Penso
al papa e ai suoi vescovi e a quanto tu dici della loro
responsabilita’, rispetto alla schiavitu’ dell’uomo e del
sonno della coscienza e mi chiedo: sono veramente consapevoli di
ingannare la gente che li segue? Non riesco a concepire l’idea che
essi siano soltanto un gran mucchio di criminali, privi di qualsiasi
rispetto per la verita’.
I
leader religiosi dormono tanto quanto la gente che guidano. La sola
differenza tra chi guida e chi e’ guidato e’ speculativa. I
leader hanno un enorme bagaglio di sapere teologico, tutto preso in
prestito; nulla in tale cumulo di sapere appartiene alla loro
esperienza, ma esso da’ loro autorita’ sulle persone che non
hanno neppure quel sapere mutuato. E questi leader insistono nel
porre l’accento sul fatto che "voi siete peccatori, siete
ignoranti. Noi siamo santi, noi sappiamo."
Le povere masse non riescono a fare distinzioni tra l’autentica
conoscenza e il sapere preso in prestito. Neppure questi leader - i
papi, i vescovi, gli shankaracharya, gli ayatollah - neppure loro
sono coscienti della differenza. Conoscono solo un tipo di sapere,
cioe’ il sapere acquisito dai libri. Non sono consapevoli di una
diversa dimensione della conoscenza, pertanto qualsiasi cosa
facciano, e’ fatta in un sonno profondo. No, non sono affatto
coscienti di ingannare la gente.
Se sei consapevole, non puoi ingannare nessuno.
La consapevolezza ti impedira’ di fare alcunche’ di tanto
orribile come l’ingannare, il frodare, il fingere, l’essere
ipocrita, il condannare le persone come peccatori e appagare il tuo
ego in quanto grande santo. No, quella gente non e’ affatto
consapevolmente.
Non ho mai minimamente dubitato delle buone intenzioni di quelle
persone. Qualsiasi cosa stiano facendo, la fanno con le migliori
intenzioni del mondo; ma il problema non e’ se le loro intenzioni
siano buone, la domanda e’: quali sono i risultati?
Puoi assassinarmi con le migliori intenzioni, ma le tue buone
intenzioni non giustificano il mio assassinio.
Ho incontrato praticamente ogni sorta di studiosi delle diverse
tradizioni religiose, e tutti hanno una cosa in comune - che siano
hindu, mussulmani, cristiani o ebrei - cioe’ questo: tutti si
sentono perfettamente in pace, perfettamente tranquilli, rispetto a
cio’ che fanno, di qualsiasi cosa si tratti - stanno portando
avanti il lavoro di Dio, diffondono saggezza.
Non conoscono neppure il significato della saggezza. Non hanno mai
assaporato nulla di simile; ne hanno sentito parlare, ne hanno
letto, hanno divorato centinaia di scritture.
Mi viene in mente un episodio storico... quando Alessandro Magno
invase l’India, aveva come maestro nientemeno che Aristotele, il
padre della logica nell’emisfero occidentale. E Aristotele gli
aveva chiesto: "Quando torni, portami i quattro Veda degli
hindu. Da centinaia di anni si dice che quei quattro libri
contengono tutto il sapere del mondo; se conosci questi quattro
Veda, conosci ogni cosa... dunque, portameli!"
Alessandro disse: "E’ un’inezia...", ma all’epoca i
Veda non erano stampati. Per centinaia di anni gli hindu evitarono
di stamparli, anche dopo l’invenzione della stampa. Non vollero
che le fonti della loro saggezza venissero pubblicate e vendute al
marcato.
La sapienza non puo’ essere venduta, ne’ si puo’ acquistare la
saggezza; acquistando i quattro Veda in una libreria, ingannerai te
stesso. Quelle parole saranno morte.
Alessandro si informo’, perche’ pensava di poter ottenere
facilmente quei testi, ma risulto’ difficile. Solo alcuni brahmini
di alto rango possedevano una copia dei Veda, ed era il loro unico
tesoro. Alla fine scopri’ un vecchio brahmino... la gente gli
aveva detto: "Quell’uomo possiede una delle copie piu’
autentiche dei Veda. Ed e’ vecchio, potrebbe dartela!"
