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Wicca
e Sciamanesimo
Lo
Sciamanesimo è stato definito come la prima religione. È esistito
prima delle più antiche civiltà, prima che i nostri antenati
facessero i primi passi lungo il grande viaggio verso il presente.
Prima di quel tempo, gli sciamani erano gli uomini della medicina, i
detentori del potere, uomini e donne. Essi praticavano la magia e
parlavano agli spiriti della natura.
Gli
sciamani furono i primi umani con la conoscenza. La crearono, la
scoprirono, la allevarono e la usarono. La conoscenza è potere; le
donne e gli uomini che la possedevano in quei giorni remoti erano
sciamani.
Ma
come fecero gli sciamani a catturare o scoprire questo potere?
Attraverso l’estasi –stati alternati di coscienza nei quali
entravano in comunione con le forze dell’universo. I primi
sciamani raggiungevano questo stato principalmente attraverso
l’uso di “strumenti” quali astensione dal cibo e dai liquidi,
auto-inflizione del dolore, ingestione di sostanze allucinogene,
concentrazione, e così via. Una volta padroneggiate, queste
tecniche consentivano loro di ottenere consapevolezza di altri mondi
non fisici.
Attraverso
questo “passaggio di consapevolezza”, si otteneva tutta questa
conoscenza magica. Il dialogo con gli spiriti e le divinità, le
piante, e gli animali, apriva nuove possibilità di apprendimento.
Tra la loro gente, gli sciamani spesso condividevano questa
conoscenza, ma si riservavano il resto ad uso personale. La
conoscenza sciamanica non era di dominio pubblico.
In
seguito, gli sciamani progredirono nell’uso di strumenti per
facilitare questi passaggi di consapevolezza, segnando l’avvento
dei rituali magici. Gli sciamani in tutto il mondo usano ancora
strumenti come tamburi, sonagli, oggetti riflettenti, musica, canti
e danze. Infatti, i riti sciamanici più efficaci sono quelli che
utilizzano sia strumenti naturali sia artificiali –il vento che
ulula, l’oceano in burrasca, il crepitio del fuoco, un
tambureggiamento costante, il sibilo di un sonaglio. Questi,
combinati con l’oscurità ed i canti, alla fine prevaricano sui
sensi, forzando un passaggio dalla consapevolezza del mondo fisico,
al più vasto reame delle energie. Questi sono i riti sciamanici che
esistono ancora oggi.
Da
questi inizi primitivi nacque tutta la magia e la religione,
compresa la Wicca. Nonostante l’attuale controversia riguardo alla
“antichità” della Wicca, la sua spiritualità discende da
questi riti. Anche se oramai sono rifiniti ed adattati al nostro
mondo, la Wicca tocca ancora le nostre anime e provoca estasi
–passaggio di consapevolezza- unendoci alla Divinità. Molte delle
tecniche Wiccan sono di origine sciamanica.
Perciò,
la Wicca può essere descritta come una religione sciamanica. Come
per lo sciamanesimo, solo pochi selezionati si sentono spinti ad
entrare nel suo circolo di luce.
Oggi,
la Wicca ha abbandonato la prova del dolore e dell’uso di
allucinogeni in favore del canto, della meditazione, della
concentrazione, della visualizzazione, della musica, della danza,
della invocazione e del dramma rituale. Con questi strumenti
spirituali i Wiccan raggiungono uno stato di coscienza rituale
simile a quello ottenuto con le più brutali prove sciamaniche.
Ho
usato deliberatamente il termine “stato di coscienza alterata”.
Questi diversi stati di coscienza non sono innaturali, non sono una
deviazione dalla “normale” coscienza vigile. La Wicca insegna
che la natura include una vasta gamma di stati mentali e spirituali,
molti dei quali spesso ignoriamo. Un rituale Wiccan efficace ci
consente di scivolare in questi stati, consentendoci la
comunicazione e la comunione con la Dea ed il Dio.
Diversamente
da alcune religioni, la Wicca non vede la Divinità come un qualcosa
di distante. La Dea ed il Dio sono entrambi dentro di noi e si
manifestano in tutta la natura. Questa è l’universalità: non
c’è niente che non venga dagli Dei.
Uno
studio sullo sciamanesimo rivela gran parte del cuore
dell’esperienza religiosa e magica in generale, e della Wicca in
particolare. Con il rito come mezzo per entrare in una coscienza
rituale, lo sciamano o il Wiccan espande costantemente la sua
conoscenza, e la conoscenza è potere. La Wicca aiuta i suoi
praticanti a capire l’universo, ed il nostro posto in esso.
Attualmente,
la Wicca è una religione con molte variazioni. Poiché si tratta di
un sistema strutturato su base personale, qui posso solo dare delle
indicazioni generali sul suo credo e la sua forma, filtrati
attraverso la mia esperienza e conoscenza, per dare un’idea della
natura della Wicca.
La
Wicca, assieme a molte altre religioni, riconosce la Divinità in
forma dualistica. Rispetta sia la Dea che il Dio. Loro sono uguali,
caldi ed amorevoli, non sono distanti, non risiedono “nei
cieli”, ma onnipresenti in tutto l’universo.
La
Wicca inoltre insegna che il mondo fisico è una fra le tante realtà.
Il mondo fisico non è l’espressione più alta in assoluto, e
quello spirituale non è più “puro” della base. La sola
differenza tra il mondo fisico e quello spirituale è che il primo
è più denso.
Come
nelle religioni Orientali, la Wicca inoltre abbraccia la dottrina
della reincarnazione, un argomento molto frainteso. Tuttavia,
diversamente da alcune dottrine Orientali, la Wicca non insegna che
alla morte fisica le nostre anime si incarneranno in altre cose che
non siano un corpo umano. Inoltre, pochi Wiccan credono che noi
cominciamo la nostra esistenza come rocce, alberi, lumache o uccelli
prima di evolverci al punto in cui possiamo incarnarci come esseri
umani. Anche se queste creature e sostanze posseggono un tipo di
anima, non è quel tipo che abbiamo noi umani.
La
reincarnazione è accettata come un dato di fatto da molti milioni
di persone in Oriente ed Occidente. Risponde a molte domande: cosa
accade dopo la morte? Perché ci sembra di ricordare cose che non
abbiamo mai fatto in questa vita? Perché siamo così stranamente
attaccati a luoghi o popoli che non abbiamo mai visto prima?
Di
sicuro la reincarnazione non può rispondere a tutte queste domande,
ma è lì per chi vuole studiarla. Non è un qualcosa in cui si può
credere. Con la contemplazione, la meditazione e
l’auto-analisi, molte persone arrivano al punto in cui accettano
la reincarnazione come un dato di fatto. Per ulteriori informazioni
su questo argomento leggete il Capitolo Dieci: La Spirale della
Rinascita.
L’ideale
di moralità Wiccan è semplice: fà ciò che vuoi, finché non fai
del male a nessuno. Questa regola contiene un’altra condizione non
scritta: non fare nulla che danneggi te stesso. Così, se come
Wiccan abusate del vostro corpo, gli negate le cose necessarie per
vivere, o vi danneggiate in qualsiasi altro modo, state violando
questo principio.
Questa
è più che sopravvivenza. Assicura inoltre che voi siate in buone
condizioni per portare avanti l’impresa di preservare e migliorare
il nostro mondo, perché l’attenzione e l’amore per il nostro
pianeta giocano un ruolo fondamentale nella Wicca.
La
Wicca è una religione che utilizza la magia. Questa è una
caratteristica unica ed affascinante. Magia religiosa? Non è così
strano come sembra. I preti Cattolici usano la “magia” per
trasformare un pezzo di pane nel corpo di un “salvatore” defunto
da tempo. La preghiera –uno strumento comune in molte religioni,
è semplicemente una forma di concentrazione e comunicazione con la
Divinità. Se si estende questa concentrazione, si proiettano
all’esterno delle energie con il pensiero che col tempo può far
avverare la nostra preghiera. La preghiera è una forma di magia
religiosa.
La
magia è la pratica di indirizzare energie naturali (anche se poco
conosciute) per provocare un cambiamento desiderato. Nella Wicca si
usa la magia come uno strumento per benedire luoghi rituali,
migliorare noi stessi ed il mondo in cui viviamo.
Molte
persone confondono la Wicca e la magia come se le due parole fossero
intercambiabili. La Wicca è una religione che abbraccia la magia.
Se cercate solo di praticare la magia, la Wicca probabilmente non è
la risposta adatta a voi.
Un
altro punto fondamentale: la magia non è uno strumento per forzare
la natura al vostro volere. Questa è un’idea completamente
errata, sostenuta dalla credenza che la magia sia un qualcosa di
soprannaturale, come se potesse esistere qualcosa al di fuori della
natura. La Magia è naturale. È un movimento armonioso di
energie per creare un cambiamento desiderato. Se volete praticare la
magia, bisogna dimenticare quelle idee sul soprannaturale o sul
paranormale.
Molti
Wiccan non credono alla predestinazione. Anche se onoriamo e
veneriamo la Dea ed il Dio, sappiamo di essere anime libere con il
pieno controllo e la piena responsabilità sulle nostre vite. Non
possiamo indicare l’immagine di un Dio cattivo, come Satana, e
dare a lui la colpa per i nostri fallimenti e debolezze. Non
possiamo incolpare al fato. Ogni secondo di ogni giorno, noi creiamo
il nostro futuro, diamo forma al corso delle nostre vite. Una volta
che un Wiccan assume la piena responsabilità per ciò che ha fatto
(in questa vita ed in quelle precedenti) e stabilisce che le azioni
future saranno in armonia con scopi ed ideali superiori, sboccerà
la magia, e la vita sarà piena di gioia.
Questo
forse è il nocciolo della Wicca –è un’unione gioiosa con la
natura. La Terra è una manifestazione dell’energia divina. I
templi Wiccan sono prati ricoperti di fiori, foreste, spiagge e
deserti. Quando un Wiccan è all’aperto in realtà è circondato
dalla santità, proprio come un Cristiano quando entra in una chiesa
o in una cattedrale.
Inoltre,
tutta la natura canta costantemente per noi, rivelandoci i Suoi
segreti. I Wiccan ascoltano la Terra. Non urlano ai quattro venti le
lezioni che Lei sta cercando disperatamente di insegnarci. Quando
perdiamo il contatto con il nostro pianeta benedetto, perdiamo il
contatto con la Divinità.
Questi
erano alcuni principii base della Wicca. Sono la vera Wicca;
i rituali ed i miti sono secondari rispetto a questi ideali, e
servono per celebrarli.
Il
Libro delle Ombre Completo (libro dei
rituali) incluso nella Sezione III è una guida a costruire i vostri
rituali. Poiché questi rituali sono solo una forma esteriore, non
dovete sentirvi vincolati ad essi. Cambiate i riti così come vi
sentite. Fino a quando i rituali vi armonizzeranno con la Divinità,
va tutto bene.
Non
rinnegate il mondo fisico a vantaggio del regno spirituale o magico,
perché solo attraverso la natura possiamo sperimentare queste realtà.
Siamo qui su questa Terra per una ragione. Però usate questi
rituali per espandere la vostra consapevolezza in modo da essere
veramente tutt’uno con tutto il creato.
La
strada è aperta. Gli antichi Dei e Dee aspettano dentro ed attorno
a voi.
Possano
benedirvi con saggezza e potere.
2
Tutte
le religioni sono strutture costruite attorno alla adorazione della
Divinità. La Wicca non fa eccezione. La Wicca riconosce un potere
supremo divino, in conoscibile, supremo, dal quale ha avuto origine
l’intero universo.
Il
concetto di questo potere, ben oltre la nostra comprensione, si è
quasi perso nella Wicca, a causa della nostra difficoltà di
rapportarci ad esso. Tuttavia, i Wiccan si collegano a queste forze
attraverso le loro divinità. Secondo i principii della natura, il
potere supremo è stato personificato in due esseri base: la Dea ed
il Dio.
Ogni
divinità che è stata venerata su questo pianeta esiste in un
archetipo di Dio e di Dea. I complessi pantheon di divinità che
sono sorti in molte parti del mondo sono semplicemente degli aspetti
dei due. Ogni Dea risiede nel concetto della Dea; ogni Dio in quello
del Dio.
La
Wicca onora queste due divinità a causa del suo legame con la
natura. Dato che molte cose in natura (ma sicuramente non tutte)
sono divise in generi sessuali, allo stesso modo sono concepite le
divinità che le incarnano.
Nel
passato, quando la Dea ed il Dio erano reali come la Luna ed il
Sole, i riti di adorazione e venerazione erano un’unione con il
divino gioiosa, spontanea, e non strutturata. In seguito, i rituali
seguirono il percorso del Sole attraverso l’anno astronomico (e
quindi le stagioni) ed anche le fasi mensili crescenti e calanti
della Luna.
Oggi
i Wiccan osservano riti simili, e la loro esecuzione regolare crea
una vicinanza veramente magica con queste divinità e con i poteri
dietro di esse.
Fortunatamente
non dobbiamo attendere l’occasione di un rituale per ricordarci
della presenza degli Dei. La vista di un bocciolo perfetto in un
campo sulla terra nuda può darci un’emozione pari a quelle dei
riti formali più potenti. Vivere nella natura fa di ogni momento un
rituale. I Wiccan sono a loro agio nel comunicare con gli animali,
le piante e gli alberi. Sentono le energie delle pietre e della
sabbia, e fanno raccontare ai fossili della loro esistenza
primitiva. Per alcuni Wiccan, guardare sorgere e tramontare la Luna
ed il Sole ogni giorno è un rituale in sé, poiché questi sono i
simboli celesti della Dea e del Dio.
Poiché
la Wicca vede la divinità come immanente nella natura, molti di noi
sono attivi nell’ecologia –salvare il pianeta dalla completa
distruzione per nostra mano. La Dea ed il Dio esistono ancora, così
come sono esistiti sempre, e per onorare loro noi onoriamo e
preserviamo il nostro prezioso pianeta.
Nel
pensiero Wiccan, le Divinità non esistevano prima che i nostri
antenati spirituali non le riconoscessero. Tuttavia le energie
dietro di loro si; loro ci hanno creato. I primi adoratori
riconobbero queste forze come il Dio e la Dea, personificandone nel
tentativo di capirle.
Gli
Antichi non morirono quando le vecchie religioni Pagane caddero per
colpa della nascente Cristianità in Europa. Molti riti svanirono,
ma non erano i soli riti efficaci. La Wicca è viva e vegeta, e le
Divinità rispondono alle nostre chiamate ed invocazioni.
Quando
immaginano la Dea ed il Dio, molti Wiccan Li vedono come le ben
conosciute divinità delle religioni antiche. Diana, Pan, Iside,
Ermes, Hina, Tammuz, Ecate, Ishtar, Cerridwen, Thoth, Tara, Aradia,
Artemide, Pele, Apollo, Kanaloa, Brigida, Elios, Bran, Lugh, Era,
Cibele, Inanna, Maui, Ea, Atena, Lono, Marduk –la lista è
virtualmente infinita. Molte di queste divinità, con le loro
rispettive storie, riti, ed informazioni mitiche, forniscono il
concetto di divinità per i Wiccan.
Alcuni
si sentono a loro agio ad associare questi nomi e forme alla Dea ed
al Dio, e sentono di non poter in nessun modo venerare esseri divini
senza nome. Altri trovano la mancanza di nomi e costumi, una
confortante mancanza di limitazioni.
Come
detto prima, la Wicca sottolineata in questo libro è “nuova”,
anche se è costruita su rituali e miti affermati, fermamente
radicati nei sentimenti religiosi più antichi che la natura ha
stimolato nella nostra specie. In questi rituali ho usato la parola
“il Dio” e “la Dea” piuttosto che nomi specifici come Diana
e Pan. Chiunque, con un’affinità specifica verso una particolare
divinità, dovrebbe sentirsi libero di adattare i rituali nella
Sezione III: Il Libro delle Ombre degli Obelischi per
includerle.
Se
non avete studiato le religioni politeistiche non-Occidentali o non
avete sviluppato un rapporto con divinità diverse da quelle con le
quali siete stati cresciuti, cominciate accettando questa premessa
(anche solo per il momento): la divinità è duplice, e consiste in
una Dea ed un Dio.
Sono
stati dati così tanti nomi tanto da farli chiamare I Senza-Nome.
All’apparenza sembrano esattamente come noi desideriamo che siano,
perché sono tutte le Divinità esistite. La Dea ed il Dio sono
onnipotenti, perché sono i creatori di tutta l’esistenza
manifesta e non manifesta. Possiamo contattarli e comunicare con
loro perché una parte di noi è in loro, ed una parte di loro è in
noi.
La
Dea ed il Dio sono uguali; nessuno dei due è superiore o merita più
rispetto. Anche se alcuni Wiccan incentrano i loro rituali sulla
Dea, e sembrano dimenticare completamente il Dio, questa è una
reazione a secoli di soffocante religione patriarcale, e di mancanza
di riconoscimento dell’aspetto femminile della Divinità. Una
religione basata interamente sull’energia femminile, tuttavia, è
sbilanciata ed innaturale così come una interamente maschile.
L’ideale è un perfetto equilibrio fra i due. La Dea ed il Dio
sono uguali, complementari.
La
Dea
La
Dea è la madre universale. Lei è la fonte di fertilità, saggezza
infinita e carezze amorevoli. Per come la conosce la Wicca, Lei è
spesso raffigurata in tre aspetti: la Fanciulla, la Madre e
l’Anziana, simboleggiate nella Luna crescente, piena e calante.
Lei è contemporaneamente il campo non mietuto, il pieno raccolto, e
la Terra addormentata e ricoperta dalla neve. Lei dà alla luce
l’abbondanza. Ma così come la vita è un Suo dono, ce lo porge
con la promessa della morte. Questa non è oscurità ed oblio, ma
riposo dalle fatiche dell’esistenza fisica. È l’esistenza umana
tra le due incarnazioni.
Dato
che la Dea è natura, lei è sia la Tentatrice che l’Anziana; il
tornado e la pioggia fresca; la culla e la tomba.
Ma
sebbene lei sia in possesso di entrambe le nature, i Wiccan La
onorano come la donatrice di fertilità, amore ed abbondanza, anche
se le riconoscono anche il Suo lato oscuro. Noi La vediamo nella
Luna, nel mare silenzioso e sempre in movimento, e nella crescita
verdeggiante dell’inizio della primavera. Lei è l’incarnazione
della fertilità e dell’amore.
La
Dea è stata conosciuta come Regina dei Cieli, Madre degli Dei che
ha creato gli Dei, la Fonte Divina, la Matrice Universale, la Grande
Madre, e con incalcolabili altri titoli.
Nella
Wicca si usano molti simboli per onorarLa, come il calderone, la
coppa, il labrys, fiori a cinque petali, lo specchio, collane,
conchiglie, perle, argento, smeraldi… per dirne alcuni.
Poiché
Lei ha il dominio sulla Terra, il mare e la Luna, Le sue creature
sono varie e numerose. Alcune comprendono il coniglio, l’orso, il
gufo, il gatto, il cane, il pipistrello, l’anatra, la mucca, il
delfino, il leone, il cavallo, lo scricciolo, lo scorpione, il ragno
e l’ape. Sono tutti sacri alla Dea.
