Ho
eliminato ogni connotazione religiosa – un indù può rimanere un
indù e meditare – per rendere la meditazione accessibile a tutti
senza alcuna condizione, che si tratti di indù, ebrei o cristiani.
E il bello è che se qualcuno medita, prima o poi il suo induismo
scompare. Con la meditazione, non può durare. E allora perché
preoccuparsi degli indù quando abbiamo un segreto che
automaticamente dissiperà l'oscurità nella loro mente?
Voglio che la meditazione diventi praticamente universale. Può
diventare universale solo se non è collegata a una religione, a una
politica, a un'ideologia – e non lo è. E' solo un metodo. Persino
un ateo può farla; non c'è alcun problema. Non gli chiediamo di
credere in dio, non gli chiediamo di credere in nulla. Gli diciamo
solo: "Qui c'è un metodo che puoi provare. Se, per ipotesi,
scopri qualcosa, bene. Se no, lascia perdere". E chiunque abbia
provato la meditazione, non è mai tornato indietro a mani vuote.
Osho:
Conferenza stampa