Alessandro ando’ dal vecchio, e questi gli disse: "Non ci
sono problemi, ma per tradizione possiamo consegnare i Veda solo
quando il sole sta sorgendo. Sei venuto nel momento sbagliato - il
sole sta tramontando. Vieni domattina, poco prima dell’alba e io
ti daro’ i quattro Veda."
Alessandro commento’: "Non pensavo che sarebbe stato cosi’
facile. Non chiedi nulla in cambio?"
L’altro replico’: "No, e’ sufficiente questo, cioe’ che
tu diffonda i Veda nel mondo intero. Vieni domattina
all’alba." Ma quel vecchio era veramente astuto...
Per l’intera notte lui e i suoi quattro figli rimasero svegli
intorno a un fuoco. Egli disse loro: "Leggete una pagina del
libro che vi ho dato." Aveva distribuito i quattro Veda tra i
quattro figli, in base alla loro eta’. Il piu’ vecchio ebbe il
Rigveda, il testo piu’ antico... "Leggete una pagina ad alta
voce, cosi’ che vi possa sentire e confermare che la state
leggendo senza errori, poi memorizzatela e gettatela nel fuoco.
Entro l’alba tutti e quattro i Veda dovranno essere bruciati, ed
entro domattina voi quattro dovete diventare i miei quattro Veda...
vi donero’ ad Alessandro Magno."
Nell’India antica la memoria era particolarmente sviluppata. Ancor
oggi, tutte le universita’ e tutti gli istituti dipendono dallo
sviluppo della memoria. Quella gente inganna voi, e se stessa,
pensando che quella sia intelligenza. No, la memoria non e’
intelligenza, poiche’ puo’ essere una componente di un computer
- che non ha consapevolezza, che non ha alcuna intelligenza. Anche
la vostra mente e’ un biocomputer naturale. La memoria e’ un
semplice ricordare, ma non e’ comprensione: la comprensione e’
una cosa del tutto diversa. La memoria richiede una mente
estremamente meccanica, e la comprensione richiede una mente del
tutto non-meccanica. Di fatto si tratta di percorsi diametralmente
opposti.
All’alba, allorche’ Alessandro comparve, rimase allibito. Tutti
e quattro i Veda erano ridotti in cenere, e il vecchio gli disse:
"Adesso puoi prendere i miei quattro figli. Hanno una memoria
perfetta, ripeteranno i Veda a perfezione. Non potevo darti i Veda -
non e’ mai stato fatto - ma posso darti i miei figli. Per tutta la
vita li ho addestrati a memorizzare. Devi solo ripetere qualcosa una
volta ed essi lo ricordano, quasi fosse scolpito nella pietra."
Alessandro fu sconfitto da quel vecchio. Non pote’ prendere con
se’ quei quattro ragazzi perche’ non conoscevano il significato
di cio’ che ripetevano a memoria, non erano in grado di spiegare
alcunche’.
Le lingue erano diverse, ed essi non erano in grado di tradurre -
non conoscevano il greco. Che senso avrebbe avuto prenderli con
se’?
Ma tutti i vostri studiosi di religioni e tutti i vostri leader non
sono altro che sistemi mnemonici addestrati. Non sanno cosa stanno
dicendo, ma la dicono con esattezza. Il linguaggio che usano e’
giusto, la grammatica e’ corretta, la pronuncia impeccabile,
l’accento perfetto, ma si tratta di futilita’ poiche’ essi non
conoscono il significato, non hanno mai vissuto cio’ di cui
parlano.
Quel significato scaturisce dall’aver vissuto, nasce
dall’esperienza; ma essi rimarranno vittime di un inganno e
diffonderanno lo stesso inganno tra il popolo.
Pertanto, lo ripeto: i papi, i vescovi, gli shankaracharya - non
commettono un crimine intenzionalmente. Sono profondamente
addormentati, non possono fare nulla intenzionalmente; vivono una
vita inconsapevole. Le loro parole sono meravigliose - le hanno
raccolte da fonti magnifiche - ma le parole non sono cresciute
all’interno del loro essere. Quelle parole non sono parte della
loro vita. Essi sono ignoranti quanto le persone a cui insegnano.