La
Dea è stata raffigurata come una cacciatrice che corre con i Suoi
cani da caccia; una divinità celestiale a cavalcioni del cielo con
polvere di stelle che cade dai Suoi talloni; l’eterna Madre
gravida del suo bambino; la tessitrice della nostra vita e della
nostra morte; una Anziana che cammina con la Luna calante cercando i
deboli e gli infelici, e come molti altri esseri. Ma non importa
come noi La vediamo, Lei è onnipresente, immutabile, eterna.
Il
Dio
Il
Dio è stato venerato per eoni. Non è né la divinità severa ed
onnipotente della Cristianità e del Giudaismo, e non è neanche
semplicemente il consorte della Dea. Dio e Dea, loro sono uguali,
una cosa sola.
Noi
vediamo il Dio nel Sole, che splende brillante su di noi per tutto
il giorno, sorge e tramonta in un ciclo infinito che governa le
nostre vite. Senza il Sole noi non esisteremmo; perciò è stato
venerato come la fonte di tutta la vita, il calore che fa irrompere
la vita nei semi addormentati, risveglia il verdeggiare della Terra
dopo le freddi nevi dell’inverno.
Il
Dio è anche protettore degli animali selvaggi. Come il Dio Cornuto,
talvolta Lo si vede indossare delle corna sulla testa, a
simboleggiare la sua connessione con queste bestie. In tempi
antichi, la caccia era una di quelle attività che si credeva fosse
governata dal Dio, mentre la addomesticazione degli animali era
vista orientata verso la Dea.
Il
dominio del Dio comprende le foreste non toccate dalle mani umane, i
deserti infuocati, e le montagne torreggianti. Le stelle, visto che
non sono altro che Soli distanti, si crede talvolta siano sotto il
Suo dominio.
Il
ciclo annuale di fioritura, maturazione e raccolto, è stato a lungo
associato al Sole, da cui le feste solari in Europa (discusse più
avanti nel Capitolo Otto: I Giorni del Potere) che sono ancora
osservate nella Wicca.
Il
Dio è il raccolto pienamente mietuto, il vino inebriante spremuto
dall’uva, il grano dorato che ondeggia in un campo solitario, le
mele luccicanti che pendono dai rami in foglia nei pomeriggi di
Ottobre.
Con
la Dea, inoltre, Egli celebra e governa il sesso. La Wicca non evita
il sesso o non ne parla a bassa voce. È parte della natura e come
tale è accettato. Dato che porta piacere, fa passare la nostra
consapevolezza oltre il mondo quotidiano e fa perpetuare la nostra
specie, si ritiene che sia sacro. Il Dio ci suggerisce con lussuria
il bisogno di assicurare alla nostra specie un futuro biologico.
I
simboli usati spesso per raffigurare o venerare il Dio comprendono
la spada, i corni, la lancia, la candela, l’oro, l’ottone, il
diamante, il falcetto, la freccia, la bacchetta magica, il tridente,
il coltello ed altri. Le creature sacre a Lui comprendono il toro,
il cane, il serpente, il pesce, il cervo, il drago, il lupo, il
cinghiale, l’aquila, il falco, lo squalo, la lucertola, e molti
altri.
Tanto
tempo fa, il Dio era il Padre Cielo, e la Dea era la Madre Terra. Il
Dio del cielo, della pioggia e dei lampi, scendeva e si univa con la
Dea, spargendo il seme sulla Terra, celebrando la Sua fertilità.
Oggi
le divinità della Wicca sono ancora fermamente associate alla
fertilità, ma ogni aspetto dell’esistenza umana può essere
collegato alla Dea ed al Dio. Possono essere chiamati per aiutarci a
superare le vicissitudini della nostra esistenza ed a portare gioia
nella nostra vita spesso priva di spiritualità.
Questo
non vuol dire che quando capita qualche problema dobbiamo lasciarlo
nelle mani della Dea. Questa è una manovra di stallo, un voler
evitare di affrontare gli ostacoli sulla strada della vita.
Tuttavia, come Wiccan, noi possiamo chiamare il Dio e la Dea,
affinché facciano chiarezza nelle nostre menti ed affinché ci
aiutino ad aiutarci. La Magia è un mezzo eccellente per
compiere tutto ciò. Dopo essersi armonizzati con la Dea ed il Dio,
i Wiccan chiedono la Loro assistenza durante il rito magico che
solitamente segue.
Oltre
a ciò, la Dea ed il Dio possono aiutarci a cambiare le nostre vite.
Poiché le Divinità sono le forze creatrici dell’universo
(non solo dei simboli), possiamo chiamarLi a dare potere ai nostri
rituali ed a benedire la nostra magia. Ancora, questo è in diretta
opposizione con molte religioni. Il potere è nelle mani di ogni
praticante, non di preti o sacerdotesse specializzati che eseguono
questi compiti per le masse. Questo è ciò che rende la Wicca un
modo di vivere pienamente soddisfacente. Noi abbiamo un collegamento
diretto con le Divinità. Non servono intermediari; niente preti, o
confessori, o sciamani. Noi siamo gli sciamani.
Per
sviluppare un rapporto con la Dea ed il Dio, una necessità per
quelli che desiderano praticare la Wicca, potreste voler seguire
questi semplici rituali.
Di
notte, state in piedi o seduti di fronte alla Luna, se è visibile.
Altrimenti, immaginate la Luna più piena che abbiate mai visto
splendente di una luce bianca argentata nel cielo nero come
l’inchiostro, direttamente sopra o di fronte a voi.
Sentite
la soffice luce lunare fluire nella vostra pelle. Sentite come vi
tocca e si fonde con le vostre energie, mescolarsi e formare nuovi
schemi.
Osservate
la Dea in qualsiasi forma voi vogliate. ChiamateLa, cantando i suoi
antichi nomi, se preferite: Diana, Lucina, Selene. Aprite il vostro
cuore e la mente all’aspetto dell’energia della Dea che si
manifesta nella luce della Luna.
Ripetete
questo ogni giorno, per una settimana, preferibilmente allo stesso
orario ogni notte.
Assieme
a questo esercizio, armonizzatevi con il Dio. Al risveglio al
mattino, non importa quanto tardi sia, state in piedi di fronte al
Sole (attraverso una finestra se necessario; all’esterno se
possibile) ed immergetevi nella sua energia. Pensate al Dio.
VisualizzateLo come volete. Può essere un potente guerriero con i
muscoli guizzanti, con una lancia in una mano, e l’altra che culla
un bambino o con un grappolo d’uva coperto di rugiada.
Potreste
voler cantare un nome del Dio, come Cernunno, Osiride, Apollo, come
per la Dea.
Se
non volete visualizzare il Dio (perché la visualizzazione può
imporre delle limitazioni), semplicemente armonizzatevi con le
energie che si riversano dal Sole. Anche se il cielo è nuvoloso, le
energie del Dio vi raggiungeranno. Sentitele con la vostra
immaginazione magica. (Leggete il Capitolo 11: Esercizi e Tecniche
Magiche).
Non
lasciate che alcun pensiero disturbi la vostra venerazione, se non
quelli per il Dio. Avvertite le vostre sensazioni; aprite la vostra
consapevolezza a pensieri superiori. Chiamate il Dio con qualsiasi
parola. Esprimete il vostro desiderio di armonizzarvi con Lui.
Praticate
questi esercizi ogni giorno per una settimana. Se volete esplorare i
concetti sulla Dea ed il Dio, leggete libri di mitologia di
qualsiasi Paese del mondo. Leggete i miti, ma cercate i loro temi
sottintesi. Più leggerete, più informazioni riuscirete ad avere a
vostra disposizione; alla fine si fonderanno in un banco di
conoscenza delle divinità non-strutturato, ma estremamente
complesso. In altre parole, comincerete a conoscerli.
Se
dopo sette giorni sentite il bisogno (o il desiderio), continuate
questi esercizi fino a quando non vi sentirete a vostro agio con la
Dea ed il Dio. Sono stati dentro di noi ed attorno a noi per tutto
il tempo; dobbiamo solamente aprirci a questa consapevolezza. Questo
è un segreto della Wicca –la Divinità risiede all’interno.
Nella
vostra ricerca di conoscere gli Dei, fate lunghe passeggiate sotto
gli alberi. Studiate i fiori e le piante. Visitate foreste, parchi
naturali e sentite direttamente le energie della Dea e del Dio
–attraverso il flusso di un ruscello, la pulsazione energetica del
tronco di una quercia, il calore di una roccia riscaldata dal Sole.
Familiarizzare con l’esistenza della Divinità è più semplice
attraverso il contatto diretto con queste fonti di energia.
In
seguito, quando avrete raggiunto questo stato, potreste voler
allestire un altare temporaneo o permanente per la Dea ed il Dio.
Non deve essere necessariamente più di un piccolo tavolo, due
candele, un porta incenso ed un piatto o una tazza per contenere le
offerte di fiori, frutta, grano, semi, vino o latte.
Candela
per la Dea
|
fiori
|
Candela
per il Dio
|
|
incenso
|
|
|
piattino
per le offerte
|
|
Disposizione
dell’Altare
Mettete
le due candele al loro posto sul retro dell’altare. La candela a
sinistra rappresenta la Dea; quella a destra il Dio. Spesso si usano
i colori per distinguerle; una candela rossa per il Dio ed una verde
per onorare la Dea. Questo si lega alla associazione della Wicca
alla natura, perché il verde ed il rosso sono degli antichi colori
magici collegati alla vita ed alla morte. Si possono usare anche
altri colori –giallo o oro per onorare il Dio, e bianco o argento
per la Dea.
Di
fronte, ed in mezzo alle candele mettete il porta incenso, e di
fronte a questo un piattino o una coppetta per le offerte. Si può
aggiungere anche un vaso di fiori di stagione, ma anche degli
oggetti di potere personali come cristalli, fossili ed erbe secche.
Per
cominciare un semplice rituale per gli Dei al vostro altare,
mettetevi di fronte ad esso con qualcosa da offrire in una mano.
Accendete le candele e l’incenso, mettete l’offerta nella
coppetta o nel piatto, e dite qualcosa tipo:
Signora
della Luna, dei mari impetuosi e della Terra verde,
Signore
del Sole e delle creature selvagge,
Accettate
questa offerta che metto qui in Vostro onore.
Datemi
la saggezza di vedere la Vostra presenza in tutta la natura,
O Potenti!
Dopo,
sedetevi, o rimanete in piedi qualche minuto in contemplazione delle
divinità e della vostra crescente relazione con loro. Sentiteli
dentro ed attorno a voi. Poi spegnete la fiamma (usate le dita, uno
spegni candele, o la lama di un coltello. Soffiare sulla fiamma è
una offesa all’elemento del Fuoco). Fate consumare l’incenso da
solo, e continuate nella vostra giornata o serata.
Se
desiderate, andate di fronte al vostro altare una volta al giorno,
ad un certo orario. Può essere al risveglio, poco prima di dormire,
o dopo pranzo. Accendete le candele, sintonizzatevi ed entrate in
comunione con la Dea ed il Dio. Non è necessario, ma un ritmo
regolare stabilito da questo ciclo è benefico, e migliorerà il
vostro rapporto con le divinità.
Riportate
alla Terra le offerte lasciate sull’altare ogni giorno, o quando
ne lasciate di nuove.
Se
non potete erigere un altare permanente, fatene uno ogni volta che
sentite il bisogno di usarlo, poi riponete con cura ogni oggetto.
Fate sì che il disporre ogni oggetto sull’altare sia parte del
vostro rituale.
Questo
semplice rito maschera i suoi poteri. La Dea ed il Dio sono entità
vere, vitali, possiedono la forza che ha creato l’universo.
Armonizzarci con loro ci cambia per sempre. Inoltre accende una
nuova speranza per il nostro pianeta e per la nostra esistenza
affinché continui ad esistere in esso.
Se
questo rito è troppo formale per voi, cambiatelo o scrivetene uno
nuovo. Questa è la spinta fondamentale di questo libro: fate a modo
vostro, non a modo mio solo perché l’ho scritto sulla carta. Non
posso mai far combaciare i miei piedi nelle orme lasciate nella
sabbia da qualcun altro. Non c’è un unico vero modo nella Wicca;
questo pensiero appartiene alle religioni monoteistiche che sono in
gran parte diventate delle istituzioni politiche ed economiche.
Scoprire
le divinità nella Wicca è un’esperienza che non ha termine. Loro
si rivelano costantemente. Come dicono gli sciamani: “Siate
attenti”. La natura tutta ci canta i Suoi segreti. La Dea ritrae
il Suo velo costantemente; il Dio ci accende con l’ispirazione e
l’illuminazione. È solo che noi non ce ne accorgiamo.
Non
preoccupatevi di quello che possono pensare gli altri se sapessero
che vi state armonizzando con una Dea vecchia di 20.000 anni. I loro
sentimenti e pensieri riguardanti la vostra religione non hanno
importanza. Se sentite il bisogno di mettere al riparo da altre
persone le vostre esperienze, fatelo, non per paura o imbarazzo, ma
perché siamo veramente su percorsi separati. La Wicca non è adatta
a tutti.
Ci
sono persone che dicono che noi (e tutti quelli che non seguono i
loro rituali o non abbracciano la loro tecnologia) adoriamo Satana.
Ovviamente noi non lo sappiamo, naturalmente; Satana è troppo furbo
per questo, secondo questi esperti.
Queste
persone non riescono a credere che altre religioni oltre la loro
possano avere senso, possano dare soddisfazione ed essere coerenti
con i suoi seguaci. Così, se noi adoriamo il Dio e la Dea, dicono
loro, noi neghiamo tutto il bene, ed adoriamo Satana,
l’incarnazione di tutte le negatività ed il male.
I
Wiccan non sono così ottusi. Forse è la più grande vanità umana
ritenere che la propria religione sia l’unica strada verso la
Divinità. Queste credenze hanno causato incalcolabili massacri e
l’insorgere dell’aberrante concetto di guerra santa.
La
base di questo fraintendimento sembra essere il riconoscimento di un
essere positivo originario e puro –Dio. Se questa divinità è la
somma di tutto il bene, i fedeli devono credere che ci sia anche una
entità ugualmente negativa. Quindi, Satana.
La
Wicca non accetta queste idee. Noi riconosciamo gli aspetti
oscuri della Dea e del Dio così come quelli luminosi. Tutta la
natura è fatta da opposti, e questa polarità risiede anche in noi.
I tratti umani più oscuri, così come quelli più luminosi, sono
custoditi nel nostro inconscio. È solo la nostra capacità di
ergerci contro i bisogni distruttivi, di incanalare queste energie
in pensieri ed azioni positive, che ci separa dagli assassini di
massa e dai sociopatici.
Si,
il Dio e la Dea hanno degli aspetti oscuri, ma questo non deve
spaventarci. Guardate alle manifestazioni dei Loro poteri. Da una
violenta inondazione viene un terreno fertile nel quale crescono
nuove piante. La morte porta ad una conoscenza più profonda della
vita per i vivi, e riposo per quelli che sono andati. “Bene” e
“male” spesso sono identici nella natura, a seconda del punto di
vista di una persona. Inoltre, alla fine, dal male nasce sempre del
bene.
Tutte
le religioni sono vere, un qualcosa di genuino, per i loro
praticanti. Non ci può mai essere una religione, un profeta o un
salvatore che soddisfi tutti i cinque miliardi di umani. Ognuno di
noi deve trovare il proprio percorso ideale per armonizzarsi con il
Divino. Per alcuni è la Wicca.
I
Wiccan danno molta importanza all’aspetto luminoso delle divinità,
perché questo ci da motivo di crescere ed evolverci verso regni di
esistenza superiori. Quando nella nostra vita compaiono la morte,
distruzione, amarezza, dolore e rabbia (come è giusto che sia),
possiamo rivolgerci alla Dea ed al Dio e sapere che questo è anche
parte di loro. Non dobbiamo dare la colpa al diavolo per questi
aspetti della vita naturali e chiamare un dio puro e bianco a
scacciarli.
Nel
capire veramente la Dea ed il Dio, si arriva a capire la vita, perché
le due cose sono connesse inestricabilmente. Vivete la vostra vita
terrena appieno, ma cercate di vedere anche gli aspetti spirituali
delle vostre attività. Ricordate –il piano fisico e quello
spirituale sono l’uno il riflesso dell’altro.
Quando
tengo delle lezioni, di frequente mi viene posta una domanda:
“Qual è il senso della vita?”
Mi
può venir chiesto con il sorriso, ma questa è quella domanda che,
se trovasse risposta, soddisferebbe qualsiasi altra domanda avremmo
in mente. È il problema che ogni religione e sistema filosofico ha
lottato per risolvere.
Chiunque
può trovare la risposta attraverso la semplice tecnica del vivere
ed osservare la vita. Anche se due persone non troveranno mai la
stessa risposta, la possono cercare insieme.
La
Dea ed il Dio appartengono alla natura, sia ciò che è piacevole,
sia ciò che è oscuro. Noi non veneriamo la natura in sé; alcuni
Wiccan probabilmente non direbbero neanche di venerare la Dea ed il
Dio. Noi non ci inchiniamo di fronte alle divinità; noi lavoriamo
con Loro per creare un mondo migliore.
Questo
è quello che rende la Wicca una religione veramente coinvolgente.
3
È
conoscenza comune anche tra le masse che le Streghe pratichino la
magia. Possono avere idee mal guidate riguardo il tipo di
magia che si esegue, ma la Strega è fermamente legata nel pensiero
popolare alle arti magiche,
La
Wicca è, come abbiamo visto, una religione che abbraccia la magia
come uno dei suoi concetti base. Questo non è inusuale. Infatti,
spesso è difficile distinguere dove finisce la religione e comincia
la magia in tutte le fedi.
Eppure,
la magia gioca un ruolo speciale nella Wicca. Ci consente di
migliorare le nostre vite e ridare energia al nostro pianeta
devastato. I Wiccan inoltre sviluppano un rapporto speciale con la
Dea ed il Dio attraverso la magia. Questo non vuol dire che ogni
incantesimo è una preghiera, o che le invocazioni sono degli
incantesimi sotto altro nome. Attraverso il lavoro con i poteri che
la Dea ed il Dio incarnano, noi cresciamo vicini a loro. Chiamare i
loro nomi, e visualizzare la loro presenza durante gli incantesimi
ed i riti, crea un legame tra la Divinità e l’uomo. Perciò,
nella Wicca, la magia è una pratica religiosa.
Ho
definito la magia molte volte nei miei libri. Sorprendentemente è
una impresa difficile. La mia ultima definizione, e più rifinita è:
Magia
è la proiezione delle energie naturali per produrre effetti
desiderati.
Ci
sono tre fonti principali di questa energia –potere personale,
potere della Terra e potere divino.
Il
potere personale è la forza vitale che sostiene la nostra
esistenza terrena. Dà potere ai nostri corpi. Noi assorbiamo
energia dalla Luna e dal Sole, dall’acqua e dal cibo. Lo
rilasciamo con il movimento, l’esercizio, con il sesso, e con il
parto. Anche espirare rilascia un certo potere, anche se poi
recuperiamo questa perdita con l’inspirare.
Nella
magia, si stimola il potere personale, mescolato ad uno scopo
specifico, lo si rilascia, e lo si dirige verso la sua meta.
Il
potere della Terra, è quello che risiede nel nostro pianeta
ed in tutti i prodotti naturali. Pietre, alberi, vento, fiamme,
acqua, cristalli e profumi, posseggono tutti poteri specifici ed
unici che possono essere usati durante il rituale magico.
