In
questo articolo si parlerà prevalentemente di alimentazione, ma con
un occhio rivolto alla salute.
Il
vecchio proverbio "siamo ciò che mangiamo" troverà piena
conferma, infatti salute ed alimentazione sono strettamente
collegate e per star bene dobbiamo prestare attenzione a ciò che
quotidianamente forniamo al nostro organismo.
La
carne e i prodotti carnei
Per "carne" e "prodotti carnei" intendiamo
tutto ciò che deriva dagli animali uccisi (pesce, salumi,
affettati, pollo, tacchino, selvaggina, ecc.). Soltanto mezzo secolo
fa la carne era un alimento che compariva raramente nella dieta
quotidiana, ed era considerata completamente inadatta per i primi
anni di vita, mentre oggi un'alimentazione a base di carne
omogeneizzata fa crescere i bambini in modo stupefacente. Però il
loro organismo non riesce a smaltire l'imprevista quantità di
tossine e dopo un periodo rigoglioso compaiono malattie una volta
rare nei primi anni di età (tonsilliti, faringiti, infiammazioni,
allergie, febbri, ecc.).
La
carne è un alimento piuttosto "innaturale" anche per
l'uomo adulto. Essa, quale cibo dei carnivori, offre loro un'energia
che serve per procurarsi una nuova preda, mentre crea invece
nell'uomo uno stato di eccitazione e di aggressività che spesso
viene posto sotto controllo con l'uso degli psicofarmaci.
è
bene precisare che, a seconda del tipo, la carne contiene dal 16 al
24% di proteine. Percentuale simile a quella dei formaggi comuni ed
inferiore a quella di molti formaggi stagionati, tipo il parmigiano
reggiano, che supera il 30%. Per contro non contiene carboidrati,
perciò deve considerarsi un alimento a basso contenuto di calorie,
tanto che qualche dietologo la consiglia in sostituzione di grassi e
carboidrati per chi vuole perdere peso rapidamente!!
La
carne è costituita da un insieme di cellule che sono già state
utilizzate dal corpo di un animale e talvolta si presentano cariche
dei loro rifiuti organici. Il consumo di carne da parte dell'uomo
non indica che questo sia l'alimento più adatto al suo benessere,
infatti è riscontrato che i vegetariani godono di una salute
migliore rispetto ai molti mangiatori di carne, e che hanno potuto
liberarsi di problemi, tra cui forme artritiche e reumatiche, che li
affliggevano da parecchi anni. Questi dati sono pubblici e
conosciuti da tutti i reumatologi, ma nonostante ciò un cambio
radicale di dieta non è quasi mai consigliato e si preferisce
ricorrere agli antinfiammatori per mascherare il sintomo piuttosto
che tentare di eliminare la causa della malattia....
La
classificazione dell'uomo
Ogni animale si contraddistingue per il cibo di cui si nutre, che
gli consente di vivere e crescere nel migliore dei modi. Operando
una suddivisione per classi possiamo vedere che:
• I carnivori (vivono di carne): si distinguono per una
struttura fisica predatoria (artigli, incisivi, canini e molari
appuntiti), saliva acida, poche ghiandole salivari, mancanza della
ptialina nella saliva (inutile se non si devono digerire amidi),
lingua ruvida, mascelle con movimento solo verticale per lacerare e
mordere, intestino corto (3 volte la lunghezza del proprio tronco)
per eliminare la carne velocemente, secrezione gastrica fortemente
acida (10 volte più abbondante rispetto ad un animale erbivoro) per
digerire le abbondanti proteine, presenza dell’uricasi (enzima che
neutralizza l’eccesso di acido urico), mancanza di pori sulla
pelle (per evitare fenomeni di cristallizzazione dell’acido urico
e conseguenti artriti), attitudine allo scatto e alla potenza ma con
scarsa resistenza, placenta di tipo zoniforme, stomaco di tipo
semplice, urina acida.
• Gli erbivori (vivono di erbe e piante): si distinguono
per una struttura forte ma non aggressiva, dentatura priva di veri
incisivi superiori per addentare frutti e di canini per dilaniare,
hanno invece molari adatti a triturare l’erba, lingua liscia,
mascella provvista anche di un movimento laterale, saliva alcalina e
ricca di ptialina, intestino lungo fino a 20 volte il tronco,
stomaco tripartito, una secrezione gastrica poco acida, placenta non
caduca, urina alcalina.
