Vorrei
chiarire una cosa: a me non piace molto riportare date su date,
luoghi, nomi, come nei migliori libri di storia, la mia intenzione
con questo breve articolo è quella di far conoscere i Templari come
erano nella loro mentalità, nei loro obiettivi e nella loro purezza
di spirito, quali sentimenti, emozioni, sicurezze e speranze
donavano alle popolazioni medioevali, cosa molto difficile da fare
se ci si trova di fronte soltanto a date e nomi.
Questo però è un aspetto che non trascurerò, ma ne parlerò
brevemente proprio ora:
la
prima vera battaglia Templare fu con il secondo Gran Maestro, Roberto
di Craon, nel 1138 a Tecua, vicino Ghaza, dove i Templari
ebbero una gravosa sconfitta, dovuta al fatto che i comandanti
Crociati non vollero ritirarsi dopo aver conquistato la città
(opzione consigliata da Roberto di Craon, visto che la città non
era sufficientemente fortificata) dando il tempo ai musulmani di
riorganizzarsi e di reagire compiendo un vero e proprio massacro.
La
situazione in TerraSanta comunque non era delle migliori, un
incredibile condottiero islamico dominava la scena: Zengi, un
uomo che riuscì a riunire gli sceiccati mettendo assieme un
formidabile esercito pronto a tutto pur di riconquistare le terre
una volta loro. Zengi iniziò fra i musulmani la predicazione della "jihad"
o guerra santa, incitandoli alla riconquista dell'intero Oriente.
Alla testa del suo esercito, nel 1128 si impadronì di Aleppo e il
Principato di Antiochia, fino a conquistare nel 1144 Edessa e tutta
la sua Contea.
La
caduta di Edessa provocò un grande scalpore in Europa Baldovino III
chiese al Papa Eugenio III di bandire un'altra crociata, cosa che
avviene il primo dicembre 1145 con le relative bolle pontificie.
San
Bernardo di Chiaravalle
girò l’Europa infiammando le folle e i Re (tra cui Corrado
III di Germania, che inizialmente non voleva partire). Le truppe
Crociate quindi partirono. Dopo molte peripezie (non è questa la
sede per dilungarmi) si ritrovarono a Gerusalemme Luigi VII,
Corrado III, Il Gran Maestro Templare, quello degli Ospitalieri e
quello dei Teutonici, che insieme presero la decisione di
attaccare e conquistare Damasco. Gli eserciti Crociati vennero
schiacciati da Nur-Ed-Din (successore di Zengi) e dal suo
esercito che non risparmiarono nessuno: sia il terreno che le
strategie di battaglia furono a favore dell’esercito musulmano.
Importantissimo
fu l’avvenimento del 1150, quando Baldovino III dopo aver fatto
fortificare la città di Gaza la donò ai Templari, perché la difendessero e perché facessero
sentinella al sud della Palestina.
Ci fu una vera e propria “Crociata di pietra” a questo punto:
per contrastare la riscossa islamica i Templari (come anche gli
Ospitalieri e i Teutonici più tardi) allestirono una poderosa
catena di castelli, in posizioni strategiche. Le
fortificazioni riproducevano la struttura delle Chiese
Templari. Queste ultime (rigorosamente ispirate alla Cupola)
traducevano a loro volta in pietra la Croce Patente, emblema
dell’Ordine. Le Chiese infatti irradiavano quattro bracci
dall’altare del Sacrificio, schema probabilmente anche ripreso dai
Cistercensi, ed avevano tutte delle cifre simboliche rituali, come
ad esempio l’orientazione dell’edificio (cioè la sua
disposizione, secondo costanti astronomiche), la disseminazione di
richiami sia scultorei che iconografici alla luce solare ed alla sua
lotta contro le Tenebre, la Croce patente ecc… (vedi anche il
paragrafo “Misteri Templari”).
Alla
stessa stregua erano le fortezze Templari, normalmente a pianta
quadrata con quattro possenti torrioni a guardia degli angoli della
fortezza… anche loro erano piene di richiami simbolici e cifre
iniziatiche, nulla era lasciato al caso, anche il più piccolo
particolare aveva un suo significato intrinseco e probabilmente
“esoterico”.
