(…)
Cos’è l’amore? La parola è talmente falsata e contaminata che
non mi va granché di usarla. Tutti parlano di amore - ogni rivista
e ogni giornale, ogni missionario parla incessantemente di amore.
Amo il mio paese, il mio re, qualche libro, quella montagna, il
piacere, mia moglie, Dio. L’amore è una idea? Se lo è può
essere coltivata, nutrita, accarezzata, comandata a bacchetta,
alterata come volete. Quando dite di amare Dio cosa significa?
Significa che amate una proiezione della vostra immagine, una
proiezione di voi stessi sotto certe spoglie di rispettabilità
secondo quello che credete sia nobile e santo. (...) L’amore può
essere l’ultima soluzione a tutte le difficoltà, i problemi e le
pene dell’uomo, dunque come faremo a scoprire cos’è l’amore?
Limitandoci a definirlo? La chiesa lo ha definito in un modo, la
società in un altro, e c’è una gran quantità di deviazioni e di
interpretazioni sbagliate. Adorare qualcuno, dormirci insieme, lo
scambio emotivo, l’amicizia - è questo quello che intendiamo per
amore? (…) L’amore può essere diviso in sacro e profano, umano
e divino, o c’è solamente amore? L’amore appartiene a uno e non
a molti? Se dico, "Ti amo", esclude forse ciò l’amore
dell’altro? L’amore è personale o impersonale? Morale o
immorale? E' qualcosa di intimo o no? Se amate l’umanità potete
amare il particolare? L’amore e un sentimento? E’ una emozione?
E’ piacere e desiderio? Tutte queste domande indicano - non è
vero? - che abbiamo delle idee sull’amore, idee su ciò che
dovrebbe e non dovrebbe essere; un modello o un codice maturato
nella cultura in cui viviamo. Così per approfondire la questione di
cosa sia l’amore dobbiamo come prima cosa liberarci dalle
incrostazioni dei secoli, mettere da parte tutti gli ideali e le
ideologie su ciò che dovrebbe o non dovrebbe essere. Dividere
qualsiasi cosa in quello che dovrebbe essere e in ciò che è, è il
modo più ingannevole di vivere. Dunque, come farò a scoprire
cos’è questa fiamma che chiamiamo amore - non per esprimerlo a
qualcun altro ma per sapere cosa esso sia in se stesso? Come prima
cosa devo respingere quello che la chiesa, la società, i miei
genitori e amici, quello che ogni persona e ogni libro ha detto su
di esso, perché voglio scoprire da solo cosa è. (…) Il governo
dice: "Va’ e uccidi per amore del tuo paese". È amore
questo? La religione dice: “Dimentica il sesso per amore di
Dio”. E' amore questo? L’amore è desiderio? Non dite di no. Per
la maggior parte di noi lo è - desiderio e piacere, il piacere che
è derivato dai sensi, dalla attrazione sessuale e dalla
soddisfazione. Non sono contrario al sesso, ma cercate di vedere
cosa in esso sia implicato. Quello che il sesso vi dà
momentaneamente è il totale abbandono di voi stessi, poi finite per
ritornate alla vostra confusione e così volete ripetere e ripetere
quello stato in cui non c’è preoccupazione, problema, io. (…)
L’appartenere a un altro, l’essere psicologicamente nutrito da
un altro, dipendere da un altro - in tutto ciò deve esserci sempre
ansietà, paura, gelosia, colpa, e finché c’è paura non c’è
amore; una mente oppressa dal dolore non saprà mai cos’è
l’amore; il sentimentalismo e l’emotività non hanno
assolutamente niente a che fare con l’amore. E così l’amore non
ha niente a che fare con il piacere e il desiderio. L’amore non è
un prodotto del pensiero che è il passato. Il pensiero non può
assolutamente coltivare l’amore. L’amore non è limitato o
intrappolato dalla gelosia poiché la gelosia appartiene al passato.
