Traduzione
dall’inglese e adattamento a cura di Luciano Giusti (1974 –
1975)
Ins.
-Sto pensando che molta della nostra educazione è basata e connessa
con la coltivazione dell'intelletto, del ragionamento, della facoltà
del pensiero e quindi con l'accumulazione della conoscenza. Ci
sembra si dia pochissima attenzione a ciò che si potrebbe chiamare
"sensibilità". Alcune persone hanno un po' di sensibilità
attraverso l'arte, la musica, ecc. ma anche lì essi sono più in
relazione con ciò che concerne la forma che verso l'esperienza
della bellezza. Possiamo discutere la questione dell'avere
sensibilità sia essa per qualcosa o per una
verità o per una pianta?
K.
-Signore, come voi stavate dicendo proprio ora, l'intelletto e tutte
le sue capacità sono altamente considerate nel mondo. L'intelletto
è rispettato moltissimo. Io stavo parlando con alcune persone in
New York che avevano avuto esperienze con Lsd ed erano interessati
alla morte della mente. Così essi dicevano nelle riunioni. Essi
volevano la morte della mente, perché dicevano che la mente è una
cosa pericolosa, che la mente è dannosa al vero sentire, alla vera
esperienza, alla vera gioia della vita. Così nell'intento di
distruggere la mente, essi coltivavano la sensibilità che poteva
essere raggiunta solo attraverso alcune forme di reazioni chimiche.
Così essi prendono LSD o BAANG o ripetono infinite volte HARE
KRISHNA etc.. ed hanno la "sensazione" che questa sia la
maniera per entrare in quello stato.
Ora,
come è uno che ha una mente altissimamente equilibrata, tale da non
essere un individuo conformista? Questo è un punto. E l'altro è:
come è uno che ha una mente buonissima, tale da essere altamente
sensibile? Perché la grande sensibilità -
sia fisica che psicologica - porta verso la cosa di cui noi
stiamo discorrendo: forti ed appassionati sentimenti. Vedete,
passione è una parola un po' difficile, ma una buonissima parola.
Io credo che il significato della radice della parola è pena,
sofferenza. Mi domando se la sofferenza produce passione o se invece
la sofferenza intorpidisce, rende insensibile la mente?
Ins.
- La sofferenza non intorpidisce la mente?
K.
-Avrei una riflessione, piuttosto, che la continuazione, o il
seguito della sofferenza intorpidisce la mente, non l'urto della
sofferenza, della passione. A meno che tu non risolvi immediatamente
la sofferenza, questa deve inevitabilmente rendere la mente
intorpidita e insensibile.
Così
ora noi, una comunità di insegnanti, come giungiamo a mantenere e
sostenere un'alta qualità della mente che sia sana, salutare, per
cui la mente possa ragionare non accordandosi alle proprie
inclinazioni e pregiudizi o alle proprie tendenze o costrizioni
causate dalle circostanze?
Come
possiamo coltivare una mente che non distrugga la sensibilità?
Perché nel momento che uno è sensibile, senza tirarsi indietro
dalla sofferenza, senza cercare di sfuggire alla sofferenza, questa
specie di sensibilità porta con sé una meravigliosa, sorprendente
qualità di affetto, amore, passione.
Signore,
vi sono due cose implicate in questo stato: c'è bisogno di avere un
cervello molto buono che è capace di ragionare, ed allo stesso
tempo avere intenso sentimento per la bellezza, e un intenso
sentimento - percezione per la bellezza non è possibile se non c'è
passione dietro di esso, che è totale abbandono di se.
Ins.
-Signore cosa c'è che non funziona bene, o che sia errato nel
coltivare l'intelletto?
K.
-Permetteteci di raggiungere il problema chiaramente. Noi abbiamo
bisogno di avere un cervello molto buono, un cervello che è capace
di pensare, razionalizzare ed esso non può funzionare alle sue più
alte capacità se è ristretto o limitato o guidato
dall'inclinazione o dal temperamento. Giusto? Questo è un fatto e
la supercoltivazione del cervello, nei termini dell'intelletto,
distrugge la sensibilità. E' come sviluppare una grossissima
forza nel braccio destro mentre il braccio sinistro diventa debole,
incerto. Ora è possibile avere un buon cervello ed allo stesso
tempo avere questa passione? La passione viene nell'essere nel
totale abbandono di sé.
Per
"Centro-Scuola Educazione alla Vita" Napoli-Caserta
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