Socrate era solito ripetere che esiste una conoscenza che e’
ignorante, e una ignoranza che e’ conoscenza.
Un sapere mutuato e’ ignoranza.
La verita’ sperimentata non ti rende piu’ colto, ma umile.
Piu’ la conosci, meno rivendichi di conoscerla. Il giorno in cui
la conosci perfettamente, puoi solo dire: "Sono assoluta
ignoranza. Sono solo un bambino, che raccoglie conchiglie colorate
sulla spiaggia. Non so nulla."
"Non so nulla", puo’ essere detto solo da un uomo che sa
perfettamente.
Le persone che dicono: "Sappiamo", sono totalmente
ignoranti - ma la loro memoria e’ carica fino all’inverosimile.
E quei ricordi sono morti, poiche’ non hanno generato alcuna
esperienza diretta.
Gautama il Buddha ripeteva sempre: "Conoscevo un uomo - era un
mio servo. Seduto sulla soglia, contava le mucche che all’alba
venivano portate a pascolare, al fiume." Si limitava a contarle
- per lui era diventata una cosa automatica. Il suo lavoro
consisteva nello stare seduto sulla soglia di Gautama il Buddha, nel
caso in cui avesse avuto bisogno di qualcosa; se non gli occorreva
nulla, se ne stava seduto li’, tutto il giorno.
E quando tornavano... era un momento bellissimo. Nei villaggi
indiani, ancora non modernizzati, l’ora del tramonto ha un nome
speciale, goadhooli. ’Goa’ significa ’mucca’, e ’dhooli’
significa ’polvere’: rientrando, le mucche sollevano polvere. Il
sole sta tramontando, gli uccelli tornano ai loro alberi - e’ un
momento di estrema quiete.
Dunque, all’ora del goadhooli, di nuovo quell’uomo contava le
mucche che tornavano a casa. E si preoccupava terribilmente se
vedeva che ne mancava qualcuna, se nella conta le cifre non
tornavano. Piu’ tardi, allorche’ divenne un grande Maestro,
Gautama il Buddha narrava la storia di quell’uomo e della sua
abitudine, per spiegare qualcosa di grandissimo significato.
Diceva: "Chiedevo sempre a quell’uomo: ’possiedi una
mucca?’ E lui replicava: ’Sono troppo povero, non ne ho
nessuna.’ Allora io gli chiedevo: ’Ma allora perche’ mai
continui a contare migliaia di mucche, ogni mattina, e poi di nuovo
ogni sera, e’ inutile - e sono migliaia... e se ne manca una - o
nel caso in cui sbagli a contare - ecco che ti preoccupi, non riesci
a dormire. Poiche’ non sono le tue mucche, tanta preoccupazione
e’ inutile!’"
E Buddha diceva ai suoi discepoli: "Qualsiasi sapere non sia
vostro, non e’ una vostra preoccupazione. State contando le mucche
altrui, sprecate inutilmente il vostro tempo. E’ meglio che
abbiate una mucca vostra - quello sara’ vero nutrimento."
Viceversa, tutti i vostri studiosi non fanno che contare le mucche
altrui. E senza saperlo fanno qualcosa di immensamente dannoso,
poiche’ aiutano gli altri a diventare sapienti senza conoscere
nulla. Questo e’ il danno peggiore che si possa fare a un uomo:
dargli la sensazione di sapere - mentre non sa nulla. Distruggi
tutta la sua vita. Annienti ogni opportunita’ di arrivare a
conoscere, a sperimentare, a vivere. Gli sottrai ogni opportunita’,
ogni possibilita’ di crescere.
Io sono contrario a tutti questi studiosi, non perche’ abbiano
cattive intenzioni, ma perche’ il frutto delle loro buone
intenzioni e’ disastroso. Essi hanno distrutto milioni di persone
nel mondo; non hanno mai permesso alla gente di crescere, hanno dato
loro una falsa nozione, cioe’ che gia’ sanno. Questo e’ veleno
allo stato puro.
