Ammettiamolo,
osservando quello che succede lontano da noi e anche quello che
accade ogni giorno tra i nostri amici, le persone che ci circondano
e in noi stessi, ci rendiamo conto che il panorama mondiale che ci
si presenta non è dei più rassicuranti.
Le divisioni sono sempre più accese in tutti i campi, sono venuti
meno quei valori di riferimento che ormai sono solo parole senza
significato, schiacciate dal peso del nostro agire convulso e di un
pensare pesante che oscura e trascina sempre più.
Dicono che bisogna trovare una soluzione ma nessuno ha il coraggio
di pensarne una alternativa e valida che esca fuori dagli schemi
imposti e proporla all’umanità scoraggiata e angosciata.
In mezzo a tutto questo caos un uomo dei tanti, un popolano non
acculturato ma determinato nella sua intenzionalità grida un
progetto, un tentativo ambizioso, una proposta che dovrebbe essere
presa in considerazione.
Questo uomo, in mezzo al rumore prodotto dai nostri pensieri
aggiunge una musica lieve che solo se ci soffermiamo ad ascoltare
possiamo udire come voce della nostra Anima, come voce del nostro
Spirito…
Questa è l’essenza del progetto di Jurm Ben Isman, non una
religione tesa a sostituire le altre, non una religione alla ricerca
di adepti ma semplicemente un unire, un religere, un comporre la
unione delle religioni tesa in tale forma ad esaltarle con la loro
cementazione.
Uniti, finalmente avremo la possibilità di andare oltre, ognuno con
il proprio pensiero e con le proprie idealità religiose del diverso
sentire comune.
Potrebbe essere questa la forza del rinascimento dell’umanità,
l’unificazione unitaria che si presenta e si propone non è
massificazione religiosa è proprio tutto il contrario e non si
inquadra in un unicum finito.
Il progetto non è cambiare ne appiattire quello che differisce, il
progetto è di piena accettazione delle differenze, unire non
significa sovvertire ma significa rispettare, accettare è
riconoscere l’altro come tua parte stessa nell’essere corpo
unico totale dell’umanità in DIO.
Il progetto non è cambiare quello che e diverso, il progetto è di
piena accettazione delle diversità noi siamo tutte le diversità
umane, riconosciamole come nostre grandi ricchezze.
La storia ci ha insegnato che le religioni hanno creato sempre
divisioni e guerre, sofferenze e morte, cosa assai strana
considerando che la parola “religione” sta a “religere” a
legare a unire.
Adesso forse ci si presenta la possibilità unica di poter dare il
giusto peso e significato alla derivazione del termine religione =
religere = unire.
Proviamo a dare fiducia al temerario progetto Jurmiano di
unificazione unitaria delle religioni che urla le proprie idee e
rivisita il nostro attuale sistema forma pensiero di schemi imposti
da antiche ragnatele…
Forse è bene scrollarci di dosso quelle cecità e quelle paure che
di solito siamo portati a proiettare anche su gli altri.
Proviamoci, insieme saremo in grado di fare miracoli.
Invito a visitare il sito: www.unionereligionijurm.com
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