Un
Wiccan può immergere un cristallo di quarzo in acqua salata per
ripulirlo, e poi premerlo contro il corpo di una persona malata per
mandare all’interno le sue energie terapeutiche. Oppure, si
possono spargere delle erbe attorno ad una candela che sta bruciando
per produrre un effetto magico specifico. Si strofinano olii sul
corpo per stimolare dei cambiamenti interni.
Sia
il potere personale che quello della Terra sono manifestazioni del potere
divino. Questa è un’energia che esiste nella Dea e nel Dio
–la forza vitale, la fonte del potere universale che ha creato
tutto ciò che esiste.
I
Wiccan invocano la Dea ed il Dio per benedire la loro magia con il
potere. Durante i rituali, possono dirigere il potere personale
verso una divinità, chiedendo che esaudisca un bisogno specifico.
Questa è veramente magia religiosa.
E
così, la magia è un processo nel quale i Wiccan lavorano in
armonia con la fonte di potere universale che noi visualizziamo come
la Dea ed il Dio, ed anche con il potere personale e le energie
della Terra, per migliorare le nostre vite e per portare energia
alla Terra. La magia è un metodo per mezzo del quale gli individui
sotto nessuna predestinazione se non quella determinata da sé,
prendono il controllo delle loro vite.
Contrariamente
alle credenze popolari, la magia non è sovrannaturale. Vero, è una
pratica occulta (nascosta), avvolta in millenni di segretezza,
diffamazione e disinformazione, ma è una pratica naturale che
utilizza dei poteri genuini che non sono ancora stati scoperti o
etichettati dalla scienza.
Questo
non invalida la magia. Anche gli scienziati non affermano di
conoscere tutto sul nostro universo. Se così fosse, il campo della
investigazione scientifica non esisterebbe. I poteri che i Wiccan
usano alla fine sarebbero documentati, e così perderebbero il loro
mistero. È già successo questo in parte con l’ipnotismo e la
psicologia, e potrà presto accadere alla percezione
extra-sensoriale. Il magnetismo, infatti, è stato un aspetto magico
fermamente consolidato fino a quando non è stato “scoperto”
dalla scienza. Ma anche oggi, i magneti vengono impiegati in
incantesimi e magie, e forze come questa richiamano delle strane ed
antiche sensazioni.
Giocate
con due magneti. Osservate come forze invisibili li respingono e li
attraggono in un modo apparentemente sovrannaturale.
La
magia è simile. Anche se sembra non avere affatto senso, senza basi
di fatto, opera con le sue regole e la sua logica. Solo perché non
è compresa appieno non vuol dire che non esista. La magia è
efficace quando si tratta di provocare manifestazioni dei
cambiamenti desiderati.
Questo
non è un inganno che ci si fa da soli. La magia correttamente
eseguita funziona, e nessun quantitativo di spiegazioni potrà mai
alterare questo fatto.
Ecco
la descrizione di un tipico rituale con la candela. Prenderò me
stesso come esempio. Diciamo che devo pagare una bolletta telefonica
di cento dollari, ma non ho il denaro. Il mio scopo magico: i mezzi
per pagare la bolletta.
Decido
di usare un rituale per aiutarmi a focalizzare la mia concentrazione
e visualizzazione (leggete il Capitolo 11: Esercizi e Tecniche
Magiche per informazioni sulla visualizzazione). Controllando le mie
scorte magiche, scopro di avere candele verdi, olio di patchouli,
una buona selezione di erbe attira-soldi, della pergamena e
dell’inchiostro verde.
Al
mio altare, accendo le candele che rappresentano la Dea ed il Dio
mentre invoco in silenzio la loro presenza. Poi, accendo una
pasticca di carboncino e spargo cannella e salvia sulla pasticca
come incenso magico di prosperità.
Disegno
una immagine della bolletta del telefono sulla carta, segnano
chiaramente l’importo in numeri. Mentre disegno, visualizzo la
carta non più come un semplice pezzo di carta; è proprio la
bolletta vera.
Poi
disegno un quadrato attorno alla bolletta, simboleggiando il mio
controllo su di essa, e ci faccio sopra una grossa “X”,
cancellando così la sua esistenza (così come quando sarà pagata).
Ora
comincio a visualizzare la bolletta pagata in pieno. Posso scrivere
questo sul disegno, facendo sembrare che sia stato timbrato con
queste parole. Visualizzo me stesso mentre guardo il mio libretto
degli assegni, controllando che quanto ho in banca può coprire
l’assegno, e poi mentre scrivo l’assegno.
Poi,
strofino una candela verde con olio di patchouli, da ogni estremità
fino al centro, mentre dico qualcosa del genere:
Io
chiamo i poteri della Dea Madre e del Dio Padre; io chiamo le forze
della Terra
Dell’Aria,
del Fuoco e dell’Acqua; io chiamo il Sole, la Luna e le Stelle
affinché
Mi
portino i soldi per pagare questa bolletta.
Continuando
la visualizzazione, metto la candela sul suo supporto, direttamente
sul disegno della bolletta. Spargo le erbe attorno alla base della
candela affermando (e visualizzando) che ognuna di esse porta la sua
energia verso il mio scopo:
Salvia,
erba di Giove, porta i tuoi poteri al mio incantesimo
Cannella,
erba del Sole, porta i tuoi poteri al mio incantesimo.
Una
volta fatto, mentre continuo a visualizzare la mia bolletta
completamente pagata, accendo la candela, e mentre la fiamma brilla,
rilascio l’energia che ho accumulato nel disegno.
Lascio
che la candela bruci per dieci, quindici minuti, o anche più, a
seconda della mia abilità di mantenere la visualizzazione. Vedo la
candela mentre assorbe l’energia che ho messo nel disegno. Vedo le
erbe che emanano le loro energie nella fiamma della candela, e le
energie combinate delle erbe, della candela, dell’olio di
patchouli e del disegno –affiancate dal mio potere personale- che
si riversano dalla fiamma ed escono fuori per far manifestare il mio
scopo magico.
Quando
non posso fare altro, tolgo il disegno, lo brucio con la candela, lo
tengo in mano qualche secondo mentre brucia, e poi lo getto nel
piccolo calderone in fianco al mio altare.
Finito
tutto, lascio che la candela si consumi, sapendo che il rituale avrà
effetto.
In
uno o due giorni, forse una settimana, o riceverò del denaro
inaspettato (o che mi arriva con ritardo), o soddisferò altre
incombenze finanziarie in maniera che mi liberi dal pagare la
bolletta.
Come
funziona? Dal momento in cui decido di compiere un atto magico, lo
sto facendo. Pensarci, mette in moto il potere personale. Per
tutto il processo –raccogliere il materiale, disegnare la
bolletta, accendere la candela, visualizzare- sto accumulando ed
instillando al potere personale il mio bisogno magico. Durante il
rito in sé, io rilascio questo potere nella candela. Quando alla
fine brucio il disegno, le ultime energie sono rilasciate e
liberate, e messe all’opera affinché io possa pagare la bolletta.
Posso
non essere in grado di dirvi esattamente come funzioni la
magia, ma solo che funziona. Fortunatamente non dobbiamo saperlo;
tutto ciò che dobbiamo sapere; dobbiamo solo sapere come farla
funzionare.
Non
sono esperto di elettricità, ma sono in grado di mettere la spina
del mio tostapane in una presa di corrente, e tostare il mio pane di
frumento. Allo stesso modo, nella magia noi possiamo
“connetterci” ad energie che ci tirano, ci sconquassano e ci
sfuggono, attorno ed attraverso noi.
Ci
sono molti modi di praticare la magia. I Wiccan in genere scelgono
delle forme naturali, semplici, anche se alcuni preferiscono delle
cerimonie complicate, prese a prestito da grimori classici
come la Chiave di Salomone. Di solito, tuttavia, essa
comprende erbe, cristalli e pietre; l’uso di simboli e colori;
gesti magici, musica, voce, danza e trance; proiezione astrale,
meditazione, concentrazione e visualizzazione.
Ci
sono letteralmente migliaia di sistemi magici, anche tra gli stessi
Wiccan. Per esempio, ci sono numerosi metodi magici per usare i
cristalli, o le erbe, o i simboli, e combinandoli insieme si creano
ancora più sistemi.
Sono
stati pubblicati numerosi libri che indicano alcuni sistemi magici.
Nei miei libri ho discusso del potere degli elementi, dei cristalli
e delle erbe. In quest’opera, ho esplorato l’argomento della
magia delle rune come esempio di sistema magico completo in sé,
dando alcuni spunti su come combinarlo con altri.
Questi
sistemi non sono necessari per una pratica magica di successo.
Eseguire rituali magici semplicemente manipolando strumenti come
erbe e cristalli non porterà al successo, perché il vero potere
della magia risiede dentro di noi –il dono della Divinità.
Così,
non importa quale sistema magico si usi, bisogna infondere il potere
personale con il nostro scopo e poi rilasciarlo. Nella magia Wiccan,
il potere personale è riconosciuto come il nostro collegamento
diretto con la Dea ed il Dio. La magia, perciò, è un atto
religioso nel quale i Wiccan si uniscono con le loro divinità per
migliorare loro stessi ed il mondo.
Questo
è importante –la magia è una pratica positiva. I Wiccan non
eseguono magia distruttiva, manipolativa o di sfruttamento.
Poiché riconosciamo che il potere in opera nella magia, alla fine,
deriva dalla Dea e dal Dio, i lavori negativi sono assolutamente tabù.
La magia “malvagia” è un insulto a noi stessi, alla razza
umana, alla Terra, alla Dea ed al Dio, ed all’universo stesso. Si
possono immaginare le ripercussioni.
Le
energie della magia sono le stesse della vita.
Tutti
possono praticare la magia –in un contesto religioso o meno. Se
certe parole o gesti vi saltano in mente mentre eseguite un
incantesimo, e vi sembrano giuste, usateli senza problemi. Se non
trovate un rituale di vostro gradimento o che soddisfi le vostre
necessità, createne uno. Non dovete scrivere delle belle poesie o
coreografie per trenta portatori di incenso cantanti e tredici
sacerdotesse cantanti.
Se
non avete altro, accendete una candela, sedetevi di fronte ad essa,
e concentratevi sul vostro bisogno magico. Fidatevi di voi.
Se
desiderate veramente conoscere la natura della magia, praticatela!
Molti hanno paura della magia. È stato loro insegnato (dai non
praticanti) che è pericolosa. Non abbiate paura. Anche attraversare
la strada è pericoloso. Ma se lo fate correttamente, va tutto bene.
Naturalmente,
la sola maniera per scoprirlo è di attraversare la strada. Se la
vostra magia è imbevuta di amore, non correrete alcun pericoli.
Chiamate
la Dea ed il Dio a proteggervi ed insegnarvi i segreti della magia.
Chiedete alle pietre ed alle piante di rivelarvi i loro poteri –ed
ascoltate. Leggete più che potete, eliminando le informazioni
negative o che vi disturbano.
Imparate
facendo, e la Dea ed il Dio vi benediranno con tutto ciò di cui
avrete veramente bisogno.
4
Nella
Wicca si usano alcuni strumenti, in comune con altre religioni, a
scopo rituale. Questi strumenti invocano le Divinità, scacciano le
negatività, dirigono l’energia attraverso il nostro tocco e le
intenzioni.
Alcuni
strumenti delle Streghe (la scopa, il calderone, e la bacchetta
magica) si sono conquistati un posto stabile nel folklore e nella
mitologia contemporanea. Attraverso la popolarizzazione delle
favole, e l’opera degli studios Disney, milioni di persone sanno
che si usa il calderone per preparare pozioni, e che le bacchette
trasformano il brutto in bello. Molte favole, tuttavia, non
conoscono la potente magia che c’è dietro questi strumenti ed il
loro simbolismo interiore nella Wicca.
Per
praticare la Wicca, potreste voler raccogliere almeno uno di questi
strumenti. Cercate questi tesori in negozietti di antiquariato o
robivecchi, mercatini delle pulci o fiere del baratto. Oppure
scrivete a rivenditori di articoli di occultismo. Anche se sono
difficili da trovare, i vostri strumenti rituali valgono bene
qualsiasi tentativo fatto per ottenerli.
Questi
strumenti non sono necessari per la pratica della Wicca. Tuttavia,
arricchiscono i rituali, e simboleggiano energie complesse. Gli
strumenti non hanno alcun potere, se non quello che noi diamo ad
essi.
Alcuni
dicono che dovremmo usare gli strumenti magici finché non ne
abbiamo più bisogno. Forse è meglio continuare ad usarli fin tanto
che vi sentite a vostro agio a farlo.
La
Scopa
Le
Streghe usano la scopa nella magia e nei rituali. È uno strumento
sacro sia alla Dea che al Dio. Non è niente di nuovo; il Messico
pre-Colombiano ha visto l’adorazione di una divinità stregonesca,
Tlazeltotl, che era raffigurata nuda nell’atto di cavalcare una
scopa. I cinesi adorano una dea scopa che è invocata per portare il
bel tempo nei periodi di pioggia.
Anche
allora, probabilmente a causa della sua forma fallica, la scopa
divenne un potente strumento contro le maledizioni ed i praticanti
della magia malvagia. Stesa lungo la soglia, la scopa fermava tutti
gli incantesimi diretti contro la casa o i suoi residenti. Una scopa
sotto il cuscino portava bei sogni, e proteggeva il dormiente.
Le
Streghe europee sono state identificate con la scopa, perché
entrambe sono state caricate di un significato magico nelle credenze
popolari e religiose. Le Streghe sono state accusate di volare sui
manici di scopa, e questa era considerata una prova della loro
alleanza con i “poteri oscuri”. Se questa azione fosse stata
eseguita, sarebbe stata certamente sovrannaturale, e perciò ai loro
occhi dovuta al Diavolo, in contrasto con le semplici guarigioni ed
incantesimi d’amore che le Streghe in realtà eseguivano.
Naturalmente la storia fu inventata dai persecutori delle Streghe.
Oggi
si usa ancora la scopa nella Wicca. Un Wiccan può cominciare un
rituale spazzando leggermente il luogo (dentro o fuori casa) con la
scopa magica. Dopo ciò, si stabilisce l’altare, si portano gli
strumenti, e si è pronti per iniziare il rituale (vedi Capitolo 13,
Costruzione del Rituale).
Questo
spazzare è più di una pulizia fisica. Infatti le setole della
scopa non devono proprio toccare per terra. Mentre si spazza, i
Wiccan visualizzano la scopa mentre spazza gli accumuli astrali che
si formano dove vivono gli umani. Questo purifica l’area per
consentire un rituale più tranquillo.
Dato
che serve a purificare, la scopa è associata all’elemento
dell’Acqua. Perciò viene usata anche in tutti i tipi di
incantesimi con l’acqua, compresi quelli d’amore e per i poteri
psichici.
Molti
Wiccan collezionano scope, e devo ammettere la loro infinita varietà
ed i materiali esotici usati per costruirle, lo rendono un hobby
interessante.
Se
volete farvi la vostra scopa magica, potreste provare la vecchia
formula magica del bastone di frassino, rametti di betulla, legati
con cordicelle di salice. Il frassino è protettivo, la betulla
purifica, ed il salice è sacro alle Dee.
Naturalmente
si può usare un ramo di qualsiasi albero o cespuglio al posto della
scopa (mentre lo tagliate, ringraziatelo per il sacrificio, usando
parole come quelle che trovate nella sezione del “Grimorio
Erboristico” del Libro delle Ombre degli Obelischi, Sezione
I.) Si può usare anche una piccola scopa di aghi di pino.
Negli
antichi matrimoni fra schiavi in America, ed anche nelle cerimonie
nuziali Gitane, la coppia spesso saltava su di un manico di scopa
per rendere solenne la loro unione. Questi matrimoni sono stati
molto comuni fino a tempi recenti, ed ancora oggi la cerimonia
nuziale Wiccan e pagana spesso include il salto della scopa.
Ci
sono molti antichi incantesimi che comprendono scope. In genere, la
scopa è uno strumento purificatore e protettivo, usato per ripulire
in modo rituale l’area dove si faranno magie, o per proteggere una
casa stendendola lungo la soglia, sotto il letto, sui davanzali o
sulle porte.
La
scopa usata per la magia, come anche per tutti gli altri strumenti,
dovrebbe essere riservata solo a questo scopo. Se decidete di
comprare una scopa, trovatene una rotondeggiante; le scope con la
testa piatta non sembrano avere lo stesso effetto.
La
Bacchetta
La
bacchetta è uno dei principali strumenti magici. È stata
utilizzata per migliaia di anni nei riti religiosi e magici. È uno
strumento di invocazione. Si possono chiamare la Dea ed il Dio a
proteggere il rituale con le parole ed una bacchetta sollevata.
Talvolta è usata anche per dirigere l’energia, tracciare simboli
magici o un circolo sul pavimento, per puntarla verso il pericolo
mentre è perfettamente bilanciata sul palmo della mano o sul
braccio della Strega, o anche per mescolare i liquidi nel calderone.
Per alcuni Wiccan la bacchetta rappresenta l’elemento dell’Aria,
ed è sacra agli Dei.
Ci
sono legni tradizionali usati per le bacchette, compreso il salice,
il sambuco, la quercia, il melo, il pesco, il nocciolo, il ciliegio,
e così via. Alcuni Wiccan ne tagliano una lunghezza che va dalla
piega del gomito fino alla punta dell’indice, ma non è
necessario. Si può usare qualsiasi pezzo di legno abbastanza
dritto; vanno bene anche dei ritagli di legno comprati nelle
ferramenta, ed ho visto delle bacchette splendidamente incise e
dipinte ricavate da questi.
La
consapevolezza (ed il merchandising) New Age ha ridato importanza
alla bacchetta. Ora sono disponibili delle bellissime e deliziose
bacchette fatte in argento e cristallo di quarzo, con una vasta
gamma di misure e prezzi. Certamente possono essere usate in un
rituale Wiccan, anche se le bacchette di legno hanno una storia più
lunga.
Non
preoccupatevi di trovare subito la bacchetta ideale; una verrà a
voi. Per un po’ ho usato un pezzo di radice di liquirizia come
bacchetta, ed ho avuto buoni risultati.
Qualsiasi
bastone userete sarà infuso di energia e potere. Trovate quello
giusto per voi, e funzionerà bene.
L’Incensiere
L’incensiere
è un porta-incenso. Può essere un complesso incensiere di metallo
dondolante, come quello usato nella chiesa Cattolica, o una semplice
conchiglia. L’incensiere contiene l’incenso che brucia durante i
riti Wiccan.
Se
non riuscite a trovare un incensiere adatto, fatene uno. Qualsiasi
coppetta riempita per metà di sabbia o sale andrà benissimo. Il
sale o la sabbia assorbirà il calore del carboncino o
dell’incenso ed eviterà che la coppetta si spacchi. Anche i
bastoncini di incenso possono essere ficcati nella sabbia ed i coni
possono essere appoggiati alla superficie.
L’uso
dell’incenso nei rituali o nella magia, è un’arte a sé. Quando
non viene indicato alcun incenso specifico nei rituali o nelle
magie, usate il vostro intuito e creatività nel decidere quale
miscela usare.
Si
può usare l’incenso a bastoncini, a coni, o granulare, quello che
deve essere bruciato sulle pasticche di carbone, disponibili nei
negozi specializzati. Vanno tutti bene.