• Gli onnivori (vivono di carne e vegetali): sono parenti
stretti dei carnivori, in grado di adattarsi ad una dieta più varia
ma dotati di molte caratteristiche fisiche dei carnivori stessi e di
una buona dose di aggressività, hanno incisivi sviluppati, molari
con piego, saliva acida, lingua liscia, placenta non caduca,
intestino lungo 10 volte il tronco, fondo dello stomaco arrotondato,
una secrezione gastrica molto acida, urina acida.
• I frugivori (vivono di frutta e semi): hanno struttura
fisica non offensiva, saliva alcalina, numerose ghiandole salivari,
incisivi ben sviluppati, molari piatti, lingua liscia, intestino
lungo circa 12 volte il tronco, stomaco con duodeno, secrezione
gastrica poco acida, placenta di tipo discoidale, urina alcalina.
• L’uomo: ha una struttura fisica non offensiva (unghie
piatte, niente artigli), saliva alcalina e provvista di ptialina,
numerose ghiandole salivari, lingua liscia, mandibole deboli e non
pronunciate capaci anche di movimenti laterali, incisivi ben
sviluppati, molari piatti, intestino lungo 12 volte il tronco,
placenta di tipo discoidale, stomaco con duodeno, secrezione
gastrica poco acida (circa 20 volte meno dei carnivori), assenza
dell’uricasi, ghiandole sudorifere diffuse in tutto il corpo,
campo visivo ampio, stereoscopico e con visione dei colori, urina
alcalina.
Dall’attenta esaminazione dell’elenco qui sopra riportato, ci si
rende subito conto che l’uomo non sembra rientrare né tra i
carnivori, né tra gli erbivori ma tantomeno tra gli onnivori. Come
natura costituzionale l’uomo si può collocare invece tra i
frugivori.
Riassumiamo
dunque le differenze che riconducono l’uomo in questa classe:
La
dentizione. Si riconosce universalmente che la forma dei denti
ha una grande importanza nella determinazione della classificazione
degli animali. Ora, un semplice colpo d'occhio ci convince qui che
la scimmia antropoide si piazza tra l'uomo ed i carnivori e non
viceversa. In altri termini, l'uomo, come diceva Graham, è
l'archetipo dei frugivori.
L'individuo pigro che obbietterà di non poter fare lo sforzo della
ricerca, non ha che da informarsi sui denti dell'uomo attraverso una
via più corta. Aprite dunque la bocca del vostro gatto o cane e
notare i canini lunghi, conici e taglienti, che possono introdursi
in due solchi opposti che si trovano proprio per quello. Notate la
fila di incisivi tra i canini, e le due serie di denti collo scopo
evidente di tagliare e di bilanciare.
Confrontate poi questi denti con la struttura e la sistemazione del
tutto diversa dei vostri propri denti. Cercate infine, di produrre
un movimento di macinazione laterale con la mascella inferiore del
vostro gatto e vedrete che il povero gatto vi dirà a modo suo che
ciò non è naturale. Allo stesso modo si può esaminare un levriero
o un bulldog.
Questi fatti sono universali e non accidentali. Non esiste carnivoro
sulla terra senza canini lunghi, conici e taglienti, o che sia
capace di macinazione laterale con la mascella. Non esistono nemmeno
animali frugivori o erbivori con canini uguali. L'uomo appartiene
dunque, fisiologicamente parlando, alla categoria dei frugivori.
Posizione
delle mandibole. Negli animali carnivori, leone, tigre, lupo,
ecc... la mandibola inferiore si proietta in avanti rispetto la
mascella superiore. Invece, nei vegetariani, come i montoni, le
capre, le pecore ecc... è il contrario. Nell'uomo e nelle scimmie,
la mandibola inferiore è dietro la mandibola superiore. è vero che
vediamo uomini e donne che hanno la mandibola inferiore in avanti
rispetto a quella superiore, ma, in quei casi, riconosciamo
immediatamente un'anomalia.
Stomaco
ed intestino. L’intestino dell’essere umano, che ricordiamo
essere lungo circa 12 volte il tronco, ci avvicina sia agli
erbivori, che posseggono un intestino lungo dalle 12 alle 18 volte,
sia ai frugivori che invece ne posseggono uno lungo circa 11 volte,
ma analizzando anche lo stomaco noteremo come le uniche classi che
posseggono il duodeno siano l’uomo ed il frugivoro.