George Gurdjieff ripeteva sempre un apologo... c’era una volta un
mago che aveva molte pecore. E ogni notte aveva difficolta’ a
riportarle a casa dalla foresta - fuggivano, erano assalite da
animali feroci, e molte pecore andavano perdute. Alla fine ebbe
un’idea: "Perche’ non usare la mia abilita’, la mia
magia?"
Ipnotizzo’ tutte le sue pecore e disse loro cose diverse. A una
disse: "Sei un leone. Non devi aver paura, sei il re degli
animali". A un’altra disse: "Sei una tigre", a
un’altra: "Sei un uomo". E a tutte disse, a ciascuna
pecora: "Non verrai macellata, perche’ non sei una pecora,
pertanto non devi aver paura di tornare a casa. Devi tornarci
presto, prima che cada la notte."
E da quel giorno non perse piu’ una sola pecora. Di fatto, da quel
giorno nessuna delle pecore si comporto’ piu’ come tale:
qualcuna ruggiva come un leone, qualcuna si comportava da essere
umano, e nessuna aveva piu’ paura di essere macellata, uccisa - il
problema non si poneva. E il mago ne uccideva ogni giorno, per
nutrirsi. Forse avevano ruggito come leoni, ma la cosa non era
importante; dopotutto erano pecore.
Ma egli organizzo’ le cose a meraviglia. Dando a una pecora
l’idea di essere un leone, ora non si doveva piu’ preoccupare
che fuggisse, vedendo che le altre pecore venivano uccise. Le pecore
continuavano a essere uccise, ma questa pecora avrebbe pensato:
"Io sono un leone, non sono una pecora. E’ inevitabile che le
pecore vengano uccise!" E quando proprio quella pecora veniva
uccisa, le altre pensavano: "Era solo una pecora, noi siamo
esseri umani. E non solo era una pecora, era cosi’ sciocca da
pensare di essere un leone, non ci ha mai dato ascolto. Spesso
abbiamo obiettato: ’Tu sei una pecora; noi siamo esseri umani, e
sappiamo di piu’. Smetti di ruggire, non servira’." Ma il
mago aveva fermamente in mano le redini del gioco.
La storia che Gurdjieff raccontava si riferiva ai vostri leader
religiosi. Essi hanno fatto in modo di dirvi cose che non esistono.
Sono riusciti a convincervi che conoscete cose di cui non siete
affatto a conoscenza. E questo e’ il crimine piu’ grande che si
possa commettere. Ma non potete definire ’criminali’ quelle
persone, perche’ non lo fanno per danneggiarvi; cercano di esservi
utili, cercano di aiutarvi.
E proprio perche’ tutte le religioni hanno fatto la stessa cosa,
il mondo intero e’ vittima di una particolare suggestione
ipnotica. Non vi siete mai chiesti come mai io mi sono fatto tanti
nemici? La ragione e’ semplice: vi ho detto che il vostro sapere
non e’ affatto conoscenza, si tratta di una facciata. Voi siete
totalmente ignoranti; non sapete nulla, ma credete di sapere. Fa
male!
Io vi porto via il vostro sapere, vi sottraggo la vostra virtu’,
vi tolgo la vostra moralita’. Vi porto via ogni cosa che credevate
fosse un tesoro preziosissimo, tutto cio’ che avevate cara, che
avete nutrito, protetto, poiche’ pensavate di aver conquistato i
veri segreti della vita, di aver conosciuto i veri misteri della
vita. E portar via queste cose alla gente comporta inevitabilmente
farsi dei nemici.
Questo e’ un mondo strano. I veri nemici sono i papi, gli
arcivescovi, gli shankaracharya, gli ayatollah - e queste sono le
persone piu’ rispettate al mondo, mentre gli amici sembrano essere
i nemici piu’ grandi. I nemici sembrano essere amici, e gli amici
sembrano nemici. L’umanita’ si e’ comportata male nei
confronti dei suoi amici e ha rispettato profondamente i suoi
nemici. Ecco perche’ il mondo intero e’ tanto misero: voi avete
dato ascolto ai nemici e avete distrutto i vostri amici.
E la stessa storia si ripete.
