Osho,
L'altro giorno ti ho sentito menzionare l'idea di un'accademia per
la meditazione, e di un'accademia per riportare il corpo a un tutto
organico. Potresti parlare un po' di più di questo, e di come ti
sembra che le due accademie si complementino?
Prem Anubuddha, è una delle domande più complicate. Non sembra così
perché non sei consapevole del fatto che per secoli l'uomo ha
dovuto ascoltare cose negative di tutti i tipi sulla vita. Persino
torturare il corpo è stata considerata una disciplina spirituale.
La mia idea di un'accademia è quella di far sì che la scienza
diventi per la prima volta intenzionale e non accidentale. Finora la
scienza è stata accidentale. La gente si è imbattuta per caso in
alcune scoperte, invenzioni. Sono state persino fatte scoperte di
cose che nessuno stava cercando, semplicemente qualcuno stava
andando a tentoni nell'oscurità senza alcun senso di direzione.
Ovviamente i politici – a cui piace avere un potere distruttivo
sempre più grande nelle loro mani – hanno subito avuto l'idea di
rendere gli scienziati schiavi. Adesso ogni scienziato è schiavo di
qualche nazione, di qualche governo, e lavora solo per scopi che
sono contrari alla vita, distruttivi. Più scopre cose distruttive,
più viene lodato dal suo governo, maggiori sono le ricompense.
La mia idea di un'accademia è quella di una scienza creativa che
eviterà consapevolmente tutto ciò che è distruttivo per la vita
ed invece ricercherà tutto ciò che favorisce la vita. Questa
accademia non può limitarsi solo alla scienza perché la scienza è
solo una parte della realtà umana. L'accademia deve essere
completa, deve essere per la creatività, l'arte, la consapevolezza;
quindi avrà tre dipartimenti, tre dipartimenti principali, non
separati tra loro, ma che avranno un nome separato per ragioni
pratiche.
La cosa fondamentale sarà creare metodi, tecniche, modi di
innalzare la consapevolezza, e naturalmente questa consapevolezza
non può essere in opposizione al corpo; questa consapevolezza
risiede nel corpo. Corpo e consapevolezza non possono essere
considerati nemici l'uno dell'altro; si sostengono a vicenda in ogni
modo possibile. Io vi dico qualcosa e la mia mano fa un gesto senza
che io glielo dica. C'è una profonda sincronicità tra me e la
mano. Cammini, mangi, bevi: tutte queste cose indicano che sei un
corpo e una consapevolezza che sono un tutto organico. Non puoi
torturare il corpo e innalzare la consapevolezza.
Il corpo deve essere amato, deve essere per te un grande amico.
È la tua casa, devi ripulirlo da tutti i rifiuti, e devi ricordarti
che è costantemente al tuo servizio, giorno dopo giorno. Anche
quando dormi, il corpo lavora per digerire, per trasformare il cibo
in sangue, per eliminare le cellule morte, apportando nuovo
ossigeno, ossigeno fresco, e intanto tu dormi profondamente! Fa
tutto per la tua sopravvivenza, per la tua vita, anche se tu sei così
poco riconoscente che non lo ringrazi nemmeno. Anzi, le religioni ti
hanno insegnato a torturarlo: ti hanno detto che il corpo è il tuo
nemico e devi liberarti da esso e dai suoi attaccamenti.
So bene che sei più del corpo e che non è necessario avere
attaccamenti. Ma l'amore non è un attaccamento, la compassione non
è un attaccamento. L'amore e la compassione sono una necessità
assoluta per il corpo, per il suo nutrimento. Migliore è il tuo
corpo, più possibilità hai per la crescita della consapevolezza.
È un'unità organica.
È necessaria un'educazione completamente nuova in cui ognuno viene
introdotto ai silenzi fondamentali del cuore – in altre parole
alla meditazione – in cui ognuno viene preparato ad avere
compassione per il proprio corpo. Perché se non hai compassione
verso il tuo corpo, non puoi averne per il corpo di nessun altro. È
un organismo vivente, e non ti ha fatto alcun male. È stato
costantemente al tuo servizio dal concepimento, e lo sarà fino alla
morte. Farà tutto ciò che vuoi fargli fare, persino l'impossibile,
e non ti disobbedirà mai. È impossibile creare un meccanismo che
gli somigli, che sia così saggio e obbediente.
Se diventi consapevole di tutte le funzioni del tuo corpo, rimarrai
stupito. Non avevi mai pensato a tutto ciò che il tuo corpo fa. È
una cosa miracolosa, misteriosa. Ma tu non l'hai mai osservata. Non
ti sei mai preoccupato di fare conoscenza con il tuo corpo, e
affermi di amare altre persone. Non è possibile, perché anche le
altre persone ti appaiono come corpi. Il corpo è il più grande
mistero di tutta l'esistenza. Questo mistero deve essere amato; i
suoi misteri, le sue funzioni devono essere indagate in profondità.