Saliva
ed urina. L’uomo ed il frugivoro possiedono saliva ed urina
alcalina al contrario degli erbivori, carnivori ed onnivori che
invece hanno saliva ed urina acida
La
placenta. Esaminando la conformazione della placenta (di tipo
discoidale), che il Prof. Huxley considera come la migliore base per
la classificazione delle specie, possiamo vedere come l'uomo rientri
definitivamente nella categoria dei frugivori. Leggere a tale
proposito Man's Place in Nature, del Prof. Thomas Henry Huxley.
L'uomo
si classifica tra i frugivori
Quando il biologo dice: "Concernendo la sua struttura
corporea e l'organizzazione del suo cervello, l'uomo dev'essere
classificato tra le scimmie antropoidi", riconosce il fatto che
l'uomo è radicalmente diverso dai carnivori sotto parecchi e
importanti punti di vista.
Ovunque nella natura, ogni animale è equipaggiato nel modo migliore
al fine di potersi procurarsi l'alimento a lui più congeniale. Lo
stesso dicasi dell'uomo che, come natura costituzionale, si colloca
certamente tra primati superiori, che sono frugivori. Come, dunque,
spiegare il fatto che l'uomo non si alimenti in conformità alla sua
costituzione? Non possiamo che supporre che, già nella notte dei
tempi, egli, probabilmente per necessità, fu deviato dalle sue
norme primitive verso pratiche in disarmonia totale con la sua
natura anatomica, fisiologica e psicologica.
Occorre
diventare vegetariani?
Fatte queste considerazioni, potrebbe apparire assai saggio
diventare immediatamente vegetariani. Niente di più errato, non si
può infatti troncare un'abitudine radicata nel tempo senza causare
serie difficoltà al nostro organismo.
Chi
mangia carne due volte al giorno (per carne si intende pure il
pesce, il pollame, gli insaccati ed i salumi), può iniziare ad
eliminarla dal pasto serale, e solo dopo alcune settimane potrà
ridurla a due tre volte la settimana. Chi, invece, la mangia una
volta al giorno la può assumere a giorni alterni per lo stesso
periodo. Soltanto dopo diversi mesi si potrà abolirla o ridurla a
poche volte mensili.
Va
ricordato che la carne bianca (pollame e coniglio) è la più
"decente" oggi in commercio, seguono pesce, carne rossa e
salumi. Il tutto non è comunque adatto per chi desidera portare in
sè dei cibi vivificanti, perchè i prodotti derivati da animali
morti non hanno certamente tale proprietà.
Bisogna
anche evitare il grave errore commesso da tante persone che smettono
di mangiare carne ed iniziano ad utilizzare il formaggio in grandi
quantità. Attualmente la qualità del formaggio posto in commercio
è alquanto discutibile in quanto buona parte delle mucche sono
alimentate in modo innaturale: il fenomeno della "mucca
pazza" ne è un esempio assai chiaro.
Suggeriamo,
pertanto, di utilizzare i formaggi di capra o di pecora, oppure di
cercare quelli a latte vaccino artigianali ottenuti con latte intero
o crudo. Una dieta salutare potrebbe essere un primo piatto con
verdure crude a mezzogiorno, ed un secondo alla sera, sempre con
verdure. In questo modo, una sera si potrà assumere formaggio, due
o tre uova la sera successiva e un po' di carne, pollo o pesce la
terza sera, legumi la quarta. Alternando in questo modo non si
correrà il rischio di accumulare troppe tossine. Se poi, con il
tempo, ci si abitua ad assumere proteine vegetali in maggioranza
anziché quelle animali meglio ancora.
Ricordiamo
che la carne rossa è decisamente sconsigliabile per i processi di
crescita a cui vengono sottoposti gli animali da macello.
(estrogeni, antibiotici, immobilità degli animali, ecc.) Va inoltre
detto che tende a portare nel modo psichico della persona paura e
aggressività.
Forse
a qualcuno un'alimentazione "frugale" come quella proposta
non basterà, ma ciò dipende dal fatto che il suo organismo è
stato abituato ad avere più del necessario. Sarà sufficiente che
lo riabitui a fare economia e si ritroverà più sano, più
leggero e con un notevole risparmio economico a fine mese!
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