Ci
sono tempi e luoghi specifici per meditare? Bisogna avere
particolari requisiti? Come si può scegliere il metodo giusto? Qui
diamo un'occhiata a questi e altri punti da considerare quando si
inizia questa pratica.
Qual è il momento migliore per meditare?
Alcuni metodi sono fatti in modo da essere più efficaci se
praticati in un determinato momento della giornata. Ad esempio, la
Meditazione Dinamica di Osho è un metodo che attiva l'energia, e il
momento migliore per farla è la mattina. Invece la Osho Kundalini
è stata creata per concludere la giornata, per eliminare grazie
allo scuotersi le tensioni accumulate. La Osho Nataraj e la Osho
Nadabrahma possono essere fatte in qualunque momento.
Quel che conta è che scopri qual è il metodo che funziona meglio
per te, a seconda del tuo particolare stile di vita. Se fai un
metodo che richiede che gli dedichi un certo periodo di tempo
durante il giorno, cerca di tenere quell'ora solo per la tua
meditazione. Allora diventerà parte del tuo ritmo naturale come il
lavarti i denti o fare colazione.
Dove...
Molte tecniche meditative, come ad esempio l'osservare il respiro,
possono essere praticate in qualunque posto e in qualunque momento.
Per i metodi attivi di Osho ti serve una stanza in cui non verrai
disturbato e dove ti puoi muovere liberamente. Per la Dinamica, è
di aiuto avere la possibilità di gridare o fare dei suoni, ma non
è assolutamente necessario.
Cosa indossare
Per comodità è meglio indossare vestiti larghi che non blocchino
in alcun modo il fluire dell'energia.
Limitare le interferenze
Assicurati che non verrai disturbato. Anche se puoi usare qualsiasi
interferenza includendola nella tua meditazione, all'inizio è
meglio limitarle al massimo. Ad esempio, se vivi con altre persone,
puoi mettere un cartello "Non disturbare" sulla porta, o
chiudere la porta a chiave. Spostare o staccare il telefono.
Posizioni
Puoi incontrare posizioni corporee particolari nella descrizione
delle tecniche. In metodi in cui ci si siede, come la Osho
Nadabrahma, o comunque per metodi che hanno uno stadio da seduti,
come la Osho Kundalini, vedrai che ti sarà più facile rimanere
consapevole se mantieni la schiena diritta, perché allora sei
aiutato dalla forza di gravità. Puoi anche sederti su una sedia se
per te è più facile che star seduto sul pavimento. Negli stadi in
cui sei sdraiato, come l'ultimo stadio della Osho Kundalini, se
rimani sdraiato sulla schiena invece che su un fianco ci sono meno
probabilità di addormentarsi!
In generale, è importante essere comodi, con il corpo rilassato.
Preparazione psicologica
Entra nella tua pratica meditativa senza alcuna aspettativa riguardo
ai risultati. Goditi il periodo della meditazione in se stesso, per
se stesso. I risultati arriveranno, ma solo se non hai la pretesa
che arrivino. Crea un clima di apertura, ricettività e
rilassamento.
Come scegliere un metodo?
Sperimenta con tutte le tecniche che ti attraggono. E ricorda che
non ogni tecnica va bene per tutti; ciò che va bene per te potrebbe
non andare bene per il tuo amico. Dopo aver praticato un metodo per
alcuni mesi, potresti poi scoprire che non ti si adatta più. Non c'è
nulla di sacro nelle tecniche di meditazione: sono mezzi pratici per
arrivare a una qualità che è del tutto tua e naturale. Sei libero
di sperimentare e di giocare con queste tecniche.
Scelto il metodo, fallo almeno per sette giorni consecutivi. Mentre
lo fai, dai tutto ciò che hai, totalmente. A quel punto
l'attrazione provata all'inizio avrà ricevuto conferma oppure no.
Se senti che questo è il tuo metodo, prendi l'impegno di
continuarlo per almeno tre mesi. Dopo tre mesi puoi continuare lo
stesso metodo o sceglierne un altro.
Suggeriamo di scegliere uno o al massimo due tecniche da fare
regolarmente, per esempio la Kundalini e la Nadabrahma. Tutti i
metodi sono creati in modo scientifico, ogni passo strutturato con
grande attenzione. Per ottenere il massimo da ogni tecnica, segui le
istruzioni e fallo con totalità.
La continuità è importante. È come quando si scalda dell'acqua:
fino a novantanove gradi è ancora acqua, e se ti fermi lì, si
raffredda e devi di nuovo scaldarla. Ma se perseveri finché non
arrivi a cento gradi, allora l'acqua fa un salto quantico e si
trasforma in vapore.
|