Nella
magia cerimoniale, talvolta si comanda agli “spiriti” di
apparire in forma visibile nel fumo che si alza dall’incensiere.
Mentre questo non fa parte della Wicca, talvolta si possono vedere
la Dea ed il Dio nel fumo ondeggiante e curvo. Sedere mentre si
respira lentamente, e si osserva il fumo può essere una azione che
porta la trance, e potreste scivolare in uno stato di coscienza
alterato.
Il
rituale Wiccan, quando è eseguito in uno spazio chiuso, non è
completo senza l’incenso. Quando si è all’aperto, si
sostituisce spesso con il fuoco, o si infila nel terreno un
bastoncino di incenso. Così l’incensiere è un oggetto importante
per i riti al chiuso. Per alcuni Wiccan, l’incensiere rappresenta
l’elemento dell’Aria. Spesso si pone di fronte alle immagini
delle Divinità sull’altare, se ce ne sono.
Il
Calderone
Il
calderone è lo strumento delle Streghe par excellence. È un
antico vascello per la preparazione di cibi e bevande, avvolto nella
tradizione magica e nel mistero. Il calderone è il contenitore nel
quale avviene la trasformazione magica; il sacro graal, la fonte
santa, il mare della creazione Originaria.
I
Wiccan vedono il calderone come un simbolo della Dea, l’essenza
manifesta della femminilità e della fertilità. È anche simbolico
per l’elemento dell’Acqua, la reincarnazione, l’immortalità e
l’ispirazione. Le leggende celtiche sul calderone di Cherridwen
hanno avuto un forte impatto sulla Wicca contemporanea.
Il
calderone spesso è un punto focale del rituale. Durante i riti
della primavera a volte viene riempito di acqua fresca e fiori;
durante l’inverno si accende un fuoco nel calderone per
rappresentare il calore e la luce del Sole (il Dio) che ritorna dal
calderone (la Dea). Questo si ricollega ai miti agricoli, dove il
Dio nasce in inverno, raggiunge la maturità in estate, e muore dopo
l’ultimo raccolto (Vedi Capitolo Otto, I Giorni del Potere).
Idealmente
parlando, il calderone dovrebbe essere di ferro, poggiato su di un
treppiede, con l’apertura più stretta del resto del corpo. I
calderoni sono difficili da trovare, anche quelli piccoli, ma una
ricerca approfondita di solito porta qualche tipo di calderone.
Alcune ditte di ordini a domicilio di solito hanno qualche
calderone, ma non regolarmente. Potreste provare queste fonti.
Le
dimensioni dei calderoni vanno dai pochi centimetri di diametro, a
mostri da un metro. Ne ho collezionati alcuni, compreso uno antico
riservato a scopi rituali.
Il
calderone può essere uno strumento di scrying (osservazione)
riempiendolo di acqua ed osservando le sue buie profondità. Può
anche servire da contenitore nel quale preparare le famigerate
pozioni delle Streghe, ma ricordate che occorrono un grande fuoco e
molta pazienza per far bollire i liquidi in un grande calderone.
Molti Wiccan oggi usano pentole e fornelli.
Se
avete difficoltà nel trovare un calderone, perseverate ed alla fine
ne apparirà uno. Certamente non fa male chiedere alla Dea ed al Dio
di mandarne uno sulla vostra strada.
Il
Coltello Magico
Il
coltello magico (o athame) ha una storia antica. Nella Wicca non è
usato per tagliare, ma per dirigere l’energia accumulata durante i
riti e gli incantesimi. Raramente è usato per invocare o chiamare
le Divinità, perché è uno strumento di comando e manipolazione
del potere. Noi preferiamo invocare la Dea ed il Dio.
Il
coltello spesso è smussato, di solito la lama ha un doppio filo,
con una impugnatura nera o scura. Il nero assorbe il potere. Quando
si usa il coltello in un rituale (vedete Il Libro delle Ombre
degli Obelischi) per dirigere l’energia, parte di questo
potere è assorbito nel manico –solo un pochino- che può essere
richiamato in seguito. E poi ancora talvolta l’energia accumulata
in un rituale Wiccan è incanalata nel coltello per un uso
successivo. Le storie di spade con poteri e nomi magici sono
abbastanza comuni nella letteratura mitica, e le spade altro non
sono che grandi coltelli.
Alcuni
Wiccan in genere incidono i loro coltelli con simboli magici, di
solito presi dalla Chiave di Salomone, ma non è necessario.
Come per molti strumenti rituali, il coltello diventa potente grazie
al vostro tocco ed all’uso. Tuttavia, se lo desiderate, potete
incidere parole, simboli, o rune sulla lama o sul manico.
Talvolta
si usa una spada nella Wicca, visto che ha tutte le proprietà del
coltello, ma può essere difficile da usare nei rituali al coperto
viste le sue dimensioni.
Dato
il simbolismo del coltello, che è uno strumento che causa il
cambiamento, di solito è collegato all’elemento del Fuoco. La sua
natura fallica lo collega al Dio.
Il
Coltello dall’Impugnatura Bianca
Il
coltello dall’impugnatura bianca (chiamato talvolta bolline),
è semplicemente un coltello pratico da lavoro, al contrario del
coltello magico puramente rituale. È usato per tagliare bacchette o
erbe sacre, inscrivere simboli nelle candele o nel legno, creta,
cera, e per tagliare le corde da usare nelle magie.
Di
solito ha l’impugnatura bianca per distinguerlo dal coltello
magico.
Alcune
tradizioni Wiccan indicano che il coltello col manico bianco può
essere usato solo all’interno del circolo magico. Questo,
naturalmente, limiterebbe la sua utilità. Mi sembra che usarlo solo
per scopi rituali (come recidere fiori dal giardino per metterli
sull’altare durante il rituale) confermi la sacralità dello
strumento e così ne consenta l’uso all’esterno dello “spazio
sacro”.
La
Sfera di Cristallo
I
cristalli di quarzo sono molto popolari oggi, ma la sfera di
cristallo di quarzo è uno strumento magico antico. È decisamente
costosa, e può costare dalle cinquanta alle centinaia di migliaia
di lire, a seconda delle dimensioni. La maggior parte delle sfere di
cristallo sul mercato oggi sono di vetro, vetro al piombo, o anche
plastica. Delle sfere di cristallo di vero quarzo si riconoscono dal
prezzo e dalle inclusioni ed irregolarità.
Il
cristallo è stato usato a lungo per la divinazione contemplativa.
Il divinante guarda nella sfera fino a quando le facoltà psichiche
emergono, e le immagini, viste nella mente o proiettate dalle
profondità del cristallo, rivelano l’informazione necessaria.
Nei
rituali Wiccan, talvolta si mette del cristallo sull’altare per
rappresentare la Dea. La sua forma (sferoide) simboleggia la Dea,
come tutte le cose circolari o tonde, e la sua temperatura gelida
(altro modo per stabilire un vero cristallo di rocca) simboleggia le
profondità del mare, il dominio della Dea.
Anche
in questo caso il cristallo può essere usato per ricevere messaggi
dagli Dei, o per immagazzinare l’energia accumulata nei rituali.
Alcuni Wiccan osservano nel cristallo per richiamare immagini della
Dea o di vite passate. È un oggetto magico toccato dal divino, e se
ne trovate una, custoditela con cura.
Una
esposizione periodica alla luce lunare, o strofinarla con
dell’erba fresca, aumenterà la sua abilità di irradiare potere
psichico. Può essere il centro di rituali per la Luna Piena.
La
Coppa
La
coppa è semplicemente un calderone col manico. Simboleggia la Dea e
la fertilità, ed è collegata all’elemento dell’Acqua. Anche se
può essere usata per contenere acqua (che è spesso presente
sull’altare), può contenere anche le bevande rituali versate
durante il rito.
La
coppa può essere fatta di quasi tutti i materiali: argento, ottone,
oro, ceramica, steatite, alabastro, cristallo, o altri materiali.
Il
Pentacolo
Il
pentacolo di solito è un pezzo piatto di ottone, argento, oro,
legno, cera, o creta, inciso con certi simboli. Il più comune, ed
in verità il solo necessario, è il pentagramma, la stella a cinque
punte che è stata usata nella magia per millenni.
Il
pentacolo è stato “preso a prestito” dalla magia cerimoniale.
In questa arte antica era spesso uno strumento di protezione, o uno
strumento usato per evocare gli spiriti. Nella Wicca, il pentacolo
rappresenta l’elemento della Terra, ed è lo strumento adatto sul
quale posare amuleti, ciondoli o altri oggetti da consacrare in un
rituale. Talvolta è usato per evocare la Dea ed il Dio.
I
pentacoli inoltre sono appesi sulle porte e sulle finestre, come
strumenti protettivi, o sono manipolati nei rituali per attirare
denaro, a causa dell’associazione del pentacolo con la Terra.
Il
Libro delle Ombre
Il
Libro delle Ombre è il manuale dei Wiccan, e contiene invocazioni,
rituali, incantesimi, rune, le regole che governano la magia, e così
via. Alcuni Libri delle Ombre sono tramandati da un Wiccan
all’altro, di solito all’iniziazione, ma la stragrande
maggioranza dei Libri oggi è fatta da ogni singolo Wiccan.
Non
credete alle storie di molti altri libri sulla Wicca secondo le
quali un singolo Libro delle Ombre è stato tramandato
dall’antichità, perché ogni fazione Wiccan sembra affermare di
avere loro l’originale, e sono tutti differenti.
Anche
se fino a poco tempo fa un Libro delle Ombre di solito era scritto a
mano, oggi sono abbastanza comuni versioni scritte a macchina o
anche fotocopiate. Alcuni Wiccan stanno anche computerizzando i loro
libri per creare –come li chiama un mio amico, il “Floppy Disc
delle Ombre”.
Per
fare il vostro Libro delle Ombre, cominciate con un libro bianco
–si trovano in molti negozi di arte o librerie. Se non riuscite a
trovare un libro bianco rilegato, andrà bene anche un quadernone a
righe. Scrivete semplicemente in questo libro tutti i rituali, gli
incantesimi, le invocazioni e le informazioni magiche che avete
composto, o trovato da qualche parte, e che vi piacerebbe
conservare.
Ricordate
–tutti i Libri delle Ombre (compreso quello nella Sezione 3) sono
solo suggerimenti di rituali, non “sacre scritture”. Non
sentitevi mai legati a quelle parole. Infatti, molte Streghe usano i
raccoglitori ad anelli, rimescolando le pagine, aggiungendo o
eliminando informazioni dal loro Libro delle Ombre a piacere.
È
una buona idea copiare a mano i vostri incantesimi e rituali. Non
solo vi assicurate così di aver letto il libro completamente, ma vi
consente anche una lettura più facile a lume di candela. Idealmente
tutti i riti dovrebbero essere imparati a memoria (non c’è niente
che distragga di più di dover leggere o dare un’occhiata al
libro), o creati spontaneamente, ma se leggete i vostri riti,
assicurate che la vostra copia sia leggibile al tremolio della
fiammella.
La
Campana
La
campana è uno strumento rituale di incredibile antichità. Far
suonare una campana scatena vibrazioni che hanno potenti effetti, a
seconda del volume, del tono, e del materiale di costruzione.
La
campana è un simbolo femminile, e così è usata spesso per
invocare la Dea nei rituali. Si suona anche per allontanare gli
spiriti e gli incantesimi malvagi, per fermare le tempeste, o per
evocare energie buone. Messa in uno stipo o appesa sulla porta,
custodisce la casa. A volte si suonano le campane nei rituali per
segnarne le varie parti e per segnalare l’inizio o la fine di un
incantesimo.
Si
può usare qualsiasi tipo di campana.
Questi
sono alcuni strumenti usati nel rituale Wiccan. Lavorando con essi,
familiarizzando con i loro poteri, e riversando in essi la vostra
energia, potreste scoprire che il loro uso diventa una seconda
natura. Raccoglierli è un problema, ma può essere visto come un
test magico per la serietà del vostro interesse Wiccan.
Mentre
raccogliete ogni strumento, potete prepararlo per il rituale. Se è
antico, dovrebbe essere privato di tutte le sue associazioni
energetiche; non sapete chi ha posseduto l’oggetto, o per cosa è
stato impiegato.
Per
cominciare questo processo, ripulite fisicamente l’oggetto, usando
il metodo appropriato. Quando l’oggetto è pulito ed asciutto,
seppellitelo (nella terra o in un vaso di sale o sabbia) per alcuni
giorni, lasciando che l’energia si disperda. Un metodo alternativo
consiste nell’immergere l’oggetto nel sale, nel fiume o in un
lago, o anche nella vostra vasca da bagno, dopo aver purificato
l’acqua aggiungendo qualche pizzico di sale.
Non
rovinate un bel pezzo di legno bagnandolo; allo stesso modo, non
guastate le rifiniture di qualche altro oggetto mettendole a
contatto con il sale. Usate il metodo più appropriato per ogni
strumento.
Dopo
qualche giorno, riprendete l’oggetto, ripulitelo, e sarà pronto
per la magia. Se usate il metodo dell’acqua, lasciate immerso
l’oggetto per qualche ora, poi asciugatelo. Se lo desiderate,
potete ripetere fino a quando l’oggetto non sarà pulito,
rinfrescato e nuovo.
Ci
sono delle cerimonie di consacrazione per gli strumenti Wiccan nella
Sezione III, così come ci sono dei riti di preparazione nella
sezione del Grimorio Erboristico. Entrambe sono opzionali; fate come
vi suggerisce il vostro intuito.
5
La
Wicca ammette che ciò che noi percepiamo come la differenza tra il
fisico ed il non-fisico è dovuta alle nostre limitazioni di esseri
basati sulla materia. Alcuni degli strumenti usati nella pratica
religiosa sono decisamente non-fisici. I tre più efficaci sono la
musica, la danze, ed i gesti.
Queste
tecniche sono usate per accumulare potere, alterare la coscienza e
per unirsi con la Dea ed il Dio –per raggiungere l’estasi.
Questi strumenti fanno spesso parte del rituale, ed invero i riti più
efficaci e potenti, possono essere quelli che utilizzano
esclusivamente questi strumenti. (Si può trovare un rituale fatto
interamente di gesti nella Sezione III: Il Libro delle Ombre
degli Obelischi).
La
musica e la danza sono state le prime azioni magiche e religiose. I
nostri antenati probabilmente utilizzavano la magia dei gesti fatti
con le mani e delle posture del corpo prima che si sviluppasse
completamente la parola. Il semplice gesto di indicare ha ancora un
effetto emotivo molto potente, da un testimone che punta il dito
contro l’imputato additandolo come persona coinvolta in un
crimine, ad uno speranzoso partecipante di una audizione scelto tra
un mare di altri concorrenti.
La
prima musica probabilmente è stata la ritmica. Gli umani hanno
presto scoperto come suoni e ritmi gradevoli potessero essere
prodotti percotendo varie parti del corpo, specialmente le cosce ed
il petto.
Battere
le mani crea un suono chiaro e distinto, usato ancora da molti
Wiccan per rilasciare il potere personale durante i rituali magici.
In
seguito sono stati usati strumenti ritmici come i tamburi fatti con
i tronchi per produrre un suono più ricco. Alcune rocce schioccano
quando vengono percosse, e così nacque un altro tipo di strumento.
Canne, ossa, ed alcune conchiglie, producono un suono sibilante
quando sono soffiate correttamente. Alcuni sistemi sciamanici ancora
esistenti usano questi strumenti.
Rituali
meno intellettuali possono essere più efficaci proprio perché
scavalcano la mente conscia e parlano alla coscienza profonda, la
consapevolezza psichica. La musica e la danza ci coinvolgono
emotivamente nei riti Wiccan.
Il
pensiero di danzare, cantare, o fare musica imbarazza alcuni fra
noi. Questo è uno sviluppo naturale della nostra società sempre più
repressiva. Nella Wicca, tuttavia, la danza e la musica avvengono solo
di fronte agli Dei. Non vi state esibendo per una folla, così
non preoccupatevi di sbagliare una nota o di inciampare nei vostri
piedi. A Loro non importa, e nessuno dovrà mai sapere cosa
fate di fronte agli Dei nei vostri riti.
Anche
le persone meno portate alla musica possono battere due rocce
insieme, scuotere un sonaglio, battere le mani, o camminare in
circolo. Al giorno d’oggi, alcuni tra i più affermati e famosi
coven Wiccan utilizzano una semplice corsa circolare intorno
all’altare per accumulare potere. Tanto per fare una coreografia
rituale carina.
Ecco
alcune informazioni tradizionali riguardanti la danza, la musica ed
i gesti. Se le trovate interessanti, sentitevi liberi di
incorporarle nei vostri rituali Wiccan. Ma accettate un
suggerimento: se credete che i vostri rituali siano noiosi ed
insoddisfacenti, se non creano un legame con le divinità, il
problema può essere la mancanza di contenuto emotivo. La musica e
la danza possono produrre un vero coinvolgimento nei rituali e così
aprire la vostra consapevolezza alla Dea ed al Dio. Durante la magia
possono produrre un accesso più libero all’energia.
La
Musica
La
musica è semplicemente la ri-creazione dei suoni della natura. Il
vento fra gli alberi, il ruggito dell’oceano che si infrange
contro scogliere frastagliate, la pioggia battente, il crepitio di
un fuoco prodotto da un tuono, il verso degli uccelli ed il ruggito
degli animali sono alcuni degli “strumenti” che compongono la
musica della natura.
Gli
esseri umani hanno integrato da tempo la musica nei rituali
religiosi e magici grazie al suo potente effetto. Gli sciamani usano
un costante battito di tamburo per indurre la trance, e si può
usare un tamburo per controllare il ritmo di una danza magica.Ed
inoltre, la musica è stata celebrata al lungo perché in grado di
calmare gli animali feroci –ed anche gli umani.
Oggi
la musica può far parte delle attività Wiccan. Potreste
semplicemente scegliere dei pezzi appropriati, presi da fonti
classiche, etniche, folk o contemporanee, e farli suonare durante i
rituali. I Wiccan portati per la musica possono crearne prima,
durante o dopo il rituale.
I
miei rituali più soddisfacenti e vividi spesso comprendono la
musica. Mi ricordo che un giorno nascosi un piccolo registratore a
cassetta dietro un albero alle Laguna Mountains. Stranamente, non si
è intromessa della musica su quell’ambiente di fiori, pini
troneggianti ed antiche querce, ma ha elevato il mio rituale
solitario.
Se
sapete suonare bene uno strumento, usatelo nei vostri rituali. Un
flauto, un violino, un piffero, una chitarra, un’arpa folk, ed
altri piccoli strumenti possono essere facilmente introdotti nei
rituali, come anche i tamburi, sonagli, campane, o anche bicchieri
d’acqua con un coltello per batterli. Altri strumenti meno
maneggevoli possono essere registrati e fatti suonare in cassetta
durante il rituale.
Questi
intermezzi musicali possono essere usati direttamente prima
del rito per preparare lo stato d’animo; durante come
offerta alla Dea ed al Dio o per convogliare l’energia; e dopo
per pura celebrazione e gioia. Alcuni Wiccan compongono canzoni che
in realtà sono un rito, e racchiudono qualsiasi cosa, dalla
creazione dello spazio sacro, all’invocazione delle Divinità, al
ringraziamento per la loro presenza. La magia musicale è veramente
ciò che decidete di creare.