Ho parlato con una infinita’ di persone sagge, e ho scoperto che
ogni loro saggezza non e’ altro che ricordi. Non c’e’ nulla di
nulla di realmente vissuto: tutto e’ acquisito da altri. E’ una
cosa vitale da comprendere: la verita’ puo’ solo essere una
vostra esperienza diretta, non c’e’ altro modo di realizzarla.
Potete ottenere menzogne in abbondanza, in tutto il mondo esistono
veri supermercati: cristiani, ebrei, hindu, mussulmani, buddhisti -
menzogne di ogni tipo, di ogni colore, di ogni forma e dimensione, a
seconda dei gusti. E’ un mercato floridissimo e funzionale a voi:
non siete voi che dovete adattarvi alle bugie, sono loro ad
adattarsi a voi. E’ facilissimo; vengono tagliate su misura,
disegnate apposta per voi!
La verita’ e’ qualcosa di totalmente diverso. Voi dovrete
adattarvi a lei. La verita’ non conosce compromessi. Voi dovrete
cambiare in base a cio’ che essa e’. Voi dovrete attraversare
una trasformazione.
Pertanto, io mi sto facendo nemici a non finire, per una ragione ben
precisa. Il motivo e’ ovvio: mi sto facendo anche alcuni amici, ma
questi amici dovranno attraversare una profonda prova del fuoco.
Essi dovranno lasciare tutte le loro false personalita’, i loro
ego, il loro sapere - tutto cio’ che possiedono. Devono essere
disposti a denudarsi e a svuotarsi totalmente. Solo allora
raggiungeranno la giusta dimensione lungo il sentiero, nel viaggio
verso il vero.
Nudi, vuoti e soli...
Ma la gioia e’ indescrivibile, e ogni istante e’ una gloria
squisita, un paradiso tale per cui, una volta assaporato un singolo
istante lungo il sentiero verso il vero, non ci si gira piu’ a
guardare cio’ che si e’ dovuto lasciare. E’ uno sgravarsi
incredibile, una liberazione.
Ora potrete schiudere le vostre ali nel cielo. Ora tutto il cielo vi
appartiene.
Tratto da: "Beyond Psychology", terzo discorso
Spesso ti ho sentito dire che i politici e i preti sfruttano e
ingannano le persone, quasi fossero una razza diversa proveniente
dallo spazio, impostasi a noi con la forza.
Ma, dal mio punto di vista, questi politici e questi preti nascono
semplicemente tra di noi, pertanto noi siamo totalmente responsabili
delle loro azioni, e lamentarsi di loro mi sembra un lamentarsi di
noi stessi.
Non e’ forse vero che un prete e un politico sono nascosti in
ognuno di noi?
Per favore, vuoi commentare?
Di certo i politici e i preti non vengono dallo spazio, crescono tra
di noi. Anche noi abbiamo la stessa brama di potere, la stessa
ambizione di essere piu’ santi degli altri. Essi sono solo le
persone che hanno maggior successo, per cio’ che riguarda queste
ambizioni e questi desideri.
Certo, noi ne siamo responsabili, ma si tratta di un circolo
vizioso; non siamo i soli a esserne responsabili. I politici e i
preti di successo continuano a condizionare le nuove generazioni
alle stesse ambizioni; essi creano la societa’, coltivano la sua
mente e la condizionano. Anche loro ne sono responsabili - ed essi
sono piu’ responsabili della gente comune, poiche’
quest’ultima e’ vittima di ogni sorta di programma venga imposto
loro.
Il bambino viene al mondo privo di qualsiasi ambizione, senza alcuna
brama di potere, senza la benche’ minima idea di essere piu’ in
alto, piu’ santo, superiore. Di certo, egli non puo’ essere
responsabile. Coloro che lo educano - i genitori, la societa’, il
sistema educativo, i politici, i preti - la stessa banda continua a
depauperare ogni bambino. E’ vero, anche lui, a sua volta,
dissanguera’... si tratta di un circolo vizioso. Ma dove
spezzarlo?
