La meditazione è utile anche per i giovani ?

 

La giovinezza è il periodo migliore per la trasformazione interiore perché è il periodo in cui sei più flessibile. I bambini sono ancora più flessibili dei giovani, ma non hanno la stessa comprensione. Occorre un po' d'esperienza. La giovinezza è esattamente nel mezzo; non sei più un bambino, non sei più ignorante della vita e delle sue modalità, ma non sei ancora così strutturato come lo è un vecchio. Sei in uno stato di transizione, e lo stato di transizione è il momento migliore per saltare fuori dalla ruota della vita e della morte. La giovinezza è il momento più significativo per fare il salto, perché saltare richiede coraggio, richiede energia; devi rischiare, osare.

Osho: The Dhammapada: The Way of the Buddha, Vol. 8, #5



La vera virtù nasce dalla meditazione, la virtù falsa viene coltivata. La virtù falsa è parte del carattere, la virtù autentica è parte della consapevolezza. Tutte le società vivono in base alla falsa virtù perché è più facile da imporre ai bambini; è difficile farli diventare dei meditatori. Questo è ciò che la gente ha pensato finora. Ma non è vero: si può insegnare ai bambini a essere meditativi, ed è più facile che insegnarlo agli adulti.

Ma per secoli quest'idea è rimasta: sono bambini, come possono meditare? Certo, non possono star seduti tranquilli come vecchi, ma non occorre star seduti come vecchi. Si possono escogitare delle meditazioni proprio per loro: possono danzare, saltare e correre, e la meditazione accadrà lo stesso. La loro meditazione dev'essere molto attiva, non può essere inattiva.

Se i bambini vengono introdotti alla meditazione fin dall'inizio, la loro virtù sarà di tipo completamente diverso. Allora non occorrerà dir loro cosa è giusto e cosa è sbagliato; lo sapranno da soli.

Questo è il mio lavoro qui: aiutarti a comprendere da solo ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Io non affermo mai che questo è giusto e questo è sbagliato. Non ho comandamenti, nessun 'devi' o 'non devi'. Voglio solo che tu sia capace di vedere, di essere limpido come uno specchio, in modo da riflettere la realtà.

Qualsiasi azione che nasca da questa chiarezza è virtuosa.

Osho: The Imprisoned Splendor, #5

 

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