la persona che aveva posto la domanda sulla guerra. <Se
un numero sufficiente di uomini arrivassero alla conclusione
categorica che non vi debbono essere più guerre, non potrebbero
influenzare gli altri?>.
Coloro che non amano la guerra l'hanno tentato quasi dal tempo della
creazione del mondo, disse G. E tuttavia non vi è mai stata una
guerra paragonabile a quella attuale (1938/45). Le guerre non
diminuiscono, ma crescono e non possono essere fermate con mezzi
ordinari. Tutte queste teorie sulla pace universale, le conferenze
per la pace, ecc., non sono che pigrizia e ipocrisia. Gli uomini non
vogliono pensare a sè stessi, non vogliono lavorare su di sè, non
pensano che ai mezzi per indurre gli altri a servire i loro
capricci, a fare ciò che desiderano. Se si costituisse
effettivamente un gruppo sufficiente di uomini desiderosi di
arrestare le guerre, essi comincerebbero a fare la guerra a coloro
che non sono della loro opinione. Ed è ancora più certo che
farebbero la guerra a uomini che vogliono anch'essi impedire le
guerre, ma in un altro modo. Finirebbero così col battersi. Gli
uomini sono ciò che sono, e non possono fare altrimenti. La guerra
ha moltissime cause che ci sono sconosciute. Alcune risiedono negli
uomini stessi, altre sono esteriori. Bisogna cominciare dalle cause
che sono nell'uomo stesso. Come può l'uomo essere indipendente
dalle influenze esteriori, dalle grandi forze cosmiche, quando è
schiavo di tutto ciò che lo circonda? Egli è in balia di tutte le
cose intorno a lui. Se fosse capace di liberarsi dalle cose,
potrebbe anche liberarsi dalle influenze planetarie.
Libertà, liberazione. Questo deve essere lo scopo dell'uomo.
Diventare libero, sfuggire alla schiavitù - ecco ciò per cui un
uomo dovrebbe lottare allorchè è diventato, anche solo per un
poco, cosciente della sua situazione. Questa è la sola via d'uscita
per lui, poichè nient'altro è possibile finchè resta uno schiavo,
interiormente ed esteriormente.
Ma non può cessare d'essere schiavo esteriormente finchè resta
schiavo interiormente. Così, per diventare libero, deve conquistare
la libertà interiore.
La prima ragione della schiavitù interiore dell'uomo è la sua
ignoranza, e soprattutto l'ignoranza di sè stesso. Senza la
conoscenza di sè, senza la comprensione del moto e delle funzioni
della sua macchina (l'uomo non libero è solo una macchina), l'uomo
non può essere libero, non può governarsi e resterà sempre uno
schiavo, in balia delle forze che agiscono su di lui.
Ecco perchè negli insegnamenti antichi, la prima richiesta a chi si
metteva sulla via (iniziatica) della liberazione, era: Conosci te
stesso....
...L'influenza della Luna su tutti gli esseri viventi si manifesta
in tutto ciò che accade sulla terra. La Luna è la forza
principale, o meglio la forza motrice più vicina, più immediata,
di tutto ciò che si produce nella vita organica sulla terra. Tutti
i movimenti, tutte le azioni e manifestazioni degli uomini e delle
piante dipendono e sono comandati dalla luna. La sottile pellicola
sensibile di vita organica che ricopre il globo terrestre è
interamente dipendente dall'influenza di questa formidabile
elettrocalamita che succhia la sua vitalità. L'uomo, come ogni
altro essere vivente, non può, nelle condizioni ordinarie della
vita, liberarsi dalla luna. Tutti i suoi movimenti e, di
conseguenza, tutte le sue azioni, sono controllate dalla luna. Se
egli uccide un uomo, è la luna che lo fa; se si sacrifica per gli
altri, è ancora la luna. Tutte le cattive, tutti i crimini, tutti i
sacrifici, tutte le imprese eroiche, così come il modo di
comportarsi nella vita di tutti i giorni, tutto questo è comandato
dalla luna.
La liberazione che viene con la crescita dei poteri e delle facoltà
mentali è una liberazione dalla luna. La parte meccanica della
nostra vita dipende dalla luna, è soggetta alla luna. Ma se noi
sviluppiamo in noi stessi la coscienza e la volontà e sottomettiamo
ad esse la nostra vita meccanica e tutte le nostre manifestazioni
meccaniche, sfuggiremo al potere della luna."
da
"Frammenti di un insegnamento sconosciuto"
di P.D. Ouspensky - Casa Editrice Astrolabio |