Io insisto nel condannare i preti e i politici, poiche’ e’ li’
che quel circolo puo’ essere spezzato. Biasimare i bambini che si
affacciano sul mondo, non servira’. Ne’ sara’ utile condannare
le massi comuni, poiche’ sono gia’ state condizionate - sono
gia’ state sfruttate. Soffrono, sono infelici; ma nulla le sveglia
- sono profondamente addormentate.
Il solo punto in cui dovrebbe concentrarsi la nostra condanna, e’
su coloro che hanno il potere, poiche’ quella gente ha il potere
di contaminare le generazioni future. Se si riesce a fermarla,
potremo veder nascere un uomo nuovo.
Certo, so che tutti sono responsabili. In un modo o nell’altro,
tutti hanno una parte in qualsiasi cosa accada. Ma per cio’ che mi
riguarda, la cosa importante e’ mettere a fuoco chi colpire, in
modo che si possa evitare il precipitare nello stesso circolo
vizioso alle nuove generazioni. L’umanita’ non ha fatto che
girarvi e rigirarvi per secoli... ecco perche’ non condanno le
masse, ne’ condanno voi. Biasimo coloro che adesso hanno il
potere: se riescono a rilassarsi un poco, per cio’ che riguarda i
loro interessi acquisiti, e se danno uno sguardo alla massa di
umanita’ afflitta, e’ possibile una trasformazione - il cerchio
puo’ essere spezzato.
Ho scelto i preti e i politici con intenzione. Inoltre, ci sono
molte altre cose che devono essere ricordate. Il prete sa benissimo
che non esiste alcun Dio. In questo mondo, il prete e’ il solo a
conoscere che non esiste alcun Dio, ma tutta la sua professione
dipende da questo Dio inesistente; non puo’ dire la verita’,
poiche’ tutti i suoi interessi acquisiti salterebbero - e non solo
i suoi, egli annullerebbe quel gioco per generazioni a venire. Egli
sa che i rituali sono solo mosse da giocoliere, che i mantra non
hanno alcun potere, che la sua teologia e’ solo una copertura.
Nessuno lo sa meglio di lui; egli ha studiato le scritture e sa che
non esiste alcuna prova dell’esistenza di Dio, da nessuna parte.
Il prete interpreta le scritture in modo tale da trarne un aiuto per
la sua professione. Continua a stendere commentari sulle antiche
scritture, aggiungendo cose sempre nuove che sostengono la sua
professione.
Col passare dei secoli, devono essere apportate delle aggiunte. Ad
esempio, Manu, un pensatore di cinquemila anni fa, un prete, il
padre del sacerdozio indiano, nel suo ’Manusmriti’ - le memorie
di Manu, un testo che gli hindu seguono alla lettera - creo’ il
sistema delle caste, una delle cose piu’ abnormi che esistano.
A causa sua, un quarto degli hindu ha sofferto una lunga
schiavitu’, segnata da sfruttamento e umiliazione. Quella gente
e’ stata ridotta a vivere praticamente come esseri subumani -
vengono chiamati ’achoot’, intoccabili. Sono degradati al punto
che non possono essere toccati, altrimenti ci si deve subito lavare.
Perfino il tocco della loro ombra e’ sufficiente a rendervi
impuri. Sembra che Manu abbia ridotto un quarto degli hindu a
perenne schiavitu’...
Certo, so che tutti sono responsabili, ma non tutti hanno potere a
sufficienza per spezzare quel circolo; ecco perche’ batto e
ribatto continuamente il chiodo con i preti e i politici. Ed ora
essi hanno paura di me - forse non sono mai stati altrettanto
spaventati da un uomo solo, in passato.
In tutto il mondo, non vogliono che io entri nei loro Paesi. E i
preti sono alle spalle dei politici che fissano norme e regole che
mi proibiscono l’ingresso.
La Comune che avevamo in America fu distrutta dai politici, ma
dietro ai politici c’erano i cristiani fondamentalisti, il gruppo
di preti cristiani piu’ ortodosso che esista. Lo stesso Ronald
Reagan e’ un cristiano fondamentalista, ed essere tali vuol dire
essere profondamente ortodossi. Reagan crede che ogni lettera della
Bibbia sia sacra, provenga dalla bocca di Dio. E quella gente si
e’ unita in una cospirazione per distruggere la Comune.