L’amore è sempre attivo presente. Non è "Amerò"
oppure "Ho amato". Se conoscete l’amore non seguirete
nessuno, l’amore non obbedisce. Quando amate non c’è rispetto
né irriverenza. Non sapete cosa realmente vuol dire amare qualcuno
– amare senza odio, senza gelosia, senza rabbia, senza volere
interferire con quello che l’altro fa o pensa, senza condannare,
senza far paragoni - non sapete cosa vuol dire? Dove c’è amore
c’è paragone? Quando amate qualcuno con tutto il cuore, con tutta
la mente, con tutto il corpo con tutto il vostro essere c’è
paragone? Quando vi abbandonate completamente a quell’amore allora
non c’è l’altro. Forse che l’amore ha delle responsabilità e
dei doveri e ne fa uso? Quando fate qualcosa al di fuori del dovere,
c’è amore? Nel dovere non c’è amore. La struttura del dovere
in cui l’essere umano è intrappolato lo va distruggendo. Finché
sarete costretti a fare qualcosa perché è vostro dovere non
amerete quello che fate. Quando c’è amore non c’è dovere o
responsabilità. (…) Se ci fate caso potete vedere che tutto ciò
accade dentro di voi, Potete vederlo con pienezza, completamente, in
uno sguardo, senza sprecare tempo a farci su delle analisi. Potete
vedere in un momento l’intera struttura e natura di questa piccola
cosa senza valore chiamata "io", le mie lacrime, la mia
famiglia, la mia nazione, la mia fede, la mia religione - tutte
queste brutture sono dentro di voi. Quando ve ne renderete conto con
il cuore non con la mente, quando ve ne renderete conto dal più
profondo del cuore, allora avrete la chiave che potrà mettere fine
al dolore. (...) Quando chiedete cos’è l’amore, potreste essere
troppo spaventati per vedere la risposta. Essa potrebbe significare
un cambiamento radicale; potrebbe frantumare la famiglia; potreste
scoprire di non amare vostra moglie o vostro marito o i vostri
bambini - no? - potreste dover distruggere la casa che avete
costruito, potreste non tornare più al tempio. Ma se volete ancora
scoprirlo, vedrete che la paura non è amore, che dipendere non è
amore, la gelosia non è amore, la possessività e il desiderio di
dominare non sono amore, la responsabilità e il dovere non sono
amore, l’autocommiserazione non è amore, l’angoscia di non
essere amato non è amore, amore non è l’opposto di odio più di
quanto umiltà non sia l’opposto di vanità. (…) E così siamo
arrivati al punto: può la mente incontrare l’amore senza bisogno
di disciplina, pensiero, sforzo, senza alcun libro o maestro o guida
- incontrarlo come si incontra un bel tramonto? (...) Una mente che
ricerca non è una mente appassionata e incontrare l’amore senza
cercare è l’unico modo per trovarlo – incontrarlo ignari, e non
come risultato di uno sforzo o di una esperienza. Questo amore,
scoprirete non appartiene al tempo; questo amore è sia personale
che impersonale, appartiene sia ad uno che a molti. Come per un
fiore profumato che voi potete odorare o trascurare. Quel fiore è
lì per chiunque, anche per colui che si prende la pena di odorarlo
profondamente e di guardarlo con piacere. Sia egli molto vicino nel
giardino o molto lontano, per il fiore è la stessa cosa, essendo
ricco di quel profumo lo distribuisce a tutti. L’amore è qualcosa
di nuovo, fresco, vivo. Non ha ieri né domani. E’ al di là della
confusione del pensiero. Solo la mente innocente sa cosa sia
l’amore, e la mente innocente può vivere nel mondo che innocente
non è. E’ possibile scoprire questa cosa straordinaria che
l’uomo ha cercato eternamente, nel sacrificio, nell’adorazione,
nel rapporto, nel sesso, in ogni forma di piacere e di dolore,
solamente quando il pensiero arriva a comprendere se stesso e giunge
naturalmente a fine. (...) Potete leggere queste parole ipnotizzati
e incantati, ma andare al di là del pensiero e del tempo realmente
- cioè andare al di là del dolore - vuol dire essere consapevoli
che c’è un’altra dimensione chiamata amore. Ma non sapete come
raggiungere questa straordinaria sorgente - cosa fate dunque? Se non
sapete che fare, non fate niente, non è vero? Assolutamente niente.
Allora intimamente voi siete nel più completo silenzio. Capite cosa
vuoi dire? Vuol dire che non cercate non volete, non andate a caccia
di qualcosa; non c’è assolutamente un centro. Allora c’è
amore.
Estratto
dal libro:
J.
Krishnamurti - Libertà dal conosciuto - Ed.
Ubaldini Editore - Roma
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