Quattro
tipi distinti di strumenti hanno poteri specifici. Il tamburo, il
sonaglio, lo xilofono, e tutti gli strumenti a percussione (tranne
il sistro) sono governati dall’elemento della Terra. Perciò,
questi strumenti possono essere usati per invocare fertilità,
portare denaro, trovare un lavoro, e così via. Possono anche essere
usati per invocare la Dea nei rituali o per “tambureggiare”
l’energia da mandare alla Terra.
Il
flauto, il piffero, e tutti gli strumenti a fiato sono sotto il
dominio dell’Aria, l’elemento intellettuale, e così
possono essere usati per aumentare i poteri mentali o le capacità
di visualizzazione, per scoprire conoscenza o saggezza antica, per
migliorare le abilità psichiche e per invocare il Dio.
Il
Fuoco governa gli strumenti a corde come la lira, l’arpa
(normale o folk), chitarra, mandolino, ukulele, e così via. Questi
strumenti possono essere usati in incantesimi o riti riguardanti la
sessualità, la salute, e le energie fisiche, la passione e la forza
di volontà, il cambiamento, l’evoluzione, il coraggio, e la
distruzione di abitudini nocive.
Sono
anche strumenti eccellenti da usarsi prima dei rituali per
purificare l’area in questione, ed anche in celebrante. Suonate
una canzone in particolare, cantate con lo strumento, o
semplicemente suonate in giro per l’area in senso orario finché
il posto non risuona della vostra vibrazione. Gli strumenti a corda
possono anche essere usati per invocare il Dio.
I
metalli risonanti come i cimbali, il sistro, le campane ed i gong,
sono simbolici dell’elemento dell’Acqua. Dato che
l’acqua racchiude la guarigione, la fertilità, l’amicizia, i
poteri psichici, l’amore spirituale, la bellezza, la compassione,
la felicità ed altre energie similari, si possono impiegare
campane, gong o cimbali in incantesimi e riti di questo tipo. Il
sistro di Iside ci ricorda che i metalli risonanti invocano la Dea.
Gli
incantesimi musicali (al contrario di quelli puramente verbali)
possono essere semplici ed efficaci. Avete bisogno di denaro? Sedete
tranquilli vestiti di verde, e battete lentamente un tamburo,
visualizzando voi stessi straripanti di banconote mentre invocate la
Dea nel suo aspetto della portatrice di abbondanza.
Se
siete depressi, trovate una campana con un suono piacevole, e fatela
rintoccare in modo rituale, sentendo come le vibrazioni del suono vi
ripuliscono dalla depressione e sollevano il vostro spirito. Oppure,
indossate una campanella.
Quando
avete paura, suonate una chitarra, o ascoltatene una registrata,
mentre visualizzate voi stessi sicuri e coraggiosi. Invocate il Dio
nel suo aspetto Cornuto, aggressivo e protettivo.
Il
canto, una combinazione di parole e musica, può essere prontamente
integrato nel rituale Wiccan. Alcuni Wiccan preparano canti ed
invocazioni in musica, oppure cantano come prevede il rituale.
Molti
Wiccan non seguono mai l’argomento della magia musicale e
finiscono per suonare delle musiche già registrate in sottofondo ai
loro rituali. Questo va bene, ma la musica creata da sé (per quanto
semplice possa essere) integrata nei vostri rituali può essere
molto più efficace, finché quel pezzo continua a piacervi.
Oggi
sono disponibili numerose cassette Wiccan e Pagane già registrate.
Sebbene la qualità sia molto variabile, vale la pena ordinarne
qualcuna per posta. Alcune canzoni possono essere usate nei rituali,
ma la maggior parte va meglio quando ci si prepara per il rituale, o
dopo, quando ci si rilassa.
Una
musica appropriata incorporata nei rituali può migliorare di molto
l’esperienza Wiccan.
La
Danza
La
danza certamente è una pratica rituale antica. È anche un atto
magico, perché il movimento fisico rilascia energia dal corpo, la
stessa energia usata nella magia. Il “segreto” è stato scoperto
molto tempo fa, e così la danza è stata incorporata nella magia e
nei rituali per accumulare energia, alterare la coscienza, o
semplicemente per onorare la Dea ed il Dio con esecuzioni rituali.
Le
danze di gruppo, come la danza della spirale, spesso si eseguono nei
lavori di coven. Nel lavoro individuale, tuttavia, non siete legati
da alcuna tradizione o coreografia. Sentitevi liberi di muovervi in
qualsiasi modo voi vogliate, non importa quanto infantile o
“selvaggio” vi sembri.
Nella
magia, molti Wiccan eseguono un piccolo incantesimo, o una
manipolazione rituale di qualche tipo (inscrivere rune, legare nodi,
tracciare disegni nella sabbia o nelle erbe sbriciolate, cantare
nomi di divinità) e poi eseguono la vera magia: richiamare ed
incanalare l’energia magica. Spesso si muovono in un movimento
circolare in senso orario sempre più veloce attorno all’altare, o
da soli, o con il coven, guardando le candele che luccicano
sull’altare, annusando l’incenso, ricoprendosi di canti ed
intense visualizzazioni. Quando il praticante ha raggiunto il punto
del non ritorno, il momento esatto in cui il corpo non può più
richiamare ed incanalare altra energia, si rilascia il potere verso
lo scopo magico. Per fare ciò, alcuni Wiccan collassano al suolo,
segnalando la fine di quella che è stata chiamata in modo peculiare
“Danza”.
Si
usa la danza per accumulare energia ed anche per facilitare
l’armonizzazione con le Divinità della natura. Danzate come gli
animali selvaggi; come il torrente che scende giù per la montagna,
la fiamma che luccica da un albero colpito da un fulmine, i granelli
di sabbia che rimbalzano gli uni sugli altri nella tempesta, come i
fiori che schiudono la loro brillantezza in un pomeriggio d’estate
assolato. Mentre danzate, usando qualsiasi movimento voi vogliate,
apriteli alla Dea ed al Dio.
Pensate
per un momento ai Dervisci rotanti, alle danze Gitane incontaminate
dell’Europa, alla sensuale danza del ventre del Medio Oriente, ed
alla sacra hula delle Hawaii. La danza è una delle strade per la
Divinità.
I
Gesti
I
gesti sono le controparti silenziose delle parole. I gesti possono
migliorare i rituali Wiccan quando sono eseguiti assieme alle
invocazioni o alla danza, o possono essere usati da soli grazie al
loro vero personale. Puntare il dito (come detto sopra), l’uso
dell’indice e del medio aperti per creare una “V”, e la bella
mostra volgare del dito medio alzato, dimostrano la varietà di
messaggi che possono essere trasmessi dai gesti, così come il grado
delle nostre risposte emotive ad essi.
È
successo che la mia introduzione alla Wicca comprendesse alcuni di
questi antichi gesti. Nel 1971 ho visto alcune fotografie di gesti
protettivi magici come la mano figa [in italiano nel teso
originale N.d.T.] (la mano stretta a pugno, con il pollice che esce
tra l’indice ed il medio), e la mano cornuta [in italiano
nel testo originale N.d.T.], una “V” formata dall’indice e dal
mignolo tenuta verso il basso. Entrambi sono stati ampiamente usati
per allontanare il malocchio e le negatività, ed il secondo gesto
è usato nella Wicca, con le punte in alto, a rappresentare il Dio
nel suo aspetto Cornuto.
Pochi
giorni dopo, al mio primo anno di liceo, feci questi gesti ad una
ragazza che avevo appena conosciuto. Non c’era un motivo logico
per fare questo; mi sentivo di farli. Lei mi guardò, mi sorrise, e
mi chiese se fossi una Strega. Le dissi di no, ma che mi sarebbe
piaciuto esserlo: così lei cominciò ad insegnarmi.
Il
significato magico dei gesti è complesso, e deriva dal potere delle
mani. La mano può guarire o uccidere, accarezzare o pugnalare. È
un canale attraverso il quale si mandano le energie al corpo, o le
si ricevono da altri. Le nostre mani preparano gli altari magici,
afferrano bacchette ed athame, smorzano le fiamme delle candele al
termine dei riti magici.
Le
mani, come mezzo grazie al quale molti di noi si guadagnano da
vivere, simboleggiano il mondo fisico. Ma nelle loro cinque dita
giace il pentagramma, il simbolo magico protettivo supremo; la somma
dei quattro elementi uniti all’akasha, il potere spirituale
dell’universo.
Le
persone esperte possono usare le linee delle nostre mani per
connettersi alla coscienza profonda e rivelare alla mente conscia
cose che altrimenti avremmo difficoltà a conoscere. Il chiromante
non legge queste linee come strade su di una cartina; sono la chiave
per le nostre anime, un mandala in carne che ci rivela le nostre
profondità più interiori.
Le
mani all’inizio furono usate come strumento per contare. Si vedeva
che avevano le qualità ed i simbolismi sia maschili che femminili,
ed in tutto il mondo si usavano immagini di mani come amuleti.
I
gesti nei rituali Wiccan possono diventare facilmente una seconda
natura. Quando si invoca la Dea ed il Dio, si possono tenere le mani
sollevate con le dita aperte per ricevere il loro potere. Si può
invocare individualmente la Dea con la mano sinistra, il pollice e
l’indice tenuti in alto e piegati a semicerchio, mentre il resto
delle dita è raccolto nel palmo.
Invocare
la Dea
Questo
rappresenta la falce di Luna. Si invoca il Dio con l’indice ed il
medio della mano destra alzati, o con l’indice ed il mignolo
alzati, mentre il pollice tiene giù le altre dita, a rappresentare
le corna.
Si
possono evocare gli elementi con gesti individuali quando ci si
avvicina alle quattro direzioni: la mano piatta tenuta parallela al
pavimento per invocare la Terra a Nord; la mano alzata, con le dita
tutte aperte per invocare l’Aria ad Est; il pugno alzato a Sud per
invitare il Fuoco, e la mano a coppa ad Ovest per invocare
l’Acqua.
Due
gesti, insieme alle posture, sono stati usati a lungo per invocare
la Dea ed il Dio, ed hanno preso il loro nome. Si assume la
posizione della Dea mettendo i piedi separati fra loro di quasi un
metro sul pavimento, stendendo le mani con i palmi rivolti verso
l’alto, ed i gomiti leggermente piegati. Si può usare questa
posizione per invocare la Dea o per armonizzarsi con le sue energie.
La
posizione del Dio consiste nei piedi tenuti uniti sul pavimento, il
corpo dritto, e le braccia incrociate sul petto (di solito il destro
sul sinistro), e le mani strette a pugno. Talvolta si tengono in
pugno oggetti come la bacchetta ed il coltello magico (athame),
imitando la pratica dei faraoni dell’antico Egitto che tenevano in
mano un bastone ricurvo ed un flagello in una posizione simile
mentre arbitravano le dispute.
Nel
lavoro dei coven, la Gran Sacerdotessa ed il Gran Sacerdote spesso
assumono questa posizione quando invocano la Dea ed il Dio. Nel
lavoro solitario si possono usare per identificare l’aspetto della
Dea e del Dio dentro di noi, anche durante riti di invocazione
separati.
I
gesti si usano anche in magia. Ogni dito è collegato ad un pianeta
specifico ed anche ad una divinità antica. Dato che puntare un dito
è un atto magico e fa parte di molti incantesimi, si può scegliere
il dito a seconda del suo simbolismo..
Il
pollice è legato a Venere ed al pianeta Terra. Giove (sia il
pianeta che il Dio) governa l’indice. Il dito medio è governato
dal Dio e dal pianeta Saturno, l’anulare dal Sole e da Apollo, ed
il mignolo dal pianeta Mercurio e dal Dio che ad esso ha dato il
nome.
Molti
incantesimi prevedono il puntare con le dita di Giove e Saturno, di
solito ad un oggetto da caricare od imprimere di energia magica. Si
visualizza il potere mentre viaggia attraverso le dita fin
nell’oggetto.
Altri
gesti rituali usati nei riti Wiccan includono il “tagliare” i
pentagrammi ai quattro quarti, disegnandoli in aria con il coltello
magico, con la bacchetta, o con il dito indice. Questo si fa o per
scacciare, o per invocare i poteri elementari. Naturalmente si
esegue con la visualizzazione.
Si
può vedere la mano come il calderone, visto che può farsi a coppa
e contenere acqua; come un athame, visto che si usa per dirigere
l’energia magica, e come una bacchetta, visto che può anche
invocare.
I
gesti sono strumenti magici potenti come gli altri, e li possiamo
sempre portare con noi da usare quando servono.
6
Ho
definito i rituali come: “Una specifica forma di movimento,
manipolazione di oggetti o una serie di processi interiori designati
a produrre degli effetti desiderati” (vedi il Glossario). Nella
Wicca, i rituali sono cerimonie che celebrano e rafforzano la nostra
relazione con la Dea, il Dio e la Terra.
Questi
rituali non devono essere pianificati in anticipo, provati, o
tradizionali, e neanche devono aderire pedissequamente ad uno schema
o forma particolare. Di fatto, Wiccan con i quali ho parlato a
riguardo, concordano sul fatto che i rituali creati spontaneamente
possono essere i più potenti ed efficaci.
Un
rito Wiccan può consistere di un singolo celebrante che accende un
fuoco, canta nomi sacri, ed osserva il sorgere della Luna. Oppure può
comprendere dieci o più persone, alcune delle quali assumono vari
ruoli in una rievocazione mitica, o recitano lunghi versi in onore
degli Dei. Il rito può essere antico, o scritto di recente. La sua
forma esteriore non è importante finché non riesce a raggiungere
una consapevolezza delle divinità nei Wiccan.
Il
rituale Wiccan di solito avviene nelle notti di Luna Piena e negli
otto Giorni del Potere, le vecchie feste agricole stagionali
dell’Europa. I rituali di solito sono di natura spirituale ma
possono anche includere dei lavori magici.
Nella
Sezione III troverete un libro di rituali completo, Il Libro
delle Ombre degli Obelischi. La maniera migliore di apprendere
la Wicca è di praticarla; così con il passar del tempo, eseguendo
rituali come quelli in questo libro o quelli che scriverete da soli,
vi farete un’idea della vera natura della Wicca.
Molte
persone dicono di voler praticare la Wicca, ma poi si tirano
indietro e si dicono che non possono osservare il rituale della Luna
Piena perché non hanno un insegnante, non sono iniziati, o non
sanno cosa fare. Sono solo scuse. Se siete interessati a praticare
la Wicca, fatelo e basta.
Per
il Wiccan solitario, la creazione di nuovi rituali può essere una
pratica eccitante. Potreste passare tutta la notte con testi di
riferimento, mettendo insieme pezzi di rituali ed invocazioni, o
semplicemente lasciando che lo spirito del momento e la saggezza
delle Divinità vi riempiano con l’ispirazione. Non importa come
sono creati, tutti i rituali dovrebbero essere fatti per gioia, non
per obbligo.
Se
desiderate, fate coincidere i vostri riti con le stagioni, le
festività Pagane, e le fasi della Luna. (Per altre informazioni
sull’argomento, vedete il Capitolo Otto: I Giorni del Potere). Se
vi sentite particolarmente attratti da altri calendari sacri,
sentitevi liberi di adattarli. Ci sono stati adattamenti molto ben
riusciti con Wiccan che utilizzano sistemi egizi, nativi-americani,
hawaiani, babilonesi, ed altri sistemi magico-religiosi. Anche se la
maggior parte della Wicca è stata, fino a poco tempo fa,
principalmente basata sul sistema europeo e britannico, questo non
ci deve limitare. Come Wiccan solitari noi siamo liberi di fare ciò
che ci pare. Se i rituali funzionano e ci piacciono, perché
preoccuparci?
Nel
capitolo Tredici sono incluse delle istruzioni su come costruire i
vostri rituali, ma qui sono appropriate alcune parole sulla
preparazione dei rituali.
Prima
di tutto, accertatevi di non essere interrotti durante il vostro
rito religioso (o magico). Se siete in casa dite alla vostra
famiglia che sarete occupati e che non dovete essere disturbati. Se
siete soli staccate il telefono, chiudete la porta e tirate le
tapparelle, se volete. È meglio assicurarsi di essere soli e non
disturbati per un po’.
In
genere segue un bagno rituale. Per un po’ di tempo quasi non
riuscivo a cominciare un rito senza darmi una piccola sciacquata.
Questo è in parte psicologico: se vi sentite puliti e rinfrescati
dalle preoccupazioni della giornata, vi sentirete a vostro agio a
contattare la Dea ed il Dio.
La
purificazione rituale è una caratteristica comune a molte
religioni. Nella Wicca, noi vediamo l’acqua come una sostanza
purificatrice che ci libera dalle vibrazioni disturbatrici delle
tensioni quotidiane e ci consente di presentarcisi fronte alle
Divinità con purezza di corpo, oltre che purezza di pensieri,
Ad
un livello più profondo, l’immersione in acqua ci collega con i
nostri ricordi più ancestrali. Farsi un bagno in una vasca di acqua
fredda e salata è simile a fare una passeggiata tra le onde del
sempre accogliente oceano, il dominio della Dea. Ci prepara
spiritualmente e fisicamente (vi siete mai sentiti diversi in
vasca?) per l’esperienza in arrivo.
Spesso
il bagno diventa un rituale vero e proprio. Si possono bruciare
candele ed anche incenso nella stanza. Si possono aggiungere olii
aromatici e sacchetti di erbe all’acqua. Il mio sacchetto da bagno
purificatore preferito consiste di parti uguali di rosmarino,
finocchio, lavanda, basilico, timo, issopo, verbena, menta, con un
pizzico di radice di valeriana triturata. (Questa formula deriva
dalla Chiave di Salomone.) Mettete questo in un pezzo di
stoffa, legate insieme le estremità per racchiudere dentro le erbe,
e mettetelo nella vasca.
I
rituali all’aperto vicino all’oceano o a laghi e fiumi possono
cominciare con una breve nuotata. Naturalmente, non è possibile
fare un bagno prima di un rituale spontaneo. Comunque alcuni mettono
in discussione la necessità assoluta di un bagno rituale. Se vi
sentite a vostro agio con il bagno, fatelo. Se non credete sia
necessario, allora non lo è.
Una
volta fatto il bagno, è ora di vestirsi per il rituale. Tra molti
Wiccan oggi (particolarmente quelli influenzati dagli scritti e
dagli ideali di Gerald Gardner, o dei sui studenti), la nudità è
lo stato consigliabile in cui invocare le divinità della natura.
Sicuramente è vero che è la condizione più naturale in cui il
corpo umano si possa trovare, ma la nudità rituale non è per
tutti. La Chiesa ha fatto tanto per instillare pensieri di vergogna
per quanto riguarda la figura umana svestita. Queste emozioni
distorte ed innaturali sopravvivono ancora oggi.
Si
danno molte ragioni per l’insistenza sulla nudità rituale.
Alcuni Wiccan affermano che il corpo vestito non può emettere
potere personale in maniera efficace come il corpo nudo, ma poi
comunque affermano che quando è necessario, i rituali fatti con i
vestiti eseguiti al chiuso sono efficaci come i rituali all’aperto
fatti nudi.
Se
è vestito, un Wiccan produce una magia efficace proprio come quella
prodotta da un Wiccan nudo. I vestiti non sono una barriera al
trasferimento di potere.