Sfortunatamente le religioni sono state in assoluto contrarie al
corpo. Ma ciò dà un indizio, un'indicazione chiara del fatto che,
se un uomo impara la saggezza del corpo e i misteri del corpo, non
terrà poi in nessun conto il prete o dio. Avrà trovato il mistero
più grande all'interno di se stesso, e all'interno del mistero del
corpo si trova il tempio della tua consapevolezza.
Quando diventi cosciente del tuo essere, della tua consapevolezza,
non c'è più alcun dio al di sopra di te. Solo una persona così può
rispettare gli altri esseri umani, gli altri esseri viventi, perché
sono tutti misteriosi come lui, sono espressioni differenti, una
varietà che rende la vita più ricca. Quando un uomo ha trovato in
se stesso la consapevolezza, ha trovato la chiave per il supremo.
Qualsiasi tipo di educazione che non ti insegni ad amare il tuo
corpo, non ti insegni ad avere compassione per il tuo corpo, non ti
insegni come entrare nei suoi misteri, non sarà capace di
insegnarti come entrare nella tua consapevolezza. Il corpo è la
porta, il corpo è il primo passo. Qualsiasi educazione che non
tocchi il soggetto del corpo e della consapevolezza è non solo del
tutto parziale, ma è anche assolutamente nociva perché diventa
distruttiva.
È solo il fiorire della consapevolezza dentro di te che ti
impedisce di distruggere.
Essa ti dà un desiderio fortissimo di creare: di creare più
bellezza nel mondo, di creare più comodità nel mondo. Ecco perché
l'arte è la seconda parte dell'accademia. L'arte è lo sforzo
cosciente di creare bellezza, di scoprire bellezza, di rendere la
tua vita più gioiosa, di insegnarti a danzare, a celebrare. E la
terza parte è la scienza creativa.
L'arte può creare bellezza, la scienza può scoprire la verità
oggettiva, e la consapevolezza può scoprire la realtà soggettiva.
Questi tre elementi insieme possono rendere completo qualunque
sistema di educazione. Tutto il resto è secondario, può essere
utili per scopi ordinari, ma non serve alla crescita spirituale, non
serve a condurti alle sorgenti della gioia, dell'amore, della pace,
del silenzio. E un uomo che non ha sperimentato l'estasi interiore
ha vissuto invano, senza una ragione. Ha vegetato, si è trascinato
dal grembo della madre fino alla tomba, ma non ha danzato, non ha
cantato e non ha potuto offrire nulla al mondo.
Secondo me la persona religiosa è quella che dà al mondo un po' di
bellezza, di gioia, di felicità, di celebrazione che prima non
c'erano, qualcosa di nuovo, di fresco, degli altri fiori. Ma la
religione non è mai stata definita nel modo in cui lo faccio io.
Tutti i modi in cui la religione è stato definita, si sono
dimostrati brutti e sbagliati.
Non hanno aiutato l'umanità a risalire fino alle vette della gioia
e della bellezza e dell'amore. Hanno immerso l'umanità
nell'infelicità e nella sofferenza, non ti hanno insegnato la
libertà. Anzi, hanno imposto su di te schiavitù di ogni genere nel
nome dell'obbedienza. Obbedienza a chi? Obbedienza ai preti, a chi
ha potere, in poche parole obbedienza a tutti gli interessi
costituiti. Una piccola minoranza ha messo in catene l'umanità per
secoli. Solo un giusto tipo di educazione può cambiare questa
situazione orrenda, malata.
La mia idea di un Accademia Mondiale della Scienza Creativa, Arte e
Consapevolezza è in altre parole la mia visione di una vera
religione. L'uomo ha bisogno di un corpo migliore, più sano. L'uomo
ha bisogno di un essere più consapevole, più sveglio. L'uomo ha
bisogno di tutte le comodità e i lussi che l'esistenza è pronta a
concedere.
L'esistenza è pronta a darti il paradiso proprio ora, proprio qui,
ma tu continui a rimandare; è sempre dopo la morte.
A Sri Lanka stava morendo un grande mistico… Era venerato da
migliaia di persone. Si raccolsero tutte intorno a lui. Lui aprì
gli occhi: avrebbe preso avuto qualche respiro su questa sponda e
poi se ne sarebbe andato, andato per sempre.