Nel 1177 furono però proprio i Templari al seguito di Re Baldovino
IV il Lebbroso a far ripiegare 25.000 uomini di Saladino, presso
Ascalona e, ancora, a batterlo presso Montgisard, costringendolo
alla fuga, quasi da solo, a dorso di un cammello. Una straordinaria
vittoria se si pensa alla difficoltà del terreno e all’inferiorità
numerica dei Crociati.
Nel 1178, Baldovino fece costruire una fortezza, chiamata
"Guado di Giacobbe", che fu affidata ai Templari.
Tutto
sembrava calmo, ma nel febbraio del 1179 Saladino attaccò ed invase
la Galilea, senza però tener conto della resistenza della fortezza
templare del "Guado di Giacobbe", che non cadde, ed impedì
a Saladino di raggiungere Gerusalemme. Ma non era finita qui: il 10
giugno 1179, presso Mesaphat, l'esercito cristiano di
Raimondo III ed i Templari si scontrarono con l'esercito musulmano.
Fu un massacro, tanto che Saladino poi conquistò il Guado di
Giacobbe, giustiziando tutti i templari di stanza nella fortezza, e
prendendo prigioniero il Gran Maestro, Odo di Saint-Amand, che però
non volle che fosse pagato nulla per il suo riscatto, e finì i suoi
giorni morendo di fame e di stenti nel carcere di Damasco.
Tra
il 1182 ed il 1186 (anno della morte di Baldovino IV) si
susseguirono altri successi Templari, ma si trattava però di
vittorie di Pirro: ogni battaglia ne assottigliava le file, insieme
a quelle degli altri Crociati e Ordini Cavallereschi…
Infatti
nel 1187 ci fu una storica sconfitta dei Crociati, di cui non posso
non parlare. Saladino raduna ed organizza il più grande esercito
che si sia mai visto: fra cavalieri, arcieri e fanti, oltre 30.000
uomini erano agli ordini del condottiero musulmano (le stime più
alte arrivano a 60.000 uomini), da opporre agli eserciti Crociati,
per riconquistare Gerusalemme.
La vera battaglia si svolse ai corni di Hattin il 4 Luglio 1187.
L'esercito Crociato dopo vari giorni di dura marcia e senza acqua
(l'unica risorsa d'acqua era presidiata dai musulmani) si scontrano
con l'esercito di Saladino. Non starò qui a descrivere la
battaglia, però Saladino riuscì ad accerchiare l'esercito
Cristiano che fra l'altro non aveva un'unica guida, ma ogni
reggimento aveva un suo capo. Gli Ospitalieri erano guidati da
Ruggero de Molinis, i Templari da Ridefort e le altre truppe
Cristiane da Rinaldo di Chatillon e da altri Baroni; così diviso
l'esercito Cristiano perse molto in efficacia e se ci si aggiungono
la stanchezza e la sete si capisce bene perchè i Cristiani
furono duramente battuti.
Vorrei
sottolineare una frase detta da Saladino a conclusione di questa
battaglia quando doveva decidere di cosa fare dei prigionieri
Templari e Ospitalieri: ”Voglio purgare la Terra da questi
guerrieri immondi che non rinunciano mai alla loro ostilità, non
rinnegano mai la loro fede e non saranno mai utili come
schiavi”… Saladino sembrava dimenticare la sua proverbiale
magnanimità di fronte ai monaci-guerrieri che infatti fece uccidere
o marcire in buie celle… e pensare che in seguito i Templari
furono accusati dal Re di Francia di rinnegare il Cristo
nell’iniziazione all’Ordine: già il solo odio da parte di
Saladino nei confronti dei Templari fa cadere qualsiasi accusa di
eresia, ma ne parlerò più tardi.
Questa sconfitta
portò a non poche ripercussioni per i Regni Cristiani in TerraSanta.
Fra l’altro si racconta anche che in questa battaglia fu persa per
sempre la Vera Croce, che cadde in mani musulmane.