Una
spiegazione più convincente della nudità rituale Wiccan dice che
è usata per il suo valore simbolico: la nudità mentale,
spirituale, ed anche fisica di fronte alla Dea ed al Dio simboleggia
l’onestà e l’apertura di un Wiccan. La nudità rituale è stata
praticata in molte religioni antiche e si trova ancora oggi sparsa
in alcune zone del mondo, quindi non è veramente una novità,
tranne che per alcuni Occidentali.
Anche
se molti coven insistono sulla nudità rituale, non dovete
preoccuparvi di ciò. Come praticanti solitari la scelta è vostra.
Se non vi sentite a vostro agio con la nudità rituale, anche in
privato, non usatela. Ci sono molte opzioni.
Tra
molti Wiccan sono popolari dei vestiti speciali come toghe e
tabarri. Danno molte spiegazioni per l’uso delle toghe, una delle
quali è che infilarsi indumenti indossati solo per la magia
conferisce una atmosfera mistica a certi rituali, e modifica la
sposta consapevolezza verso le azioni che state per intraprendere,
promovendo quindi una coscienza rituale.
Si
usano anche i colori per le loro vibrazioni specifiche. La lista in
basso è un buon esempio per i colori delle toghe. Se fossi
particolarmente interessato ad una magia con le erbe, o se dovessi
eseguire un rituale per fermare la proliferazione degli impianti e
delle armi nucleari, potrei indossare una toga verde per aiutare ad
armonizzare il mio rituale con le energie della Terra. Le persone
industriose possono anche fabbricare o indossare toghe specifiche
per certi incantesimi o cicli di incantesimi, secondo la descrizione
data sotto.
Giallo
è un colore eccellente per chi pratica la divinazione.
Viola
è preferito da quelli che lavorano con il potere divino puro
(maghi) o che vogliono approfondire la loro consapevolezza
spirituale della Dea e del Dio.
Blu
è adatto per i guaritori e per quelli che lavorano con la loro
consapevolezza psichica o per quelli che vogliono armonizzarsi con
la Dea nel Suo aspetto oceanico.
Verde
dà forza a chi pratica erboristeria ed ecologia magica.
Marrone
viene indossato da chi si armonizza con gli animali o lancia
incantesimi per essi.
Bianco
simboleggia la purificazione e la spiritualità pura, ed è anche
perfetto per i rituali di meditazione e pulizia. Si indossa nelle
celebrazioni per la Luna Piena, o per armonizzarsi con la Dea.
Arancione
o Rosso questi colori per le toghe possono
essere indossati nei Sabbat, per i riti protettivi o quando ci si
armonizza con il Dio nel Suo fiero aspetto solare.
Nero
le toghe nere sono molto popolari. Contrariamente ai fraintendimenti
popolari, il nero non simboleggia il male. È l’assenza del
colore. È una tonalità protettiva e simboleggia la notte,
l’universo e la mancanza di falsità. Quando un Wiccan indossa una
toga nera, si veste con
l’oscurità dello spazio profondo –simbolicamente la fonte
suprema dell’energia divina.
Se
per voi è troppo complicato, fate una toga, o semplicemente
compratene una ed indossatela per ogni rituale.
Le
toghe vanno da quelle semplici tipo lenzuolo da bagno, a creazioni
complete di cappuccio e finiture sacerdotali, complete di ampie
maniche, garantite per andare a fuoco se le sventolate troppo vicine
alle candele. Alcuni Wiccan indossano toghe con cappucci, per
isolare le interferenze esterne e per controllare la stimolazione
sensoriale durante il rituale. Questa è una buona idea per la magia
o la meditazione, ma non per un rito religioso Wiccan, quando
dovremmo aprirci alla natura piuttosto che tagliare fuori la nostra
connessione con il mondo fisico.
Se
non volete vestirvi con questi abiti, non sapete cucire, o anche non
riuscite a trovare qualcuno che lo faccia per voi, indossate
semplicemente dei vestiti puliti di fibra naturale come cotone, lana
o seta.
Fino a quando vi sentirete a vostro agio con quello che indossate (o
non indossate), starete andando bene. Perché non sperimentare per
vedere ciò che “vi sta” meglio?
Scegliere
ed indossare gioielli rituali segue naturalmente la vestizione.
Molti Wiccan hanno collezioni di pezzi esotici con disegni religiosi
o magici. Anche in questo caso amuleti e talismani (strumenti fatti
apposta per allontanare o attirare forze) spesso sostituiscono i
gioielli rituali. Queste meraviglie come collane di ambra chiara e
scura, bracciali di argento o oro indossati ai polsi, corone
d’argento con falci di Luna, anelli di smeraldi e perle, anche
giarrettiere rituali con piccole fibbie di argento, spesso fanno
parte dei paramenti Wiccan.
Ma
non dovete per forza comprare o fabbricare queste stravaganze.
Mantenetevi sul semplice per ora. Se vi sentite a vostro agio
indossando uno o due pezzi di gioielleria durante il rituale, bene!
Scegliete disegni che comprendano falci di Luna, ankh, stelle a
cinque punte (pentagrammi), e così via. Molti distributori che
riforniscono per ordini postali vendono gioielleria legata
all’occulto. Se volete tenere questi articoli per indossarli
durante il rituale, bene. Molti lo fanno.
Spesso
mi chiedono se ho un portafortuna, un gioiello, un amuleto, o
qualche altro oggetto di potere che porto sempre addosso. Non ne ho.
Questa
risposta sorprende molte volte, ma fa parte della mia filosofia
magica. Se io stabilissi che un gioiello (un anello, un ciondolo,
una punta di quarzo, etc.) fosse un mio oggetto di potere, il mio
collegamento con gli Dei, l’assicurazione della mia buona fortuna,
mi sentirei distrutto se me lo rubassero, se lo perdessi, se non lo
ritrovassi, o se in ogni caso si allontanasse da me.
Potrei
dire che il potere magico lo ha abbandonato, che si trattava di una
cianfrusaglia magica, presa da esseri superiori, o che non sono più
consapevole come pensavo. Ma mi sentirei sempre distrutto.
Non
è saggio affidare le nostre speranze, i sogni e le energie ad
oggetti fisici. Questa è una limitazione, un prodotto diretto del
materialismo incoraggiato in noi per tutta la vita. È facile dire,
“non posso fare niente visto che ho perso il mio ciondolo di
lunaria fortunato.” È anche una tentazione dire, “Niente mi va
più bene da quando è sparito il mio anello del Dio Cornuto.”
Ciò
che non è facile vedere è che tutto il potere e la
fortuna di cui abbiamo bisogno è in noi stessi. Non è avvolta
in oggetti esterni a meno che noi non lo permettiamo. Se facciamo
così, ci siamo aperti alla perdita di quella parte del nostro
potere personale e della fortuna, cosa che non voglio fare
volontariamente.
Gli
oggetti di potere ed i gioielli rituali possono veramente ricordarci
della Dea e del Dio, ed essere simboli delle nostre abilità. Ma
credo che non dovremmo permettere ad essi di diventare qualcosa in
più di questo.
Eppure,
ho alcuni pezzi (un pentagramma d’argento, una immagine della Dea,
un ankh egiziano, un’esca hawaiana che simboleggia il Dio Maui)
che indosso talvolta durante i rituali. Indossare questi oggetti
innesca la mente e produce uno stato di coscienza necessario per un
rituale efficace.
Non
dico che non si dovrebbe dare potere agli oggetti: in realtà questo
è il modo con cui sono fatti i talismani e gli amuleti caricati con
la magia. Semplicemente preferisco non fare così con oggetti
personali e gioielli rituali.
Certi
oggetti naturali, come i cristalli di quarzo, sono indossati per
invitare le loro energie dentro di noi per produrre cambiamenti
specifici. Questo tipo di “oggetto di potere” è una buona
aggiunta alle energie personali –ma è pericoloso affidarsi esclusivamente
ad essi.
Se
indossare oggetti specifici vi mette in uno stato d’animo magico,
o se indossare una immagine della Dea o uno dei Suoi simboli sacri,
vi avvicina di più a Lei, bene.
La
vostra meta, tuttavia, dovrebbe essere forse la capacità di
armonizzarvi costantemente con il mondo nascosto attorno a noi e con
la realtà della Dea e del Dio, anche nel mezzo delle più avvilenti
e degradanti follie dell’esperienza umana.
Così
ora avete fatto il bagno, vi siete vestiti ed adornati, e siete
pronti per il rituale. Altre considerazioni? Si, una grossa –la
compagnia.
Volete
venerare gli Antichi Dei della Wicca privatamente, o con altre
persone? Se avete amici interessati potreste volerli invitare ad
unirsi a voi.
Altrimenti,
nessun problema. Il rituale solitario va bene quando si comincia sul
percorso Wiccan. La presenza di altre persone con le stesse idee è
meravigliosa, ma può anche inibirvi.
Ci
sono certi riti ai quali non possono essere presenti altre persone.
Un brillio inatteso della Luna Piena semi-nascosta dalle nuvole
richiama alcuni momenti di silenzio ed armonizzazione, una
invocazione, una meditazione. Ci sono certi rituali che si
condividono solo con la Dea ed il Dio. Le Divinità non si attengono
alle cerimonie; sono imprevedibili e sfuggenti come la Natura
stessa.
Se
volete radunarvi con amici per i vostri rituali, fatelo solo con
quelli che sono veramente in accordo con i vostri sentimenti
riguardo la Wicca. Pensieri sfuggenti ed improvvisi non faranno
nulla per spingere i vostri progressi nella Wicca.
Inoltre
attenti all’interesse d’amore –il ragazzo o la ragazza, il
marito o la moglie che si sono interessati solo perché siete
interessati anche voi. Possono essere sinceri, ma dopo un po’
capirete che la loro presenza non contribuisce ai rituali.
Ci
sono molti aspetti meravigliosi del lavoro in coven; li ho provati.
Molti fra i migliori Wiccan si trovano in un buon coven (ed i
peggiori in quelli cattivi), ma la maggior parte delle persone non
può contattare un coven. Possono anche non aver amici interessati a
praticare con loro. Questa è la ragione per cui ho scritto questo
libro per i praticanti solitari. Se desiderate, continuate a cercare
un insegnate o un coven con cui studiare mentre lavorate con questa
e con altre guide Wiccan. Se incontrerete qualcuno, riuscirete ad
avvicinarvi a questi con una conoscenza pratica della Wicca derivata
dalla vostra esperienza personale, piuttosto che un semplice
insegnamento di un libro.
Nonostante
l’enfasi posta sulle iniziazioni e sul lavoro di gruppo nella
stragrande maggioranza dei libri sulla Wicca, il Wiccan solitario
non dovrebbe essere visto come una seconda scelta rispetto
all’originale. Ci sono molti più singoli individui che venerano
gli Antichi oggi, rispetto ai membri dei coven, ed un numero
sorprendente di queste persone lavora da solo per scelta. Tranne che
per alcuni incontri di gruppo ai quali partecipo ogni anno, io sono
uno di loro.
Non
sentitevi mai inferiori perché non lavorate sotto la guida di un
insegnante o di un coven affermato. Non preoccupatevi di non essere
riconosciuti come veri Wiccan. Questi riconoscimenti sono importanti
solo agli occhi di quelli che li danno o li negano, altrimenti sono
senza significato.
Dovete
solo preoccuparvi di piacere a voi stessi e di sviluppare un
rapporto con la Dea e con il Dio. Sentitevi liberi di scrivere i
vostri rituali. Rompete le catene del rigido conformismo e l’idea
di “libri rivelati” da seguire pedissequamente. La Wicca è una
religione che si evolve. L’amore per la natura e per la Dea ed il
Dio sono il suo cuore, non una tradizione infinita di antichi riti.
Non
sto dicendo che la Wicca tradizionale sia sbagliata. Lungi da me
l’idea. Infatti ho ricevuto l’iniziazione a diverse tradizioni
Wiccan, ognuna con il proprio rituale di iniziazione, osservanze per
i Sabbat e gli Esbat (Vedi Capitolo Otto: I Giorni del Potere), nomi
per la Dea ed il Dio, leggende e tradizioni magiche. Ma dopo aver
ricevuto questi “segreti” sono giunto a comprendere che sono
tutti uguali, ed i segreti più grandi fra tutti sono a disposizione
per chiunque si prenda il tempo di vedere la natura come una
manifestazione della Dea e del Dio.
Ogni
tradizione (espressione) della Wicca, sia essa tramandata o eseguita
intuitivamente, è simile al petalo di un fiore. Nessun petalo
costituisce il tutto; tutti sono necessari per l’esistenza del
fiore. Il percorso solitario fa parte della Wicca proprio come tutti
gli altri.
7
Il
circolo, circolo magico o sfera, è un tempio ben definito, anche se
non si tratta di uno spazio fisico. In gran parte della Wicca oggi,
i rituali ed i lavori magici hanno luogo all’interno di questa
costruzione del potere personale.
Il
circolo magico ha origini antiche. Delle sue forme erano usate
nell’antica magia babilonese. Anche i maghi cerimoniali del
Medioevo e del Rinascimento li utilizzavano, così come varie tribù
di indiani d’America, anche se forse non per le stesse ragioni.
Ci
sono due tipi principali di circoli magici. Quelli usati dai maghi
cerimoniali di ieri (e di oggi) sono designati a proteggere il mago
dalle forze che evoca. Nella Wicca, si usa il circolo per creare uno
spazio sacro nel quale gli umani incontrano la Dea ed il Dio.
Nell’Europa
pre-Cristiana, molte feste religiose Pagane erano celebrate
all’aperto. Erano celebrazioni in onore del Sole, della Luna,
delle stelle e della fertilità della Terra. Gli obelischi, i
circoli di pietra, i boschetti sacri, e le venerati fonti d’Europa
sono ciò che resta di quei giorni antichi.
I
riti Pagani furono occultati quando la Chiesa appena diventata
potente li mise fuorilegge. I prati non conobbero più i suoni delle
voci che cantavano gli antichi nomi degli Dei del Sole, e la Luna
era sospesa nel cielo notturno senza adorazione.
I
Pagani cominciarono a coprire di segretezza i loro riti. Alcuni li
praticavano all’aperto solo sotto il mantello dell’oscurità.
Altri li portarono al chiuso.
Sfortunatamente,
la Wicca ha ereditato quest’ultima pratica. Per molti Wiccan, il
rituale all’aperto è una novità, un piacevole intermezzo a quei
rigidi riti tenuti in casa. Chiamo questa sindrome “Wicca da
salotto.” Sebbene molti Wiccan pratichino la loro religione al
chiuso, l’ideale sarebbe tenere i riti all’aperto, sotto il Sole
e la Luna, in posti selvaggi e solitari, lontani dalle
frequentazioni umane.
Questi
riti Wiccan oggi sono difficili da eseguire. I rituali Wiccan
tradizionali sono complessi e di solito richiedono un gran numero di
strumenti. Inoltre è difficile avere un po’ di privacy, e c’è
anche la paura di essere anche semplicemente visti. Perché questa
paura?
Ci
sono degli adulti altrimenti intelligenti e responsabili che
preferirebbero vederci morti piuttosto che praticare la nostra
religione. Questi “Cristiani”
sono pochi, ma sicuramente esistono, ed ancora oggi i Wiccan sono
sottoposti a molestie psicologiche da parte di chi fraintende la
loro religione.
Non
fatevi spaventare da questo. Si possono fare dei rituali
all’aperto, se modificati tanto da non richiamare la minima
attenzione. Indossare una toga nera col cappuccio, rimestare un
calderone, e sguainare coltelli in aria in un parco pubblico non è
il modo migliore per evitare attenzioni non richieste.
Nel
caso di rituali all’aperto in zone dove potreste essere visti, è
consigliabile un abbigliamento quotidiano. Si possono usare degli
oggetti, ma ricordate sempre che sono accessori, non cose
necessarie. Lasciateli pure a casa se credete che vi possano creare
problemi.
In
un viaggio a Maui nel 1987, mi svegliai all’alba e camminai sulla
spiaggia. Il Sole stava appena sorgendo dietro l’Halekala,
tingendo l’oceano di rosa e rosso. Girai lungo le sabbie coralline
fino ad un posto in cui l’acqua calda si frangeva contro le rocce
laviche.
Lì,
sistemai una piccola pietra nella sabbia, in onore delle antiche
divinità hawaiane. Sedendomi di fronte ad essa, mi aprii alla
presenza dell’akua (dei e dee) attorno a me. Dopo, feci
qualche passo nell’oceano, e lanciai una ghirlanda di plumeria
nell’acqua, offrendola a Hina, Pele, Laka, Kane, Lono, Kanaloa, ed
ai Loro simili.
Non
ho fatto lunghi discorsi, e non ho brandito oggetti per aria.
Eppure, le divinità erano lì, tutt’intorno, mentre le onde
schizzavano sulle mie gambe e l’alba irrompeva pienamente sopra
l’antico vulcano, toccando il mare con luce di smeraldo.
I
rituali all’aperto come questo possono essere mille volte più
efficaci proprio perché sono all’aperto, non in una stanza
piena di acciaio, plastica, e delle trappole della nostra era
tecnologica.
Quando
questo non è possibile (il clima è sicuramente un fattore), i
Wiccan trasformano il loro salotto e la camera da letto in luoghi di
potere. Fanno questo creando uno spazio sacro, un ambiente magico
nel quale le divinità sono accolte e celebrate, e nel quale i
Wiccan diventano nuovamente consapevoli degli aspetti della Dea e
del Dio interiori. Si può anche praticare la magia all’interno.
Questo spazio sacro è il circolo magico.
È
praticamente un prerequisito per il lavoro al chiuso. Il circolo
definisce l’area del rituale, trattiene il potere personale, isola
le energie che possono distrarre –in essenza, crea l’atmosfera
adatta per questi riti. Stare in piedi all’interno di un circolo,
guardando le candele che brillano sull’altare, annusando
l’incenso e cantando nomi antichi, è una meravigliosa esperienza
evocativa. Quando è formato e visualizzato correttamente, il
circolo magico adempie alla sua funzione di portarci più vicini
alla Dea ed al Dio.
Si
costruisce il circolo con il potere personale che si sente (e
visualizza) uscire fuori dal corpo, attraverso il coltello magico (athame)
nell’aria. Quando è completo, il circolo è una sfera di energia
che circonda l’intera area di lavoro. La parola circolo è un
termine improprio; in realtà si crea una sfera di energia.
Il circolo semplicemente segna l’anello dove la sfera tocca la
Terra (o il pavimento) e continua attraverso di esso dall’altra
parte.
Spesso
si mette qualche delimitazione sul terreno per indicare dove il
circolo interseca la Terra. Può essere una corda stesa in forma
vagamente circolare, un circolo tracciato con un gessetto, o degli
oggetti posti ad indicare i suoi confini. Possono essere fiori
(ideali per i riti primaverili ed estivi); pigne (feste invernali),
pietre o conchiglie; cristalli di quarzo, ed anche carte dei
tarocchi. Usate oggetti che solleticano la vostra immaginazione e
che sono a tema con il rituale (Vedete il Capitolo Tredici:
Costruzione del Rituale, per ulteriori informazioni sul circolo
magico.)
Il
circolo di solito è di nove piedi di diametro
[quasi tre metri, N.d.T.], anche se qualsiasi misura comoda va bene.
Spesso si segnano i punti cardinali con candele accese o con gli
oggetti rituali assegnati ad ogni punto.