Tutti desideravano ascoltare le sue ultime parole. Il vecchio disse:
"Vi ho parlato per tutta la vita dell'estasi, della
beatitudine, della meditazione. Adesso vado sull'altra sponda. Non
sarò più disponibile. Mi avete ascoltato, ma non avete mai
praticato ciò che vi ho detto. Avete sempre rimandato. Ma adesso
non ha più senso rimandare, me ne sto andando. Qualcuno di voi
vuole venire con me?"
Cadde un grande silenzio. La gente si guardò a vicenda pensando che
magari quel tipo lì che era stato un discepolo per quarant'anni…
LUI magari sarà pronto… Ma anche lui guardava gli altri, non si
alzava nessuno.
Poi dall'ultima fila un uomo alzò la mano. Il grande mistico pensò:
"Beh, almeno una persona ha abbastanza coraggio".
Ma l'uomo disse: "Per favore, fammi subito precisare che non mi
sono alzato in piedi. Ho solo alzato la mano. Vorrei sapere come
arrivare all'altra sponda, perché naturalmente oggi non sono
pronto. Ci sono molte cose non completate: è arrivato un ospite,
mio figlio più giovane si deve sposare, e oggi non è proprio
possibile, e tu dici che dall'altra sponda non puoi tornare.
Un giorno, un bel giorno sicuramente verrò a incontrarti. Se ce lo
puoi spiegare ancora una volta – anche se ce lo hai spiegato per
tutta la vita – se puoi solo una volta ripeterci come raggiungere
l'altra sponda? Ma per favore tieni bene presente che in questo
momento non sono pronto. Voglio solo rinfrescarmi la memoria così
quando arriverà il momento…"
Il momento giusto non arriverà mai.
Non è solo la storia di quel pover'uomo, è la storia di milioni di
persone, di quasi tutti. Stanno tutti aspettando il momento giusto,
il giusto incontro di stelle… Consultano l'astrologo, vanno dal
lettore delle mani… per chiedere in modi diversi che succederà
domani.
Il domani non esiste, non è mai esistito. È solo una strategia
stupida per rimandare. Ciò che esiste è sempre oggi.
Il tipo giusto di educazione insegnerà alla gente a vivere qui e
ora, a creare un paradiso sulla terra, non ad aspettare che arrivi
la morte e a essere infelice finché la morte riesca a liberarti
della tua miseria.
Fa' che la morte ti trovi a danzare, colmo di amore e di gioia. La
cosa strana è che se un uomo può vivere la sua vita come se fosse
già in paradiso, la morte non potrà togliere nulla alla sua
esperienza.
Il mio approccio è di insegnarti che il paradiso è questo, che non
ci sono altri paradisi, e che non è necessaria alcuna preparazione
per essere felici. Non ci vuole una disciplina per essere amorevoli;
solo un po' di attenzione, di vigilanza, di comprensione. E se
l'educazione non può darti questa comprensione, non è educazione.
La mia concezione di un'accademia mondiale è quella che il mondo
intero dovrebbe avere questa educazione alla meditazione, all'arte e
alla scienza creativa.
Se possiamo creare un sistema educativo sano, allora la divisione
tra le religioni e la discriminazione tra bianchi e neri e tra le
varie nazioni, l'orrenda politica che esiste per questi motivi, e il
comportamento stupido di uomini che si preparano costantemente per
la guerra…
Quando vedo un soldato non posso credere che quest'uomo abbia una
mente. Persino gli animali non diventano mai soldati. Ma l'uomo
sembra avere solo un interesse: come uccidere, come uccidere con
maggiore efficienza, come raffinare gli strumenti di morte.
Un'educazione del giusto tipo ti insegnerà a scoprire la tua
canzone e a imparare la danza e a non essere timido; a celebrare le
piccole cose della cita e a rendere vivo tutto il pianeta. Per
quanto ne sappiamo noi, ce n'è solo uno dove la gente può amare,
dove la gente può meditare, dove la gente può diventare un buddha,
dove possono esistere persone come Socrate e Lao Tzu.
È una grande fortuna per noi essere su questo piccolo pianeta. È
uno dei pianeti più piccoli dell'universo, ma persino le stelle più
grandi, che sono milioni di volte più 'grandi di questa terra, non
possono vantare nemmeno un Albert Einstein o un Gesù o uno Yehudi
Menuhin. È strano che in questo universo vastissimo, l'esistenza
sia riuscita a creare solo un po' di consapevolezza, un po' di vita.
Ora è nelle nostre mani crescere da questo inizio ancora così
piccolo fino alle altezze infinite che sono il nostro potenziale e
il nostro diritto di nascita.