Eliminato il grosso dell'esercito Cristiano Saladino aveva ormai la
strada aperta verso Gerusalemme.
Una dopo l'altra, cadono in mano araba Tiberiade, Acri, Nablus,
Giaffa, Sidone ed Ascalona. Rimaneva Gerusalemme. Dopo alcune
settimane di assedio, il 2 ottobre 1187 la Città Santa cade
nelle mani di Saladino.
La crociata che ne seguì, guidata dal famoso Riccardo Cuor di
Leone e da Federico Barbarossa (che morì annegato prima di
arrivare in TerraSanta) si risolse soltanto con un patto con i
musulmani che lasciarono una striscia di terra sul mare ai Cristiani
da Tiro a Giaffa, come porto per lo scalo dei pellegrini. La città
Santa era però in mani musulmane e Saladino fece abbattere tutte le
croci ed in generale i segni Cristiani nella città, sostituendoli
con mezzelune e simboli sacri all’islamismo. Saladino però si
mostrò magnanimo con la popolazione di Gerusalemme che non venne
massacrata, ma venne risparmiata, anche se dietro il forte pagamento
di un riscatto.
La scomparsa dei protagonisti degli ultimi anni di guerra (Saladino
nel Marzo del 1193, il nuovo Gran Maestro del Tempio Roberto di Sablé,
poco dopo Corrado di Monferrato, pugnalato da due “assassini” il
28 aprile 1192) anziché spianare subito la via ad intese pacifiche
produsse l’inconsueta contrapposizione tra i diversi Ordini
religioso cavallereschi e precisamente tra Ospitalieri e Templari,
accusati dai primi d’essersi impadroniti dell’eredità di un
loro cavaliere nel territorio di Margate.
Dopo
la caduta di Gerusalemme e di tutto il regno, il 6 aprile 1291 Acri
fu assediata da oltre 50.000 uomini. La guarnigione templare tenne
duro: il 18 maggio tutta Acri era in mano musulmana, tranne la
fortezza dove si erano arroccati gli ultimi 150 Templari. Tennero
testa a tutti gli attacchi per dieci giorni, fino a quando i
musulmani non riuscirono a forzare le difese, sfruttando anche il
loro numero elevato. Morirono tutti quanti, compreso il loro Gran
Maestro Guillaume de Beaujeu (si dice combattendo fianco a fianco
con il Gran Maestro degli Ospitalieri), tranne una decina che
riuscirono a scappare… per finire di lì a poco in mano ai
carnefici francesi (questo fatto lo spiegherò meglio nella sezione
“Il Processo Infame”). La caduta di San Giovanni d’Acri era
stata preceduta da quella della Rocca Bianca, a Safila, baluardo dei
Templare, e del Krak des Chevaliers, pilastro degli Ospitalieri,
anche se in quest’ultimo caso la fortuna giocò a favore dei
musulmani, infatti fu a causa di un terremoto che una parte delle
mura crollò, permettendo agli islamici di penetrare all’interno
della fortezza, altrimenti considerata inespugnabile!
Nel 1303 anche l’isoletta senz’acqua di Ruad, dopo 13 anni di
resistenza, venne evacuata. Tutta Outremer era tornata sotto il
dominio islamico, anche se ciò non significava la conversione di
tutta la popolazione all’Islam.
L'avventura
cristiana in Terrasanta era definitivamente terminata. Gli eserciti
europei non metteranno più piede in TerraSanta fino ai nostri
giorni, anzi, fino al XVIII secolo l’Europa stessa fu minacciata
da attacchi musulmani (cito ad esempio Solimano). In due secoli i
Templari avevano lasciato sul terreno dei Regni Cristiani
d’oriente oltre 12.000 cavalieri, 12.000 guerrieri dediti
alla Croce, alla difesa dei pellegrini e al loro ideale di
tolleranza…
Il
Tempio si ritirò a Cipro dove vennero eletti due Gran Maestri:
Thibaud Gaudin nel 1291 e nel 1294 Jacques de Molay, l’ultimo Gran
Maestro.
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