A
Nord si può mettere un pentacolo, o una coppa con della terra o del
sale. Questo è il regno della Terra, l’elemento della stabilità,
della fertilità e del nutrimento che è il fondamento degli altri
tre.
Aree
Divine simboliche dell’Altare
Ad
Est si assegna l’incensiere con l’incenso fumante, casa
dell’elemento intellettuale, l’Aria. Si possono usare anche dei
fiori freschi o un bastoncino d’incenso. L’Aria è l’elemento
della mente, della comunicazione, del movimento, della divinazione,
e della spiritualità ascetica.
A
Sud, una candela spesso rappresenta il Fuoco, l’elemento della
trasformazione, della passione, del cambiamento, del successo, della
salute e della forza. Si possono usare anche una lampada ad olio o
un pezzo di roccia lavica.
Si
può mettere ad Ovest nel circolo una coppa o una tazza di acqua,
per rappresentare l’Acqua, l’ultimo dei quattro elementi.
L’Acqua è il regno delle emozioni, della mente psichica,
dell’amore, della guarigione, della bellezza, e della spiritualità
emotiva.
Di
nuovo, questi quattro oggetti si possono sistemare sull’altare,
facendo corrispondere la loro posizione alla direzione degli
attributi elementari.
Una
volta che è stato formato il circolo attorno alla zona di lavoro,
comincia il rituale. Durante il lavoro magico l’aria nel circolo
può diventare fastidiosamente calda e chiusa –la sentirete
veramente diversa da quella del mondo esterno, carica di energia e
viva di potere.
Il
circolo è un prodotto dell’energia, una costruzione palpabile che
può essere avvertita e sentita con un po’ di esperienza. Non è
solo un cerchio di fiori o di corda, ma una barriera solida, vitale.
Nel
pensiero Wiccan il circolo rappresenta la Dea, l’aspetto
spirituale della natura, la fertilità, l’infinito, l’eternità.
Inoltre simboleggia la Terra stessa.
L’altare,
che porta gli strumenti, si trova al centro del circolo. Può essere
fatto di qualsiasi materiale, anche se si preferisce il legno. Si
raccomanda particolarmente la quercia, per il suo potere e la sua
forza, come il salice, che è sacro alla Dea.
I
Wiccan non credono che la Dea ed il Dio risiedano nell’altare. È
un luogo di potere e magia, ma non è sacrosanto. Anche se di solito
si dispone e si smantella un altare per ogni rituale magico, alcuni
Wiccan hanno anche altari permanenti. Il vostro luogo sacro può
crescere in un altare di questo tipo.
L’altare
talvolta è tondo, per rappresentare la Dea e la spiritualità,
anche se altre volte può essere quadrato, a simboleggiare gli
elementi. Può essere non più di uno spazio sul terreno, una
scatola di cartone coperta con un panno, due tronchi di legno
bruciato con una tavola come base, un tavolino da caffè, un vecchio
tronco d’albero segato nella foresta, o una grande roccia piatta.
Durante i rituali all’aperto un fuoco può sostituire l’altare.
Si può usare un bastoncino di incenso per delimitare il circolo.
Gli strumenti usati sono i poteri della mente.
Gli
strumenti Wiccan di solito sono disposti sull’altare in uno schema
gradevole. In genere, l’altare si erige al centro del circolo,
rivolto verso il Nord. Il Nord è la direzione del potere. È
associato con la Terra, e poiché è la nostra casa, possiamo
sentirci più a nostro agio con questo allineamento. C’è da dire
anche che alcuni Wiccan mettono il loro altare ad Est, la direzione
in cui il Sole e la Luna sorgono.
La
metà sinistra dell’altare di solito è dedicata alla Dea. Gli
strumenti sacri a Lei vengono messi lì: la coppa, il pentacolo, la
campana, la sfera, il cristallo ed il calderone. Si può anche
mettere una immagine della Dea, e si può appoggiare una scopa al
lato sinistro dell’altare.
Se
non riuscite a trovare una immagine della Dea appropriata (o
semplicemente se non ne desiderate una), si può sostituire con una
candela verde, argentata, o bianca. Talvolta il calderone si mette
sul pavimento alla sinistra dell’altare, se è troppo grande per
starci sopra.
Sul
lato destro, l’attenzione va al Dio. Di solito si mette una
candela rossa, gialla, o dorata, o una figura appropriata, così
come l’incensiere, la bacchetta, l’athame (coltello magico), ed
il coltello con l’impugnatura bianca.
Si
possono mettere dei fiori al centro, forse in un vaso o in un
piccolo calderone. Ci sono però casi in cui l’incensiere spesso
si mette al centro, in modo che il suo fumo sia offerto sia alla Dea
che al Dio, ed il pentacolo si potrebbe mettere davanti
all’incensiere.
Alcuni
Wiccan seguono una disposizione di altare più primitiva ed
orientata alla natura. Per rappresentare la Dea,una pietra rotonda
(magari se la trovate con un buco al centro), una bambolina di
grano, o una conchiglia vanno bene. Pigne, pietre allungate, e
ghiande, possono essere usate per rappresentare il Dio. Usate la
vostra immaginazione nel preparare l’altare.
Se
state facendo un lavoro magico nel Circolo, tutti gli oggetti
necessari dovrebbero essere al suo interno prima di cominciare, o
sull’altare, o sotto. Non dimenticate mai i fiammiferi a portata
di mano, ed una coppetta per tenere quelli usati (è maleducazione
gettarli nell’incensiere o nel calderone).
candela
o simbolo per la dea
|
|
candela
o simbolo per il dio
|
|
incensiere
|
|
coppa
d'acqua
|
candela
rossa
|
coppa
di sale
|
coppa
|
pentacolo
|
incenso
|
bacchetta
|
calderone
o materiale per l'incantesiumo
|
coltello
|
campana
|
|
bolline
|
Disposizione
Suggerita per l’Altare
Anche
se noi possiamo disporre delle immagini della Dea e del Dio, non
siamo adoratori di idoli. Noi non crediamo che una certa statua o
una pila di rocce sia veramente la divinità raffigurata. E anche
se noi onoriamo la natura, non adoriamo gli alberi, o gli uccelli,
o le pietre. Semplicemente proviamo delizia nel vederli come
manifestazione delle forze creatrici universali –la Dea ed il
Dio.
L’altare
ed il circolo magico nel quale si trova, è una costruzione
personale e dovrebbe soddisfare voi. La mia prima insegnante
Wiccan disponeva degli altari elaborati, a seconda delle occasioni
–se non potevamo praticare all’aperto. Per un rituale di Luna
Piena, lei ricoprì l’altare con seta bianca, mise delle candele
bianche in portacandele di cristallo, aggiunse un calice
d’argento, rose bianche, ed un insetto polveroso dalle ali
innevate. Un incenso fatto di rose bianche, sandalo e gardenie si
spargeva per l’aria. L’altare luminoso diffondeva nella stanza
energie lunari. Il nostro rituale quella notte fu veramente da
ricordare.
Possano
i vostri essere lo stesso.
8
Nel
passato, quando le persone vivevano con la natura, il volgere
delle stagioni ed i cicli mensili della Luna avevano un profondo
impatto sulle cerimonie religiose. Poiché la Luna era vista come
un simbolo della Dea, si tenevano delle cerimonie di adorazione e
di magia al suo chiarore. Anche l’arrivo dell’inverno, i primi
segnali della primavera, la calda estate e l’avvento
dell’autunno, erano segnati da questi rituali.
I
Wiccan, eredi delle religioni popolari pre-Cristiane europee,
celebrano ancora la Luna Piena ed osservano i cambi delle
stagioni. Il calendario religioso Wiccan contiene 13 celebrazioni
della Luna Piena ed otto Sabbat, o giorni di potere.
Quattro
di questi giorni (o più propriamente notti) sono determinati dai
Solstizi e dagli Equinozi,
gli inizi astronomici delle stagioni. Le ricorrenze degli altri
quattro rituali si basano su antiche feste popolari (e, in un
certo modo, quelle dell’antico Vicino Oriente). I rituali danno
una struttura ed ordine all’anno Wiccan, ed inoltre ci ricordano
del ciclo infinito che continuerà a molto lungo anche quando noi
non ci saremo più.
Quattro
Sabbat –forse quelli che sono stati osservati più a lungo-
probabilmente erano associati all’agricoltura ed ai cicli di
gestazione degli animali. Sono Imbolc (2 febbraio), Beltane
(30 aprile), Lughnasadh (1 agosto) e Samhain (31
ottobre). Questi nomi sono celtici e sono abbastanza comuni tra i
Wiccan, anche se ne esistono molti altri.
Quando
una attenta osservazione dei cieli portò ad una conoscenza
pratica dell’anno astronomico, i Solstizi e gli Equinozi (circa
il 21 marzo, 21 giugno, 21 settembre, e 21 dicembre) furono
introdotti in questa struttura religiosa.
Chi
cominciò per primo ad adorare e ad accumulare le energie in quei
giorni? Non si può rispondere a questa domanda. Tuttavia, questi
giorni e queste notti sacre sono l’origine delle 21 festività
rituali Wiccan.
Molte
di queste sopravvivono ancora oggi sia in forma secolare che
religiosa. Celebrazioni del Primo Maggio, Halloween, il Giorno
della Marmotta ed anche il Ringraziamento, per citare alcune
popolari feste americane, sono tutti connessi ad antiche
celebrazioni Pagane. Inoltre, nella Chiesa Cattolica, sono state
mantenute delle versioni fortemente cristianizzate dei Sabbat.
I
Sabbat sono riti solari, che segnano la posizione del ciclo
annuale del Sole, e sono la metà dell’anno rituale Wiccan. Gli
Esbat sono le celebrazioni Wiccan per la Luna Piena. In quei
giorni ci incontriamo per adorare Colei che È. Non che i Wiccan
dimentichino il Dio durante gli Esbat –entrambi di solito sono
onorati in tutte le occasioni rituali.
Ci
sono dalle 12 alle 13 Lune Piene ogni anno, una ogni 28 giorni e
¼. La Luna è un simbolo della Dea, come pure una fonte di
energia. Così, dopo l’aspetto religioso degli Esbat, i Wiccan
spesso praticano la magia, attingendo alle grandi quantità di
energia che riteniamo esistano in quei giorni.
Alcuni
antichi festival Pagani, spogliati dalla dominazione della
Cristianità delle loro qualità un tempo sacre, sono degenerati.
Sembra che Samhain sia stato requisito dai produttori di dolciumi
negli Stati Uniti, mentre Yule è stato trasformato da uno dei più
sacri giorni Pagani ad un giorno di squallido consumismo. Anche le
successive eco della nascita del salvatore Cristiano sono a mala
pena udibili sopra il mormorio elettronico dei registratori di
cassa.
Ma
la antica magia rimane in questi giorni e notti, ed i Wiccan li
celebrano. I rituali variano di molto, ma sono tutti collegati
alla Dea ed al Dio, ed alla nostra casa, la Terra. Molti riti si
tengono di notte per motivi pratici, ma anche per conferire un
senso di mistero. I Sabbat, dato che sono orientati al Sole, si
celebrano più naturalmente a mezzogiorno, o al tramonto, ma oggi
questo è raro.
I
Sabbat ci raccontano una delle storie della Dea e del Dio, della
loro relazione, e dell’effetto che questa ha sulla fecondità
della Terra. Ci sono molte variazioni a questi miti, ma questa qui
è abbastanza comune, e comprende delle descrizioni basilari dei
Sabbat.
La
Dea dà alla luce un figlio, il Dio, a Yule (circa il 21
dicembre). Questo non è affatto un adattamento della Cristianità.
Il Solstizio d’Inverno è stato a lungo visto come un momento di
nascita divina. Si diceva che Mitra fosse nato in quel giorno. I
Cristiani lo hanno semplicemente adattato a loro uso nel
273 d.C.
Yule
è il momento della massima oscurità ed è il giorno più corto
dell’anno. I popoli antichi hanno notato questo fenomeno e
supplicavano le forze della natura di allungare i giorni ed
accorciare le notti. I Wiccan talvolta celebrano Yule poco prima
dell’alba, poi guardano il Sole sorgere come il finale migliore
per i loro sforzi.
Dato
che il Dio è anche il Sole, questo segna anche il momento
dell’anno in cui il Sole rinasce. Perciò i Wiccan accendono
fuochi o candele per dare il benvenuto al ritorno della luce del
Sole. La Dea, che dorme per tutto l’inverno del Suo travaglio,
si riposa dopo il parto.
Yule
è ciò che resta degli antichi rituali celebrati per affrettare
la fine dell’inverno ed i doni della primavera, quando il cibo
era di nuovo a disposizione in abbondanza.
Per
i Wiccan contemporanei è un monito del fatto che il prodotto
finale della morte è la rinascita, un pensiero confortante in
questi giorni di tensione. (Vedete il Capitolo Nove: La Spirale
della Rinascita.)
Imbolc
(2 febbraio) segna il recupero della Dea dopo aver dato alla luce
il Dio. I momenti di luce sempre più lunghi La risvegliano. Il
Dio è un fanciullo giovane e vigoroso, ma si avvertono i Suoi
poteri nelle giornate più lunghe. Il calore feconda la Terra (la
Dea), fa crescere germogliare i semi. E così si notano i primi
accenni della primavera.
Questo
è un Sabbat di purificazione dopo la vita rintanata
dell’inverno, attraverso i poteri di rinnovamento del Sole. È
anche una festa della luce e della fertilità, un tempo
caratterizzata in Europa da grandi fuochi, torce e falò di ogni
tipo. Il fuoco qui rappresenta la nostra illuminazione ed
ispirazione proprio come la luce ed il calore.
Imbolc
è anche conosciuto come la Festa delle Torce, Oimelc, Lupercalia,
la Festa di Pan, il Festival dei Bucaneve, La Festa della Luce
Crescente, il giorno di Brigida, e probabilmente con molti altri
nomi. Alcune donne Wiccan seguono l’antica usanza scandinava di
indossare corone di candele accese in testa, ma molte altre
persone portano candele durante le loro invocazioni.
Questo
è uno dei momenti tradizionali di iniziazione nei coven, e così
si possono eseguire rituali di auto-consacrazione, come quello
accennato nel Capitolo Dodici, o si possono anche rinnovare quelli
già fatti.
Ostara
(circa il 21 marzo), l’Equinozio di Primavera, conosciuto
anche come Primavera, Riti della Primavera, e Giorno di Eostra,
segna il primo autentico giorno di primavera. Le energie della
natura passano delicatamente dalla pigrizia dell’inverno alla
esuberante espansione primaverile. La Dea ricopre la Terra di
fertilità, irrompendo dal Suo sonno, mentre il Dio si sgranchisce
e passa alla maturità. Egli cammina per i verdi prati e si
delizia nell’abbondanza della Natura.
Durante
Ostara le ore del giorno e della notte sono uguali. La luce sta
superando l’oscurità; la Dea ed il Dio portano alla
riproduzione le creature selvatiche della Terra.
Questo
è un periodo di inizi, di azione, di incantesimi per seminare ciò
che sarà raccolto in futuro, e per prendersi cura dei giardini
rituali.
Beltane
(30 aprile) segna l’emergere del giovane Dio all’età adulta.
Risvegliato dalle energie all’opera nella Natura, Egli desidera
la Dea. Si innamorano, giacciono fra l’erba ed i boccioli, e si
uniscono. La Dea rimane incinta del Dio. I Wiccan celebrano il
simbolo della Sua fertilità con un rituale.
Beltane
(conosciuto anche come Giorno di Maggio) è stato a lungo
caratterizzato da feste e rituali. I pali di maggio, simboli
notevolmente fallici, erano il punto focale degli antichi rituali
nei villaggi inglesi. Molte persone si svegliavano all’alba per
raccogliere fiori e frasche verdi dai campi e dai giardini, e li
usavano per decorare il palo di maggio, le loro case, e loro
stessi.
I
fiori ed il verde simboleggiano la Dea; il palo di maggio il Dio.
Beltane segna il ritorno della vitalità, della passione e delle
speranze consumate.
I
pali di maggio talvolta sono usati dai Wiccan oggi durante i
rituali di Beltane, ma il calderone è il punto focale più comune
della cerimonia. Esso rappresenta, naturalmente, la Dea
–l’essenza della femminilità, la fine di tutti i desideri,
uguale, ma opposto al palo di maggio, che rappresenta il Dio.
La
Mezza Estate, il Solstizio d’Estate (circa il 21 giugno),
conosciuto anche come Litha, arriva quando i poteri della natura
raggiungono il loro punto più alto. La Terra trabocca della
fertilità della Dea e del Dio.
In
passato, si saltava oltre i falò per incoraggiare la fertilità,
la Purificazione, la salute e l’amore. Il fuoco ancora una volta
rappresenta il Sole, festeggiato in questo giorno con il maggior
numero di ore di luce.
La
Mezza Estate è un classico giorno per tutti i tipi di magie.
Lughnasadh
(1 agosto) è il giorno del primo raccolto, quando le piante della
primavera appassiscono, e rilasciano i loro frutti o i semi
affinché noi possiamo usarli ed anche per assicurare futuri
raccolti. In modo mistico, anche il Dio fa così, e perde la sua
forza, mentre il Sole sorge sempre più lontano a Sud ogni giorno,
e le notti si allungano. La Dea osserva con dolore e gioia, mentre
comprende che il Dio sta morendo, eppure vive dentro di Lei come
Suo figlio.
Lughnasadh,
conosciuto anche come Vigilia d’Agosto, Festa del Pane, Casa del
Raccolto e Lammas, non era necessariamente celebrato in questo
giorno. Originariamente coincideva con il primo giorno di
raccolto.
Con
il passare dell’estate, i Wiccan ricordano il suo calore ed i
suoi doni nel cibo che mangiamo. Ogni pasto è un atto di
armonizzazione con la natura, e ci ricorda che niente è costante
nell’universo.
Mabon
(circa il 21 settembre), l’Equinozio d’Autunno, è il
completamento del raccolto cominciato a Lughnasadh. Ancora una
volta notte e giorno sono uguali, bilanciate dal Dio che si
prepara a lasciare il Suo corpo fisico e comincia la grande
avventura nell’ignoto, verso il rinnovamento e la rinascita
della Dea.
La
natura declina, ritrae i suoi doni, si prepara per l’inverno e
per il suo periodo di riposo. La Dea sonnecchia con il Sole che si
indebolisce, anche se il fuoco brucia nel Suo ventre. Lei sente la
presenza del Dio anche mentre Egli svanisce.
A
Samhain (31 ottobre), i Wiccan si congedano dal Dio. Questo è un
addio temporaneo. Egli non è avvolto dall’oscurità eterna, ma
si prepara a rinascere dalla Dea a Yule.
Samhain,
conosciuto anche come Vigilia di Novembre, la Festa dei Morti, la
Festa delle Mele, ed Ognissanti, una volta indicava il tempo del
sacrificio. In alcuni luoghi era in momento in cui gli animali
venivano macellati per assicurasi il cibo per tutta la profondità
dell’inverno. Il Dio –identificato con gli animali- cadeva per
assicurare la continuazione della nostra esistenza.
Samhain
è un momento di riflessione, per guardarsi indietro nell’anno
trascorso, per venire a patti con l’unico fenomeno della vita
sul quale non abbiamo controllo –la morte.