Fino ad oggi l'educazione non è andata nella giusta direzione. Ha
torturato la gente senza alcuna necessità con la storia, con la
geografia. Se qualcuno è interessato, queste materie dovrebbero
essere disponibili. Se a qualcuno interessa sapere di
Costantinopoli, allora lascialo fare. Se a qualcuno interessa
conoscere Genghis Khan o Tamerlano, lascialo fare. Ma non occorre
insegnare obbligatoriamente alla gente tutte queste sciocchezza e
tutta questa spazzatura accaduta nel passato. È stupido ed è
incredibile. Insegnare che sono esistite persone come Genghis Khan e
Nadirshah e Tamerlano e Alessandro Magno, è insegnare alla gente il
lato peggiore del loro essere.
Io mi sono battuto nell'università: "Perché non insegnate
Socrate? Perché non insegnate Chuang Tzu? Perché non insegnate
Bodhidharma…?" Loro sono il lato giusto della consapevolezza.
Se il tuo insegnamento riguarda le persone sbagliate, ti darà
l'idea che va benissimo se sei sbagliato anche tu. Non stai facendo
niente di nuovo, l'uomo l'ha sempre fatto.
Dobbiamo fare ordine nella storia, eliminando tutte le persone
sbagliate in modo da proteggere i nostri figli dall'acquistare
l'idea sbagliata che l'uomo non abbia fatto altro che guerre, lotte,
che sia stato solo avido e competitivo. Dovremmo insegnare ai
bambini non ciò che è stato ma ciò che potrebbe essere, non il
passato, ma il futuro.
Perché perdere tanto tempo insegnando materie che non hanno alcun
significato nella vita reale, esistenziale, e non dar loro nemmeno
un accenno dell'arte dell'amore, dell'arte della vita, sul
significato dell'esistenza, la preparazione alla morte fatta con
gioia, silenzio e meditazione. Manca tutto l'essenziale, mentre
viene forzato ciò che è non essenziale e stupido.
Si dice che la storia si ripeta. La storia non si ripete. Siamo noi
che stupidamente insegniamo le stesse cose a ogni generazione. Quei
poveri bambini sono costretti a imitare gli stessi grandi eroi, che
in effetti erano dei criminali, non degli eroi. Un solo uomo,
Genghis Khan, ha ucciso quaranta milioni di persone. È meglio
togliere tutte le informazioni su queste persone dai programmi
educativi. Dai un'educazione sulla danza di Shiva, il flauto di
Krishna. Insegna tutto ciò che c'è stato di bello e di buono in
modo che si abituino al fatto che il buono è naturale e che il
cattivo è solo accidentale, che il cattivo non accade, non è mai
accaduto, e il buono è assolutamente normale.
Essere un buddha non è una cosa anormale. Bisognerebbe insegnare a
tutti i bambini che essere un buddha è un fenomeno normale.
Chiunque abbia sufficiente saggezza, diventerà un buddha. Tu
diventerai un buddha.
La rivoluzione più grande deve avvenire nell'educazione e nei suoi
sistemi; altrimenti l'uomo continuerà a ripetere la storia.
Adesso è il momento per il silenzio e un po' di risate…
Hymie Goldberg torna a casa dal lavoro una sera e Becky dice:
"Sei andato a ritirare le foto, come ti avevo detto?
Probabilmente no! Non mi ascolti mai! Non ti ricordi mai nulla! Oh!
Le hai prese. Beh, grazie a dio per questo miracolo. Fammele vedere!
Questa foto è orribile e questa è anche peggio. Mio dio! Questa è
terribile e quest'altra è un disastro. Queste sono le peggiori
fotografie che ho mai visto in tutta la mia vita. Non fai niente per
bene! Non sai guidare bene la macchina! Non sai come si cambia un
fusibile! Sei stonato e come fotografo poi sei un vero disastro!
Guarda queste foto: in tutte quelle che hai fatto, ho sempre la
bocca aperta!"
Una prostituta riformata, ora nell'Esercito della Salvezza, sta
raccontando la sua storia all'angolo di una strada. Accompagna la
sua testimonianza con forti colpi di tamburo.
"Ero una peccatrice!", grida.
BOOM! fa il tamburo.
"Ero una donna cattiva!" grida.
BOOM!
"Bevevo!"
BOOM!
"Giocavo d'azzardo!"
BOOM!
"Correvo dietro agli uomini!"
BOOM! BOOM!
"Al sabato sera mi davo alla pazza gioia e ne combinavo di
tutti i colori!"
BOOM! BOOM! BOOM!
"e cosa faccio ora al sabato sera?" grida.
"Sto qui all'angolo di una strada a battere questo cazzo di
tamburo!"
Osho:
Om Shantih Shantih Shantih, Capitolo 27 |