Proprio l’altro giorno mi hanno dato la notizia che nella
cittadina di The Dalles stanno erigendo un monumento commemorativo:
vescovi e uomini politici di ogni corrente politica, cittadini in
vista, tutti contribuiscono denaro - vogliono qualcosa di sontuoso,
che ricordi la loro vittoria, che sigilli nei secoli il loro aver
scacciato le forze del male che avevano creato quella Comune.
Mi hanno scacciato, hanno distrutto il mio lavoro, e non sono ancora
soddisfatti: vogliono un monumento che ricordi tutto cio’ alle
generazioni future.
Ma sia i preti che i politici sono molto vulnerabili; non hanno
alcun terreno sotto i piedi. E’ sufficiente una stoccata per
annientarli. E una volta annientati, la societa’ assaporera’ la
liberta’.
Certo, e’ possibile allevare i bambini in maniera piu’ umana,
senza condizionarli, in maniera intelligente, in modo che vedano
tutta la Terra come un insieme unico - non in quanto cristiani,
hindu, mussulmani, indiani, cinesi, americani. Le nazioni e le
religioni sono creazioni dei preti e dei politici; una volta che
saranno annientati, anche le religioni e le nazioni scompariranno. E
un mondo libero da religioni, libero da nazioni, sara’ un mondo
umano - senza guerre, senza inutili lotte per possedere cose che
nessuno ha mai visto...
E’ veramente stupido che la gente si sia uccisa per migliaia di
anni in nome di Dio. Nessuna di quelle persone lo ha visto, nessuna
ha delle prove, nessuna ha un’evidenza. Eppure non provano il
minimo imbarazzo, poiche’ nessuno ha mai posto la domanda,
guardandole negli occhi... e si va alla guerra, si fanno crociate,
jihad, guerre sante, per distruggere tutti coloro che non credono al
loro dogma, poiche’ il loro dogma e’ divino, mentre tutti i
dogmi degli altri sono creazioni del maligno.
Cercano di servire l’umanita’, uccidendo la gente. La loro
intenzione e’ liberare quella gente dalla presa del demonio. Ma la
cosa strana e’ che ogni religione pensa all’altra come
’creatura del diavolo’. Pertanto la lotta continua...
I politici lottano una guerra via l’altra, a che scopo? Non ne
vedo il senso. La Terra non ha alcun confine tracciato, perche’
farli sulle carte geografiche?
Un mio insegnante era un uomo molto intelligente. Un giorno porto’
un ammasso di pezzetti di carta: aveva tagliato la mappa del mondo
intero in tanti pezzettini, li mise sul tavolo e chiese:
"Qualcuno e’ in grado di rimetterli a posto?" Molti ci
provarono, senza riuscirci. Solo un ragazzo, vedendo che tutti gli
altri avevano fallito, e che nessuno riusciva a ricomporre la mappa
del mondo unendo quei pezzetti, ne giro’ uno. Poi li giro’
tutti, e vide che dall’altra parte era disegnata la figura di un
uomo. Ricostrui’ quella figura, cosa facilissima, e trovo’ la
soluzione. Da un lato era disegnata la figura di un uomo,
dall’altra parte la mappa del mondo.
Forse, la stessa cosa e’ vera per cio’ che riguarda il mondo
reale... se riusciamo a ricomporre l’uomo, ricomporremo il mondo.
Se riusciamo a rendere silenzioso l’uomo, in pace e in amore, le
nazioni scompariranno, le guerre scompariranno, tutta quella sporca
politica scomparira’. E ricordate, ogni politica e’ sporca, non
ne esiste di altro tipo.
Ma dobbiamo martellare coloro che hanno il potere. Martellare il
povero uomo comune non servira’, poiche’ egli non ha potere,
e’ una vittima. Anche se riusciamo a cambiarlo, non sara’ un
gran cambiamento. Ma se riusciamo ad annullare la cospirazione tra
religione e politica, tra preti e politici, avverra’ un profondo
cambiamento, una rivoluzione - la sola rivoluzione che sia
necessaria e che ancora non e’ accaduta.
Osho,
Tratto da: "Beyond Psychology", ventiseiesimo discorso |