I
Wiccan sentono che questa notte la separazione tra la realtà
fisica e quella spirituale è sottile. I Wiccan ricordano i loro
antenati e tutti quelli che sono andati prima.
Dopo
Samhain i Wiccan celebrano Yule, e così la ruota dell’anno è
completa.
Sicuramente
ci sono dei misteri sepolti qui. Perché il Dio è il figlio e poi
l’amante della Dea? Questo non è un incesto, è un simbolismo.
In questa storia agricola (uno dei molti miti Wiccan) la sempre
mutevole fertilità della Terra è rappresentata dalla Dea e dal
Dio. Questo mito parla dei misteri della nascita, della morte, e
della rinascita. Celebra gli aspetti meravigliosi e gli splendidi
effetti dell’amore, ed onora le donne che continuano la nostra
specie.
Inoltre
indica la vera e propria dipendenza che gli umani hanno nei
confronti della Terra, del Sole e della Luna, e degli effetti
delle stagioni nella nostra vita di tutti i giorni.
Per
le popolazioni agricole, la spinta maggiore di questo ciclo
mitologico è la produzione di cibo attraverso l’azione
reciproca tra la Dea ed il Dio. Il cibo –senza il quale noi
tutti moriremmo- è intimamente collegato alle divinità. Infatti,
i Wiccan vedono il cibo come un’altra manifestazione
dell’energia divina.
E
così, osservando i Sabbat, i Wiccan si armonizzano con la Terra e
le sue divinità. Riaffermano le loro radici con la Terra. Anche
eseguire rituali nelle notti di luna piena rafforza la loro
connessione in particolare con la Dea.
Il
Wiccan saggio celebra i Sabbat e gli Esbat, perché sono momenti
di potere reale ed anche simbolico. Onorarli in qualche modo
–forse con riti simili a quelli suggeriti nel Libro delle
Ombre degli Obelischi- è parte integrante della Wicca.
9
Sembra
che la reincarnazione sia uno degli argomenti spirituali più
controversi dei nostri tempi. Sono pubblicati centinaia di libri
sull’argomento come se il mondo Occidentale avesse scoperto solo
recentemente questa antica dottrina.
La
reincarnazione è una delle più preziose lezioni della Wicca. La
conoscenza secondo cui questa vita non è che una fra molte, che
quando il nostro corpo fisico muore noi non cessiamo di esistere
ma rinasciamo in un altro corpo, risponde a molte domande, ma ne
solleva altre.
Perché?
Perché ci reincarniamo? In comune a molte altre religioni, la
Wicca insegna che la reincarnazione è lo strumento attraverso il
quale le nostre anime si perfezionano. Una vita non è sufficiente
per raggiungere questa meta; perciò la coscienza (anima) rinasce
molte volte, ed ogni vita comprende una serie diversa di lezioni,
finché non si raggiunge la perfezione.
Nessuno
può dire quante vite servono prima che si arrivi a ciò. Noi
siamo umani, ed è facile cadere in comportamenti non-evolutivi.
Avidità, rabbia, gelosia, ossessione, e tutte le nostre emozioni
negative, inibiscono la nostra crescita.
Nella
Wicca, noi cerchiamo di rafforzare il corpo, la mente e l’anima.
Certamente viviamo delle vite terrene piene e produttive, ma
cerchiamo di fare ciò senza far male a nessuno, l’antitesi
della competizione, dell’intimidazione, e del cercare di essere
i numeri uno.
L’anima
è senza età, senza sesso, non-fisica, possiede la scintilla
divina della Dea e del Dio. Ogni manifestazione dell’anima (ad
es. ogni corpo che abita sulla Terra) è diversa. Non ci sono due
corpi o due vite uguali. Se così fosse l’anima ristagnerebbe.
Il sesso, la razza, il luogo di nascita, la condizione economica,
ed ogni altra caratteristica individuale di un’anima è
determinata dalle sue azioni nelle vite passate, e dalle lezioni
necessarie al presente.
Questo
è di fondamentale importanza per il pensiero Wiccan: noi
decidiamo il percorso delle nostre vite. Non c’è un dio, o una
maledizione, o una misteriosa forza del fato alla quale possiamo
dare la responsabilità delle prove che affrontiamo nella vita.
Noi decidiamo quello che dobbiamo imparare per evolverci, ed
allora, si spera, durante la reincarnazione, andare avanti e
progredire. Altrimenti, regrediamo nell’oscurità.
Per
aiutarci ad apprendere le lezioni di ciascuna vita, esiste un
fenomeno che è stato chiamato karma. Il karma spesso è
frainteso. Non è un sistema di ricompense e punizioni, ma un
fenomeno che guida le nostre anime verso azioni evolutive. Così,
se una persona compie azioni negative, gli ritorneranno indietro
azioni negative. Il bene porta il bene. Con questo ben in mente,
ci sono poche ragioni per comportarsi male.
Karma
significa azione, ed ecco come funziona. È uno strumento, non una
punizione. Non c’è modo di “spazzar via” il karma, e
comunque non tutti gli eventi apparentemente orribili delle nostre
vite sono un prodotto del karma.
Noi
impariamo dal karma solo quando ne siamo consapevoli. Molti
guardano alle loro vite passate per scoprire i loro errori, per
scoprire i problemi che impediscono di progredire in questa vita.
In questo caso delle tecniche di trance e meditazione possono
aiutare, ma la vera conoscenza di sé è il metodo migliore
per raggiungere questo scopo.
La
regressione nelle vite passate può essere pericolosa, perché
c’è molta auto-delusione. Non posso dirvi quante Cleopatra, Re
Artù, Mago Merlino, Maria, Nefertari, ed altri personaggi famosi
del passato ho incontrato a passeggio in jeans e scarpe da
ginnastica. La nostra mente conscia, cercando le incarnazioni
passate, si aggrappa facilmente a questi ideali romantici.
Se
questo diventa un problema, se non volete conoscere le vostre vite
passate, o non avete i mezzi per scoprirle, guardate a questa
vita. Potete imparare tutte le cose importanti sulle vostre vite
passate osservando questa. Se avete eliminato i problemi nelle
precedenti esistenze, non sono più una preoccupazione per voi
oggi. Se non lo avete fatto, riappariranno gli stessi problemi,
così guardate questa vita.
Di
notte, studiate ciò che fate di giorno, notando sia le azioni
positive ed utili, ed anche i vostri pensieri, sia quelle
negative. Poi guardate alla settimana scorsa, all’anno scorso,
agli ultimi dieci anni. Prendete come riferimento diari, quaderni,
o vecchie lettere se ne avete conservati per rinfrescarvi la
memoria. Fate continuamente gli stessi sbagli? Se è così,
giurate di non ripeterli mai più in un rituale creato da voi.
Al
vostro altare, potete scrivere questi errori su di un pezzo di
carta. Le vostre risposte possono comprendere emozioni negative,
paura, indulgenza senza bilancio, il lasciare che gli altri
controllino la vostra vita, ossessioni infinite d’amore per
uomini o donne indifferenti ai vostri sentimenti. Mentre lo
scrivete, visualizzate voi stessi mentre fate queste cose nel
passato, non nel presente.
Poi,
accendete una candela rossa. Portate il pezzo di carta verso la
fiamma e gettatelo in un calderone, o in un altro contenitore a
prova di calore. Gridate o urlate –o semplicemente affermate voi
stessi- dicendo che queste azioni del passato non fanno più parte
di voi. Visualizzate la vostra vita futura senza questi
comportamenti dannosi, limitanti, inibitori. Ripetete
l’incantesimo se necessario, forse in notti di Luna calante, per
finalizzare la distruzione di questi aspetti negativi delle vostre
vite.
Se
ritualizzate la vostra determinazione a progredire in questa vita,
il vostro giuramento vibrerà con forza. Quando sarete tentati di
ricadere nei vostri modi di pensiero o di azione vecchi e
negativi, richiamate il rituale e sconfiggete il bisogno con il
suo potere.
Cosa
accade dopo la morte? Solo il corpo muore. L’anima continua a
vivere. Alcuni Wiccan dicono che essa viaggia verso un regno
conosciuto con vari nomi, come Terra delle Fate, Terra Splendente,
e Terra della Giovinezza.
Questo regno non è né in cielo, né sottoterra. Semplicemente è
–una realtà non-fisica molto meno densa della nostra. Alcune
tradizioni Wiccan la descrivono come una terra dove è sempre
estate, con prati coperti d’erba e dolci fiumi di fiori, forse
la Terra prima dell’avvento degli umani. Altri la vedono
vagamente come un regno senza forme, dove vortici di energia
coesistono con le energie più grandi di tutte –la Dea ed il Dio
nella loro identità celestiale.
Si
dice che l’anima passi in rassegna le vite passate, forse
attraverso qualche modo misterioso con le divinità. Questo non è
un giudizio, il dover pesare la propria anima, ma una rassegna di
incarnazione. Si portano alla luce le lezioni apprese o ignorate.
Dopo
il momento giusto, quando le condizioni sulla Terra sono corrette,
l’anima si reincarna e la vita ricomincia.
La
domanda finale –cosa avviene dopo l’ultima incarnazione?
Gli
insegnamenti Wiccan sono sempre stati vaghi a proposito.
Principalmente, i Wiccan dicono che dopo il risveglio dalla
spirale della vita, della morte e della rinascita, quelle anime
che hanno raggiunto la perfezione, si allontanano per sempre da
questo ciclo e si fondono con la Dea ed il Dio. Niente mai è
perduto. Le energie che risiedono nella nostra anima ritornano
alla fonte divina dalla quale sono state emanate in origine.
Vista
l’accettazione dell’idea di reincarnazione, i Wiccan non
temono la morte come il tuffo finale nell’oblio, con i giorni di
vita sulla Terra definitivamente dietro di loro. È vista come la
porta della nascita. Così le nostre stesse vite sono
simbolicamente connesse con i cicli infiniti delle stagioni che
danno forma al nostro pianeta.
Non
cercate di forzarvi a credere nella reincarnazione. La conoscenza
è molto superiore alla credenza, perché la credenza è il
sentiero di chi non è informato. Non è saggio accettare dottrine
importanti come la reincarnazione senza una buona quantità di
studi per vedere se vi dice qualcosa.
Inoltre,
anche se ci possono essere forti connessioni con le persone amate,
state attenti all’idea delle anime gemelle, per es. persone che
avete amato in altre vite e siete destinati ad amare di nuovo.
Anche se i vostri sentimenti sono sinceri, e ci credete veramente,
non sempre sono basati sui fatti. Nel corso della vostra vita
potreste incontrare cinque o sei altre persone con le quali
sentite lo stesso legame, nonostante il vostro attuale
coinvolgimento. Possono essere tutte anime gemelle?
Una
delle difficoltà di questo concetto è che siamo tutti
inestricabilmente legati alle anime di altre persone, se
continuiamo ad incarnarci con loro, non impareremo assolutamente
niente. Perciò, dire di aver trovato la vostra anima gemella è
abbastanza simile a dire di non stare progredendo nella spirale
della reincarnazione.
Un
giorno potrete sapere, e non credere, che la reincarnazione
è vera come una pianta che germoglia, fiorisce, rilascia i semi,
appassisce e crea una nuova pianta a sua immagine. La
reincarnazione è stata probabilmente intuita per prima dai popoli
antichi che osservavano la natura.
Fino
a quando non avrete deciso per voi, potreste voler rifletterci su,
e valutare la dottrina della reincarnazione.
10
Molte
religioni sciamane e magiche utilizzano una specie di cerimonia di
iniziazione per mezzo della quale un estraneo diventa un membro
riconosciuto di quella religione, società, gruppo o coven. Questi
riti inoltre segnano la nuova direzione che sta prendendo la vita
dell’iniziato.
È
stato fatto tanto, sia pubblicamente che privatamente, sulle
iniziazioni Wiccan. Ogni tradizione Wiccan usa le proprie
cerimonie di iniziazione, che possono essere riconosciute o meno
da altri Wiccan. Su di un punto, tuttavia, concordano molti
iniziati: una persona può essere Wiccan solo se ha ricevuto
questa iniziazione.
Questo
porta una domanda interessante: Chi ha iniziato il primo Wiccan?
Molte
cerimonie di iniziazione non sono altro che riti che segnano
l’accettazione di una persona in un coven, e la sua
consacrazione alla Dea ed al Dio. Talvolta inoltre si “passa il
potere” tra l’iniziante ed il neofita.
Per
chi non è Wiccan l’iniziazione potrebbe sembrare un rito di
conversione. Non è questo il caso. La Wicca non ha bisogno di
questi riti. Noi non condanniamo le divinità con le quali eravamo
in armonia prima di praticare la Wicca, e non dobbiamo comunque
voltare loro le spalle.
La
cerimonia di iniziazione (o cerimonie, visto che in molti gruppi
si eseguono tre riti in successione) è considerata di
fondamentale importanza per quei gruppi Wiccan che ancora
praticano la segretezza rituale. Di sicuro chiunque entri in un
gruppo del genere dovrebbe passare l’iniziazione, parte della
quale consiste nel giurare di non rivelare mai i loro segreti.
Questo ha senso, ed è parte delle iniziazioni di molti coven.
Molte
persone mi hanno detto che cercano disperatamente di ottenere una
iniziazione Wiccan. Sembrano credere che non si possa praticare la
Wicca senza questo bollino di approvazione. Se siete arrivati a
leggere fino a questo punto, sapete che non è questo il caso.
La
Wicca è stata, fino agli ultimi dieci anni o circa, una religione
chiusa, ma non di più. Le componenti interne della Wicca sono
disponibili a chiunque sappia leggere ed abbia lo spirito giusto
per capire questo materiale. I soli segreti della Wicca sono le
forme rituali individuali, gli incantesimi, i nomi delle divinità,
e così via.
Questo
non vi deve preoccupare. Per ogni rituale segreto Wiccan, o nome
di Dea, ce ne sono decine (se non centinaia) di altri resi
pubblici e subito disponibili. Al momento attuale, sono
disponibili più informazioni sulla Wicca che mai. Mentre prima
poteva essere una religione segreta, oggi la Wicca è una
religione con pochi segreti.
Eppure,
molti si aggrappano all’idea della necessità di una
iniziazione, probabilmente pensando che con questo atto magico
saranno garantiti loro i segreti dell’universo e poteri
mai visti. Per peggiorare le cose, alcuni Wiccan
particolarmente ristretti di idee dicono che la Dea ed il Dio non
ascoltano chiunque non sia il membro di un coven con tanto di
athame. Molti aspiranti Wiccan ci credono.
Non
funziona così.
La
vera iniziazione non è un rito eseguito da un essere umano
sull’altro. Anche se accettate il concetto secondo il quale
l’iniziante è infuso di divinità durante l’iniziazione, è
pur sempre un rituale.
L’iniziazione
è un processo, graduale o istantaneo, dell’armonizzazione di un
individuo con la Dea ed il Dio. Molti Wiccan ammettono prontamente
che il rituale di iniziazione è solo una forma esteriore. La vera
iniziazione spesso avverrà settimane o mesi dopo, o prima, del
rituale fisico.
Visto
che è così, la “vera” iniziazione Wiccan può aver luogo
anni prima che lo studente contatti un coven Wiccan o un
insegnante. Questa iniziazione è meno efficace o genuina perché
la persona non è passata sotto un rituale formale per mano di un
altro essere umano? Naturalmente no.
State
tranquilli, è abbastanza possibile provare una vera iniziazione
Wiccan senza neanche incontrare un’altra anima che abbia a che
fare con questa religione.
Potreste anche non esserne consapevoli. La vostra vita può
cambiare gradualmente il suo punto focale fino a quando non fate
caso al fatto che notate gli uccelli e le nuvole. Potete guardare
la Luna nelle notti solitarie e parlare con le piante e gli
animali. Il tramonto può portare un momento di calma
contemplazione.
Oppure
potete cambiare con le stagioni, adattando le energie del vostro
corpo a combaciare con quelle del mondo naturale attorno a voi. La
Dea ed il Dio possono cantare nei vostri pensieri, e voi potreste
eseguire rituali anche prima di capire cosa state facendo.
Quando
le Antiche Strade saranno diventate parte della vostra vita ed il
vostro rapporto con la Dea ed il Dio sarà forte, quando avrete
raccolto i vostri strumenti e eseguito riti magici con gioia,
sarete veramente nello spirito giusto, e vi potrete definire con
diritto “Wiccan.”
Questa
può essere la vostra meta, oppure potreste andare ancora oltre,
forse continuando la vostra ricerca di un insegnante. Questo va
bene. Ma se non ne troverete mai uno, avrete la soddisfazione di
sapere che non vi siete seduti ad aspettare che i misteri vi
cadessero in braccio. Avrete lavorato con la vecchia magia e
parlato con la Dea ed il Dio, riaffermando il vostro impegno verso
la Terra per una evoluzione spirituale, e trasformato la mancanza
di iniziazione fisica in uno stimolo positivo a cambiare la vostra
vita ed il modo di pensare.
Se
contattate un insegnate o un coven, probabilmente vi
considereranno uno studente degno di accettazione. Ma se scoprite
di non essere tagliati per lo stile Wiccan, o se le vostre
personalità cozzano, non vi demoralizzate. Avrete ancora la
vostra Wicca alla quale affidarvi mentre continuate la vostra
ricerca.
Questo
può essere un percorso solitario, perché così pochi fra noi
seguono le Antiche Strade. È demoralizzante passare la propria
vita ad onorare la natura e poi guardare la Terra soffocare sotto
tonnellate di cemento mentre a nessuno sembra che importi.
Per
contattare altre persone con idee simili, potreste abbonarvi a
pubblicazioni Wiccan e cominciare una corrispondenza con altri
Wiccan nel vostro Paese. Continuate a leggere i nuovi libri che si
pubblicano sulla Wicca e sulla Dea. Aggiornatevi su quello che
accade nel mondo Wiccan. Raccogliete e scrivete nuovi incantesimi.
La Wicca non deve mai fossilizzarsi.
Molti
desiderano formalizzare la loro vita nella Wicca con una cerimonia
di auto-iniziazione. Ne ho inclusa una nella Sezione II per quelli
che ne sentono il bisogno. Ancora, questo è semplicemente un modo
per fare le cose. Improvvisate, se lo desiderate.
Se
decidete di invitare amici e persone interessate ad unirsi ai
vostri riti, non fateli stare seduti con le mani in mano a
guardarvi mentre giocate a fare il “sacerdote” o la
“Strega.” Coinvolgeteli. Rendeteli partecipi dei riti e della
magia. Usate la vostra immaginazione ed esperienza pratica per
integrarli nei vostri rituali.
Quando
sentirete una insormontabile gioia nel guardare il tramonto del
Sole, o il sorgere della Luna, quando vedrete la Dea ed il Dio
negli alberi che marciano lungo le montagne o i ruscelli che si
addentrano nei campi, quando sentirete le energie pulsanti della
Terra nel mezzo di una città rumorosa, avrete ricevuto una vera
iniziazione e sarete connessi con i poteri antichi e con i
sentieri delle divinità.
Alcuni
dicono, “Solo un Wiccan può fare un altro Wiccan.” Io dico
che solo la Dea ed il Dio possono fare un Wiccan.
Chi
è più qualificato ?
Alcuni Wiccan –in particolare quelli che reclamano la spiritualità
femminile- possono anche mettere un labrys (ascia bipenne): Il
labrys simboleggia le fasi della Luna e della Dea. Era usato
moltissimo a Creta.
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