Ascoltare è una cosa molto diversa sal semplice "sentire" ?

 

Lo so che puoi sentire, non c’è problema per questo – ma non sei in grado di ascoltare. Ascoltare è una cosa completamente diversa dal sentire. Ascoltare vuol dire sentire senza la mente; ascoltare vuol dire sentire senza alcuna interferenza da parte dei pensieri; ascoltare vuol dire sentire come se fossi completamente vuoto. Se anche solo un piccolissimo pensiero si muove dentro di te – se sei circondato da onde sottili di pensiero – non potrai ascoltare, per quando tu sia in grado di sentire. E per poter ascoltare la musica, la musica antica, la musica eterna, devi essere completamente silenzioso, come se non ci fossi affatto. Quando ci sei, puoi sentire; quando non ci sei, puoi ascoltare.

Osho: Ancient Music in the Pines, #9



La maestra di una piccola scuola scopre che uno dei ragazzi non la sta ascoltando. Il ragazzo ha l’aria svogliata e continua a muoversi, inquieto. Allora lei chiede: C’è qualche problema? Non riesci a sentirmi?

Il ragazzo risponde: Sentire va benissimo, è ascoltare che è un problema.

Sta facendo una distinzione davvero molto sottile. Dice: Sentire va benissimo, ti sto sentendo, ma è ascoltare che è un problema. Ascoltare è più di sentire; ascoltare è sentire con piena consapevolezza. Il solo sentire va benissimo, i suoni sono tutt’intorno a te; tu li senti, ma non ascolti. Devi sentirli, perché questi suoni continuano a bussare ai tuoi timpani; devi sentirli per forza. Ma tu non sei lì per ascoltare, perché ascoltare vuol dire un’attenzione profonda, un rapporto; non un costante commento che avviene dentro di te, non il dire di sì o di no, non l’essere in accordo o in disaccordo, perché nel momento in cui sei d’accordo o non sei d’accordo, come puoi ascoltarmi?

Quando sei d’accordo, ciò che ho detto è già passato; quando non sei d’accordo, è già scomparso. Nel momento in cui dentro di te annuisci, dici di sì o di no, hai già perso l’attimo; e questa è una cosa che avviene in continuazione in te.

Non sei in grado di ascoltare. E più conoscenze hai, più ti sarà difficile. Ascoltare vuol dire attenzione innocente: ascolti e basta. Non occorre essere d’accordo o non essere d’accordo. Non sto cercando il tuo accordo o il tuo disaccordo. Non voglio il tuo voto, o che diventi mio seguace. Non sto cercando in alcun modo di convincerti.

Che fai quando un pappagallo inizia a lanciare le sue grida su un albero? Fai qualche commento? Sì, anche allora dici: Che fastidio! Non riesci nemmeno ad ascoltare un pappagallo. Quando il vento soffia tra gli alberi e senti il suono che fa, il suo stormire, lo ascolti? A volte, forse, quando ti prende di sorpresa. Ma anche allora commenti: Oh, che bello.

Osserva: tutte le volte in cui fai un commento, ti sei addormentato. La mente ha fatto il suo ingresso, e con essa entrano anche passato e futuro. La linea verticale è persa; diventi orizzontale. Nel momento in cui la mente fa il suo ingresso diventi orizzontale. Perdi l’eternità.

Ascolta semplicemente. Non occorre dire di sì o di no. Non devi essere convinto o non convinto. Ascolta semplicemente, e la verità ti verrà rivelata; o magari la non verità! Se qualcuno sta dicendo sciocchezze, il momento in cui ascolti ti verrà subito rivelato che sono sciocchezze – senza alcun commento da parte della mente. Se qualcuno sta dicendo la verità, ti verrà rivelato. La verità o la non verità non sono questioni di una mente che è d’accordo o non d’accordo; sono sensazioni. Quando sei in totale rapporto, senti, semplicemente senti se è vero oppure non è vero; ed è finita lì! Non ti devi preoccupare, non devi pensarci! A che può servire pensarci?

Se sei stato educato in un certo modo – se sei un cristiano, un indù o un musulmano – e se dico qualcosa che per caso va d’accordo con la tua educazione, dirai di sì. Se non va d’accordo, dirai di no. Sei tu a essere qui o c’è solo la tua educazione? E questa educazione è un fatto accidentale.

La mente non può scoprire ciò che è vero, la mente non può scoprire ciò che non è vero. La mente può ragionarci sopra, ma tutto il ragionare è basato sul condizionamento. Se sei un indù ragioni in un modo, se sei musulmano ragioni in modo diverso. E ogni tipo di condizionamento crea razionalizzazioni. Non è un vero ragionare: razionalizzi.

Osho: And The Flowers Showered, #7



Se ascolti in base a pregiudizi di ogni tipo, è il modo sbagliato di ascoltare; in realtà è un modo di non ascoltare. Apparentemente stai ascoltando, ma in effetti stai sentendo, non ascoltando. Ascoltare nel modo giusto vuol dire che hai messo da parte la mente. Non vuol dire che diventi un credulone, che credi a tutto ciò che ti viene detto. Non ha nulla a che fare col credere o col non credere. Ascoltare nel modo giusto significa: “Non mi preoccupo in questo momento di credere o non credere. In questo momento non si tratta di essere d’accordo oppure no. Sto solo cercando di ascoltare, qualunque cosa sia. Dopo deciderò quel che è giusto e quel che è sbagliato. Dopo deciderò se seguire o non seguire”.

E la bellezza dell’ascoltare nel modo giusto è questa: che la verità ha la propria musica. Se sei in grado di ascoltare senza pregiudizi, il cuore ti dirà che è vero. Se è vero, è come se qualcosa si mettesse a suonare nel tuo cuore. Se non è vero, rimarrai distaccato, indifferente; non risuonerà alcuna musica nel cuore, non accadrà alcuna sincronicità. Questa è la qualità della verità: che se l’ascolti con il cuore aperto, essa crea subito una risposta nel tuo essere; il tuo centro viene elevato. Inizi a mettere le ali; improvvisamente hai a tua disposizione il cielo intero.

La questione non è decidere a livello logico se ciò che viene detto è vero oppure falso. Il punto è l’amore, non la logica. La verità crea subito amore nel tuo cuore; qualcosa in te viene stimolato in un modo molto misterioso.

Ma se ascolti nel modo sbagliato, cioè pieno di mente, pieno di spazzatura, pieno di conoscenze, allora non permetterai che il tuo cuore risponda alla verità, Perderai questa straordinaria possibilità, perderai la sincronicità. Il cuore era pronto a rispondere alla verità… Risponde solo alla verità, ricorda, non risponde mai a ciò che non è vero. Con ciò che non è vero rimane completamente silenzioso, insensibile, impassibile, indifferente. Con la verità inizia a danzare, a cantare, come se improvvisamente il sole fosse sorto e l’oscurità fosse scomparsa, come se gli uccellini si fossero messi a cinguettare e i loti stessero sbocciando, come se tutta la terra si stesse risvegliando.

Osho: The Dhammapada: The Way of The Buddha, Vol. 7, #9